Bernard Lazare: differenze tra le versioni

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Dal [[1900]] al [[1902]], soggiorna in [[Romania]], [[Russia]] e altri stati dell'Europa centrale, dove prende le difese degli ebrei oppressi dalla discriminazione istituzionale. Ugualmente, fedele al suo spirito libertario, si schiera a favore degli armeni vittime delle persecuzioni turche. Nel [[1902]], durante il congresso sionista di Bâle che aveva reso omaggio al sultano Abdülhamid II, reitera le sue posizioni in favore degli armeni con lo scritto ''Pro Armenia''.  
Dal [[1900]] al [[1902]], soggiorna in [[Romania]], [[Russia]] e altri stati dell'Europa centrale, dove prende le difese degli ebrei oppressi dalla discriminazione istituzionale. Ugualmente, fedele al suo spirito libertario, si schiera a favore degli armeni vittime delle persecuzioni turche. Nel [[1902]], durante il congresso sionista di Bâle che aveva reso omaggio al sultano Abdülhamid II, reitera le sue posizioni in favore degli armeni con lo scritto ''Pro Armenia''.  


Di ritorno in [[Francia]], diventa amico dello scrittore Charles Péguy<ref>[https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Péguy Péguy, scrittore, poeta e saggista francese ]</ref>, collabora ai ''Cahiers de la Quinzaine'' e scrive ''Le fumier de job''. Ormai debilitato ed esausto dalle sue dure battaglie, muore il [[1° settembre]] [[1903]] all'età  di 38 anni.
Di ritorno in [[Francia]], diventa amico dello scrittore Charles Péguy <ref>[https://it.wikipedia.org/wiki/Charles_Péguy Péguy, scrittore, poeta e saggista francese ]</ref>, collabora ai ''Cahiers de la Quinzaine'' e scrive ''Le fumier de job''. Ormai debilitato ed esausto dalle sue dure battaglie, muore il [[1° settembre]] [[1903]] all'età  di 38 anni.


Paradosso dei paradossi, dopo essere stato in vita più volte minacciato fisicamente da fanatici antisemiti, dopo la morte molti suoi scritti furono strumentalizzati dai circoli razzisti e nazionalisti che intendevano trovare bieche giustificazioni, soprattutto agli occhi dei lettori più ingenui, alle assurde tesi anti-giudaiche.
Paradosso dei paradossi, dopo essere stato in vita più volte minacciato fisicamente da fanatici antisemiti, dopo la morte molti suoi scritti furono strumentalizzati dai circoli razzisti e nazionalisti che intendevano trovare bieche giustificazioni, soprattutto agli occhi dei lettori più ingenui, alle assurde tesi anti-giudaiche.
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