Anarchismo e Friedrich Nietzsche: differenze tra le versioni

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Inoltre, anche in molti circoli anarco-individualisti la sua influenza è stata sempre notevole, come per esempio nella formazione del pensiero di [[Emile Armand]] e [[Renzo Novatore]], tra gli altri. Anche più recentemente, con la diffusione del [[post-anarchismo]], il pensiero di Nietzsche ha influenzato personalità  del calibro di [[Albert Camus]], [[Hakim Bey]], [[Michel Onfray]] e [[Wolfi Landstreicher]].
Inoltre, anche in molti circoli anarco-individualisti la sua influenza è stata sempre notevole, come per esempio nella formazione del pensiero di [[Emile Armand]] e [[Renzo Novatore]], tra gli altri. Anche più recentemente, con la diffusione del [[post-anarchismo]], il pensiero di Nietzsche ha influenzato personalità  del calibro di [[Albert Camus]], [[Hakim Bey]], [[Michel Onfray]] e [[Wolfi Landstreicher]].


Per altro c'è da dire che il pensiero del filosofo tedesco è stato anche oggetto di pesantissime critiche da altri ambiti dell'[[anarchismo]], specialmente quelli legati alle [[anarco-comunismo|correnti socialiste]], quantunque non siamo mancati sindacalisti e comunisti-anarchici che ricevettero ispirazione dalle idee nicciane (vedi [[Gustav Landauer]], [[Rudolf Rocker]]). L'italiano [[Camillo Berneri]] nel suo scritto ''Nietzsche e l'anarchismo'' fu particolarmente critico rispetto al filosofo tedesco, scrivendo che «la concezione etica e sociale del Nietzsche è antisocialista. E ancor più è in antitesi con l'anarchismo.»<ref>[http://www.socialismolibertario.it/Nietzsche%20e%20l%92anarchismo.htm Nietzsche e l'anarchismo]</ref>. Sempre in chiave critica nicciana nel sito della [[Federazione dei Comunisti Anarchici]] si può leggere:
Per altro c'è da dire che il pensiero del filosofo tedesco è stato anche oggetto di pesantissime critiche da altri ambiti dell'[[anarchismo]], specialmente quelli legati alle [[anarco-comunismo|correnti socialiste]], quantunque non siamo mancati sindacalisti e comunisti-anarchici che ricevettero ispirazione dalle idee nicciane (vedi [[Gustav Landauer]], [[Rudolf Rocker]]). L'italiano [[Camillo Berneri]] nel suo scritto ''Nietzsche e l'anarchismo'' fu particolarmente critico rispetto al filosofo tedesco, scrivendo che «la concezione etica e sociale del Nietzsche è antisocialista. E ancor più è in antitesi con l'anarchismo.» <ref>[http://www.socialismolibertario.it/Nietzsche%20e%20l%92anarchismo.htm Nietzsche e l'anarchismo]</ref>. Sempre in chiave critica nicciana nel sito della [[Federazione dei Comunisti Anarchici]] si può leggere:
:«L'idea di fondo, che poi fece strada filosoficamente nel pensiero di Friedrich Nietzsche e divenne la bandiera degli individualisti anarchici, era che la misura della libertà  era quella dell'indipendenza dell'individuo, nel totale disprezzo della banale considerazione che l'uomo è un animale sociale e che tutte le sue conquiste storiche (quelle stesse che hanno permesso lo sviluppo del pensiero astratto e quindi anche le fantasie di Stirner) sono state ottenute solo grazie alla sua vita associata, hanno le loro basi solo sul lavoro collettivo di tutti gli uomini, sono frutto di miliardi e miliardi di anonimi apporti alla costruzione del benessere e dell'evoluzione della specie... gli individualisti hanno cominciato a staccarsi da ogni raggruppamento sociale, a disprezzare le masse, a loro avviso asservite pecorilmente al potere, e hanno finito così per scambiare l'anarchismo come la lotta contro l'autorità  e lo Stato e non come la lotta per la conquista di una società  egualitaria ...[sconfinando] con la lotta di tutti contro tutti, già  teorizzata dal capostipite del liberalismo sociale Thomas Hobbes, e tanto cara al capitalismo aggressivo del momento storico che stiamo vivendo. »<ref>[http://www.fdca.it/organizzazione/teoria/qdc/5-0.htm Perché comunisti anarchici. Cosa ci distingue dagli anarchici]</ref>
:«L'idea di fondo, che poi fece strada filosoficamente nel pensiero di Friedrich Nietzsche e divenne la bandiera degli individualisti anarchici, era che la misura della libertà  era quella dell'indipendenza dell'individuo, nel totale disprezzo della banale considerazione che l'uomo è un animale sociale e che tutte le sue conquiste storiche (quelle stesse che hanno permesso lo sviluppo del pensiero astratto e quindi anche le fantasie di Stirner) sono state ottenute solo grazie alla sua vita associata, hanno le loro basi solo sul lavoro collettivo di tutti gli uomini, sono frutto di miliardi e miliardi di anonimi apporti alla costruzione del benessere e dell'evoluzione della specie... gli individualisti hanno cominciato a staccarsi da ogni raggruppamento sociale, a disprezzare le masse, a loro avviso asservite pecorilmente al potere, e hanno finito così per scambiare l'anarchismo come la lotta contro l'autorità  e lo Stato e non come la lotta per la conquista di una società  egualitaria ...[sconfinando] con la lotta di tutti contro tutti, già  teorizzata dal capostipite del liberalismo sociale Thomas Hobbes, e tanto cara al capitalismo aggressivo del momento storico che stiamo vivendo. » <ref>[http://www.fdca.it/organizzazione/teoria/qdc/5-0.htm Perché comunisti anarchici. Cosa ci distingue dagli anarchici]</ref>


== Max Stirner e Nietzsche ==
== Max Stirner e Nietzsche ==
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===Nel resto d'Europa===
===Nel resto d'Europa===


Nei circoli anarco-individualisti europei, specialmente in quelli francesi, la sua influenza non avrebbe potuto essere più forte. L'anarchico individualista francese e propagandatore dell'[[amore libero]] [[Emile Armand]] era solito diffondere le sue idee attraverso l'utilizzo di un linguaggio intriso di concetti stirneriano-nicciani. Definiva gli anarchici come i «pionieri senza nessun partito, non-conformisti, in piedi al di fuori degli allevamenti e della moralità  convenzionale, "buono" e "cattivo", "a-sociale", una "specie" a parte, si potrebbe dire. Essi vanno avanti, claudicanti, a volte cadendo, a volte trionfanti, a volte vinti. Ma vanno avanti, e vivendo per se stessi, questi "egoisti" scavano il solco, aprono la strada attraverso il quale passeranno coloro che negano l'''arché'', ovvero gli Unici che li succederanno»<ref>[http://theanarchistlibrary.org/library/Emile_Armand__The_Anarchism_of_Emile_Armand.html The Anarchism of Émile Armand]</ref>
Nei circoli anarco-individualisti europei, specialmente in quelli francesi, la sua influenza non avrebbe potuto essere più forte. L'anarchico individualista francese e propagandatore dell'[[amore libero]] [[Emile Armand]] era solito diffondere le sue idee attraverso l'utilizzo di un linguaggio intriso di concetti stirneriano-nicciani. Definiva gli anarchici come i «pionieri senza nessun partito, non-conformisti, in piedi al di fuori degli allevamenti e della moralità  convenzionale, "buono" e "cattivo", "a-sociale", una "specie" a parte, si potrebbe dire. Essi vanno avanti, claudicanti, a volte cadendo, a volte trionfanti, a volte vinti. Ma vanno avanti, e vivendo per se stessi, questi "egoisti" scavano il solco, aprono la strada attraverso il quale passeranno coloro che negano l'''arché'', ovvero gli Unici che li succederanno» <ref>[http://theanarchistlibrary.org/library/Emile_Armand__The_Anarchism_of_Emile_Armand.html The Anarchism of Émile Armand]</ref>


Nel suo ''I Am Not A Man, I Am Dynamite! Friedrich Nietzsche and the Anarchist Tradition!'' il primitivista britannico [[John Moore]] ha esaminato i collegamenti storici, politici e filosofici fra il pensiero anarchico e [[Friedrich Nietzsche]], giungendo alla conclusione che il filosofo tedesco è stato ingiustamente avvicinato al [[Fascismo|fascismo]] e al [[razzismo]] quando invece le sue idee non collimano affatto con queste becere ideologie. Moore, ritenendo l'[[anarchismo]] come un progetto che punta all'abolizione di tutte le forme di dominio, controllo e coercizione, ha invece evidenziato come non vi possano non essere affinità  tra anarchici e quello che è stato il più grande [[iconoclasta]] di tutti i tempi.  
Nel suo ''I Am Not A Man, I Am Dynamite! Friedrich Nietzsche and the Anarchist Tradition!'' il primitivista britannico [[John Moore]] ha esaminato i collegamenti storici, politici e filosofici fra il pensiero anarchico e [[Friedrich Nietzsche]], giungendo alla conclusione che il filosofo tedesco è stato ingiustamente avvicinato al [[Fascismo|fascismo]] e al [[razzismo]] quando invece le sue idee non collimano affatto con queste becere ideologie. Moore, ritenendo l'[[anarchismo]] come un progetto che punta all'abolizione di tutte le forme di dominio, controllo e coercizione, ha invece evidenziato come non vi possano non essere affinità  tra anarchici e quello che è stato il più grande [[iconoclasta]] di tutti i tempi.  
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Anche l'anarco-sindacalista tedesco [[Rudolf Rocker]] fu un profondo ammiratore di Nietzsche<ref name="anarchonietzche">[http://radicalarchives.org/2010/05/18/nietzsche-and-the-anarchists/ Spencer Sunshine, "Nietzsche and the Anarchists"] (vedi la [http://ienaridensnexus.blogspot.it/2012/10/gli-anarchici-e-nietzsche-di-spencer.html traduzione])</ref> e non a caso, essendo di origine ebraica, tradusse ''Così parlò Zarathustra'' in yiddish. Le sue posizioni furono particolarmente evidenti nel saggio ''Nazionalismo e Cultura'', in cui la teoria della [[volontà  di potenza]] viene utilizzata come strumento di rifiuto del [[marxismo]]:
Anche l'anarco-sindacalista tedesco [[Rudolf Rocker]] fu un profondo ammiratore di Nietzsche<ref name="anarchonietzche">[http://radicalarchives.org/2010/05/18/nietzsche-and-the-anarchists/ Spencer Sunshine, "Nietzsche and the Anarchists"] (vedi la [http://ienaridensnexus.blogspot.it/2012/10/gli-anarchici-e-nietzsche-di-spencer.html traduzione])</ref> e non a caso, essendo di origine ebraica, tradusse ''Così parlò Zarathustra'' in yiddish. Le sue posizioni furono particolarmente evidenti nel saggio ''Nazionalismo e Cultura'', in cui la teoria della [[volontà  di potenza]] viene utilizzata come strumento di rifiuto del [[marxismo]]:
:«Rocker invoca ripetutamente Nietzsche nel libro ''Nazionalismo e Cultura'': l'anarchico tedesco lo cita per portare a sostegno le sue affermazioni che il nazionalismo e il potere dello Stato hanno una influenza distruttiva sulla cultura, dal momento che "la cultura è sempre creativa", ma "il potere non è mai creativo." Rocker finisce anche il suo libro con una citazione di Nietzsche.»
:«Rocker invoca ripetutamente Nietzsche nel libro ''Nazionalismo e Cultura'': l'anarchico tedesco lo cita per portare a sostegno le sue affermazioni che il nazionalismo e il potere dello Stato hanno una influenza distruttiva sulla cultura, dal momento che "la cultura è sempre creativa", ma "il potere non è mai creativo." Rocker finisce anche il suo libro con una citazione di Nietzsche.»
: «Quanto più profondamente noi tracciamo le influenze politiche nella storia, tanto più siamo convinti che la "volontà  di potenza" è stata, fino ad oggi, una delle più forti motivazioni nello sviluppo delle forme sociali umane. L'idea che tutti gli eventi politici e sociali non siano altro che il risultato di determinate condizioni economiche e che può essere spiegato solo da esse, non può sopportare un attento esame.»<ref>''[http://books.google.it/books/about/Nazionalismo_e_cultura.html?id=7EyRGwAACAAJ&redir_esc=y Nazionalismo e cultura]''</ref>
: «Quanto più profondamente noi tracciamo le influenze politiche nella storia, tanto più siamo convinti che la "volontà  di potenza" è stata, fino ad oggi, una delle più forti motivazioni nello sviluppo delle forme sociali umane. L'idea che tutti gli eventi politici e sociali non siano altro che il risultato di determinate condizioni economiche e che può essere spiegato solo da esse, non può sopportare un attento esame.» <ref>''[http://books.google.it/books/about/Nazionalismo_e_cultura.html?id=7EyRGwAACAAJ&redir_esc=y Nazionalismo e cultura]''</ref>


Il già  citato Sunshine sostiene che «gli anarchici spagnoli e altri politici che gravitavano attorno alla repubblica erano ispirati al pensiero nicciano». [[Murray Bookchin]], in ''The Spanish Anarchists'', descrive il conosciuto membro della [[CNT-FAI]] [[Salvador Seguí]] come «un ammiratore dell'individualismo nietzschiano, del superuomo a cui "tutto è permesso".» Lo stesso [[ecologia sociale|ecologo sociale]], nella sua introduzione al libro di [[Sam Dolgoff]], ''The Anarchist Collectives'' del [[1973]], descrive la ricostruzione della società  da parte dei lavoratori come un progetto nicciano:  
Il già  citato Sunshine sostiene che «gli anarchici spagnoli e altri politici che gravitavano attorno alla repubblica erano ispirati al pensiero nicciano». [[Murray Bookchin]], in ''The Spanish Anarchists'', descrive il conosciuto membro della [[CNT-FAI]] [[Salvador Seguí]] come «un ammiratore dell'individualismo nietzschiano, del superuomo a cui "tutto è permesso".» Lo stesso [[ecologia sociale|ecologo sociale]], nella sua introduzione al libro di [[Sam Dolgoff]], ''The Anarchist Collectives'' del [[1973]], descrive la ricostruzione della società  da parte dei lavoratori come un progetto nicciano:  
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Nel [[Regno Unito]] [[Herbert Read]], che era stato fortemente influenzato da [[Max Stirner]], e che poi si era avvicinato all'esistenzialismo, disse del filosofo tedesco:  
Nel [[Regno Unito]] [[Herbert Read]], che era stato fortemente influenzato da [[Max Stirner]], e che poi si era avvicinato all'esistenzialismo, disse del filosofo tedesco:  
: «È stato Nietzsche che per primo ci ha reso consapevoli del significato dell'individuo come termine nel processo evolutivo, in quella parte del processo evolutivo che deve ancora avvenire»<ref>Vedere [http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/bright/read/philsofanar.html The Philosophy of Anarchism] di Herbert Read</ref>
: «È stato Nietzsche che per primo ci ha reso consapevoli del significato dell'individuo come termine nel processo evolutivo, in quella parte del processo evolutivo che deve ancora avvenire» <ref>Vedere [http://dwardmac.pitzer.edu/anarchist_archives/bright/read/philsofanar.html The Philosophy of Anarchism] di Herbert Read</ref>
[[Image:Hakim_bey.jpg|thumb|left|200 px|[[Hakim Bey]]]]
[[Image:Hakim_bey.jpg|thumb|left|200 px|[[Hakim Bey]]]]


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