Alfredo Maria Bonanno: differenze tra le versioni

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===Gli anni '70: la produzione teorica===
===Gli anni '70: la produzione teorica===


Il [[29 ottobre]] [[1972]] Bonanno viene arrestato e condannato a 2 anni di reclusione per aver contribuito alla pubblicazione del numero unico di "''[[Sinistra Libertaria]]''" con un articolo in cui si incita all'insurrezione popolare<ref>[http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=antigruppo%20bonanno&source=web&cd=2&cad=rja&ved=0CDYQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.trapaninostra.it%2Flibri%2Fsalvatoremugno%2FNovecento_Letterario_Trapanese-2%2FNovecento_Letterario_Trapanese-Integrazione-009.pdf&ei=blTkUI2DLovLsgaexoGYAw&usg=AFQjCNF3GtDRZIx1bdYzSZr64N4L9bqBiw&bvm=bv.1355534169,d.bGE "''L'Antigruppo siciliano attraverso i suoi principali esponenti nel Trapanese''"], trapaninostra.it</ref>. In realtà , "''Sinistra Libertaria''" è il «''primo tentativo organico realizzato da alcuni compagni che si richiamavano alla prospettiva insurrezionale''»<ref>A. M. Bonanno, ''Premessa necessaria'' a "''Sinistra Libertaria'', da "''Teoria e pratica dell'insurrezione''" (Anarchismo, 2003), p. 127</ref> di costituire un movimento rivoluzionario dotato di un programma.  
Il [[29 ottobre]] [[1972]] Bonanno viene arrestato e condannato a 2 anni di reclusione per aver contribuito alla pubblicazione del numero unico di "''[[Sinistra Libertaria]]''" con un articolo in cui si incita all'insurrezione popolare<ref>[http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=antigruppo%20bonanno&source=web&cd=2&cad=rja&ved=0CDYQFjAB&url=http%3A%2F%2Fwww.trapaninostra.it%2Flibri%2Fsalvatoremugno%2FNovecento_Letterario_Trapanese-2%2FNovecento_Letterario_Trapanese-Integrazione-009.pdf&ei=blTkUI2DLovLsgaexoGYAw&usg=AFQjCNF3GtDRZIx1bdYzSZr64N4L9bqBiw&bvm=bv.1355534169,d.bGE "''L'Antigruppo siciliano attraverso i suoi principali esponenti nel Trapanese''"], trapaninostra.it</ref>. In realtà, "''Sinistra Libertaria''" è il «''primo tentativo organico realizzato da alcuni compagni che si richiamavano alla prospettiva insurrezionale''»<ref>A. M. Bonanno, ''Premessa necessaria'' a "''Sinistra Libertaria'', da "''Teoria e pratica dell'insurrezione''" (Anarchismo, 2003), p. 127</ref> di costituire un movimento rivoluzionario dotato di un programma.  


Continua a scrivere numerosi articoli e saggi, uno dei quali, ''[[La gioia armata]]'' <ref>[http://www.autprol.org/public/documenti/la_gioia_armata_di_bonanno.htm Download testo]</ref>([[1977]]), gli "costa" un anno e mezzo di [[abolizione del carcere|prigione]] e la censura per lungo tempo:
Continua a scrivere numerosi articoli e saggi, uno dei quali, ''[[La gioia armata]]'' <ref>[http://www.autprol.org/public/documenti/la_gioia_armata_di_bonanno.htm Download testo]</ref>([[1977]]), gli "costa" un anno e mezzo di [[abolizione del carcere|prigione]] e la censura per lungo tempo:
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===Organizzazione informale e gruppi d'affinità ===
===Organizzazione informale e gruppi d'affinità ===


Contrapponendosi all'[[anarchismo]] di sintesi, egli ha sempre diffuso l'idea dell'"organizzazione informale" e [[anarchismo insurrezionale|insurrezionale]], basata su "[[gruppi d'affinità ]]" - ovvero in pratica sull'aggregazione temporanea di singoli soggetti e/o gruppi di affinità , con obiettivi limitati nel tempo e diversi da gruppo a gruppo – teorizzando «l'uso della violenza rivoluzionaria» nel quadro di una strategia di attacco allo [[Stato]].  
Contrapponendosi all'[[anarchismo]] di sintesi, egli ha sempre diffuso l'idea dell'"organizzazione informale" e [[anarchismo insurrezionale|insurrezionale]], basata su "[[gruppi d'affinità ]]" - ovvero in pratica sull'aggregazione temporanea di singoli soggetti e/o gruppi di affinità, con obiettivi limitati nel tempo e diversi da gruppo a gruppo – teorizzando «l'uso della violenza rivoluzionaria» nel quadro di una strategia di attacco allo [[Stato]].  


La riflessione sull'organizzazione informale nasce dalla constatazione dell'obsolescenza dell'[[organizzazione di sintesi]]. Bonanno, in effetti, non rifiuta (per lo meno nel primo periodo della sua riflessione) il concetto di [[organizzazione specifica]], ma intende adeguarlo alla realtà  delle lotte particolari, sottraendolo all'attendismo e alla burocratizzazione derivata dalla pre-esistenza dell'organizzazione rispetto alle lotte:
La riflessione sull'organizzazione informale nasce dalla constatazione dell'obsolescenza dell'[[organizzazione di sintesi]]. Bonanno, in effetti, non rifiuta (per lo meno nel primo periodo della sua riflessione) il concetto di [[organizzazione specifica]], ma intende adeguarlo alla realtà  delle lotte particolari, sottraendolo all'attendismo e alla burocratizzazione derivata dalla pre-esistenza dell'organizzazione rispetto alle lotte:
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:«[...]''l'organizzazione reale, la capacità  effettiva (e non fittizia) di agire insieme, cioè di trovasi, studiare un approfondimento analitico e passare all'azione, è in relazione all'affinità  raggiunta e non ha nulla a che fare con le sigle, i programmi, le piattaforme, le bandiere e i partiti più o meno camuffati''.
:«[...]''l'organizzazione reale, la capacità  effettiva (e non fittizia) di agire insieme, cioè di trovasi, studiare un approfondimento analitico e passare all'azione, è in relazione all'affinità  raggiunta e non ha nulla a che fare con le sigle, i programmi, le piattaforme, le bandiere e i partiti più o meno camuffati''.


:''L'organizzazione informale anarchica è quindi un'organizzazione specifica che si raccoglie intorno ad affinità  comuni. Queste non possono essere identiche per tutti, ma i diversi compagni avranno infinite sfumature di affinità , tanto più varie quanto più ampio sarò lo sforzo di approfondimento analitico che si è raggiunto''«»<ref>A. M. Bonanno, [http://www.anarchaos.org/2012/07/affinita-e-organizzazione-informale-di-alfredo-m-bonanno/ ''Affinità  e organizzazione informale''] (da "''Anarchismo''", n. 45, 1985)</ref>.
:''L'organizzazione informale anarchica è quindi un'organizzazione specifica che si raccoglie intorno ad affinità  comuni. Queste non possono essere identiche per tutti, ma i diversi compagni avranno infinite sfumature di affinità, tanto più varie quanto più ampio sarò lo sforzo di approfondimento analitico che si è raggiunto''«»<ref>A. M. Bonanno, [http://www.anarchaos.org/2012/07/affinita-e-organizzazione-informale-di-alfredo-m-bonanno/ ''Affinità  e organizzazione informale''] (da "''Anarchismo''", n. 45, 1985)</ref>.


===Lo scontro di classe: ''inclusi'' ed ''esclusi''===
===Lo scontro di classe: ''inclusi'' ed ''esclusi''===
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===La questione carceraria===
===La questione carceraria===


Grande importanza inoltre egli ha sempre attribuito alla “[[abolizione del carcere|questione carceraria]]”, definita un'istituzione totale e un luogo in cui l'[[individuo]] viene scientemente spersonalizzato e privato della propria dignità , impedendo ogni possibile reinserimento nella società . Bonanno, non ritenendo efficace alcun riformismo, auspica l'[[azione diretta]] e la distruzione del [[abolizione del carcere|carcere]]: «''La miglior soluzione possibile, e in fondo la sola praticabile, per quel che riguarda il carcere è la sua completa distruzione''».  
Grande importanza inoltre egli ha sempre attribuito alla “[[abolizione del carcere|questione carceraria]]”, definita un'istituzione totale e un luogo in cui l'[[individuo]] viene scientemente spersonalizzato e privato della propria dignità, impedendo ogni possibile reinserimento nella società . Bonanno, non ritenendo efficace alcun riformismo, auspica l'[[azione diretta]] e la distruzione del [[abolizione del carcere|carcere]]: «''La miglior soluzione possibile, e in fondo la sola praticabile, per quel che riguarda il carcere è la sua completa distruzione''».  


Nell'ottica della distruzione del carcere, il miglioramento delle condizioni interne può essere accettato solo come obiettivo intermedio, utile a misurare le potenzialità  d'attacco del movimento anticarcerario, ma mai come fine ultimo della lotta all'interno dell'istituzione carceraria. Le lotte dei detenuti sono il momento in cui la popolazione carceraria si unifica e hanno come scopo principale «''sempre quello della costituzione o del rafforzamento dell'unità  dei carcerati''»<ref name="rebibbia">A. M. Bonanno, [http://www.filiarmonici.org/Bonanno.html ''A proposito di riforma e galera''], da "''Carcere e lotte dei detenuti''" (Anarchismo, 2000)</ref>. Le lotte possono esprimersi in diversi modi, tra i quali Bonanno considera anche i momenti di informazione e condivisione di cultura autogestita dai prigionieri. Proprio a tal proposito, egli indica nello studio della realtà  carceraria e dei suoi processi di riforma un momento di comprensione complementare alla lotta anticarceraria:
Nell'ottica della distruzione del carcere, il miglioramento delle condizioni interne può essere accettato solo come obiettivo intermedio, utile a misurare le potenzialità  d'attacco del movimento anticarcerario, ma mai come fine ultimo della lotta all'interno dell'istituzione carceraria. Le lotte dei detenuti sono il momento in cui la popolazione carceraria si unifica e hanno come scopo principale «''sempre quello della costituzione o del rafforzamento dell'unità  dei carcerati''»<ref name="rebibbia">A. M. Bonanno, [http://www.filiarmonici.org/Bonanno.html ''A proposito di riforma e galera''], da "''Carcere e lotte dei detenuti''" (Anarchismo, 2000)</ref>. Le lotte possono esprimersi in diversi modi, tra i quali Bonanno considera anche i momenti di informazione e condivisione di cultura autogestita dai prigionieri. Proprio a tal proposito, egli indica nello studio della realtà  carceraria e dei suoi processi di riforma un momento di comprensione complementare alla lotta anticarceraria:


:«''Alle attività  politiche in senso stretto e a tutte quelle iniziative che vengono prese per studiare e affrontare con intenti migliorativi il problema delle carceri, i detenuti possono rispondere a mio avviso in un solo modo: con una attenzione programmatica. Cioè, da un lato documentarsi e studiare quali sono queste attività , indicando quali di esse hanno vero e proprio fondamento pratico e quali costituiscono solo fumo indirizzato a coprire scopi diversi; dall'altro, aggregarsi in vista delle possibili lotte di domani. Infatti è solo questo il mezzo che i carcerati possiedono per rendere più veloci le riforme, più significativi gli eventuali provvedimenti di miglioramento, più applicate le leggi di già  esistenti.''»<ref name="rebibbia">A. M. Bonanno, [http://www.filiarmonici.org/Bonanno.html ''A proposito di riforma e galera''], da "''Carcere e lotte dei detenuti''" (Anarchismo, 2000)</ref>
:«''Alle attività  politiche in senso stretto e a tutte quelle iniziative che vengono prese per studiare e affrontare con intenti migliorativi il problema delle carceri, i detenuti possono rispondere a mio avviso in un solo modo: con una attenzione programmatica. Cioè, da un lato documentarsi e studiare quali sono queste attività, indicando quali di esse hanno vero e proprio fondamento pratico e quali costituiscono solo fumo indirizzato a coprire scopi diversi; dall'altro, aggregarsi in vista delle possibili lotte di domani. Infatti è solo questo il mezzo che i carcerati possiedono per rendere più veloci le riforme, più significativi gli eventuali provvedimenti di miglioramento, più applicate le leggi di già  esistenti.''»<ref name="rebibbia">A. M. Bonanno, [http://www.filiarmonici.org/Bonanno.html ''A proposito di riforma e galera''], da "''Carcere e lotte dei detenuti''" (Anarchismo, 2000)</ref>


===Una citazione espressiva===
===Una citazione espressiva===
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L'assoluta intransigenza del suo [[rivoluzione|pensiero rivoluzionario]] è comunque riassumibile da queste sue stesse parole:
L'assoluta intransigenza del suo [[rivoluzione|pensiero rivoluzionario]] è comunque riassumibile da queste sue stesse parole:


:«''Siamo rivoluzionari. Il mio scopo non è trovare lavoro alla gente, non me ne importa nulla. Io voglio lottare con chi cerca un lavoro perché lo voglio spingere a capire che è possibile, con certi mezzi, obbligare lo Stato a fare un passo indietro e continuare nell'attacco fino alla distruzione totale dello Stato [...] La nostra lotta armata si basa sui principi della semplicità , dell'azione diretta, della riproducibilità , della polverizzazione, della generalizzazione dell'attacco [...]. In quanto anarchici, siamo per il massimo coinvolgimento possibile della gente nel processo di liberazione, che deve per forza essere fatto violento''».
:«''Siamo rivoluzionari. Il mio scopo non è trovare lavoro alla gente, non me ne importa nulla. Io voglio lottare con chi cerca un lavoro perché lo voglio spingere a capire che è possibile, con certi mezzi, obbligare lo Stato a fare un passo indietro e continuare nell'attacco fino alla distruzione totale dello Stato [...] La nostra lotta armata si basa sui principi della semplicità, dell'azione diretta, della riproducibilità, della polverizzazione, della generalizzazione dell'attacco [...]. In quanto anarchici, siamo per il massimo coinvolgimento possibile della gente nel processo di liberazione, che deve per forza essere fatto violento''».
==Note==
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