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== Rivolte ed insurrezioni del PLM == | == Rivolte ed insurrezioni del PLM == | ||
[[File:Hermanos Magon.jpg|thumb|300px|I fratelli [[Enrique Flores Magón|Enrique]], [[Ricardo Flores Magón|Ricardo]] e [[Jesús Flores Magón]], giornalisti e anarchici.]] | [[File:Hermanos Magon.jpg|thumb|300px|I fratelli [[Enrique Flores Magón|Enrique]], [[Ricardo Flores Magón|Ricardo]] e [[Jesús Flores Magón]], giornalisti e anarchici.]] | ||
[[File:Ricardo Flores Magon y Maria Talavera Brousse.jpg| | [[File:Ricardo Flores Magon y Maria Talavera Brousse.jpg|300px|thumb|[[Ricardo Flores Magón]] e [[María Talavera Broussé]].]] | ||
Il PLM organizzò molte insurrezioni contro il regime di Porfirio Díaz a partire dal [[1906]], gran parte delle quali furono [[repressione|represse]] con la violenza militare. I principi del manifesto influenzarono lo [[sciopero]] minerario di Cananea ([[Stato]] di Sonora), quello tessile di Rio Blanco e Veracruz, così come la [[ribellione di Acayucan]], Minatitlan e Puerto Messico fu impulsata da [[Hilary C. Salas]] e [[Cándido Donato Padua]], delegati del PLM a Veracruz e Tabasco. | Il PLM organizzò molte insurrezioni contro il regime di Porfirio Díaz a partire dal [[1906]], gran parte delle quali furono [[repressione|represse]] con la violenza militare. I principi del manifesto influenzarono lo [[sciopero]] minerario di Cananea ([[Stato]] di Sonora), quello tessile di Rio Blanco e Veracruz, così come la [[ribellione di Acayucan]], Minatitlan e Puerto Messico fu impulsata da [[Hilary C. Salas]] e [[Cándido Donato Padua]], delegati del PLM a Veracruz e Tabasco. | ||
[[File:Periodico Regeneracion.jpg|thumb| | [[File:Periodico Regeneracion.jpg|thumb|300px|left|Il giornale ''[[Regeneración]]'', fondato dai tre fratelli Magon e al quale collaborò lungamente anche Práxedis Gilberto Guerrero]] | ||
Il [[16 settembre]] [[1906]] (il giorno in cui si celebra l'indipendenza del [[Messico]]) fu la data scelta dal PLM per dare l'avvio alla [[Rivoluzione]]. In quel periodo erano presenti circa 44 gruppi guerriglieri (alcuni comprendenti fino a 300 uomini addestrati, ma la media era di 50), i quali sarebbero dovuti insorgere in armi in tutta la repubblica anche grazie al ruolo decisivo dei gruppi che operavano negli [[Stati Uniti]], lungo il confine, controllando e favorendo il rifornimento d'armi. Nonostante le precauzioni, tra il [[2 settembre|2]] e il [[5 settembre]], la maggior parte dei militanti venne fermata dalla polizia, furono loro sequestrati armi e documenti statunitensi; scoperti i piani rivoluzionari dei [[magonismo|magonisti]], essi furono costretti a rinviarli temporaneamente. | Il [[16 settembre]] [[1906]] (il giorno in cui si celebra l'indipendenza del [[Messico]]) fu la data scelta dal PLM per dare l'avvio alla [[Rivoluzione]]. In quel periodo erano presenti circa 44 gruppi guerriglieri (alcuni comprendenti fino a 300 uomini addestrati, ma la media era di 50), i quali sarebbero dovuti insorgere in armi in tutta la repubblica anche grazie al ruolo decisivo dei gruppi che operavano negli [[Stati Uniti]], lungo il confine, controllando e favorendo il rifornimento d'armi. Nonostante le precauzioni, tra il [[2 settembre|2]] e il [[5 settembre]], la maggior parte dei militanti venne fermata dalla polizia, furono loro sequestrati armi e documenti statunitensi; scoperti i piani rivoluzionari dei [[magonismo|magonisti]], essi furono costretti a rinviarli temporaneamente. | ||
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== Scoppio della Rivoluzione: l'esercito liberale e il tradimento di Madero == | == Scoppio della Rivoluzione: l'esercito liberale e il tradimento di Madero == | ||
[[File:Margarita Ortega.png|left|thumb| | [[File:Margarita Ortega.png|left|thumb|200px|[[Margarita Ortega]]]] | ||
Per il Partito Liberale Messicano, l'esclusivo rovesciamento del dittatore Porfirio Diaz ([[25 maggio]] [[1911]]) non poteva essere una condizione sufficiente per garantire la totale e vera [[libertà]] della comunità. Essi compresero che la [[libertà]] politica non valeva nulla senza quella sociale ed economica, per questo presero ad espropriare con le armi le terre ai latifondisti, a distribuirle ai contadini e a difenderle militarmente dalla reazione dei proprietari terrieri. La [[rivoluzione messicana]] era oramai esplosa e il PLM dovette, di conseguenza, organizzarsi militarmente raggruppandosi nella ''[[Confederación de Grupos del Ejército Liberal]]''. <ref>La rivoluzione messicana si caratterizzò per le diverse posizioni ideologiche che di volta in volta prevalevano nelle diverse e complesse fasi rivoluzionarie: [[socialismo]], [[anarchismo]], [[liberalismo]], [[populismo]]ecc. Quantunque inizialmente fu una rivoluzione contro l'ordine stabilito, nel tempo si trasformò in una vera e propria guerra civile. Il conflitto iniziò nel nord del paese e poi si estese in tutto il paese. L'occupazione di Ciudad Juárez (Chihuahua), da parte degli antiporfiristi, convinse Porfirio Diaz a dare le dimissioni e a fuggire in esilio. Le elezioni del [[1911]] furono vinte dal liberale Madero, ma il suo moderatismo spingerà in seguito [[Emiliano Zapata]] e [[Pascual Orozco]] ad insorgere contro di lui. Un movimento controrivoluzionario, durante il periodo denominato ''Decena Tragica'', portò all'assassinio di Madero e dei suoi fedelissimi; il potere fu allora assunto da [[Victoriano Huerta]] con un vero e proprio golpe. Contro Huerta insorsero altri rivoluzionari, tra cui [[Venustiano Carranza]] e [[Francisco Villa]], che provocarono le dimissioni di Huerta. La presidenza passò a Carranza, che promulgherà la costituzione del [[1917]] (molto progressista per l'epoca, anche se non rivoluzionaria quanto chiedevano gli zapatisti) e alla conseguente istituzionalizzazione della [[rivoluzione]]. La guerra civile proseguirà anche dopo il [[1917]]: [[Emiliano Zapata|Zapata]] fu assassinato nel [[1919]] su ordine di Carranza; Carranza fu assassinato da un comploto ordito dai latifondisti e dal generale Obregon, il quale venne eletto presidente al suo posto. Pancho Villa fu invece assassinato nel [[1923]].</ref> | Per il Partito Liberale Messicano, l'esclusivo rovesciamento del dittatore Porfirio Diaz ([[25 maggio]] [[1911]]) non poteva essere una condizione sufficiente per garantire la totale e vera [[libertà]] della comunità. Essi compresero che la [[libertà]] politica non valeva nulla senza quella sociale ed economica, per questo presero ad espropriare con le armi le terre ai latifondisti, a distribuirle ai contadini e a difenderle militarmente dalla reazione dei proprietari terrieri. La [[rivoluzione messicana]] era oramai esplosa e il PLM dovette, di conseguenza, organizzarsi militarmente raggruppandosi nella ''[[Confederación de Grupos del Ejército Liberal]]''. <ref>La rivoluzione messicana si caratterizzò per le diverse posizioni ideologiche che di volta in volta prevalevano nelle diverse e complesse fasi rivoluzionarie: [[socialismo]], [[anarchismo]], [[liberalismo]], [[populismo]]ecc. Quantunque inizialmente fu una rivoluzione contro l'ordine stabilito, nel tempo si trasformò in una vera e propria guerra civile. Il conflitto iniziò nel nord del paese e poi si estese in tutto il paese. L'occupazione di Ciudad Juárez (Chihuahua), da parte degli antiporfiristi, convinse Porfirio Diaz a dare le dimissioni e a fuggire in esilio. Le elezioni del [[1911]] furono vinte dal liberale Madero, ma il suo moderatismo spingerà in seguito [[Emiliano Zapata]] e [[Pascual Orozco]] ad insorgere contro di lui. Un movimento controrivoluzionario, durante il periodo denominato ''Decena Tragica'', portò all'assassinio di Madero e dei suoi fedelissimi; il potere fu allora assunto da [[Victoriano Huerta]] con un vero e proprio golpe. Contro Huerta insorsero altri rivoluzionari, tra cui [[Venustiano Carranza]] e [[Francisco Villa]], che provocarono le dimissioni di Huerta. La presidenza passò a Carranza, che promulgherà la costituzione del [[1917]] (molto progressista per l'epoca, anche se non rivoluzionaria quanto chiedevano gli zapatisti) e alla conseguente istituzionalizzazione della [[rivoluzione]]. La guerra civile proseguirà anche dopo il [[1917]]: [[Emiliano Zapata|Zapata]] fu assassinato nel [[1919]] su ordine di Carranza; Carranza fu assassinato da un comploto ordito dai latifondisti e dal generale Obregon, il quale venne eletto presidente al suo posto. Pancho Villa fu invece assassinato nel [[1923]].</ref> | ||
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Le campagne [[militari]] più importanti dell'esercito rivoluzionario, tra il [[1910]] e il [[1913]], furono attuate con l'occupazione delle città di confine di Tijuana e Mexicali, che divenne nota come l'[[insurrezione della Bassa California]], ma altre città subirono attacchi rivoluzionari: negli [[Stato|Stati]] di Sonora, Chihuahua, Coahuila, Tamaulipas, Michoacan e nell'importante città di Veracruz. | Le campagne [[militari]] più importanti dell'esercito rivoluzionario, tra il [[1910]] e il [[1913]], furono attuate con l'occupazione delle città di confine di Tijuana e Mexicali, che divenne nota come l'[[insurrezione della Bassa California]], ma altre città subirono attacchi rivoluzionari: negli [[Stato|Stati]] di Sonora, Chihuahua, Coahuila, Tamaulipas, Michoacan e nell'importante città di Veracruz. | ||
[[File:Magonistas en Tijuana.jpg|thumb| | [[File:Magonistas en Tijuana.jpg|thumb|300px|Soldati del PLM durante la [[insurrezione della Bassa California|Ribellione della Bassa California]], 1911.]] | ||
Rifiutando di riconoscere il trattato di Ciudad Juárez <ref>Il Trattato di Ciudad de Juarez vide l'accordo tra il Presidente Porfirio Diaz e [[Francisco Madero]], ponendo fine alla prima parte della [[rivoluzione messicana]]</ref>, i rivoluzionari del PLM, durante il governo provvisorio di Francisco León de la Barra, furono perseguitati e sterminati dai federali e dai [[Francisco Madero|maderisti]]. Il [[governo]] messicano era deciso a farla finita con i rivoluzionari, per questo aveva chiesto l'appoggio del [[governo]] statunitense per il trasporto di truppe messicane negli Stati Uniti, di modo che i guerriglieri della Bassa California potessero essere attaccati su due fronti. | Rifiutando di riconoscere il trattato di Ciudad Juárez <ref>Il Trattato di Ciudad de Juarez vide l'accordo tra il Presidente Porfirio Diaz e [[Francisco Madero]], ponendo fine alla prima parte della [[rivoluzione messicana]]</ref>, i rivoluzionari del PLM, durante il governo provvisorio di Francisco León de la Barra, furono perseguitati e sterminati dai federali e dai [[Francisco Madero|maderisti]]. Il [[governo]] messicano era deciso a farla finita con i rivoluzionari, per questo aveva chiesto l'appoggio del [[governo]] statunitense per il trasporto di truppe messicane negli Stati Uniti, di modo che i guerriglieri della Bassa California potessero essere attaccati su due fronti. | ||