Anarchici e Resistenza a Sestri Ponente: differenze tra le versioni

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È il periodo più duro per gli [[antifascismo|antifascisti]]: il [[Fascismo|fascismo]] oltre ad aver vinto militarmente è anche riuscito a crearsi qualche consenso in masse povere che pur con bassissimi salari possono comunque esser in grado di sostenersi miseramente. I compagni non espatriati [[Formazioni_di_difesa_proletaria_a_Genova|dopo gli scontri]] a [[Sestri Ponente]] tentano comunque di mantenere viva la rete antifascista e utilizzando una frase di Danilo Montaldi, fra il triste ed il sarcastico, è il periodo dell<nowiki>'</nowiki>''antifascismo da osteria''. Chiuse tutte le sedi sovversive l'unico posto dove si può parlar di nascosto di politica con la scusa di bersi un buon bicchiere sono proprio le numerose osterie del quartiere operaio stando sempre accorti, però, a presenze non gradite: i delatori dell'[[OVRA]]. L'osteria che meglio si presta è il punto di ristoro della croce Verde sestrese, lo dimostrerà il fatto che molti dei caduti sestresi della Resistenza furono militi di tale associazione. Fra questi volontari vi furono infatti molti appartenenti alla leggendaria, per i sestresi, ''[[famiglia Stanchi]]'', nucleo familiare composto completamente da antifascisti e [[anarchici]]. Edoardo ([[1855]]-[[1929]]), soprannominato ''il sovversivo'', ebbe otto figli di cui quattro dirigenti sindacali e ''leader'' operai del [[Biennio Rosso]] che parteciperanno con efficienza agli scontri durante la Resistenza, mentre Carlo, soprannominato ''Carlin'' ([[1897]]-[[1981]]), Dante ([[1891]]-[[1957]]), Attilio ([[1894]]-[[1967]]), Roberto ([[1900]]-[[1952]]) erano militanti anarchici dell'[[USI]], e parteciparono alla [[Formazioni_di_difesa_proletaria_a_Genova|difesa della Camera del Lavoro di Sestri]]. Questi ultimi costretti a esiliare per sfuggire alle vendette fasciste, ''Carlin'' e i suoi fratelli, riparano in [[Francia]] nel [[1922]], ma nel 1923 Attilio e ''Carlin'' rientrano clandestinamente, Dante e Roberto restano a Marsiglia, ''a tiro''. Dante e Roberto una volta individuati subiscono il [[carcere]] [[Fascismo|fascista]], il confino e soprattutto la mancanza di lavoro, ma nel [[1936]] li ritroviamo miliziani antifascisti nella [[la Rivoluzione di Spagna (1936-39)|guerra di Spagna]]. Ritornati [[1939]] in [[Francia]], Dante allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] tornerà in [[Italia]] per condividere la sorte dei parenti-compagni rimasti.  
È il periodo più duro per gli [[antifascismo|antifascisti]]: il [[Fascismo|fascismo]] oltre ad aver vinto militarmente è anche riuscito a crearsi qualche consenso in masse povere che pur con bassissimi salari possono comunque esser in grado di sostenersi miseramente. I compagni non espatriati [[Formazioni_di_difesa_proletaria_a_Genova|dopo gli scontri]] a [[Sestri Ponente]] tentano comunque di mantenere viva la rete antifascista e utilizzando una frase di Danilo Montaldi, fra il triste ed il sarcastico, è il periodo dell<nowiki>'</nowiki>''antifascismo da osteria''. Chiuse tutte le sedi sovversive l'unico posto dove si può parlar di nascosto di politica con la scusa di bersi un buon bicchiere sono proprio le numerose osterie del quartiere operaio stando sempre accorti, però, a presenze non gradite: i delatori dell'[[OVRA]]. L'osteria che meglio si presta è il punto di ristoro della croce Verde sestrese, lo dimostrerà il fatto che molti dei caduti sestresi della Resistenza furono militi di tale associazione. Fra questi volontari vi furono infatti molti appartenenti alla leggendaria, per i sestresi, ''[[famiglia Stanchi]]'', nucleo familiare composto completamente da antifascisti e [[anarchici]]. Edoardo ([[1855]]-[[1929]]), soprannominato ''il sovversivo'', ebbe otto figli di cui quattro dirigenti sindacali e ''leader'' operai del [[Biennio Rosso]] che parteciperanno con efficienza agli scontri durante la Resistenza, mentre Carlo, soprannominato ''Carlin'' ([[1897]]-[[1981]]), Dante ([[1891]]-[[1957]]), Attilio ([[1894]]-[[1967]]), Roberto ([[1900]]-[[1952]]) erano militanti anarchici dell'[[USI]], e parteciparono alla [[Formazioni_di_difesa_proletaria_a_Genova|difesa della Camera del Lavoro di Sestri]]. Questi ultimi costretti a esiliare per sfuggire alle vendette fasciste, ''Carlin'' e i suoi fratelli, riparano in [[Francia]] nel [[1922]], ma nel 1923 Attilio e ''Carlin'' rientrano clandestinamente, Dante e Roberto restano a Marsiglia, ''a tiro''. Dante e Roberto una volta individuati subiscono il [[carcere]] [[Fascismo|fascista]], il confino e soprattutto la mancanza di lavoro, ma nel [[1936]] li ritroviamo miliziani antifascisti nella [[la Rivoluzione di Spagna (1936-39)|guerra di Spagna]]. Ritornati [[1939]] in [[Francia]], Dante allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] tornerà in [[Italia]] per condividere la sorte dei parenti-compagni rimasti.  
===I fatti===
===I fatti===
È il turno della generazione giovane degli Stanchi, Dario, figlio di Enrico e Walter, figlio di Attilio, cadono uccisi dai [[Nazismo|nazifascisti]] in azioni partigiane in [[Piemonte]] nel [[1944]] (Walter era appena diciassettenne). Sono gli [[anarchici]] della generazione dei giovani della famiglia  Stanchi che nei lassi di tempo in cui non sono in carcere o al confino o in esilio mantengono vivo l'ideale anarchico e rivoluzionario, i fratelli Dettori <ref>''Movimento operaio e socialista'', Centro per la storia del movimento operaio e socialista in [[Liguria]]; pubblicato dal Centro ligure di storia sociale 1961: [http://www.centroliguredistoriasociale.it/ Centroliguredistoriasociale]</ref>, i fratelli Piana, [[Francesco Alverino]], [[Giovanni Mariani]], [[Umberto Raspi]], [[Armando Bugatti]], [[Piero Ferioli]], [[Giacomo Marcenaro]], [[Antonio Castello]], [[Mario Colandro]], [[Folco Landi]] e altri anarchici strutturano una rete organizzativa che ha lo scopo di convincere i giovani operai di [[Sestri Ponente]] della necessità di prepararsi alla lotta contro il [[Fascismo|fascismo]] con gli incontri clandestini e con l'ancor più clandestina diffusione di stampa di [[antifascismo|propaganda antifascista]]. Vi sono alcune agitazioni in prospettiva di scioperi a livello locale e il [[7 dicembre]] [[1943]] scende in [[sciopero]] l'Ansaldo Fossati, una delle aziende portanti dell'industria genovese. Lo [[sciopero]] è per rivendicazioni economiche e per il regime duro di fabbrica (incruditosi ancora di più con l'occupazione nazifascista). È il primo dei grandi scioperi nelle metropoli operaie del nord.
È il turno della generazione giovane degli Stanchi, Dario, figlio di Enrico e Walter, figlio di Attilio, cadono uccisi dai [[Nazismo|nazifascisti]] in azioni partigiane in [[Piemonte]] nel [[1944]] (Walter era appena diciassettenne). Sono gli [[anarchici]] della generazione dei giovani della famiglia  Stanchi che nei lassi di tempo in cui non sono in carcere o al confino o in esilio mantengono vivo l'ideale anarchico e rivoluzionario, i fratelli Dettori <ref>''Movimento operaio e socialista'', Centro per la storia del movimento operaio e [[socialista]] in [[Liguria]]; pubblicato dal Centro ligure di storia sociale 1961: [http://www.centroliguredistoriasociale.it/ Centroliguredistoriasociale]</ref>, i fratelli Piana, [[Francesco Alverino]], [[Giovanni Mariani]], [[Umberto Raspi]], [[Armando Bugatti]], [[Piero Ferioli]], [[Giacomo Marcenaro]], [[Antonio Castello]], [[Mario Colandro]], [[Folco Landi]] e altri anarchici strutturano una rete organizzativa che ha lo scopo di convincere i giovani operai di [[Sestri Ponente]] della necessità di prepararsi alla lotta contro il [[Fascismo|fascismo]] con gli incontri clandestini e con l'ancor più clandestina diffusione di stampa di [[antifascismo|propaganda antifascista]]. Vi sono alcune agitazioni in prospettiva di scioperi a livello locale e il [[7 dicembre]] [[1943]] scende in [[sciopero]] l'Ansaldo Fossati, una delle aziende portanti dell'industria genovese. Lo [[sciopero]] è per rivendicazioni economiche e per il regime duro di fabbrica (incruditosi ancora di più con l'occupazione nazifascista). È il primo dei grandi scioperi nelle metropoli operaie del nord.


A Genova è diretto dagli anarchici e dai [[sindacalismo|sindacalisti]] con sotterranea opposizione di alti dirigenti comunisti di Genova ma non della base. Alcuni nomi li abbiamo già visti, come Bugatti, [[Dario Stanchi]], [[Mario Daccomi]] ma ci sono anche vecchi anarchici quali [[Francesco Rangone]], [[Cipriano Serena|Cipriano]], [[Turco Serena|Turco]], [[Giorgio Serena]]. Il risultato della discesa in campo nello [[sciopero]] indipendentemente dai risultati dello stesso dal punto di vista di quanto ottenuto, e che inizia una fase di riorganizzazione della sinistra di matrice anarchica, e Sestri Ponente era un caposaldo anarchico negli anni '20. (Vi è in precedenza nel [[1942]] una riunione, sempre a Sestri, in cui già in quel periodo si determina la strategia della riorganizzazione, la relazione ricapitolativa dei lavori è di [[Emilio Grassini]]). È di rimarcare che se gli scioperi del marzo del [[1943]] <ref>[https://web.archive.org/web/20090101161141/http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo11.html Gli scioperi del 5 marzo 1943], da ANPI</ref> hanno grosso successo a livello nazionale e sono una delle cause della caduta di Mussolini, per converso a Genova l'unica zona in cui hanno successo e adesione grosso modo è proprio la zona di Sestri Ponente.  
A Genova è diretto dagli anarchici e dai [[sindacalismo|sindacalisti]] con sotterranea opposizione di alti dirigenti comunisti di Genova ma non della base. Alcuni nomi li abbiamo già visti, come Bugatti, [[Dario Stanchi]], [[Mario Daccomi]] ma ci sono anche vecchi anarchici quali [[Francesco Rangone]], [[Cipriano Serena|Cipriano]], [[Turco Serena|Turco]], [[Giorgio Serena]]. Il risultato della discesa in campo nello [[sciopero]] indipendentemente dai risultati dello stesso dal punto di vista di quanto ottenuto, e che inizia una fase di riorganizzazione della sinistra di matrice anarchica, e Sestri Ponente era un caposaldo anarchico negli anni '20. (Vi è in precedenza nel [[1942]] una riunione, sempre a Sestri, in cui già in quel periodo si determina la strategia della riorganizzazione, la relazione ricapitolativa dei lavori è di [[Emilio Grassini]]). È di rimarcare che se gli scioperi del marzo del [[1943]] <ref>[https://web.archive.org/web/20090101161141/http://www.romacivica.net/anpiroma/antifascismo/antifascismo11.html Gli scioperi del 5 marzo 1943], da ANPI</ref> hanno grosso successo a livello nazionale e sono una delle cause della caduta di Mussolini, per converso a Genova l'unica zona in cui hanno successo e adesione grosso modo è proprio la zona di Sestri Ponente.  
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