François Rabelais: differenze tra le versioni

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In Rabelais non c'è spirito litigioso. Brontola con la sua verve sarcastica contro coloro che si compiacciono di processi lunghi e rovinosi. Sono degli egoisti, degli esseri malefici che bisogna denunciare con forza, se vogliono sperare che trionfi quella dolcezza dell'anima che Rabelais oppone con grandezza. Questa bontà attiva non ha niente dell'abdicazione: al contrario essa si confonde nello spirito con quella [[solidarietà]] benefica che apre il cammino alla vittoria del buon senso e della ragione. È Panurge che canterà le lodi della [[solidarietà]] umana e pronuncerà la più bella difesa in favore dell'aiuto reciproco. Certi autori hanno tentato l'accostamento di Rabelais con il nostro '''[[Proudhon]]''': in certi punti il riavvicinamento è spontaneo e sensato:  
In Rabelais non c'è spirito litigioso. Brontola con la sua verve sarcastica contro coloro che si compiacciono di processi lunghi e rovinosi. Sono degli egoisti, degli esseri malefici che bisogna denunciare con forza, se vogliono sperare che trionfi quella dolcezza dell'anima che Rabelais oppone con grandezza. Questa bontà attiva non ha niente dell'abdicazione: al contrario essa si confonde nello spirito con quella [[solidarietà]] benefica che apre il cammino alla vittoria del buon senso e della ragione. È Panurge che canterà le lodi della [[solidarietà]] umana e pronuncerà la più bella difesa in favore dell'aiuto reciproco. Certi autori hanno tentato l'accostamento di Rabelais con il nostro '''[[Proudhon]]''': in certi punti il riavvicinamento è spontaneo e sensato:  


'''«Per quanto imperfetta sia questa analisi, ci accorgiamo facilmente che Rabelais aveva sulle cose in generale e sull'uomo in particolare – l'uomo considerato in se stesso o in [[società]] – idee sagge, adeguate e pratiche più di quelle correnti tra di noi e anche tra gli stessi governatori. Non è lui che si sarebbe sognato di fare dell'[[individuo]] e della [[società]] due entità indipendenti, contrastanti l'una all'altra; che avrebbe commesso l'errore di imprigionare lo spirito umano nel dilemma [[individualismo]] o [[socialismo]], contro cui ogni giorno si scontrano i nostri uomini politici... Quanto umana e vera la dottrina di Rabelais, la cui formula è stata trovata ai nostri tempi da Pierre Leroux: l'[[individuo]] completo in una [[società]] completa»'''.  
: '''«Per quanto imperfetta sia questa analisi, ci accorgiamo facilmente che Rabelais aveva sulle cose in generale e sull'uomo in particolare – l'uomo considerato in se stesso o in [[società]] – idee sagge, adeguate e pratiche più di quelle correnti tra di noi e anche tra gli stessi governatori. Non è lui che si sarebbe sognato di fare dell'[[individuo]] e della [[società]] due entità indipendenti, contrastanti l'una all'altra; che avrebbe commesso l'errore di imprigionare lo spirito umano nel dilemma [[individualismo]] o [[socialismo]], contro cui ogni giorno si scontrano i nostri uomini politici... Quanto umana e vera la dottrina di Rabelais, la cui formula è stata trovata ai nostri tempi da Pierre Leroux: l'[[individuo]] completo in una [[società]] completa»'''.  


Dallo studio sullo spirito [[libertario]] del XVI secolo, pubblicato dal mio amico '''Gérard de Lacaze-Duthiers''', prendo questa corta citazione su Rabelais, che egli classifica tra '''«gli stimolatori del pensiero, tra i creatori e i realizzatori del bello»''', di quello stupendo XVI secolo in cui troviamo Erasmo, Jean Bodin, Michel de Montaigne, [[Étienne de La Boétie]].  
Dallo studio sullo spirito [[libertario]] del XVI secolo, pubblicato dal mio amico '''Gérard de Lacaze-Duthiers''', prendo questa corta citazione su Rabelais, che egli classifica tra '''«gli stimolatori del pensiero, tra i creatori e i realizzatori del bello»''', di quello stupendo XVI secolo in cui troviamo Erasmo, Jean Bodin, Michel de Montaigne, [[Étienne de La Boétie]].  
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