La Donna Libertaria: differenze tra le versioni

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== Storia ==
== Storia ==
Il periodico, diretto da Amelia Legati e poi (dal febbreio [[1913]]) da Adele Dervisi, Marzia Rossi e Irma Guidaioni, si proponeva di diffondere la consapevolezza nelle donne dei propri diritti, all'epoca ampiamente ignorati.
Il periodico, diretto da Amelia Legati e poi (dal febbreio [[1913]]) da Adele Dervisi, Marzia Rossi e Irma Guidaioni, si proponeva di diffondere la consapevolezza nelle donne dei propri diritti, all'epoca ampiamente ignorati.
Sul primo numero <ref>[https://bibliotecaborghi.org/site/wp-content/uploads/2024/06/La-donna-libertaria_01.pdf ''La Donna Libertaria''], anna I, n° 1, ottobre 1912.</ref> Amelia Legati, riferendosi al [[movimento anarchico]], dichiarava:  
Sul primo numero <ref>[https://bibliotecaborghi.org/site/wp-content/uploads/2024/06/La-donna-libertaria_01.pdf ''La Donna Libertaria''], anno I, n° 1, ottobre 1912.</ref> Amelia Legati, riferendosi al [[movimento anarchico]], dichiarava:  
:«È doloroso però constatare che perfino gli anarchici in grande maggioranza dimostrano la loro avversione ad ogni elevamento femminile. Ciò è sconfortante per noi che, con tanta fede ci adoperiamo per una causa più che nobile, la quale potrà dar maggior profitto dei pettegolezzi che continuamente si leggono incresciosamente sui periodici libertari».
:«È doloroso però constatare che perfino gli anarchici in grande maggioranza dimostrano la loro avversione ad ogni elevamento femminile. Ciò è sconfortante per noi che, con tanta fede ci adoperiamo per una causa più che nobile, la quale potrà dar maggior profitto dei pettegolezzi che continuamente si leggono incresciosamente sui periodici libertari».


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