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Il credo di cui si parla è congeniale ai cultori del sapere scientifico appartenenti ad aree geografiche prevalentemente cristiane, dove, rispettando la Logica e la [[confessione]], si è sempre opposta la [[rivelazione]] alla ragione, la fede. alla scienza. Che fede sarebbe più, si sostiene, quella che ritiene vero ciò che è scientificamente [[dimostrazione|dimostrabile]], che è inconfutabilmente attestato da fatti? Sarebbe pura constatazione. D'altronde nelle [[civiltà]] [[pagana|pagane]], a sostegno d'un atto di fede nell'esistenza d'una o più [[Essenza|Essenze]] superiori [http://it.wiktionary.org/wiki/immateriale immateriali], sono stati sempre addotti dei fenomeni paranormali, cioè che sembrano sfuggire alle leggi normali a base dell'Universo, inducendo gli scienziati allo sconcerto e al senso d'impotenza, quando non considerano la presenza d'infatuazione o allucinazione o suggestione. Per un cristiano invece ciò è contraddire la sostanza della fede, che per lui si riassume nella nota espressione: «''[[Credo quia absurdum]]''» (Non deduco, non constato: ho fede, ''credo'', proprio ''perché'' è ''assurdo'', perché esula dalla razionalità). Questa dunque la mentalità che può indurre a essere coertentista. | Il credo di cui si parla è congeniale ai cultori del sapere scientifico appartenenti ad aree geografiche prevalentemente cristiane, dove, rispettando la Logica e la [[confessione]], si è sempre opposta la [[rivelazione]] alla ragione, la fede. alla scienza. Che fede sarebbe più, si sostiene, quella che ritiene vero ciò che è scientificamente [[dimostrazione|dimostrabile]], che è inconfutabilmente attestato da fatti? Sarebbe pura constatazione. D'altronde nelle [[civiltà]] [[pagana|pagane]], a sostegno d'un atto di fede nell'esistenza d'una o più [[Essenza|Essenze]] superiori [http://it.wiktionary.org/wiki/immateriale immateriali], sono stati sempre addotti dei fenomeni paranormali, cioè che sembrano sfuggire alle leggi normali a base dell'Universo, inducendo gli scienziati allo sconcerto e al senso d'impotenza, quando non considerano la presenza d'infatuazione o allucinazione o suggestione. Per un cristiano invece ciò è contraddire la sostanza della fede, che per lui si riassume nella nota espressione: «''[[Credo quia absurdum]]''» (Non deduco, non constato: ho fede, ''credo'', proprio ''perché'' è ''assurdo'', perché esula dalla razionalità). Questa dunque la mentalità che può indurre a essere coertentista. | ||
=== | ===Secondo assioma=== | ||
Il secondo assioma (''Lo spirito è una produzione estemporanea del corpo in vita'') si fonda sul convincimento che quanto si avverte come ''spirito'' è continuamente e involontariamente prodotto da ogni organismo volitivo e cosciente, e ciò discende anche dall'osservazione che l'attività dello spirito si svolge con dispendio di ''[[energia]]'' – nel senso attribuito alla parola in [[Fisica]] – e quindi che tale attività è connessa al [[metabolismo]] del soggetto, per cui un corpo morto, quindi con metabolismo nullo, non produce spirito. Ne consegue, fra l'altro, la negazione dell'[[immortalità]] dell'[[anima]]. | Il secondo assioma (''Lo spirito è una produzione estemporanea del corpo in vita'') si fonda sul convincimento che quanto si avverte come ''spirito'' è continuamente e involontariamente prodotto da ogni organismo volitivo e cosciente, e ciò discende anche dall'osservazione che l'attività dello spirito si svolge con dispendio di ''[[energia]]'' – nel senso attribuito alla parola in [[Fisica]] – e quindi che tale attività è connessa al [[metabolismo]] del soggetto, per cui un corpo morto, quindi con metabolismo nullo, non produce spirito. Ne consegue, fra l'altro, la negazione dell'[[immortalità]] dell'[[anima]]. |