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[[Image:Bookchin.jpg|right|thumb|[[Murray Bookchin]]]]
[[Image:Bookchin.jpg|right|thumb|[[Murray Bookchin]]]]
:«I preti di tutte le chiese, lungi dal sacrificarsi al gregge confidato alle loro cure, lo hanno sempre sacrificato, sfruttato e mantenuto al livello di mandria, in parte per soddisfare le loro passioni personali, ed in parte per servire l’onnipotenza della Chiesa. Le stesse condizioni, le stesse cause producono sempre gli stessi effetti. Lo stesso accadrà  dunque per i professori della Scuola moderna, divinamente ispirati e patentati dallo Stato. Diverranno necessariamente, alcuni senza saperlo, altri con piena conoscenza di causa, gli insegnanti della dottrina del sacrificio popolare alla potenza dello Stato e a profitto delle classi privilegiate.» (''[[Sulla scuola (di Michail Bakunin)| Leggi tutto...]]'') <ref>Tratto da ''[[Sulla scuola (di Michail Bakunin)| Sulla scuola]]'', di [[Michail Bakunin]]</ref>
:«I preti di tutte le chiese, lungi dal sacrificarsi al gregge confidato alle loro cure, lo hanno sempre sacrificato, sfruttato e mantenuto al livello di mandria, in parte per soddisfare le loro passioni personali, ed in parte per servire l'onnipotenza della Chiesa. Le stesse condizioni, le stesse cause producono sempre gli stessi effetti. Lo stesso accadrà  dunque per i professori della Scuola moderna, divinamente ispirati e patentati dallo Stato. Diverranno necessariamente, alcuni senza saperlo, altri con piena conoscenza di causa, gli insegnanti della dottrina del sacrificio popolare alla potenza dello Stato e a profitto delle classi privilegiate.» (''[[Sulla scuola (di Michail Bakunin)| Leggi tutto...]]'') <ref>Tratto da ''[[Sulla scuola (di Michail Bakunin)| Sulla scuola]]'', di [[Michail Bakunin]]</ref>


=== [[Murray Bookchin|Bookchin]] ===
=== [[Murray Bookchin|Bookchin]] ===
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La '''[[pedagogia]]''' è una delle tematiche ritenute più importanti in ambito libertario e spesso fonte di discussione. Non di rado, la parola ''pedagogia'' è stata utilizzata per giustificare sistemi educativi autoritari e repressivi, che impediscono al fanciullo di strutturare le proprie conoscenze in funzione dei propri bisogni, desideri e delle proprie capacità  fisiche ed intellettive.  
La '''[[pedagogia]]''' è una delle tematiche ritenute più importanti in ambito libertario e spesso fonte di discussione. Non di rado, la parola ''pedagogia'' è stata utilizzata per giustificare sistemi educativi autoritari e repressivi, che impediscono al fanciullo di strutturare le proprie conoscenze in funzione dei propri bisogni, desideri e delle proprie capacità  fisiche ed intellettive.  


'''I libertari, al contrario, attribuiscono alla pedagogia una valenza positiva''', soprattutto perché i bambini, con le loro domande, tendono a mettere tutto in discussione (...cosa c’è di più libertario che respingere verità  preconfezionate e porsi in continuazione domande, proprio come fanno i bambini?). I fini della [[pedagogia]] libertaria sono quelli di conseguire un metodo d'apprendimento che consenta alle persone di sviluppare liberamente le proprie attitudini, senza l’intervento di alcuna [[autorità ]]. La pedagogia libertaria, facendo proprie le considerazioni di [[Lev Tolstoj]], tende a separare il concetto di "educazione" da quello di "cultura", ossia, in pratica, a distinguere gli «uomini educati», ma sottomessi, dagli «uomini liberi».
'''I libertari, al contrario, attribuiscono alla pedagogia una valenza positiva''', soprattutto perché i bambini, con le loro domande, tendono a mettere tutto in discussione (...cosa c'è di più libertario che respingere verità  preconfezionate e porsi in continuazione domande, proprio come fanno i bambini?). I fini della [[pedagogia]] libertaria sono quelli di conseguire un metodo d'apprendimento che consenta alle persone di sviluppare liberamente le proprie attitudini, senza l'intervento di alcuna [[autorità ]]. La pedagogia libertaria, facendo proprie le considerazioni di [[Lev Tolstoj]], tende a separare il concetto di "educazione" da quello di "cultura", ossia, in pratica, a distinguere gli «uomini educati», ma sottomessi, dagli «uomini liberi».


L'esponente più importante della pedagogia libertaria è stato lo spagnolo [[Francisco Ferrer y Guardia]], fondatore nel [[1901]] della "Scuola Moderna" di Barcellona. Questa scuola si avvaleva di collaboratori eccellenti del tempo: il geografo anarchico [[Élisée Reclus]], l'astronomo [[Camille Flammarion]], lo scrittore e premio nobel [[Anatole France]], il filosofo [[Herbert Spencer]], il biologo [[Ernst Haeckel]], gli anarchici [[Pëtr Kropotkin]] e [[Lev Tolstoj]] (Tolstoj già  nel [[1859]] aveva fondato una scuola libertaria per fanciulli e adulti a Jasnaja Poljana).
L'esponente più importante della pedagogia libertaria è stato lo spagnolo [[Francisco Ferrer y Guardia]], fondatore nel [[1901]] della "Scuola Moderna" di Barcellona. Questa scuola si avvaleva di collaboratori eccellenti del tempo: il geografo anarchico [[Élisée Reclus]], l'astronomo [[Camille Flammarion]], lo scrittore e premio nobel [[Anatole France]], il filosofo [[Herbert Spencer]], il biologo [[Ernst Haeckel]], gli anarchici [[Pëtr Kropotkin]] e [[Lev Tolstoj]] (Tolstoj già  nel [[1859]] aveva fondato una scuola libertaria per fanciulli e adulti a Jasnaja Poljana).
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Le critiche al sistema scolastico non sono state prerogativa esclusiva dei libertari: marxisti, socialisti, rivoluzionari e contestatori anti-sistema in genere l'hanno frequentemente criticato, proponendo in sua vece alternative meno autoritarie e più funzionali alla [[libertà ]] e autonomia dello studente.
Le critiche al sistema scolastico non sono state prerogativa esclusiva dei libertari: marxisti, socialisti, rivoluzionari e contestatori anti-sistema in genere l'hanno frequentemente criticato, proponendo in sua vece alternative meno autoritarie e più funzionali alla [[libertà ]] e autonomia dello studente.


Pur essendo finalizzata alla formazione e all'educazione di individui e lavoratori docili, remissivi e sottoessi all'[[autorità ]], la scuola è anche un'istituzione contraddittoria giacché produce naturalmente al suo interno elementi d’antagonismo, specialmente tra gli studenti di sinistra. Questi, riunendosi nell'ambito di vari collettivi o gruppi genericamente chiamati "[[Storia del movimento studentesco in Italia|Movimento Studentesco]]", hanno da sempre portato avanti critiche al sistema di cui in quel momento facevano parte. La fine degli anni '60 fu uno dei momenti più caldi delle critiche contestatarie: nel [[1967]], per esempio, gli studenti pisani pubblicarono le ''[http://www.storicamente.org/07_dossier/sessantotto-tolomelli_link2.htm Tesi della Sapienza]'', di chiara matrice [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]]:  
Pur essendo finalizzata alla formazione e all'educazione di individui e lavoratori docili, remissivi e sottoessi all'[[autorità ]], la scuola è anche un'istituzione contraddittoria giacché produce naturalmente al suo interno elementi d'antagonismo, specialmente tra gli studenti di sinistra. Questi, riunendosi nell'ambito di vari collettivi o gruppi genericamente chiamati "[[Storia del movimento studentesco in Italia|Movimento Studentesco]]", hanno da sempre portato avanti critiche al sistema di cui in quel momento facevano parte. La fine degli anni '60 fu uno dei momenti più caldi delle critiche contestatarie: nel [[1967]], per esempio, gli studenti pisani pubblicarono le ''[http://www.storicamente.org/07_dossier/sessantotto-tolomelli_link2.htm Tesi della Sapienza]'', di chiara matrice [[marxismo-leninismo|marxista-leninista]]:  
:«(la scuola..) è il luogo di produzione di forza-lavoro qualificata e rientra come costo sociale nel ciclo della produzione allargata al capitale».)
:«(la scuola..) è il luogo di produzione di forza-lavoro qualificata e rientra come costo sociale nel ciclo della produzione allargata al capitale».)


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