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Il [[carcere]], per esempio, non è né più né meno che «una caserma un po' stretta, una scuola senza indulgenza, una fabbrica buia, ma, al limite, niente di qualitativamente differente». Esso piuttosto che sanare la società da pericoli, produce e introduce nella stessa una nuova figura: il delinquente. Anche l'architettura, nel sistema disciplinare, non è più fatta per essere vista (fasti dei palazzi) o per sorvegliare l'esterno (fortezze), ma per «un controllo interno, articolato e dettagliato, per rendere visibili coloro che vi si trovano». È a questo proposito che viene coniato il neologismo «'''eterotopia'''», che definisce «'''quegli spazi che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano'''». Sono eterotopie i cinema, i teatri, i manicomi ecc. | Il [[carcere]], per esempio, non è né più né meno che «una caserma un po' stretta, una scuola senza indulgenza, una fabbrica buia, ma, al limite, niente di qualitativamente differente». Esso piuttosto che sanare la società da pericoli, produce e introduce nella stessa una nuova figura: il delinquente. Anche l'architettura, nel sistema disciplinare, non è più fatta per essere vista (fasti dei palazzi) o per sorvegliare l'esterno (fortezze), ma per «un controllo interno, articolato e dettagliato, per rendere visibili coloro che vi si trovano». È a questo proposito che viene coniato il neologismo «'''eterotopia'''», che definisce «'''quegli spazi che hanno la particolare caratteristica di essere connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano'''». Sono eterotopie i cinema, i teatri, i manicomi ecc. | ||
Quando è necessario controllare un numero elevato di persone (scolari, degenti, pazzi, carcerati ecc.), limitando il dispiegamento economico, il sistema disciplinare fa ricorso al | Quando è necessario controllare un numero elevato di persone (scolari, degenti, pazzi, carcerati ecc.), limitando il dispiegamento economico, il sistema disciplinare fa ricorso al '''panoptismo''', ovvero ad un sistema di sorveglianza fondato sul modello penitenziario del '''Panopticon''' di [[Jeremy Bentham]]: una costruzione ad anello con al centro una torre di sorveglianza dotata di ampie finestre, da cui è possibile sorvegliare il soggetto detenuto. Egli può essere tenuto sempre sotto stretta sorveglianza, ma senza che abbia alcuna possibilità di vedere i suoi sorveglianti o i suo compagni di detenzione. '''Il detenuto è''' quindi '''osservato ma non può osservare'''. In questo modo il controllo può essere messo in atto, in determinati momenti, anche senza alcun controllore, poiché il sistema è in grado di funzionare perfettamente anche in maniera autonoma. | ||
Questi sistemi disciplinari sono atti a trasformare ogni soggetto in un “corpo docile” e “'''normalizzato'''”. | Questi sistemi disciplinari sono atti a trasformare ogni soggetto in un “corpo docile” e “'''normalizzato'''”. |