Anarcopedia: differenze tra le versioni

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[[File:Newlogo.png|right|300 px|thumb|Il logo di '''''Anarcopedia''''' disegnato da [[Utente:K2|K2]].]] '''Anarcopedia''' è un progetto per lo sviluppo di una enciclopedia da e per la gente, finalizzata a chiarificare teorie e pratiche del [[movimento anarchico]] nel suo complesso, ma anche a porsi in sé come esperienza [[anarchia|anarchica]] di [[azione diretta]].  
[[File:Newlogo.png|right|300 px|thumb|Il logo di '''''Anarcopedia''''' disegnato da [[Utente:K2|K2]].]] '''Anarcopedia''' è un progetto per lo sviluppo di una enciclopedia da e per la gente, finalizzata a chiarificare teorie e pratiche del [[movimento anarchico]] nel suo complesso, ma anche a porsi in sé come esperienza [[anarchia|anarchica]] di [[azione diretta]].  


Infatti, è innegabile che le nuove generazioni formino la propria coscienza politica anche attraverso i contenuti disponibili in rete: gioca quindi un ruolo fondamentale, non solo per la propaganda ma anche per il futuro della cultura libertaria, la capacità di rispondere immediatamente e con chiarezza alle domande che i naviganti pongono ai motori di ricerca, superando quei luoghi comuni che, prestando il fianco all'informazione di [[Stato]], da sempre mistificano il [https://www.anarcopedia.org/index.php/Albero_dell%27Anarchismo pensiero anarchico] e allontanano preziose risorse ed energie umane (alcuni facili esempi: [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarchia#Anomia.2C_caos_e_acrazia anarchia come caos o come anomia], cioè assenza di regole; [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarchismo#L.27anarchismo_non_.C3.A8_un.27ideologia_.5B1.5D anarchia come ideologia], accanto a quella [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarchismo_e_Marxismo marxista] o [https://www.anarcopedia.org/index.php/Liberalismo#Anarchismo_e_liberalismo_.5B1.5D liberale]; [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarchismo#L.27anarchismo_non_.C3.A8_un.27utopia_.5B1.5D anarchia come utopia], cioè irrealizzabile per definizione; [[anarchia]] come anticamera della [[violenza]]). <ref>«Le diverse e più strampalate interpretazioni di questa filosofia politica possono riassumersi in due coppie di opposti. Per un verso, l'[[anarchismo]] è detto rappresentare (i) o un atteggiamento amorale, [[nichilista]] che eleverebbe la [[violenza]] a metodo o a valore fine a se stesso, (ii) oppure un'istanza [[giusnaturalista]] e romantica incline al mito del "buon selvaggio". C'è anche chi gli attribuisce tentazioni salvifiche e ascendenze gnostiche: l'anarchia sarebbe un altro nome di quel "Terzo Regno", il Millennio, perseguito con ostinazione lungo tutto il Medioevo da una miriade di sette religiose. Per altro verso, su un piano più storiografico che filosofico, l'alternativa è tra (i) chi vede gli anarchici come difensori della piccola borghesia, del bottegaio, o ancora dei declassati, oppure del "contadiname" più o meno meridionale, e (ii) chi crede d'intravedere nell'[[anarchismo]] un movimento che attraversa l'intera storia dell'uomo, una specie di tendenza congenita nella psiche, ovvero un'aspirazione eterna dell'anima umana, che si manifesta in modo costante, sostanzialmente sempre uguale, nelle varie epoche storiche» (Massimo la Torre, ''Nostra legge è la libertà - Anarchismo dei moderni'', DeriveApprodi, Roma, 2017, p. 44).</ref> <ref>«Nondimeno l'[[anarchismo]] viene ora equiparato alla predicazione della [[violenza]] sic et simpliciter, come se l'uso della [[violenza]] fosse il suo contenuto e ideale specifico, o questo si componesse di "terrorismo" o "[[nichilismo]]", entrambi non meglio specificati. Oppure lo si descrive come una massa confusa di sentimenti e di esigenze di rivolta, o ancora come mero pensiero del disordine, o della disorganizzazione, che in quanto tale sarebbe dunque intrinsecamente disordinato e incoerente». (Massimo la Torre, ''Nostra legge è la libertà - Anarchismo dei moderni'', DeriveApprodi, Roma, 2017, p. 110).</ref>
Infatti, è innegabile che le nuove generazioni formino la propria coscienza politica anche attraverso i contenuti disponibili in rete: gioca quindi un ruolo fondamentale, non solo per la propaganda ma anche per il futuro della cultura libertaria, la capacità di rispondere immediatamente e con chiarezza alle domande che i naviganti pongono ai motori di ricerca, superando quei luoghi comuni che, prestando il fianco all'informazione di [[Stato]], da sempre mistificano il [https://www.anarcopedia.org/index.php/Albero_dell%27Anarchismo pensiero anarchico] e allontanano preziose risorse ed energie umane (alcuni facili esempi: [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarchia#Anomia.2C_caos_e_acrazia anarchia come caos o come anomia], cioè assenza di regole; [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarchismo#L.27anarchismo_non_.C3.A8_un.27ideologia_.5B1.5D anarchia come ideologia], accanto a quella [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarchismo_e_Marxismo marxista] o [https://www.anarcopedia.org/index.php/Liberalismo#Anarchismo_e_liberalismo_.5B1.5D liberale]; [https://www.anarcopedia.org/index.php/Anarchismo#L.27anarchismo_non_.C3.A8_un.27utopia_.5B1.5D anarchia come utopia], cioè irrealizzabile per definizione; [[anarchia]] come anticamera della [[violenza]]). <ref>«Le diverse e più strampalate interpretazioni di questa filosofia politica possono riassumersi in due coppie di opposti. Per un verso, l'[[anarchismo]] è detto rappresentare (i) o un atteggiamento amorale, [[nichilista]] che eleverebbe la [[violenza]] a metodo o a valore fine a se stesso, (ii) oppure un'istanza [[giusnaturalista]] e romantica incline al mito del "buon selvaggio". C'è anche chi gli attribuisce tentazioni salvifiche e ascendenze gnostiche: l'anarchia sarebbe un altro nome di quel "Terzo Regno", il Millennio, perseguito con ostinazione lungo tutto il Medioevo da una miriade di sette religiose. Per altro verso, su un piano più storiografico che filosofico, l'alternativa è tra (i) chi vede gli anarchici come difensori della piccola borghesia, del bottegaio, o ancora dei declassati, oppure del "contadiname" più o meno meridionale, e (ii) chi crede d'intravedere nell'[[anarchismo]] un movimento che attraversa l'intera storia dell'uomo, una specie di tendenza congenita nella psiche, ovvero un'aspirazione eterna dell'anima umana, che si manifesta in modo costante, sostanzialmente sempre uguale, nelle varie epoche storiche» (Massimo la Torre, ''Nostra legge è la libertà - Anarchismo dei moderni'', DeriveApprodi, Roma, 2017, p. 44).</ref> <ref>«Nondimeno l'[[anarchismo]] viene ora equiparato alla predicazione della [[violenza]] sic et simpliciter, come se l'uso della [[violenza]] fosse il suo contenuto e ideale specifico, o questo si componesse di "terrorismo" o "[[nichilismo]]", entrambi non meglio specificati. Oppure lo si descrive come una massa confusa di sentimenti e di esigenze di rivolta, o ancora come mero pensiero del disordine, o della disorganizzazione, che in quanto tale sarebbe dunque intrinsecamente disordinato e incoerente» (Massimo la Torre, ''Nostra legge è la libertà - Anarchismo dei moderni'', DeriveApprodi, Roma, 2017, p. 110).</ref>


Al tempo stesso, ''Anarcopedia'' non dimentica il sapere impresso sulla carta ed anzi si offre come base per l'approfondimento, strumento su cui è possibile trovare, per ogni argomento e in ogni singola voce, una vastissima quantità di titoli ([https://www.anarcopedia.org/index.php/E-books_anarchici_(ordinati_per_autore) molti dei quali liberamente scaricabili]), testi anche illuminanti e comprensibili da tutti, ma fuori dalla grande distribuzione, della cui esistenza spesso vengono a conoscenza soltanto gli "addetti ai lavori" attraverso la consultazione dei cataloghi informatizzati delle biblioteche.
Al tempo stesso, ''Anarcopedia'' non dimentica il sapere impresso sulla carta ed anzi si offre come base per l'approfondimento, strumento su cui è possibile trovare, per ogni argomento e in ogni singola voce, una vastissima quantità di titoli ([https://www.anarcopedia.org/index.php/E-books_anarchici_(ordinati_per_autore) molti dei quali liberamente scaricabili]), testi anche illuminanti e comprensibili da tutti, ma fuori dalla grande distribuzione, della cui esistenza spesso vengono a conoscenza soltanto gli "addetti ai lavori" attraverso la consultazione dei cataloghi informatizzati delle biblioteche.
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