Anna Kuliscioff: differenze tra le versioni

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=== La lotta femminista ===
=== La lotta femminista ===
Sin da quando era anarchica, Anna Kuliscioff diede grande importanza alla causa della [[discriminazione]] della donna. D'altronde, il logoramento del rapporto con [[Andrea Costa]] fu ingenerato proprio dalla gelosia del compagno (Anna aveva un buon rapporto con [[Carlo Cafiero]] e Costa ne era molto geloso...), che mal tollerava la sua emancipazione. Ciò fu causa di numerosi conflitti che poi portarono alla separazione della coppia (quantunque i due mantennero sempre buoni rapporti). Alla gelosia di Costa e alla tendenza degli uomini a vedere la propria donna come un oggetto di loro proprietà , Anna risponde così:
Sin da quando era anarchica, Anna Kuliscioff diede grande importanza alla causa della [[discriminazione]] della donna. D'altronde, il logoramento del rapporto con [[Andrea Costa]] fu ingenerato proprio dalla gelosia del compagno (Anna aveva un buon rapporto con [[Carlo Cafiero]] e Costa ne era molto geloso...), che mal tollerava la sua emancipazione. Ciò fu causa di numerosi conflitti che poi portarono alla separazione della coppia (quantunque i due mantennero sempre buoni rapporti). Alla gelosia di Costa e alla tendenza degli uomini a vedere la propria donna come un oggetto di loro proprietà , Anna risponde così:
: «Io alla fine vedo una cosa: agli uomini come sempre è permesso tutto, la donna deve essere di loro proprietà . La frase è vecchia, banale, ma ha le sue ragioni d’essere e l’avrà  chissà  per quanto tempo ancora». <ref name="cedema">[http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=1379 Enncicolpedia della donna]</ref>
: «Io alla fine vedo una cosa: agli uomini come sempre è permesso tutto, la donna deve essere di loro proprietà . La frase è vecchia, banale, ma ha le sue ragioni d'essere e l'avrà  chissà  per quanto tempo ancora». <ref name="cedema">[http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=1379 Enncicolpedia della donna]</ref>


Quando poi giunge a Milano, entra in contatto con le principali esponenti del [[femminismo]] cittadino (Anna Maria Mozzoni, Paolina Schiff e Norma Casati), che nel [[1882]] avevano fondato la ''Lega per gli interessi femminili''. Da questo momento in poi, la sua lotta femminista assumerà  un carattere sempre più netto e marcato, che culminerà  con l'intervento al Circolo filologico di Milano il [[27 aprile]] [[1890]] intitolata ''Il Monopolio dell'uomo''. Continuando anche nella sua attività  in favore del socialismo, Anna si scontra sulla questione femminile con il compagno Filippo Turati e con altri esponenti dell'area marxista:
Quando poi giunge a Milano, entra in contatto con le principali esponenti del [[femminismo]] cittadino (Anna Maria Mozzoni, Paolina Schiff e Norma Casati), che nel [[1882]] avevano fondato la ''Lega per gli interessi femminili''. Da questo momento in poi, la sua lotta femminista assumerà  un carattere sempre più netto e marcato, che culminerà  con l'intervento al Circolo filologico di Milano il [[27 aprile]] [[1890]] intitolata ''Il Monopolio dell'uomo''. Continuando anche nella sua attività  in favore del socialismo, Anna si scontra sulla questione femminile con il compagno Filippo Turati e con altri esponenti dell'area marxista:
: «L'esperienza di altre e molte donne che si alternarono a deviare dal binario tradizionale la vita femminile in genere, e soprattutto l’esperienza mia propria, m’insegnarono che, se per la soluzione di molteplici e complessi problemi sociali si affacciano molti uomini generosi, pensatori e scienziati, anche delle classi privilegiate, non è così quanto al problema del privilegio dell’uomo di fronte alla donna»<ref name="cedema">[http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=1379 Enncicolpedia della donna]</ref>
: «L'esperienza di altre e molte donne che si alternarono a deviare dal binario tradizionale la vita femminile in genere, e soprattutto l'esperienza mia propria, m'insegnarono che, se per la soluzione di molteplici e complessi problemi sociali si affacciano molti uomini generosi, pensatori e scienziati, anche delle classi privilegiate, non è così quanto al problema del privilegio dell'uomo di fronte alla donna»<ref name="cedema">[http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=1379 Enncicolpedia della donna]</ref>


Quando all'inizio del novecento si sviluppa un dibattito intorno alla richiesta di estendere il diritto di voto a tutti gli uomini, l'ex-anarchica si batte per estenderlo anche alle donne. E quando il compagno Turati difende la posizione dei socialisti perché «la  
Quando all'inizio del novecento si sviluppa un dibattito intorno alla richiesta di estendere il diritto di voto a tutti gli uomini, l'ex-anarchica si batte per estenderlo anche alle donne. E quando il compagno Turati difende la posizione dei socialisti perché «la  
ancora pigra coscienza politica di classe delle masse proletarie femminili» <ref name="cedema">[http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=1379 Enncicolpedia della donna]</ref>, Anna replica su ''Critica sociale'':  
ancora pigra coscienza politica di classe delle masse proletarie femminili» <ref name="cedema">[http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=1379 Enncicolpedia della donna]</ref>, Anna replica su ''Critica sociale'':  
: «Direte, nella propaganda, che agli analfabeti spettano i diritti politici perché sono anch'essi produttori. Forse le donne non sono operaie, contadine, impiegate, ogni giorno più numerose? Non equivale, almeno, al servizio militare, la funzione e il sacrificio materno, che da'i figli all’esercito e all’officina? Le imposte, i dazi di consumo forse son pagati dai soli maschi? Quali degli argomenti, che valgono pel suffragio maschile, non potrebbero invocarsi per il suffragio femminile?». <ref name="cedema">[http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=1379 Enncicolpedia della donna]</ref>
: «Direte, nella propaganda, che agli analfabeti spettano i diritti politici perché sono anch'essi produttori. Forse le donne non sono operaie, contadine, impiegate, ogni giorno più numerose? Non equivale, almeno, al servizio militare, la funzione e il sacrificio materno, che da'i figli all'esercito e all'officina? Le imposte, i dazi di consumo forse son pagati dai soli maschi? Quali degli argomenti, che valgono pel suffragio maschile, non potrebbero invocarsi per il suffragio femminile?». <ref name="cedema">[http://www.enciclopediadelledonne.it/index.php?azione=pagina&id=1379 Enncicolpedia della donna]</ref>


Il [[7 gennaio]] del [[1912]]  Anna Kuliscioff fonda la rivista bimestrale «La Difesa delle Lavoratrici», che dirigerà  per due  
Il [[7 gennaio]] del [[1912]]  Anna Kuliscioff fonda la rivista bimestrale «La Difesa delle Lavoratrici», che dirigerà  per due  
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