Storia del movimento libertario in Italia: differenze tra le versioni

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Dopo il crollo del regime [[Fascismo|fascista]] e la fine della [[II Guerra Mondiale]], gli anarchici ricominciarono ad organizzarsi e a rendersi operativi alla luce del sole.
Dopo il crollo del regime [[Fascismo|fascista]] e la fine della [[II Guerra Mondiale]], gli anarchici ricominciarono ad organizzarsi e a rendersi operativi alla luce del sole.
La voglia di recuperare il tempo perduto portò alla nascita di numerosi giornali libertari: «Era Nuova» a Torino, «Il Comunista Libertario» e poi «Il Libertario» a Milano, «L'Amico del Popolo» a Genova, «[[Volontà]]» a Napoli, «[[Umanità Nova]]» a Roma.
La voglia di recuperare il tempo perduto portò alla nascita di numerosi giornali libertari: «Era Nuova» a Torino, «Il Comunista Libertario» e poi «Il Libertario» a Milano, «L'Amico del Popolo» a Genova, «[[Volontà]]» a Napoli, «[[Umanità Nova]]» a Roma.
[[File:Logofai.png|thumb|400 px|left|[[FAI]], l'organizzazione più importante del movimento anarchico italiano]]
[[File:Germinal_carrara2.jpg|thumb|300px|left|Carrara, Palazzo Politeama, luogo di nascita della [[FAI]]]]
[[File:Germinal_carrara2.jpg|thumb|300px|left|Carrara, Palazzo Politeama, luogo di nascita della [[FAI]]]]


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