Autopsia della tesi fondatrice dell'eurocentrismo: differenze tra le versioni

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Così, non solamente i Pelasgi erano neri, ma erano ugualmente considerati i portatori della[[]] civiltà  e della spiritualità  sul continente europeo.
Così, non solamente i Pelasgi erano neri, ma erano ugualmente considerati i portatori della[[]] civiltà  e della spiritualità  sul continente europeo.


A questo proposito, il poeta '''Eschilo''' <ref name="eschilo">Eschilo (in greco antico Αισχύλος‚ / Aiskhúlos), nato a Éleusis nel 526 a.c, morto a Gela (Sicilia) nel 456 a.c, è il più antico drammaturgo greco di cui si abbiano le opere</ref>, conferma questa “negritudine” attraverso la nascita di una discendenza di Pelasgo, ovvero Epafo, nato da Io la figlia del re di Argos, dicendo così:<ref name="prometeo"> Cf. Eschilo, Prometeo, v. 846-852</ref> :
A questo proposito, il poeta '''Eschilo''' <ref name="eschilo">Eschilo (in greco antico Αισχύλος‚ / Aiskhúlos), nato a Éleusis nel 526 a.c, morto a Gela (Sicilia) nel 456 a.c, è il più antico drammaturgo greco di cui si abbiano le opere</ref>, conferma questa “negritudine” attraverso la nascita di una discendenza di Pelasgo, ovvero Epafo, nato da Io la figlia del re di Argos, dicendo così:<ref name="prometeo"> Cf. Eschilo, Prometeo, v. 846-852</ref> :


: «E per ricordare in quale maniera Zeus lo ha messo al mondo, quello che tu partorirai (parlando di Io) sarà  il '''nero Epafo'''».
: «E per ricordare in quale maniera Zeus lo ha messo al mondo, quello che tu partorirai (parlando di Io) sarà  il '''nero Epafo'''».
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'''Ma questo non è tutto'''! Il greco '''Diodoro di Sicilia''' ci informa che, prendendo a testimone la tradizione storica ammessa dall’intera élite greca, Cadmos il nero fenicio d’origine egiziana (suo padre e sua madre sono entrambi originari dell’Africa nera- Linea di Epafo) fu l’introduttore della scrittura in [[Grecia]] e l’istruttore dei Pelasgi e non dei Dori, allorché era stato alla ricerca di Europa, sua sorella <ref name="europe">Europa, secondo la testimonianza autentica degli storici greci, è la figlia di Agenore (suo padre), la sorella di Cadmo (suo fratello), la piccola figlia di Io (sua nonna) e di Epafo (suo nonno) e una dei discendenti del re della città  di Argo nel Peloponneso, Inaco (il padre di Io), il re dei Pelasgi. </ref>:  
'''Ma questo non è tutto'''! Il greco '''Diodoro di Sicilia''' ci informa che, prendendo a testimone la tradizione storica ammessa dall’intera élite greca, Cadmos il nero fenicio d’origine egiziana (suo padre e sua madre sono entrambi originari dell’Africa nera- Linea di Epafo) fu l’introduttore della scrittura in [[Grecia]] e l’istruttore dei Pelasgi e non dei Dori, allorché era stato alla ricerca di Europa, sua sorella <ref name="europe">Europa, secondo la testimonianza autentica degli storici greci, è la figlia di Agenore (suo padre), la sorella di Cadmo (suo fratello), la piccola figlia di Io (sua nonna) e di Epafo (suo nonno) e una dei discendenti del re della città  di Argo nel Peloponneso, Inaco (il padre di Io), il re dei Pelasgi. </ref>:  
:«Quando Cadmo ebbe portato quelle che si chiamano lettere (dell’alfabeto), fu il primo ad adattarle alla lingua greca, ad attribuire un nome a ciascuna e a fissarne i segni; in generale, queste lettere sono dunque chiamate “fenicie” perché è dalla Fenicia che sono state introdotte in Grecia, '''ma propriamente, hanno il nome di “pelagiche”, perché i Pelasgi sono stati i primi ad essersi serviti dei caratteri dopo il loro adattamento''' (...) Ma dunque Lino compose, si dice, in lettere pelasgiche una raccolta delle imprese del primo Dioniso e delle altre leggende e lo lasciò nelle sue memorie. Ugualmente, queste lettere pelasgiche furono utilizzate da Orfeo e da Pronopidès, il padrone di Omero, che fu un grandissimo compositore di canti» <ref name="omero">Cf. Diodoro di Sicilia, Libro III, LXVII.1, Biblioteca Storica, ed. Les Belles Lettres</ref> .
:«Quando Cadmo ebbe portato quelle che si chiamano lettere (dell’alfabeto), fu il primo ad adattarle alla lingua greca, ad attribuire un nome a ciascuna e a fissarne i segni; in generale, queste lettere sono dunque chiamate “fenicie” perché è dalla Fenicia che sono state introdotte in Grecia, '''ma propriamente, hanno il nome di “pelagiche”, perché i Pelasgi sono stati i primi ad essersi serviti dei caratteri dopo il loro adattamento''' (...) Ma dunque Lino compose, si dice, in lettere pelasgiche una raccolta delle imprese del primo Dioniso e delle altre leggende e lo lasciò nelle sue memorie. Ugualmente, queste lettere pelasgiche furono utilizzate da Orfeo e da Pronopidès, il padrone di Omero, che fu un grandissimo compositore di canti» <ref name="omero">Cf. Diodoro di Sicilia, Libro III, LXVII.1, Biblioteca Storica, ed. Les Belles Lettres</ref> .


'''Così, che cosa ne deduciamo? L'introduzione della [[civiltà ]] in Europa è un affare esclusivamente africo-africana''' tra gli Egiziani, i Pelasgi e i Fenici che sono stati descritti come "negro-africani" dagli storici dell'antichità  (Greci, Arabi, Ebrei ed Egiziani). Per esempio, l'Erodoto arabo '''Mas Udi''', conferma le nostre affermazioni riportando quanto segue <ref name="prairies">Cf. Les prairies d’or ("I prati d'oro")</ref>:  
'''Così, che cosa ne deduciamo? L'introduzione della [[civiltà ]] in Europa è un affare esclusivamente africo-africana''' tra gli Egiziani, i Pelasgi e i Fenici che sono stati descritti come "negro-africani" dagli storici dell'antichità  (Greci, Arabi, Ebrei ed Egiziani). Per esempio, l'Erodoto arabo '''Mas Udi''', conferma le nostre affermazioni riportando quanto segue <ref name="prairies">Cf. Les prairies d’or ("I prati d'oro")</ref>:  
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