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Nel [[1933]], assicura a fianco di [[Alexander Schapiro]] il segretariato della [[AIT]] ma si oppone ai tentativi di sollevamento della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]. Nel [[1934]], fa parte di una commissione incaricata di accogliere i figli degli scioperanti di Saragozza. Il [[23 giugno]], rappresenta la Catalogna al plenum nazionale a Madrid, ma sostiene la controversia con altri militanti. Nel luglio del [[1936]], quando esplose la [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]], la sua fermezza ideologica oscilla tra la sua riaffermazione dell'ortodossia [[anarcosindacalista]] e l'esercizio politico in quanto membro del Consiglio Economico della Catalogna, il suo impiego al Commissariato della propaganda della Generalità poi al Ministero dell'Educazione. | Nel [[1933]], assicura a fianco di [[Alexander Schapiro]] il segretariato della [[AIT]] ma si oppone ai tentativi di sollevamento della [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]. Nel [[1934]], fa parte di una commissione incaricata di accogliere i figli degli scioperanti di Saragozza. Il [[23 giugno]], rappresenta la Catalogna al plenum nazionale a Madrid, ma sostiene la controversia con altri militanti. Nel luglio del [[1936]], quando esplose la [[rivoluzione spagnola|rivoluzione]], la sua fermezza ideologica oscilla tra la sua riaffermazione dell'ortodossia [[anarcosindacalista]] e l'esercizio politico in quanto membro del Consiglio Economico della Catalogna, il suo impiego al Commissariato della propaganda della Generalità poi al Ministero dell'Educazione. | ||
Alla sconfitta, si rifugia in [[Francia]] da cui raggiunge Santo Domingo nel [[1940]] prima di risiedere in [[Messico]], dove sarà segretario della [[CNT]] nel [[1943]], opponendosi alle tesi di [[Juan García Oliver]] per la creazione di una nuova [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]. Nel 1945 è eletto segretario della Delegazione generale della [[CNT]] in Messico, rifiutando inoltre l'incarico di un ministero nel governo in esilio di Giral. Continuerà con diversi pseudonimi (''Mario Negro, Gustavo, Simplicio, Negresco, H. Horizonte, Romano, Rodrigo, Gran Orador'' | Alla sconfitta, si rifugia in [[Francia]] da cui raggiunge Santo Domingo nel [[1940]] prima di risiedere in [[Messico]], dove sarà segretario della [[CNT]] nel [[1943]], opponendosi alle tesi di [[Juan García Oliver]] per la creazione di una nuova [[Federazione Anarchica Iberica|FAI]]. Nel 1945 è eletto segretario della Delegazione generale della [[CNT]] in Messico, rifiutando inoltre l'incarico di un ministero nel governo in esilio di Giral. Continuerà con diversi pseudonimi (''Mario Negro, Gustavo, Simplicio, Negresco, H. Horizonte, Romano, Rodrigo, Gran Orador'') la sua collaborazione con la stampa confederale internazionale. | ||
È anche l'autore di alcune opere tra le quali: ''Il Naturismo e il problema sociale'', 1930; ''La bancarotta fraudolenta del marxismo'', 1941; ''Ricostruzione della Spagna'', 1949. Traduce anche numerose opere di autori italiani, come ''La rivoluzione in Italia: nostra opinione per il suo trionfo'' di [[Malatesta]] o ''Storia del socialismo europeo nel XX° secolo'' di [[Leo Weiczen-Giuliani]]. | È anche l'autore di alcune opere tra le quali: ''Il Naturismo e il problema sociale'', 1930; ''La bancarotta fraudolenta del marxismo'', 1941; ''Ricostruzione della Spagna'', 1949. Traduce anche numerose opere di autori italiani, come ''La rivoluzione in Italia: nostra opinione per il suo trionfo'' di [[Malatesta]] o ''Storia del socialismo europeo nel XX° secolo'' di [[Leo Weiczen-Giuliani]]. |