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Il primo uso che si ricordi della Ⓐ da parte di anarchici, è avvenuto, secondo altri, nell'ambito del consiglio federale di Spagna della [[l'Internazionale dei lavoratori|Associazione Internazionale dei Lavoratori]]. Questa era stata messa in piedi dal massone [[Giuseppe Fanelli]], nel [[1868]]. <ref>[http://archive.is/fkbEO 'La Masonería y el movimento obrero'] di Alberto Valín Fernández.</ref>
Il primo uso che si ricordi della Ⓐ da parte di anarchici, è avvenuto, secondo altri, nell'ambito del consiglio federale di Spagna della [[l'Internazionale dei lavoratori|Associazione Internazionale dei Lavoratori]]. Questa era stata messa in piedi dal massone [[Giuseppe Fanelli]], nel [[1868]]. <ref>[http://archive.is/fkbEO 'La Masonería y el movimento obrero'] di Alberto Valín Fernández.</ref>


In realtà, la Ⓐ è un fenomeno relativamente recente dell'iconografia libertaria: è stata inventata nel [[1964]] da un famoso gruppo francese, ''Jeunesses Libertaires'', che la utilizzò come proprio simbolo ([[Tomas Ibañez]] ne fu l'ispiratore e [[René Darras]] il realizzatore grafico), ma già nel novembre [[1956]] ([[25 novembre]] [[1956]]), alla sua fondazione avvenuta a Bruxelles, la [[Alliance Ouvriere Anarchiste (AOA)]] aveva usato il simbolo.  
In realtà, la Ⓐ è un fenomeno relativamente recente dell'iconografia libertaria: è stata inventata nel [[1964]] da un famoso gruppo francese, ''Jeunesses Libertaires'', che la utilizzò come proprio simbolo ([[Tomás Ibañez]] ne fu l'ispiratore e [[René Darras]] il realizzatore grafico), ma già nel novembre [[1956]] ([[25 novembre]] [[1956]]), alla sua fondazione avvenuta a Bruxelles, la [[Alliance Ouvriere Anarchiste (AOA)]] aveva usato il simbolo.  


Nel [[1966]] la Ⓐ venne ripresa, su proposta di [[Amedeo Bertolo]] (militante e scrittore anarchico), dalla ''Gioventù Libertaria'' di Milano, che aveva rapporti fraterni con i giovani libertari parigini. È da allora che comincia la vita pubblica del simbolo: le prime volte che lo si è visto, infatti, è proprio a Milano, dove serve come firma sui volantini e sui manifesti dei giovani anarchici, inizialmente associato al segno antinucleare e alla &quot;mela&quot; dei provo olandesi. La Ⓐ si diffonde dapprima in Italia e poi in tutto il mondo, ma non ce n'è quasi traccia nel maggio parigino del [[1968]], e le sue prime notevoli apparizioni fuori dall'Italia sono databili al [[1972]]-[[1973]]. È per l'appunto all'inizio degli anni '70 che esplode la moda della Ⓐ, di cui si approrpiano i giovani di tutto il mondo.
Nel [[1966]] la Ⓐ venne ripresa, su proposta di [[Amedeo Bertolo]] (militante e scrittore anarchico), dalla ''Gioventù Libertaria'' di Milano, che aveva rapporti fraterni con i giovani libertari parigini. È da allora che comincia la vita pubblica del simbolo: le prime volte che lo si è visto, infatti, è proprio a Milano, dove serve come firma sui volantini e sui manifesti dei giovani anarchici, inizialmente associato al segno antinucleare e alla &quot;mela&quot; dei provo olandesi. La Ⓐ si diffonde dapprima in Italia e poi in tutto il mondo, ma non ce n'è quasi traccia nel maggio parigino del [[1968]], e le sue prime notevoli apparizioni fuori dall'Italia sono databili al [[1972]]-[[1973]]. È per l'appunto all'inizio degli anni '70 che esplode la moda della Ⓐ, di cui si approrpiano i giovani di tutto il mondo.
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