Agrupacion de Mujeres Libres: differenze tra le versioni

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*Si costituirono centri per l'educazione e l'apprendimento, rivolti soprattutto a operaie e contadine, talvolta in sintonia con gli altri [[sindacalismo|sindacati]], talvolta in completa [[autonomia]]. A Barcellona fu fondata la “Casal de la Dona Traballadora” (nella quale insegnò anche la tedesca [[Etta Federn]]), in cui furono alfabetizzate tra le 600 e le 800 donne.
*Si costituirono centri per l'educazione e l'apprendimento, rivolti soprattutto a operaie e contadine, talvolta in sintonia con gli altri [[sindacalismo|sindacati]], talvolta in completa [[autonomia]]. A Barcellona fu fondata la “Casal de la Dona Traballadora” (nella quale insegnò anche la tedesca [[Etta Federn]]), in cui furono alfabetizzate tra le 600 e le 800 donne.
*Durante i primi giorni della [[rivoluzione]], molte donne si unirono spontaneamente ai combattimenti; in seguito, con la militarizzazione delle milizie, furono di fatto escluse dalla linea di battaglia, anche se non mancarono di portare il loro apporto, in particolare attraverso la partecipazione ad operazioni di approvvigionamento dei combattenti al fronte.
*Durante i primi giorni della [[rivoluzione]], molte donne si unirono spontaneamente ai combattimenti; in seguito, con la militarizzazione delle milizie, furono di fatto escluse dalla linea di battaglia, anche se non mancarono di portare il loro apporto, in particolare attraverso la partecipazione ad operazioni di approvvigionamento dei combattenti al fronte.
*Le ''Mujeres'' promossero numerose giornate di agitazione e propaganda, programmi radio, biblioteche ed eventi culturali. Fu enfatizzata e promossa l'attività delle donne in campo agricolo, agevolando il loro inserimento nelle collettività agricole e industriali promosse dalla [[Confederacion Nacional del Trabajo]] e dalla [[Federazione Anarchica Iberica]].  
*Le ''Mujeres'' promossero numerose giornate di agitazione e propaganda, programmi radio, biblioteche ed eventi culturali. Fu enfatizzata e promossa l'attività delle donne in campo agricolo, agevolando il loro inserimento nelle collettività agricole e industriali promosse dalla [[Confederación Nacional del Trabajo]] e dalla [[Federazione Anarchica Iberica]].  
*Partecipazione diretta alla creazione e all'[[autogestione]] di cucine e sale da pranzo popolari. Inoltre, furono costituiti orfanotrofi e centri per i rifugiati e gli invalidati dal [[Guerra civile spagnola|conflitto rivoluzionario]].
*Partecipazione diretta alla creazione e all'[[autogestione]] di cucine e sale da pranzo popolari. Inoltre, furono costituiti orfanotrofi e centri per i rifugiati e gli invalidati dal [[Guerra civile spagnola|conflitto rivoluzionario]].
*A Barcellona vide la luce la "Scuola Infermieristica" e l'"Istituto Materno-Infantile [[Louise Michel]]". L'edificazione di queste strutture non sono un caso, se si pensa che in questa fase (novembre [[1936]] - maggio [[1937]]) gli [[anarchici]] entrarono al governo <ref name="governo">Il [[4 novembre]] [[1936]], la [[CNT spagnola|CNT]], seppur tra tante polemiche, ottenne 4 ministeri nel nuovo governo presieduto da Largo Caballero: [[Juan Garcia Oliver]] alla [[giustizia sociale|giustizia]], [[Juan Peiro]] all'industria, [[Juan Lopez Sanchez]] al commercio e, appunto, [[Federica Montseny]] alla sanità.</ref>, ottenendo anche il Ministero della Sanità, retto proprio da una donna anarchica, [[Federica Montseny]].
*A Barcellona vide la luce la "Scuola Infermieristica" e l'"Istituto Materno-Infantile [[Louise Michel]]". L'edificazione di queste strutture non sono un caso, se si pensa che in questa fase (novembre [[1936]] - maggio [[1937]]) gli [[anarchici]] entrarono al governo <ref name="governo">Il [[4 novembre]] [[1936]], la [[CNT spagnola|CNT]], seppur tra tante polemiche, ottenne 4 ministeri nel nuovo governo presieduto da Largo Caballero: [[Juan Garcia Oliver]] alla [[giustizia sociale|giustizia]], [[Juan Peiro]] all'industria, [[Juan Lopez Sanchez]] al commercio e, appunto, [[Federica Montseny]] alla sanità.</ref>, ottenendo anche il Ministero della Sanità, retto proprio da una donna anarchica, [[Federica Montseny]].
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