64 364
contributi
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "»<ref>" con "» <ref>") |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "à " con "à ") |
||
Riga 8: | Riga 8: | ||
Il giornale ricomparve diverse volte, la prima dal settembre [[1930]] al novembre dello stesso anno, prima di venir chiuso nuovamente; poi dal [[1934]] al [[1937]] e dal [[1940]] al [[1950]], seppur con varie vicissitudini legata a diversi momenti repressivi imposti dalle [[autorità]] militari. | Il giornale ricomparve diverse volte, la prima dal settembre [[1930]] al novembre dello stesso anno, prima di venir chiuso nuovamente; poi dal [[1934]] al [[1937]] e dal [[1940]] al [[1950]], seppur con varie vicissitudini legata a diversi momenti repressivi imposti dalle [[autorità]] militari. | ||
Dopo il [[25 aprile]] [[1974]] (fine della dittatura e ritorno del paese alla [[democrazia]]), "A Batalha" ricomparve nelle edicole il [[21 settembre]] con il sottotiolo di vecchio organo della CGT. Diretto dallo storico [[Emídio Santana]], il giornale apparteneva alla proprietà | Dopo il [[25 aprile]] [[1974]] (fine della dittatura e ritorno del paese alla [[democrazia]]), "A Batalha" ricomparve nelle edicole il [[21 settembre]] con il sottotiolo di vecchio organo della CGT. Diretto dallo storico [[Emídio Santana]], il giornale apparteneva alla proprietà della ''Cooperativa Editora A Batalha'' con sede Rua Angelina Vidal, n.º 17, a Lisbona. Dopo la caduta del fascismo, A Batalha riappare «a rioccupare la sua missione essenziale: dare espressione e forza all'organizzazione sindacale dei lavoratori, per chiarire compito urgente di ristrutturazione e, soprattutto, nella speranza della sua autonomia per l'eventuale risoluzione di qualsiasi problema o partito, espressione genuina dei diritti e delle capacità dei lavoratori.» <ref>[http://abril-de-novo.blogspot.it/2012/05/jornais-do-prec-3.html A BATALHA ]</ref> | ||
== Note == | == Note == |