A Batalha: differenze tra le versioni

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[[File:A Batalha.JPG|thumb|300px|left|Primo numero del giornale dopo la fine della dittatura.]]
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[[File:Emidio Santana.jpg|thumb|200px|[[Emídio Santana]] con una copia di ''A Batalha''.]]
[[File:Emidio Santana.jpg|thumb|200px|[[Emídio Santana]] con una copia di ''A Batalha''.]]
Il giornale '''''A Batalha''''' è stato uno storico giornale [[anarco-sindacalista]] portoghese fondato nel [[1919]] come organo della [[CGT portoghese]]. Dopo la dittatura, nel [[1974]] riprese le pubblicazioni, assumendo la denominazione di «'''antigo órgão da Confederação Geral do Trabalho'''». Tra il [[1991]] e il [[1995]] ha avuto il sottotitolo di '''Jornal de Expressão Anarquista'''» («'''Giornale di Espressione Anarchica'''»).
Il giornale '''''A Batalha''''' è stato uno storico giornale [[anarco-sindacalista]] portoghese fondato nel [[1919]] come organo della [[CGT portoghese]]. Dopo la dittatura, nel [[1974]] riprese le pubblicazioni, assumendo la denominazione di «'''Antigo órgão da Confederação Geral do Trabalho'''» («'''antico organo della [[CGT portoghese|Confederazione Generale del Lavoro]]'''»). Tra il [[1991]] e il [[1995]] ha avuto il sottotitolo di '''Jornal de Expressão Anarquista'''» («'''Giornale di Espressione Anarchica'''»).


== Storia ==
== Storia ==
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Il giornale ricomparve diverse volte, la prima dal settembre [[1930]] al novembre dello stesso anno, prima di venir chiuso nuovamente; poi dal [[1934]] al [[1937]] e dal [[1940]] al [[1950]], seppur con varie vicissitudini legate a diversi momenti repressivi imposti dalle [[autorità]] militari.
Il giornale ricomparve diverse volte, la prima dal settembre [[1930]] al novembre dello stesso anno, prima di venir chiuso nuovamente; poi dal [[1934]] al [[1937]] e dal [[1940]] al [[1950]], seppur con varie vicissitudini legate a diversi momenti repressivi imposti dalle [[autorità]] militari.


Dopo il [[25 aprile]] [[1974]] (fine della dittatura e ritorno del paese alla [[democrazia]]), ''A Batalha'' ricomparve nelle edicole il [[21 settembre]] con il sottotiolo di «'''antigo órgão da Confederação Geral do Trabalho'''» («'''antico organo della [[CGT portoghese|Confederazione Generale del Lavoro]]'''»). Diretto dallo storico [[Emídio Santana]], il giornale apparteneva alla proprietà della ''Cooperativa Editora A Batalha'' con sede Rua Angelina Vidal, nº 17, a Lisbona. Dopo la caduta del fascismo, ''A Batalha'' riapparve «a rioccupare la sua missione essenziale: dare espressione e forza all'organizzazione [[sindacale]] dei lavoratori, per chiarire compito urgente di ristrutturazione e, soprattutto, nella speranza della sua autonomia per l'eventuale risoluzione di qualsiasi problema o partito, espressione genuina dei diritti e delle capacità dei lavoratori». <ref>[http://archive.is/bHzBh ''A BATALHA'']</ref>
Dopo il [[25 aprile]] [[1974]] (fine della dittatura e ritorno del paese alla [[democrazia]]), ''A Batalha'' ricomparve nelle edicole il [[21 settembre]]. Diretto dallo storico [[Emídio Santana]], il giornale apparteneva alla proprietà della ''Cooperativa Editora A Batalha'' con sede Rua Angelina Vidal, nº 17, a Lisbona. Dopo la caduta del fascismo, ''A Batalha'' riapparve «a rioccupare la sua missione essenziale: dare espressione e forza all'organizzazione [[sindacale]] dei lavoratori, per chiarire compito urgente di ristrutturazione e, soprattutto, nella speranza della sua autonomia per l'eventuale risoluzione di qualsiasi problema o partito, espressione genuina dei diritti e delle capacità dei lavoratori». <ref>[http://archive.is/bHzBh ''A BATALHA'']</ref>


== Note ==
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