Angelo Galli: differenze tra le versioni

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[[Image:Funeraloftheanarchistgalli.jpg|thumb|right|270px|''[[I funerali dell'anarchico Galli]]'' di [[Carlo Carrà]].]]
[[Image:Funeraloftheanarchistgalli.jpg|thumb|right|270px|''[[I funerali dell'anarchico Galli]]'' di [[Carlo Carrà]].]]
Il pittore [[Carlo Carrà]], allora molto vicino agli anarchici (intratteneva relazioni con [[Leda Rafanelli]] e i gruppi anarchici milanesi), immortalò lo scoppio degli scontri al funerale nel dipinto [[Arte e Anarchia#Futurismo|futurista]] "''[[I funerali dell'anarchico Galli]]''". Questa la sua rievocazione:
Il pittore [[Carlo Carrà]], allora molto vicino agli anarchici (intratteneva relazioni con [[Leda Rafanelli]] e i gruppi anarchici milanesi), immortalò lo scoppio degli scontri al funerale nel dipinto [[Arte e Anarchia#Futurismo|futurista]] ''[[I funerali dell'anarchico Galli]]''. Questa la sua rievocazione:


:''«Io che mi trovavo senza volerlo al centro della mischia, vedevo innanzi a me la bara tutta coperta di garofani rossi ondeggiare minacciosamente sulle spalle dei portatori; vedevo i cavalli imbizzarrirsi, i bastoni e le lance urtarsi, sì che a me parve che la salma cadesse da un momento all'altro e che i cavalli la calpestassero. Fortemente impressionato, appena tornato a casa feci un disegno di ciò a cui ero stato spettatore. Da questo disegno presi più tardi spunto per il quadro Il funerale dell'anarchico Galli che venne in seguito esposto alle mostre futuriste di Parigi, Londra e Berlino nella primavera del 1912... ».'' <ref> C. Carrà, ''La mia vita'', contenuto in ''Tutti gli scritti'', a cura di M. Carrà (Feltrinelli, 1978).</ref>
:''«Io che mi trovavo senza volerlo al centro della mischia, vedevo innanzi a me la bara tutta coperta di garofani rossi ondeggiare minacciosamente sulle spalle dei portatori; vedevo i cavalli imbizzarrirsi, i bastoni e le lance urtarsi, sì che a me parve che la salma cadesse da un momento all'altro e che i cavalli la calpestassero. Fortemente impressionato, appena tornato a casa feci un disegno di ciò a cui ero stato spettatore. Da questo disegno presi più tardi spunto per il quadro Il funerale dell'anarchico Galli che venne in seguito esposto alle mostre futuriste di Parigi, Londra e Berlino nella primavera del 1912... ».'' <ref> C. Carrà, ''La mia vita'', contenuto in ''Tutti gli scritti'', a cura di M. Carrà (Feltrinelli, 1978).</ref>


L'anarchico e futurista [[Renzo Provinciali]] commentò entusiasta l'opera su "''[[La Barricata]]''":
L'anarchico e futurista [[Renzo Provinciali]] commentò entusiasta l'opera su ''[[La Barricata]]'':


:''«Egli ha rappresentato con una vigoria e con una fantasia creativa straordinaria una scena spasmodica, immensa, colossale, catastrofica. È un caos infernale che si avvoltola, è un vortice grandioso di masserizie, di persiane, di porte, di inferriate, amalgamate in uno sforzo titanico di resistenza, è la diga, la massa, è La Barricata! [...] Questo il capolavoro che il Carrà ci ha dato e che certamente non sarà compreso da molti, come tutte le grandi opere d'arte. Qui non è la cosa rappresentata, ma è l'anima de la cosa costrutta in linee con un'abilità straordinaria, una tecnica nuovissima ed insuperabile, un'arte originalissima e superiore».'' <ref>R. Provinciali, ''La nostra testata'', ''La Barricata'', 2 (1912): 15-31. Riportato da L. Iotti, [http://www.escholarship.org/uc/item/1tq8917k ''Futuristi e anarchici: Dalla fondazione del futurismo all'ingresso italiano nella prima guerra mondiale (1909 - 1915)''], Carte Italiane, Department of Italian, UCLA, UC Los Angeles, 2010.</ref>
:''«Egli ha rappresentato con una vigoria e con una fantasia creativa straordinaria una scena spasmodica, immensa, colossale, catastrofica. È un caos infernale che si avvoltola, è un vortice grandioso di masserizie, di persiane, di porte, di inferriate, amalgamate in uno sforzo titanico di resistenza, è la diga, la massa, è La Barricata! [...] Questo il capolavoro che il Carrà ci ha dato e che certamente non sarà compreso da molti, come tutte le grandi opere d'arte. Qui non è la cosa rappresentata, ma è l'anima de la cosa costrutta in linee con un'abilità straordinaria, una tecnica nuovissima ed insuperabile, un'arte originalissima e superiore».'' <ref>R. Provinciali, ''La nostra testata'', ''La Barricata'', 2 (1912): 15-31. Riportato da L. Iotti, [http://www.escholarship.org/uc/item/1tq8917k ''Futuristi e anarchici: Dalla fondazione del futurismo all'ingresso italiano nella prima guerra mondiale (1909 - 1915)''], Carte Italiane, Department of Italian, UCLA, UC Los Angeles, 2010.</ref>
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