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===L'anarchismo espropriatore=== | ===L'anarchismo espropriatore=== | ||
Inizia in questa fase ad interessarsi al pensiero anarchico, legge [[Pierre Joseph Proudhon |Proudhon]], [[Michail Bakunin |Bakunin]], [[Pëtr Kropotkin |Kropotkin]] e il [[stampa anarchica|giornale anarchico]] marsigliese “[[ | Inizia in questa fase ad interessarsi al pensiero anarchico, legge [[Pierre Joseph Proudhon |Proudhon]], [[Michail Bakunin |Bakunin]], [[Pëtr Kropotkin |Kropotkin]] e il [[stampa anarchica|giornale anarchico]] marsigliese “[[L'Agitateur]]”. Diventato un attento e partecipativo frequentatore dei circoli anarchici e operai francesi, Jacob viene arrestato con l'accusa di detenzione di materiale esplosivo (secondo molti si trattò di una vera e propria montatura) che '''gli costano 6 mesi di [[carcere|prigione]]'''. | ||
A 20 anni dichiara la sua personale guerra alla società dell'opulenza funzionale agli interessi delle classi privilegiate. Le armi della sua personale guerra sono il furto, la scaltrezza e la beffa. Per esser più efficace, con alcuni compagni anarchici fonda il gruppo anarchico [[illegalismo|illegalista]] “[[Les travailleurs de la nuit]]” (“I lavoratori della notte”). | A 20 anni dichiara la sua personale guerra alla società dell'opulenza funzionale agli interessi delle classi privilegiate. Le armi della sua personale guerra sono il furto, la scaltrezza e la beffa. Per esser più efficace, con alcuni compagni anarchici fonda il gruppo anarchico [[illegalismo|illegalista]] “[[Les travailleurs de la nuit]]” (“I lavoratori della notte”). | ||
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===La libertà === | ===La libertà === | ||
Durante questi anni mantiene contatti epistolari con la madre Marie e la compagna Rose, la quale però morirà durante la detenzione. Dopo 23 anni di Guyana francese e 17 tentativi | Durante questi anni mantiene contatti epistolari con la madre Marie e la compagna Rose, la quale però morirà durante la detenzione. Dopo 23 anni di Guyana francese e 17 tentativi d'evasione viene graziato e ritorna definitivamente in [[libertà ]] nel dicembre del [[1928]]. | ||
Una volta libero si dedica a diverse attività stabilendosi definitivamente a Reuilly («il paese dove non accade niente»), insieme alla madre e alla nuova compagna Paulete. | Una volta libero si dedica a diverse attività stabilendosi definitivamente a Reuilly («il paese dove non accade niente»), insieme alla madre e alla nuova compagna Paulete. | ||
===Anarchico fino alla fine=== | ===Anarchico fino alla fine=== | ||
Nel [[1929]] si presenta nei locali del [[stampa anarchica|giornale]] «[[Le Libertarie]]», dove conosce il direttore [[Louis Lecoin]] e con il quale stabilisce un immediato rapporto di amicizia. I due cominciano | Nel [[1929]] si presenta nei locali del [[stampa anarchica|giornale]] «[[Le Libertarie]]», dove conosce il direttore [[Louis Lecoin]] e con il quale stabilisce un immediato rapporto di amicizia. I due cominciano un'attività di sostegno in favore degli [[obiezione di coscienza | obiettori di coscienza]] e degli anarchici [[Sacco e Vanzetti]]. Nel tardo [[1936]], Jacob arriva sino a Barcellona nella speranza di aiutare gli [[anarco-sindacalismo|anarcosindacalisti]] della [[CNT spagnola|CNT]], ma ha già compreso che ormai le sorti della [[rivoluzione]] sono già decise, ragion per cui fa ritorno in [[Francia]]. | ||
Nel [[1939]] si sposa con Paulete, ma non smette di essere un punto di riferimento per molti compagni anarchici. La sua casa diventa luogo | Nel [[1939]] si sposa con Paulete, ma non smette di essere un punto di riferimento per molti compagni anarchici. La sua casa diventa luogo d'incontro per molti libertari. Dopo la morte della madre ([[1941]]) e della moglie ([[1947]]), Jacob si lega ancor di più ai suoi amici e ai suoi compagni, mantenendo intatte le proprie idee, il proprio humor e la propria concezione [[autorità |antiautoritaria]] della vita. | ||
Dedica parte del suo tempo alla scrittura delle proprie memorie che vengono pubblicate, nel [[1950]] (anno in cui muore anche Paulete), con il titolo di ''Un anarchico nella Bella Epoque.'' | Dedica parte del suo tempo alla scrittura delle proprie memorie che vengono pubblicate, nel [[1950]] (anno in cui muore anche Paulete), con il titolo di ''Un anarchico nella Bella Epoque.'' | ||
La sera del [[28 agosto]] [[1954]] a Bois-Saint Denis, Jacob prende una siringa con una dose letale di morfina e se la inietta (prima fece la stessa cosa al suo vecchio e amato cane ''Negro''). Muore serenamente. | La sera del [[28 agosto]] [[1954]] a Bois-Saint Denis, Jacob prende una siringa con una dose letale di morfina e se la inietta (prima fece la stessa cosa al suo vecchio e amato cane ''Negro''). Muore serenamente. | ||
Prima di compiere | Prima di compiere l'ultimo eclatante gesto della sua vita spiega con una lettera le ragioni della sua decisione: | ||
: «Ho vissuto | : «Ho vissuto un'esperienza piena di avventure e sventure, mi considero soddisfatto del mio destino. Dunque, voglio andarmene senza disperazione, il sorriso sulle labbra e la pace nel cuore''. ''Voi siete troppo giovani per apprezzare il piacere di andarsene in buona [[salute]], facendo un ultimo sberleffo a tutti gli acciacchi e le malattie che arrivano con la vecchiaia. Ho vissuto. Adesso posso morire. | ||
: '''p.s''' Vi lascio qui due litri di vino rosato. Brindate alla vostra salute.» | : '''p.s''' Vi lascio qui due litri di vino rosato. Brindate alla vostra salute.» | ||