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*Il culto della giovinezza: il fascismo esalta la giovinezza in quanto strumento per far grande la [[nazione]] ([[nazionalismo]]) attraverso la guerra e il lavoro. | *Il culto della giovinezza: il fascismo esalta la giovinezza in quanto strumento per far grande la [[nazione]] ([[nazionalismo]]) attraverso la guerra e il lavoro. | ||
*Il culto della [[violenza]]: il fascismo, a partire da una degenerazione del pensiero di Sorel e ancor più [[Nietzsche]], esalta la violenza come mezzo di risoluzione dei conflitti e come arma politica (squadrismo). | *Il culto della [[violenza]]: il fascismo, a partire da una degenerazione del pensiero di Sorel e ancor più [[Nietzsche]], esalta la violenza come mezzo di risoluzione dei conflitti e come arma politica (squadrismo). | ||
*Il culto del capo e dell'[[autorità ]]: il fascismo ha una [[gerarchia|concezione gerarchica]] della società, da ciò l'esaltazione della cieca, inutile, irrazionale e totale obbedienza alla [[patria]] (sostanzialmente identificato nello [[Stato]]). | *Il culto del capo e dell'[[autorità]]: il fascismo ha una [[gerarchia|concezione gerarchica]] della società, da ciò l'esaltazione della cieca, inutile, irrazionale e totale obbedienza alla [[patria]] (sostanzialmente identificato nello [[Stato]]). | ||
== Il fascismo in Parlamento == | == Il fascismo in Parlamento == | ||
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Rimasto nell'ambito della legalità sino alle elezioni del [[1924]], dal [[1925]] il fascismo si radicalizza progressivamente in un regime totalitario. | Rimasto nell'ambito della legalità sino alle elezioni del [[1924]], dal [[1925]] il fascismo si radicalizza progressivamente in un regime totalitario. | ||
Il [[3 gennaio]] [[1925]] Mussolini annuncia alla Camera, di fatto, l'inizio della dittatura. Viene soppressa la [[libertà ]] di stampa, sono dichiarati decaduti i deputati “aventiniani”, i partiti e le organizzazioni politiche gli altri vengono dichiarati fuori legge (tra questi anche [[Unione Sindacale Italiana]] e l'[[Unione Anarchica Italiana]]), riprendono le persecuzioni contro gli [[antifascismo|antifascisti]] (molti antifascisti furono spediti al confino, tra questi, tanto per citarne alcuni, [[Antonio Gramsci]] e l'anarchico [[Errico Malatesta]]), sono accresciuti i poteri del governo, è ripristinata la pena di morte, infine il giurista di regime Arturo Rocco fascistizza i codici sancendo la preminenza dello [[Stato]] sui cittadini. | Il [[3 gennaio]] [[1925]] Mussolini annuncia alla Camera, di fatto, l'inizio della dittatura. Viene soppressa la [[libertà]] di stampa, sono dichiarati decaduti i deputati “aventiniani”, i partiti e le organizzazioni politiche gli altri vengono dichiarati fuori legge (tra questi anche [[Unione Sindacale Italiana]] e l'[[Unione Anarchica Italiana]]), riprendono le persecuzioni contro gli [[antifascismo|antifascisti]] (molti antifascisti furono spediti al confino, tra questi, tanto per citarne alcuni, [[Antonio Gramsci]] e l'anarchico [[Errico Malatesta]]), sono accresciuti i poteri del governo, è ripristinata la pena di morte, infine il giurista di regime Arturo Rocco fascistizza i codici sancendo la preminenza dello [[Stato]] sui cittadini. | ||
Ancora, viene modificato l'apparato istituzionale italiano (trasformazione del Gran consiglio del fascismo in organo dello [[Stato]]; istituzione del Tribunale speciale e dell'OVRA; esautoramento del parlamento e creazione della '''Camera dei fasci''' e delle corporazioni). | Ancora, viene modificato l'apparato istituzionale italiano (trasformazione del Gran consiglio del fascismo in organo dello [[Stato]]; istituzione del Tribunale speciale e dell'OVRA; esautoramento del parlamento e creazione della '''Camera dei fasci''' e delle corporazioni). | ||
In pratica con la dittatura trionfa la concezione assolutistica dello [[Stato]], che il [[filosofia|filosofo]] fascista [[Giovanni Gentile]], vero e proprio ideologo del regime, mobilizza con l'etichetta di “[[Stato etico]]”. Questa concezione assolutistica dello [[Stato]] ha le sue origine nell''''''Idea Assoluta''''', a cui si giunge seguendo il percorso della [[Hegel|dialettica hegeliana]], in cui gli interessi del cittadino vengono assolutamente subordinati a quelli della totalità, rappresentata dallo [[Stato]]. | In pratica con la dittatura trionfa la concezione assolutistica dello [[Stato]], che il [[filosofia|filosofo]] fascista [[Giovanni Gentile]], vero e proprio ideologo del regime, mobilizza con l'etichetta di “[[Stato etico]]”. Questa concezione assolutistica dello [[Stato]] ha le sue origine nell''''''Idea Assoluta''''', a cui si giunge seguendo il percorso della [[Hegel|dialettica hegeliana]], in cui gli interessi del cittadino vengono assolutamente subordinati a quelli della totalità, rappresentata dallo [[Stato]]. | ||
Gli anarchici sono in prima linea nella lotta contro il totalitarismo fascista sin dall'inizio, con gli [[Arditi del Popolo]] ([[Antonio Cieri]], [[Argo Secondari]], ecc.), le azioni individuali di [[Gino Lucetti]], [[Michele Schirru]], [[Angelo Sbardelloto]] (si possono citare anche gli atti individuali dei non anarchici, come [[Domenico Bovone]], [[Zaniboni]], [[Anteo Zamboni]] e [[Violet Gibson]]), oltre a tante [[Individualità |individualità ]], come per esempio [[Renzo Novatore]], che giornalmente combattevano il regime pagandone prezzi altissimi (questi esempi dimostrano che per molti antifascisti la resistenza ha avuto inizio ben prima dell'[[8 settembre]] [[1943]], ovvero nel momento stesso in cui il fascismo è nato). | Gli anarchici sono in prima linea nella lotta contro il totalitarismo fascista sin dall'inizio, con gli [[Arditi del Popolo]] ([[Antonio Cieri]], [[Argo Secondari]], ecc.), le azioni individuali di [[Gino Lucetti]], [[Michele Schirru]], [[Angelo Sbardelloto]] (si possono citare anche gli atti individuali dei non anarchici, come [[Domenico Bovone]], [[Zaniboni]], [[Anteo Zamboni]] e [[Violet Gibson]]), oltre a tante [[Individualità |individualità]], come per esempio [[Renzo Novatore]], che giornalmente combattevano il regime pagandone prezzi altissimi (questi esempi dimostrano che per molti antifascisti la resistenza ha avuto inizio ben prima dell'[[8 settembre]] [[1943]], ovvero nel momento stesso in cui il fascismo è nato). | ||
La politica sociale fascista porta ad un'opera sistematica di fascistizzazione della nazione attraverso la scuola e le organizzazioni di massa: '''Opera nazionale dopolavoro'''; '''Opera nazionale Balilla''', poi '''GIL'''; '''Opera nazionale maternità e infanzia''', nonché un accorto uso dei mezzi di comunicazione e della propaganda. | La politica sociale fascista porta ad un'opera sistematica di fascistizzazione della nazione attraverso la scuola e le organizzazioni di massa: '''Opera nazionale dopolavoro'''; '''Opera nazionale Balilla''', poi '''GIL'''; '''Opera nazionale maternità e infanzia''', nonché un accorto uso dei mezzi di comunicazione e della propaganda. | ||
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L'[[Italia]] repubblicana non ha ancora fatto i conti con l'«avventura coloniale» del fascismo, favorendo una storiografia moderata o revanscista. I paesi europei che hanno partecipato alla spartizione dell'Africa, si sono macchiati, tutti, indistintamente, dei peggiori crimini. | L'[[Italia]] repubblicana non ha ancora fatto i conti con l'«avventura coloniale» del fascismo, favorendo una storiografia moderata o revanscista. I paesi europei che hanno partecipato alla spartizione dell'Africa, si sono macchiati, tutti, indistintamente, dei peggiori crimini. | ||
I campi di concentramento nacquero grazie all'[[Italia]] fascista con l'occupazione in Africa negli "anni '30", prima che in [[Germania]]. Lunga la lista delle dimensioni di crimini commessi dall'[[Italia]] fascista nella costruzione del suo impero, in nome della «superiore [[civiltà ]] italica» e della sua "missione civilizzatrice", in Africa (Libia, Etiopia, Somalia). Attraverso i commenti di testimoni e storici possiamo risalire ai massacri di civili, alla distruzione di interi villaggi, allo sterminio delle ''élite'' intellettuali e politiche, all'uso sistematico di armi chimiche, alla distruzione delle colture e del bestiame per ridurre alla fame la popolazione, alle deportazioni e ai campi di concentramento con una mortalità che arrivò sino al 50% degli internati. Una serie di orrori, incontestabilmente provati da documenti ufficiali e testimonianze di sopravvissuti, con un bilancio, arrotondato per difetto, di circa 300.000 etiopi, 100.000 libici uccisi. | I campi di concentramento nacquero grazie all'[[Italia]] fascista con l'occupazione in Africa negli "anni '30", prima che in [[Germania]]. Lunga la lista delle dimensioni di crimini commessi dall'[[Italia]] fascista nella costruzione del suo impero, in nome della «superiore [[civiltà]] italica» e della sua "missione civilizzatrice", in Africa (Libia, Etiopia, Somalia). Attraverso i commenti di testimoni e storici possiamo risalire ai massacri di civili, alla distruzione di interi villaggi, allo sterminio delle ''élite'' intellettuali e politiche, all'uso sistematico di armi chimiche, alla distruzione delle colture e del bestiame per ridurre alla fame la popolazione, alle deportazioni e ai campi di concentramento con una mortalità che arrivò sino al 50% degli internati. Una serie di orrori, incontestabilmente provati da documenti ufficiali e testimonianze di sopravvissuti, con un bilancio, arrotondato per difetto, di circa 300.000 etiopi, 100.000 libici uccisi. | ||
=== Crimini di guerra e campi di sterminio nella Jugoslavia occupata === | === Crimini di guerra e campi di sterminio nella Jugoslavia occupata === | ||
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Dapprima Badoglio continua la guerra a fianco dei [[Nazismo | nazisti]], istituendo una sorta di fascismo senza Mussolini, poi il [[3 settembre]] è firmato l'armistizio con gli anglo-americani, ma reso noto agli italiani da Badoglio solo l'[[8 settembre]] [[1943]]. Tra l'[[8 settembre|8]] e il [[9 settembre]] i Savoia scappano vigliaccamente a Pescara e poi a Brindisi. | Dapprima Badoglio continua la guerra a fianco dei [[Nazismo | nazisti]], istituendo una sorta di fascismo senza Mussolini, poi il [[3 settembre]] è firmato l'armistizio con gli anglo-americani, ma reso noto agli italiani da Badoglio solo l'[[8 settembre]] [[1943]]. Tra l'[[8 settembre|8]] e il [[9 settembre]] i Savoia scappano vigliaccamente a Pescara e poi a Brindisi. | ||
L'[[Italia]] è quindi divisa in due: al Sud c'è il cosiddetto '''Regno del Sud''', nel Nord l'[[Italia]] è controllata dai tedeschi e dai fascisti che costituiscono la [[Repubblica Sociale Italiana]] (RSI), nota informalmente come Repubblica di Salò (la cittadina lombarda sulle rive del Garda non era né la ''capitale de facto'', né la città sede del Capo di Stato e del [[governo]]. Diviene una cittadino simbolo della repubblica in quanto ivi avvenivano gli incontri di relazione estera, essendo anche sede del Ministero della Cultura Popolare e degli Esteri e la maggior parte dei dispacci ufficiali recavano l'intestazione «Salò comunica...». ). La repubblica fascista viene fondata dallo stesso [[Benito Mussolini]] per espressa volontà di [[Adolf Hitler]] il [[23 settembre]] col nome di '''Stato Nazionale Repubblicano''' e [[28 settembre|cinque giorni dopo]] viene tenuto il suo primo consiglio dei ministri alla Rocca delle Caminate, presso Forlì, per nominare i responsabili del nuovo governo repubblicano fascista. Nella RSI riecheggia il velleitarismo socialisteggiante e radicalizzante. I fascisti cercano di mettere d'accordo i capisaldi del vecchio fascismo (Partito unico, [[Stato]] onnipotente, [[gerarchia]] rigorosa) con alcune esigenze di [[libertà ]] ([[libertà ]] personale, diritto di critica, cariche elettive, socializzazione delle imprese pubbliche e private), senza tralasciare la xenofobia e il [[nazionalismo]] (anglofobia e antisemitismo). | L'[[Italia]] è quindi divisa in due: al Sud c'è il cosiddetto '''Regno del Sud''', nel Nord l'[[Italia]] è controllata dai tedeschi e dai fascisti che costituiscono la [[Repubblica Sociale Italiana]] (RSI), nota informalmente come Repubblica di Salò (la cittadina lombarda sulle rive del Garda non era né la ''capitale de facto'', né la città sede del Capo di Stato e del [[governo]]. Diviene una cittadino simbolo della repubblica in quanto ivi avvenivano gli incontri di relazione estera, essendo anche sede del Ministero della Cultura Popolare e degli Esteri e la maggior parte dei dispacci ufficiali recavano l'intestazione «Salò comunica...». ). La repubblica fascista viene fondata dallo stesso [[Benito Mussolini]] per espressa volontà di [[Adolf Hitler]] il [[23 settembre]] col nome di '''Stato Nazionale Repubblicano''' e [[28 settembre|cinque giorni dopo]] viene tenuto il suo primo consiglio dei ministri alla Rocca delle Caminate, presso Forlì, per nominare i responsabili del nuovo governo repubblicano fascista. Nella RSI riecheggia il velleitarismo socialisteggiante e radicalizzante. I fascisti cercano di mettere d'accordo i capisaldi del vecchio fascismo (Partito unico, [[Stato]] onnipotente, [[gerarchia]] rigorosa) con alcune esigenze di [[libertà]] ([[libertà]] personale, diritto di critica, cariche elettive, socializzazione delle imprese pubbliche e private), senza tralasciare la xenofobia e il [[nazionalismo]] (anglofobia e antisemitismo). | ||
Il velleitarismo socio-economico è presente anche in campo militare, la scarsa organizzazione è "compensata" dal feroce attivismo di alcune formazioni: la famigerata [[Decima Mas]], le [[Brigate Nere]], i paracadutisti e il [[battaglione Mussolini]]. Le difficoltà della guerra e la resistenza antifascista, in cui gli anarchici (anarcorivoluzionari, anarcolibertari e anarcosocialisti) assumono un ruolo comunque non marginale (vedi [[gli anarchici e la resistenza antifascista]]), che si organizza via via capillarmente entro i [[CLN]], [[Comitati di Liberazione Nazionale]] (dal [[13 ottobre]] quando Badoglio dichiara guerra alla [[Germania]], l'[[Italia]], rappresentata dai "Comitati di Liberazione Nazionale Alta Italia", è associata alle Nazioni Unite), determinano la liberazione delle città italiane (Roma il [[4 giugno]] e Firenze il [[22 agosto]]. Nella liberazione di Milano, avvenuta il [[25 aprile]] [[1945]], è decisivo il ruolo dalle [[Brigate Bruzzi e Malatesta]]) segnano il definitivo crollo del fascismo. | Il velleitarismo socio-economico è presente anche in campo militare, la scarsa organizzazione è "compensata" dal feroce attivismo di alcune formazioni: la famigerata [[Decima Mas]], le [[Brigate Nere]], i paracadutisti e il [[battaglione Mussolini]]. Le difficoltà della guerra e la resistenza antifascista, in cui gli anarchici (anarcorivoluzionari, anarcolibertari e anarcosocialisti) assumono un ruolo comunque non marginale (vedi [[gli anarchici e la resistenza antifascista]]), che si organizza via via capillarmente entro i [[CLN]], [[Comitati di Liberazione Nazionale]] (dal [[13 ottobre]] quando Badoglio dichiara guerra alla [[Germania]], l'[[Italia]], rappresentata dai "Comitati di Liberazione Nazionale Alta Italia", è associata alle Nazioni Unite), determinano la liberazione delle città italiane (Roma il [[4 giugno]] e Firenze il [[22 agosto]]. Nella liberazione di Milano, avvenuta il [[25 aprile]] [[1945]], è decisivo il ruolo dalle [[Brigate Bruzzi e Malatesta]]) segnano il definitivo crollo del fascismo. | ||
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* Nel [[1995]] l'MSI si scioglie per costituire il nuovo partito della destra, guidato da [[Gianfranco Fini]] (pupillo di [[Giorgio Almirante]]), e denominato [[Alleanza Nazionale]]. | * Nel [[1995]] l'MSI si scioglie per costituire il nuovo partito della destra, guidato da [[Gianfranco Fini]] (pupillo di [[Giorgio Almirante]]), e denominato [[Alleanza Nazionale]]. | ||
* La corrente rautiana esce da AN e fonda il [[Movimento Sociale Fiamma Tricolore]]. | * La corrente rautiana esce da AN e fonda il [[Movimento Sociale Fiamma Tricolore]]. | ||
*Alla destra del MS-FT nascono altri partitini: il [[Fronte Nazionale]] di [[Tilgher]] (ex- Avanguardia Nazionale); [[Forza Nuova]] di [[Roberto Fiore]] e [[Massimo Morsello]]; [[Fascismo e Libertà ]] di [[Giorgio Pisanò]]; [[Alternativa sociale]], una federazione di partiti di destra (Libertà d'Azione -poi denominatasi Azione Sociale -, Forza Nuova e Fronte Sociale Nazionale), attiva dal [[2003]] al [[2006]], guidata da [[Alessandra Mussolini]] <ref>Alcuni di questi partiti, come per esempio Alternativa Sociale si sono poi sciolti e sono entrati a far parte del Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi.</ref>. | *Alla destra del MS-FT nascono altri partitini: il [[Fronte Nazionale]] di [[Tilgher]] (ex- Avanguardia Nazionale); [[Forza Nuova]] di [[Roberto Fiore]] e [[Massimo Morsello]]; [[Fascismo e Libertà]] di [[Giorgio Pisanò]]; [[Alternativa sociale]], una federazione di partiti di destra (Libertà d'Azione -poi denominatasi Azione Sociale -, Forza Nuova e Fronte Sociale Nazionale), attiva dal [[2003]] al [[2006]], guidata da [[Alessandra Mussolini]] <ref>Alcuni di questi partiti, come per esempio Alternativa Sociale si sono poi sciolti e sono entrati a far parte del Popolo della Libertà di Silvio Berlusconi.</ref>. | ||
== Interpretazioni del fascismo == | == Interpretazioni del fascismo == |