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Ovviamente, coloro che sono privi di potere non saranno propensi ad accettare, in situazioni normali, i gruppi di affinità , la democrazia diretta e l'azione diretta. Tuttavia, il fatto che essi nutrano impulsi basilari tali da determinare una elevata suscettibilità nei confronti di queste forme e di queste attività - fatto che non manca mai di sorprendere i "rivoluzionari manageriali" in periodi di crisi e di conflitto - esprime una potenzialità che deve ancora essere pienamente valutata, compresa e resa intellettualmente coerente mediante un paziente lavoro di educazione e con un continuo ricorso all'esemplificazione. Ed è precisamente questa educazione e questa esemplificazione che certi gruppi femministi e anti-nucleari hanno cominciato a fornire. | Ovviamente, coloro che sono privi di potere non saranno propensi ad accettare, in situazioni normali, i gruppi di affinità , la democrazia diretta e l'azione diretta. Tuttavia, il fatto che essi nutrano impulsi basilari tali da determinare una elevata suscettibilità nei confronti di queste forme e di queste attività - fatto che non manca mai di sorprendere i "rivoluzionari manageriali" in periodi di crisi e di conflitto - esprime una potenzialità che deve ancora essere pienamente valutata, compresa e resa intellettualmente coerente mediante un paziente lavoro di educazione e con un continuo ricorso all'esemplificazione. Ed è precisamente questa educazione e questa esemplificazione che certi gruppi femministi e anti-nucleari hanno cominciato a fornire. | ||
Il carattere più sorprendentemente reazionario del tecnicismo e della politica elettorale dei tecnocrati ambientalisti e dei "rivoluzionari manageriali" di oggi è insito nel tentativo di ricreare, nel nome di una via "dolce" all'energia, di una "decentralizzazione" del tutto speciosa e di strutture partitiche intrinsecamente gerarchiche, le forme e le abitudini peggiori che incrementano nell'opinione pubblica americana la passività , l'obbedienza e la vulnerabilità nei confronti dei mass-media. La politica pubblicistica di Brown, di Hayden, di Commoner e dei "fondatori" della Clamshell come Wasserman e Lovejoy, così come le recenti, enormi manifestazioni a Washington e a New York, non educano cittadini: allevano masse. Le masse, infatti, sono sempre l'oggetto manipolato dai mass-media, sia quando li usa la Exxon, sia quando li usano la CED (Campaign for Economic Democracy), il Citizen's Party o la MUSE. L'ecologia viene usata contro ogni sensibilità ecologica, contro ogni forma di organizzazione o pratica ecologica per "conquistare" gruppi sempre più vasti, non per educare. Il terrore dell'"isolamento", della "futilità ", dell'"inefficacia" genera una nuova forma di isolamento, di futilità e di inefficacia: l'abdicazione dagli ideali dagli obiettivi basilari e fondamentali. Il prezzo della conquista del "potere" è la perdita dell'unico potere del quale realmente disponiamo per trasformare questa società | Il carattere più sorprendentemente reazionario del tecnicismo e della politica elettorale dei tecnocrati ambientalisti e dei "rivoluzionari manageriali" di oggi è insito nel tentativo di ricreare, nel nome di una via "dolce" all'energia, di una "decentralizzazione" del tutto speciosa e di strutture partitiche intrinsecamente gerarchiche, le forme e le abitudini peggiori che incrementano nell'opinione pubblica americana la passività , l'obbedienza e la vulnerabilità nei confronti dei mass-media. La politica pubblicistica di Brown, di Hayden, di Commoner e dei "fondatori" della Clamshell come Wasserman e Lovejoy, così come le recenti, enormi manifestazioni a Washington e a New York, non educano cittadini: allevano masse. Le masse, infatti, sono sempre l'oggetto manipolato dai mass-media, sia quando li usa la Exxon, sia quando li usano la CED (Campaign for Economic Democracy), il Citizen's Party o la MUSE. L'ecologia viene usata contro ogni sensibilità ecologica, contro ogni forma di organizzazione o pratica ecologica per "conquistare" gruppi sempre più vasti, non per educare. Il terrore dell'"isolamento", della "futilità ", dell'"inefficacia" genera una nuova forma di isolamento, di futilità e di inefficacia: l'abdicazione dagli ideali dagli obiettivi basilari e fondamentali. Il prezzo della conquista del "potere" è la perdita dell'unico potere del quale realmente disponiamo per trasformare questa società folle e malata: quello della nostra integrità , dei nostri principi, dei nostri ideali. Tutto ciò potrà fare la fortuna di chi usa i problemi ecologici per dare la scalata al prestigio e al potere, ma potrà essere la tomba di un movimento che coltivava l'ideale di un mondo nuovo, nel quale le masse si tramutino in individui, nel quale le risorse naturali si tramutino in natura e nel quale entrambe queste entità godano del rispetto dovuto alla loro unicità e spiritualità . | ||
===L'ecologia sociale=== | ===L'ecologia sociale=== |