Aldo Pontiggia: differenze tra le versioni

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Si impegna attivamente all'interno del movimento anarchico nel periodo della ricostruzione dei vari gruppi con attenzione e rispetto profondo alle istanze dell'[[individuo]] e combattendo ogni tendenza eccessivamente organizzatrice. Le relazioni più frequenti e assidue sono con i compagni di Trieste e con loro egli svolge azione di propaganda all'esterno e di indirizzo per il fare e verso l'aggiornamento del pensiero libertario alla luce degli avvenimenti  nuovi e delle conoscenze che si sviluppano in Europa e nel mondo. Da ricordare, in particolar modo, l'iniziativa svoltasi a Verona nel [[1957]] per commemorare [[Carlo Pisacane|Pisacane]] che vide la partecipazione attiva dei compagni di Vittorio Veneto i quali, pur essendo solo in 3, a partire dal [[1953]] distribuiscono mensilmente «[[Seme anarchico]]», «[[Volontà ]]», e settimanalmente «[[Umanità  Nova]]».  
Si impegna attivamente all'interno del movimento anarchico nel periodo della ricostruzione dei vari gruppi con attenzione e rispetto profondo alle istanze dell'[[individuo]] e combattendo ogni tendenza eccessivamente organizzatrice. Le relazioni più frequenti e assidue sono con i compagni di Trieste e con loro egli svolge azione di propaganda all'esterno e di indirizzo per il fare e verso l'aggiornamento del pensiero libertario alla luce degli avvenimenti  nuovi e delle conoscenze che si sviluppano in Europa e nel mondo. Da ricordare, in particolar modo, l'iniziativa svoltasi a Verona nel [[1957]] per commemorare [[Carlo Pisacane|Pisacane]] che vide la partecipazione attiva dei compagni di Vittorio Veneto i quali, pur essendo solo in 3, a partire dal [[1953]] distribuiscono mensilmente «[[Seme anarchico]]», «[[Volontà ]]», e settimanalmente «[[Umanità  Nova]]».  


Verso la fine del [[1962]] viene lanciata dai compagni di Venezia l'idea di fondare nella città  lagunare una libreria internazionale per la vendita diretta al pubblico di libri di letteratura anarchica e di altra a carattere sociale. La proposta viene discussa e approvata all'interno del movimento anarchico sia in [[Italia]] che all'estero perché ritenuta un utile e interessante strumento di propaganda delle idee libertarie. In una lettera del [[6 gennaio]] del [[1963]] i compagni vittoriesi rivolgendosi alla cdc lombardo-veneta accolgono con entusiasmo la proposta veneziana anche se sottolineano con estrema praticità  e buon senso le difficoltà  che poi puntualmente si affacceranno nel prosieguo dell'iniziativa. A partire dal maggio [[1963]] la libreria internazionale comincia la sua attività  ed egli è uno dei principali protagonisti della gestione considerato da tutto il movimento come un garante e un uomo assolutamente affidabile. Pubblica un opuscolo dal significativo titolo ''[[Controllo delle nascite]]'' (Cesena, 1963), nel quale si uniscono argomentazioni teoriche e politiche con, sopratutto, informazioni pratiche sui vari metodi contraccettivi, evidenziando quali sono i più sicuri e illustrandoli (Per approfondimenti sul controllo delel nascite vedi [[neomalthusianesimo]]). L'opuscolo si conclude con una serie di informazioni sulla fecondazione artificiale ([[1963]]!!!). Naturalmente non mancano le critiche all'immobilismo politico parlamentare rispetto ai problemi posti e sopratutto la messa in discussione del ruolo ancora di oscurantismo e reazionario della chiesa.  
Verso la fine del [[1962]] viene lanciata dai compagni di Venezia l'idea di fondare nella città  lagunare una libreria internazionale per la vendita diretta al pubblico di libri di letteratura anarchica e di altra a carattere sociale. La proposta viene discussa e approvata all'interno del movimento anarchico sia in [[Italia]] che all'estero perché ritenuta un utile e interessante strumento di propaganda delle idee libertarie. In una lettera del [[6 gennaio]] del [[1963]] i compagni vittoriesi rivolgendosi alla cdc lombardo-veneta accolgono con entusiasmo la proposta veneziana anche se sottolineano con estrema praticità  e buon senso le difficoltà  che poi puntualmente si affacceranno nel prosieguo dell'iniziativa. A partire dal maggio [[1963]] la libreria internazionale comincia la sua attività  ed egli è uno dei principali protagonisti della gestione considerato da tutto il movimento come un garante e un uomo assolutamente affidabile. Pubblica un opuscolo dal significativo titolo ''[[Controllo delle nascite]]'' (Cesena, 1963), nel quale si uniscono argomentazioni teoriche e politiche con, sopratutto, informazioni pratiche sui vari metodi contraccettivi, evidenziando quali sono i più sicuri e illustrandoli (Per approfondimenti sul controllo delel nascite vedi [[neomalthusianesimo]]). L'opuscolo si conclude con una serie di informazioni sulla fecondazione artificiale ([[1963]]!!!). Naturalmente non mancano le critiche all'immobilismo politico parlamentare rispetto ai problemi posti e sopratutto la messa in discussione del ruolo ancora di oscurantismo e reazionario della chiesa.  


Pontiggia collabora a «[[Umanità  Nova]]» ed è sempre attivo nel movimento anarchico, organizzando incontri degli [[organizzazioni anarchiche|anarchici delle tre venezie]], come quello che si svolge a Tarzo (sulle colline vittoriesi) nel [[1966]] che i rapporti di polizia prontamente segnalano ("convegno organizzato da certo Aldo Pontiggia medico chirurgo da Vittorio veneto accompagnato dal padre e dalla moglie"). Pontiggia è uno dei 4 compagni (gli altri sono Gasparini, Tommasini, Cavagnin) che costituicono il comitato incaricato di gestire e prendere ogni decisione in merito al futuro della libreria internazionale per cercare di risollevarne le sorti e risolverne possibilmente la crisi finanziaria e gestionale. A causa di vicissitudini varie, nonostante l'impegno e il grande sforzo profuso, la libreria chiude nel [[1966]] non solo a causa dell'alluvione ma per "consumata esperienza". In occasione della frattura tra gli anarchici italiani consumata nel [[1965]] che vede la nascita dei [[Gruppi di iniziativa anarchica|GIA]], egli non aderisce ad alcuna delle due componenti e mantiene buoni rapporti sia con Tommasini che con Turroni. In seguito agli avvenimenti del "'68-'69" e alla rinascita del movimento anarchico anarchico e libertario egli firma, assieme a quella di alcuni "vecchi" compagni, una "lettera aperta ai compagni sullo stato del movimento ''Per una riscoperta dell'anarchismo nell'attualità  sociale''.
Pontiggia collabora a «[[Umanità  Nova]]» ed è sempre attivo nel movimento anarchico, organizzando incontri degli [[organizzazioni anarchiche|anarchici delle tre venezie]], come quello che si svolge a Tarzo (sulle colline vittoriesi) nel [[1966]] che i rapporti di polizia prontamente segnalano ("convegno organizzato da certo Aldo Pontiggia medico chirurgo da Vittorio veneto accompagnato dal padre e dalla moglie"). Pontiggia è uno dei 4 compagni (gli altri sono Gasparini, Tommasini, Cavagnin) che costituicono il comitato incaricato di gestire e prendere ogni decisione in merito al futuro della libreria internazionale per cercare di risollevarne le sorti e risolverne possibilmente la crisi finanziaria e gestionale. A causa di vicissitudini varie, nonostante l'impegno e il grande sforzo profuso, la libreria chiude nel [[1966]] non solo a causa dell'alluvione ma per "consumata esperienza". In occasione della frattura tra gli anarchici italiani consumata nel [[1965]] che vede la nascita dei [[Gruppi di iniziativa anarchica|GIA]], egli non aderisce ad alcuna delle due componenti e mantiene buoni rapporti sia con Tommasini che con Turroni. In seguito agli avvenimenti del "'68-'69" e alla rinascita del movimento anarchico anarchico e libertario egli firma, assieme a quella di alcuni "vecchi" compagni, una "lettera aperta ai compagni sullo stato del movimento ''Per una riscoperta dell'anarchismo nell'attualità  sociale''.
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