Anarchici e Resistenza a Sestri Ponente: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "[à][\s\s]" con "à "
m (Sostituzione testo - "{{references|2}}" con "<references/>")
m (Sostituzione testo - "[à][\s\s]" con "à ")
Riga 2: Riga 2:


== Anarchici e Resistenza a Sestri Ponente ==
== Anarchici e Resistenza a Sestri Ponente ==
''Per generalità  sull'argomento'' vedi anche [[gli anarchici e la resistenza antifascista]]
''Per generalità  sull'argomento'' vedi anche [[gli anarchici e la resistenza antifascista]]
e [[Anarchici e Resistenza]]
e [[Anarchici e Resistenza]]
== La resistenza a Sestri Ponente ==
== La resistenza a Sestri Ponente ==
Riga 8: Riga 8:
=== Antefatti ===
=== Antefatti ===


Il caso di Sestri Ponente, quartiere di Genova, è molto particolare ed il lavoro che fornisce maggiori informazioni sulla [[Resistenza italiana|Resistenza]] anarchica a Genova è dovuto a [[Guido Barroero]] che nella generalità  dello studio sulla Resistenza anarchica a Genova approfondisce in modo ben particolareggiato la zona relativa a Sestri Ponente
Il caso di Sestri Ponente, quartiere di Genova, è molto particolare ed il lavoro che fornisce maggiori informazioni sulla [[Resistenza italiana|Resistenza]] anarchica a Genova è dovuto a [[Guido Barroero]] che nella generalità  dello studio sulla Resistenza anarchica a Genova approfondisce in modo ben particolareggiato la zona relativa a Sestri Ponente
<ref>[http://www.ainfos.ca/02/nov/ainfos00320.html Lavoro di Guido Barroero]</ref>.
<ref>[http://www.ainfos.ca/02/nov/ainfos00320.html Lavoro di Guido Barroero]</ref>.


La classe operaia sestrese da anni non è più in condizioni di affrontare una lotta antifascista di piazza, gli ultimi scioperi sono del [[1927]] e con partecipazione limitata. Il [[Fascismo|fascismo]] ha smantellato con lo squadrismo, la connivenza degli organi di repressione dello [[Stato]], prima, e con leggi ''ad hoc'' dopo la presa del potere, le organizzazioni sindacali e politiche della classe operaia. L'ultimo avvenimento di una qualche importanza è il congresso dell'[[USI]] nel 1925 tenuto a Sestri Ponente.  
La classe operaia sestrese da anni non è più in condizioni di affrontare una lotta antifascista di piazza, gli ultimi scioperi sono del [[1927]] e con partecipazione limitata. Il [[Fascismo|fascismo]] ha smantellato con lo squadrismo, la connivenza degli organi di repressione dello [[Stato]], prima, e con leggi ''ad hoc'' dopo la presa del potere, le organizzazioni sindacali e politiche della classe operaia. L'ultimo avvenimento di una qualche importanza è il congresso dell'[[USI]] nel 1925 tenuto a Sestri Ponente.  


È il periodo più duro per gli [[antifascismo|antifascisti]]: il [[Fascismo|fascismo]] oltre ad aver vinto militarmente è anche riuscito a crearsi qualche consenso in masse povere che pur con bassissimi salari possono comunque esser in grado di sostenersi miseramente. I compagni non espatriati [[Formazioni_di_difesa_proletaria_a_Genova|dopo gli scontri]] a [[Sestri Ponente]] tentano comunque di mantenere viva la rete antifascista e utilizzando una frase di Danilo Montaldi, fra il triste ed il sarcastico, è il periodo dell<nowiki>'</nowiki>''antifascismo da osteria''. Chiuse tutte le sedi sovversive l'unico posto dove si può parlar di nascosto di politica con la scusa di bersi un buon bicchiere sono proprio le numerose osterie del quartiere operaio stando sempre accorti, però, a presenze non gradite: i delatori dell'[[OVRA]]. L'osteria che meglio si presta è il punto di ristoro della croce Verde sestrese, lo dimostrerà  il fatto che molti dei caduti sestresi della Resistenza furono militi di tale associazione. Fra questi volontari vi furono infatti molti appartenenti alla leggendaria, per i sestresi, ''[[famiglia Stanchi]]'', nucleo familiare composto completamente da antifascisti e [[anarchici]]. Edoardo ([[1855]]-[[1929]]), soprannominato ''il sovversivo'', ebbe otto figli di cui quattro dirigenti sindacali e ''leader'' operai del [[Biennio Rosso]] che parteciperanno con efficienza agli scontri durante la Resistenza, mentre Carlo, soprannominato ''Carlin'' ([[1897]]-[[1981]]), Dante ([[1891]]-[[1957]]), Attilio ([[1894]]-[[1967]]), Roberto ([[1900]]-[[1952]]) erano militanti anarchici dell'[[USI]], e parteciparono alla [[Formazioni_di_difesa_proletaria_a_Genova|difesa della Camera del Lavoro di Sestri]]. Questi ultimi costretti a esiliare per sfuggire alle vendette fasciste, ''Carlin'' e i suoi fratelli, riparano in [[Francia]] nel [[1922]], ma nel 1923 Attilio e ''Carlin'' rientrano clandestinamente, Dante e Roberto restano a Marsiglia, ''a tiro''. Dante e Roberto una volta individuati subiscono il [[carcere]] [[Fascismo|fascista]], il confino e soprattutto la mancanza di lavoro, ma nel [[1936]] li ritroviamo miliziani antifascisti nella [[la Rivoluzione di Spagna (1936-39)|guerra di Spagna]]. Ritornati [[1939]] in [[Francia]], Dante allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] tornerà  in [[Italia]] per condividere la sorte dei parenti-compagni rimasti.  
È il periodo più duro per gli [[antifascismo|antifascisti]]: il [[Fascismo|fascismo]] oltre ad aver vinto militarmente è anche riuscito a crearsi qualche consenso in masse povere che pur con bassissimi salari possono comunque esser in grado di sostenersi miseramente. I compagni non espatriati [[Formazioni_di_difesa_proletaria_a_Genova|dopo gli scontri]] a [[Sestri Ponente]] tentano comunque di mantenere viva la rete antifascista e utilizzando una frase di Danilo Montaldi, fra il triste ed il sarcastico, è il periodo dell<nowiki>'</nowiki>''antifascismo da osteria''. Chiuse tutte le sedi sovversive l'unico posto dove si può parlar di nascosto di politica con la scusa di bersi un buon bicchiere sono proprio le numerose osterie del quartiere operaio stando sempre accorti, però, a presenze non gradite: i delatori dell'[[OVRA]]. L'osteria che meglio si presta è il punto di ristoro della croce Verde sestrese, lo dimostrerà  il fatto che molti dei caduti sestresi della Resistenza furono militi di tale associazione. Fra questi volontari vi furono infatti molti appartenenti alla leggendaria, per i sestresi, ''[[famiglia Stanchi]]'', nucleo familiare composto completamente da antifascisti e [[anarchici]]. Edoardo ([[1855]]-[[1929]]), soprannominato ''il sovversivo'', ebbe otto figli di cui quattro dirigenti sindacali e ''leader'' operai del [[Biennio Rosso]] che parteciperanno con efficienza agli scontri durante la Resistenza, mentre Carlo, soprannominato ''Carlin'' ([[1897]]-[[1981]]), Dante ([[1891]]-[[1957]]), Attilio ([[1894]]-[[1967]]), Roberto ([[1900]]-[[1952]]) erano militanti anarchici dell'[[USI]], e parteciparono alla [[Formazioni_di_difesa_proletaria_a_Genova|difesa della Camera del Lavoro di Sestri]]. Questi ultimi costretti a esiliare per sfuggire alle vendette fasciste, ''Carlin'' e i suoi fratelli, riparano in [[Francia]] nel [[1922]], ma nel 1923 Attilio e ''Carlin'' rientrano clandestinamente, Dante e Roberto restano a Marsiglia, ''a tiro''. Dante e Roberto una volta individuati subiscono il [[carcere]] [[Fascismo|fascista]], il confino e soprattutto la mancanza di lavoro, ma nel [[1936]] li ritroviamo miliziani antifascisti nella [[la Rivoluzione di Spagna (1936-39)|guerra di Spagna]]. Ritornati [[1939]] in [[Francia]], Dante allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] tornerà  in [[Italia]] per condividere la sorte dei parenti-compagni rimasti.  
===I fatti===
===I fatti===
È il turno della generazione giovane degli Stanchi, Dario, figlio di Enrico e Walter, figlio di Attilio, cadono uccisi dai [[Nazismo|nazifascisti]] in azioni partigiane in [[Piemonte]] nel [[1944]] (Walter era appena diciassettenne). Sono gli [[anarchici]] della generazione dei giovani della famiglia  Stanchi che nei lassi di tempo in cui non sono in carcere o al confino o in esilio mantengono vivo l'ideale anarchico e rivoluzionario, i fratelli Dettori<ref>''Movimento operaio e socialista'', Centro per la storia del movimento operaio e socialista in [[Liguria]]; pubblicato dal Centro ligure di storia sociale 1961: [http://www.centroliguredistoriasociale.it/ Centroliguredistoriasociale]</ref>, i fratelli Piana, [[Francesco Alverino]], [[Giovanni Mariani]], [[Umberto Raspi]], [[Armando Bugatti]], [[Piero Ferioli]], [[Giacomo Marcenaro]], [[Antonio Castello]], [[Mario Colandro]], [[Folco Landi]] e altri anarchici strutturano una rete organizzativa che ha lo scopo di convincere i giovani operai di [[Sestri Ponente]] della necessità  di prepararsi alla lotta contro il [[Fascismo|fascismo]] con gli incontri clandestini e con l'ancor più clandestina diffusione di stampa di [[antifascismo|propaganda antifascista]]. Vi sono alcune agitazioni in prospettiva di scioperi a livello locale e il [[7 dicembre]] [[1943]] scende in [[sciopero]] l'Ansaldo Fossati, una delle aziende portanti dell'industria genovese. Lo [[sciopero]] è per rivendicazioni economiche e per il regime duro di fabbrica (incruditosi ancora di più con l'occupazione nazifascista). È il primo dei grandi scioperi nelle metropoli operaie del nord.
È il turno della generazione giovane degli Stanchi, Dario, figlio di Enrico e Walter, figlio di Attilio, cadono uccisi dai [[Nazismo|nazifascisti]] in azioni partigiane in [[Piemonte]] nel [[1944]] (Walter era appena diciassettenne). Sono gli [[anarchici]] della generazione dei giovani della famiglia  Stanchi che nei lassi di tempo in cui non sono in carcere o al confino o in esilio mantengono vivo l'ideale anarchico e rivoluzionario, i fratelli Dettori<ref>''Movimento operaio e socialista'', Centro per la storia del movimento operaio e socialista in [[Liguria]]; pubblicato dal Centro ligure di storia sociale 1961: [http://www.centroliguredistoriasociale.it/ Centroliguredistoriasociale]</ref>, i fratelli Piana, [[Francesco Alverino]], [[Giovanni Mariani]], [[Umberto Raspi]], [[Armando Bugatti]], [[Piero Ferioli]], [[Giacomo Marcenaro]], [[Antonio Castello]], [[Mario Colandro]], [[Folco Landi]] e altri anarchici strutturano una rete organizzativa che ha lo scopo di convincere i giovani operai di [[Sestri Ponente]] della necessità  di prepararsi alla lotta contro il [[Fascismo|fascismo]] con gli incontri clandestini e con l'ancor più clandestina diffusione di stampa di [[antifascismo|propaganda antifascista]]. Vi sono alcune agitazioni in prospettiva di scioperi a livello locale e il [[7 dicembre]] [[1943]] scende in [[sciopero]] l'Ansaldo Fossati, una delle aziende portanti dell'industria genovese. Lo [[sciopero]] è per rivendicazioni economiche e per il regime duro di fabbrica (incruditosi ancora di più con l'occupazione nazifascista). È il primo dei grandi scioperi nelle metropoli operaie del nord.


A Genova è diretto dagli anarchici e dai [[sindacalismo|sindacalisti]] con sotterranea opposizione di alti dirigenti comunisti di Genova ma non della base. Alcuni nomi li abbiamo già  visti, come Bugatti, [[Dario Stanchi]], [[Mario Daccomi]] ma ci sono anche vecchi anarchici quali [[Francesco Rangone]], [[Cipriano Serena|Cipriano]], [[Turco Serena|Turco]], [[Giorgio Serena]]. Il risultato della discesa in campo nello [[sciopero]] indipendentemente dai risultati dello stesso dal punto di vista di quanto ottenuto, e che inizia una fase di riorganizzazione della sinistra di matrice anarchica, e Sestri Ponente era un caposaldo anarchico negli anni '20. (Vi è in precedenza nel [[1942]] una riunione, sempre a Sestri, in cui già  in quel periodo si determina la strategia della riorganizzazione, la relazione ricapitolativa dei lavori è di [[Emilio Grassini]]). È di rimarcare che se gli scioperi del marzo del [[1943]]<ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo11.html Gli scioperi del 5 marzo 1943], da ANPI</ref> hanno grosso successo a livello nazionale e sono una delle cause della caduta di Mussolini, per converso a Genova l'unica zona in cui hanno successo e adesione grosso modo è proprio la zona di Sestri Ponente.  
A Genova è diretto dagli anarchici e dai [[sindacalismo|sindacalisti]] con sotterranea opposizione di alti dirigenti comunisti di Genova ma non della base. Alcuni nomi li abbiamo già  visti, come Bugatti, [[Dario Stanchi]], [[Mario Daccomi]] ma ci sono anche vecchi anarchici quali [[Francesco Rangone]], [[Cipriano Serena|Cipriano]], [[Turco Serena|Turco]], [[Giorgio Serena]]. Il risultato della discesa in campo nello [[sciopero]] indipendentemente dai risultati dello stesso dal punto di vista di quanto ottenuto, e che inizia una fase di riorganizzazione della sinistra di matrice anarchica, e Sestri Ponente era un caposaldo anarchico negli anni '20. (Vi è in precedenza nel [[1942]] una riunione, sempre a Sestri, in cui già  in quel periodo si determina la strategia della riorganizzazione, la relazione ricapitolativa dei lavori è di [[Emilio Grassini]]). È di rimarcare che se gli scioperi del marzo del [[1943]]<ref>[http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo11.html Gli scioperi del 5 marzo 1943], da ANPI</ref> hanno grosso successo a livello nazionale e sono una delle cause della caduta di Mussolini, per converso a Genova l'unica zona in cui hanno successo e adesione grosso modo è proprio la zona di Sestri Ponente.  


È l'ora di iniziare la Lotta Armata e vengono costituite sul territorio squadre [[GAP]] e in seguito [[SAP]]. Nelle [[GAP]] confluiscono molti anarchici e fra i sestresi si ricordano [[Rinaldo Ponte]], [[Bruno Raspino]], [[Emanuele Sciutto]], [[Ernesto Rocca]], [[Spartaco Graffioni]] e [[Carlo Stanchi]].  
È l'ora di iniziare la Lotta Armata e vengono costituite sul territorio squadre [[GAP]] e in seguito [[SAP]]. Nelle [[GAP]] confluiscono molti anarchici e fra i sestresi si ricordano [[Rinaldo Ponte]], [[Bruno Raspino]], [[Emanuele Sciutto]], [[Ernesto Rocca]], [[Spartaco Graffioni]] e [[Carlo Stanchi]].  
Per le [[SAP]] è più difficile individuare con precisione squadre e componenti: all'inizio del [[1944]] viene strutturata la Brigata SAP [[Errico Malatesta]], al comando di Nicola Turcinovich, anarchico che era arrivato da Trieste dopo aver operato ivi per la riorganizzazione della Resistenza [[anarchia|Anarchica]]. Vice di Turcinovich è Francesco Ogno e commissario politico Emilio Grassini che aveva tenuto relazione la ricapitolativa al congresso clandestino del [[1942]]. Approssimativamente vi sono quattro distaccamenti che combattono fra Pegli e Cornigliano e Sestri Ponente è esattamente fra le due delegazioni e può costituire zona di buon rifugio se serve.  
Per le [[SAP]] è più difficile individuare con precisione squadre e componenti: all'inizio del [[1944]] viene strutturata la Brigata SAP [[Errico Malatesta]], al comando di Nicola Turcinovich, anarchico che era arrivato da Trieste dopo aver operato ivi per la riorganizzazione della Resistenza [[anarchia|Anarchica]]. Vice di Turcinovich è Francesco Ogno e commissario politico Emilio Grassini che aveva tenuto relazione la ricapitolativa al congresso clandestino del [[1942]]. Approssimativamente vi sono quattro distaccamenti che combattono fra Pegli e Cornigliano e Sestri Ponente è esattamente fra le due delegazioni e può costituire zona di buon rifugio se serve.  


In estate per motivi proprio di intervento locale con la possibilità  di aver una certa sicurezza nella ritirata la [[Errico Malatesta]] viene ristrutturata in due Brigate, la [[Errico Malatesta]] propriamente detta agisce a Pegli e la [[Errico Malatesta]] bis che prende il nome [[Carlo Pisacane]] si occupa delle azioni militari a Cornigliano. Turcinovich è il comandante della [[Carlo Pisacane]] mentre Ogno della [[Errico Malatesta]], mentre il distaccamento di [[Sestri Ponente]] assume il nome di [[Pietro Gori]] con grandissima autonomia operativa combattendo con le [[SAP]], in particolare combatte di concerto con la ''[[Sap]] Longhi'', le altre due [[SAP]] sestresi sono la Alpron e la Sordi. Il distaccamento [[Pietro Gori]] assieme alle SAP sestresi occupano militarmente [[Sestri Ponente]] e riescono a mantenerne il controllo per due giorni, il [[25 ottobre|25]] e [[26 ottobre]] del [[1944]] resistendo agli attacchi dei [[Nazismo|nazifascisti]], la stessa formazione composita opererà  comunque fino ai giorni dell'insurrezione: dal [[23 aprile|23]] al [[25 aprile]] del [[1945]].  
In estate per motivi proprio di intervento locale con la possibilità  di aver una certa sicurezza nella ritirata la [[Errico Malatesta]] viene ristrutturata in due Brigate, la [[Errico Malatesta]] propriamente detta agisce a Pegli e la [[Errico Malatesta]] bis che prende il nome [[Carlo Pisacane]] si occupa delle azioni militari a Cornigliano. Turcinovich è il comandante della [[Carlo Pisacane]] mentre Ogno della [[Errico Malatesta]], mentre il distaccamento di [[Sestri Ponente]] assume il nome di [[Pietro Gori]] con grandissima autonomia operativa combattendo con le [[SAP]], in particolare combatte di concerto con la ''[[Sap]] Longhi'', le altre due [[SAP]] sestresi sono la Alpron e la Sordi. Il distaccamento [[Pietro Gori]] assieme alle SAP sestresi occupano militarmente [[Sestri Ponente]] e riescono a mantenerne il controllo per due giorni, il [[25 ottobre|25]] e [[26 ottobre]] del [[1944]] resistendo agli attacchi dei [[Nazismo|nazifascisti]], la stessa formazione composita opererà  comunque fino ai giorni dell'insurrezione: dal [[23 aprile|23]] al [[25 aprile]] del [[1945]].  
===L'importanza della resistenza anarchica a Sestri===
===L'importanza della resistenza anarchica a Sestri===
Vi sono alcuni aspetti indicatori dell'importanza della Resistenza [[Anarchica]] a [[Sestri Ponente]], Giovanni Mariani è un membro del direttivo dei ''Comitati di agitazione sindacale clandestini'', il direttivo è composto da soli tre membri e coordina e dirige la lotta di fabbrica in tutta Genova, Antonio Castello, Pietro Caviglia, Giacomo Marcenaro sono negli organi dirigenti del [[CLN]] di [[Sestri Ponente]] quale delegazione rappresentante il Partito comunista, così come c'è una decisa rappresentanza anarchica nei [[CLN]] di fabbrica, soprattutto in quelle più grandi ovvero cantiere Ansaldo, Ansaldo Fossati, [[Piaggio]], Manifattura Tabacchi. Inoltre i caduti anarchici (tralasciando simpatizzanti o anarchici non chiaramente inquadrabili in tale ideologia) di Sestri accertati sono una ventina: Pietro Bigatti, Mario Bisio, Natalino Capecchi, Antonio Castello, Giacomo Catani, Emanuele Causa, Mario Colandro, Mario Daccomi, Domenico De Palo, Otello Gambelli, Attilio Parodi, Rinaldo Ponte, Umberto Raspi, Bruno Raspino, Ernesto Rocca, Emanuele Sciutto, Dario Stanchi, Walter Stanchi, Cipriano Turco, Rizzieri Vezzola. Va ricordato che la famiglia Stanchi ha dato il suo contributo di sangue alla [[antifascismo|lotta antifascista]] con due giovani vite: Dario e Walter.
Vi sono alcuni aspetti indicatori dell'importanza della Resistenza [[Anarchica]] a [[Sestri Ponente]], Giovanni Mariani è un membro del direttivo dei ''Comitati di agitazione sindacale clandestini'', il direttivo è composto da soli tre membri e coordina e dirige la lotta di fabbrica in tutta Genova, Antonio Castello, Pietro Caviglia, Giacomo Marcenaro sono negli organi dirigenti del [[CLN]] di [[Sestri Ponente]] quale delegazione rappresentante il Partito comunista, così come c'è una decisa rappresentanza anarchica nei [[CLN]] di fabbrica, soprattutto in quelle più grandi ovvero cantiere Ansaldo, Ansaldo Fossati, [[Piaggio]], Manifattura Tabacchi. Inoltre i caduti anarchici (tralasciando simpatizzanti o anarchici non chiaramente inquadrabili in tale ideologia) di Sestri accertati sono una ventina: Pietro Bigatti, Mario Bisio, Natalino Capecchi, Antonio Castello, Giacomo Catani, Emanuele Causa, Mario Colandro, Mario Daccomi, Domenico De Palo, Otello Gambelli, Attilio Parodi, Rinaldo Ponte, Umberto Raspi, Bruno Raspino, Ernesto Rocca, Emanuele Sciutto, Dario Stanchi, Walter Stanchi, Cipriano Turco, Rizzieri Vezzola. Va ricordato che la famiglia Stanchi ha dato il suo contributo di sangue alla [[antifascismo|lotta antifascista]] con due giovani vite: Dario e Walter.
Riga 38: Riga 38:
* ''Atti della giornata di studi su L'Antifascismo rivoluzionario. Tra passato e presente: Pisa, 25 aprile 1992'' 1993 [[Biblioteca Franco Serantini]] Pisa
* ''Atti della giornata di studi su L'Antifascismo rivoluzionario. Tra passato e presente: Pisa, 25 aprile 1992'' 1993 [[Biblioteca Franco Serantini]] Pisa
*Manfredonia Gaetano  ''Giornali anarchici della Resistenza 1943-'45 / Gli anarchici e la lotta contro il fascismo in Italia'' 1995 Zero in Condotta Milano
*Manfredonia Gaetano  ''Giornali anarchici della Resistenza 1943-'45 / Gli anarchici e la lotta contro il fascismo in Italia'' 1995 Zero in Condotta Milano
* Dadà  Adriana Collana: ''Studi e documenti'', ''L'anarchismo in Italia: fra movimento e partito. Storia e documenti dell'anarchismo italiano' 1984, Teti Milano
* Dadà  Adriana Collana: ''Studi e documenti'', ''L'anarchismo in Italia: fra movimento e partito. Storia e documenti dell'anarchismo italiano' 1984, Teti Milano
* Rossi Italino ''La ripresa del Movimento anarchico italiano e la propaganda orale dal 1943 al 1950'' 1981 RL Pistoia
* Rossi Italino ''La ripresa del Movimento anarchico italiano e la propaganda orale dal 1943 al 1950'' 1981 RL Pistoia
*Bianconi Pietro ''Gli anarchici nella lotta contro il fascismo'' 1988, Ediz. Archivio Famiglia [[Camillo Berneri]] Pistoia
*Bianconi Pietro ''Gli anarchici nella lotta contro il fascismo'' 1988, Ediz. Archivio Famiglia [[Camillo Berneri]] Pistoia
* Cerrito Gino, Adriana Dadà  Collana: ''Storia e società  del Novecento, 4'' ''Gli anarchici nella resistenza apuana'' 1984 Maria Pacini Fazzi Lucca
* Cerrito Gino, Adriana Dadà  Collana: ''Storia e società  del Novecento, 4'' ''Gli anarchici nella resistenza apuana'' 1984 Maria Pacini Fazzi Lucca
*Rossi Marco "Avanti siam ribelli..." ''Appunti per una storia del movimento anarchico nella Resistenza'' 1985 [[Biblioteca Franco Serantini]] Pisa
*Rossi Marco "Avanti siam ribelli..." ''Appunti per una storia del movimento anarchico nella Resistenza'' 1985 [[Biblioteca Franco Serantini]] Pisa
*Lampronti Maurizio Collana: ''Linee politiche'' ''L'Altra Resistenza. L'Altra Opposizione (comunisti dissidenti dal 1943 al 1951)'' 1984 Antonio Lalli Poggibonsi
*Lampronti Maurizio Collana: ''Linee politiche'' ''L'Altra Resistenza. L'Altra Opposizione (comunisti dissidenti dal 1943 al 1951)'' 1984 Antonio Lalli Poggibonsi
64 364

contributi