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== Democrazia diretta e rappresentativa == | == Democrazia diretta e rappresentativa == | ||
[[File:Jean-Jacques Rousseau (painted portrait).jpg|left|thumb|150 px|Per [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] la democrazia o è diretta o non è]] | [[File:Jean-Jacques Rousseau (painted portrait).jpg|left|thumb|150 px|Per [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] la democrazia o è diretta o non è]] | ||
La '''democrazia''' (dal greco antico: δῆμος, démos, «popolo» e κράτος, krátos, «potere», tema estratto dal verbo kratéo, «governare», dunque «governo del popolo») è un forma di governo fondata almeno in teoria sul principio della [[sovranità ]] popolare, diretta o delegata a rappresentanti eletti. | La '''democrazia''' (dal greco antico: δῆμος, démos, «popolo» e κράτος, krátos, «potere», tema estratto dal verbo kratéo, «governare», dunque «governo del popolo») è un forma di governo fondata almeno in teoria sul principio della [[sovranità]] popolare, diretta o delegata a rappresentanti eletti. | ||
Si tratta di un concetto assai variabile, una delle definizioni canoniche più comunemente accettata è quella di Abraham Lincoln, secondo cui la democrazia è il «governo del popolo, dal popolo, per il popolo». Tuttavia, questa ed altre definizioni, restano suscettibili di diverse interpretazioni, così come il significato concreto di [[sovranità ]] popolare per la sua applicazione pratica - che evidente è stata applicata in diversissime situazioni e da diversi governi politici. Esistono quindi due forme principali di democrazia: democrazia rappresentativa e democrazia diretta. | Si tratta di un concetto assai variabile, una delle definizioni canoniche più comunemente accettata è quella di Abraham Lincoln, secondo cui la democrazia è il «governo del popolo, dal popolo, per il popolo». Tuttavia, questa ed altre definizioni, restano suscettibili di diverse interpretazioni, così come il significato concreto di [[sovranità]] popolare per la sua applicazione pratica - che evidente è stata applicata in diversissime situazioni e da diversi governi politici. Esistono quindi due forme principali di democrazia: democrazia rappresentativa e democrazia diretta. | ||
Nelle '''democrazie rappresentative''', il popolo con le elezioni delega il governo dello [[Stato]] ai suoi rappresentanti: dal momento del voto il cittadino non può influire direttamente nelle decisioni politiche. Il suffragio universale, il dominio della costituzione e la separazione dei poteri sono i cardini fondanti della democrazia rappresentativa. | Nelle '''democrazie rappresentative''', il popolo con le elezioni delega il governo dello [[Stato]] ai suoi rappresentanti: dal momento del voto il cittadino non può influire direttamente nelle decisioni politiche. Il suffragio universale, il dominio della costituzione e la separazione dei poteri sono i cardini fondanti della democrazia rappresentativa. | ||
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== Breve storia == | == Breve storia == | ||
Comunemente il concetto di democrazia viene fatto coincidere con la nascita della [[civiltà ]] greca ed in particolare con la città di [[democrazia#La_democrazia_ateniese|Atene del quinto secolo a.c]], quando tutti i cittadini (non tutti gli individui nell'[[L'antica Grecia, una civiltà misogina|antica Grecia]] godevano dello status di cittadino...) partecipavano e votavano in prima persona all'assemblea che saltuariamente veniva indetta per prendere decisioni importanti sull'amministrazione della città. | Comunemente il concetto di democrazia viene fatto coincidere con la nascita della [[civiltà]] greca ed in particolare con la città di [[democrazia#La_democrazia_ateniese|Atene del quinto secolo a.c]], quando tutti i cittadini (non tutti gli individui nell'[[L'antica Grecia, una civiltà misogina|antica Grecia]] godevano dello status di cittadino...) partecipavano e votavano in prima persona all'assemblea che saltuariamente veniva indetta per prendere decisioni importanti sull'amministrazione della città. | ||
[[File:1917petrogradsoviet assembly.jpg|thumb|right|350px|Il [[soviet]] di Pietrogrado nel 1917]] | [[File:1917petrogradsoviet assembly.jpg|thumb|right|350px|Il [[soviet]] di Pietrogrado nel 1917]] | ||
Ricerche storiche più recenti ed accurate, dimostrano in realtà che elementi di democraticità si ebbero sin dall'antico Egitto, nelle cosiddette [[società gilaniche]]<ref>Alcuni studiosi (es. [[Riane Eisler]]) sostengono però che il tentativo democratico dei Greci non fu altro che il lascito di una [[civiltà ]] precedente in cui effettivamente era assente ogni tipo di [[discriminazione]] [[classismo|classista]] e [[sessismo|sessista]]: le cosiddette [[società gilaniche]] (le società gilaniche resistono in gran parte dell'Europa all'incirca tra l'8000-7000 a.c e il 3-2000 a.c., prima che fossero distrutte dalle invasioni dei [[Kurgan]])</ref>, nell'Islanda nel 930 d.C. e nelle strutture sociali della confederazione delle cinque nazioni dei nativi americani, la cosiddetta alleanza Haudenosaunee. | Ricerche storiche più recenti ed accurate, dimostrano in realtà che elementi di democraticità si ebbero sin dall'antico Egitto, nelle cosiddette [[società gilaniche]]<ref>Alcuni studiosi (es. [[Riane Eisler]]) sostengono però che il tentativo democratico dei Greci non fu altro che il lascito di una [[civiltà]] precedente in cui effettivamente era assente ogni tipo di [[discriminazione]] [[classismo|classista]] e [[sessismo|sessista]]: le cosiddette [[società gilaniche]] (le società gilaniche resistono in gran parte dell'Europa all'incirca tra l'8000-7000 a.c e il 3-2000 a.c., prima che fossero distrutte dalle invasioni dei [[Kurgan]])</ref>, nell'Islanda nel 930 d.C. e nelle strutture sociali della confederazione delle cinque nazioni dei nativi americani, la cosiddetta alleanza Haudenosaunee. | ||
Il concetto di democrazia si è via via evoluto, per esempio, [[democrazia#Il_Medioevo| durante il Medioevo]], troppo spesso denigrato e usato come sinonimo di arretratezza culturale e politica, esistevano forme di democrazie diretta che presero forma all'interno del Comune medioevale. Nel [[democrazia#Il_Rinascimento| periodo rinascimentale]] si realizza, al contrario, il passaggio alla forma di democrazia [[democrazia#Dalla_democrazia_diretta_a_quella_rappresentativa| denominata “rappresentativa”]], la quale spesso nascondeva forme di governo autoritarie e repressive. La democrazia diretta viene a questo punto dipinta dagli stati moderni come utopistica, non efficiente, caotica ecc. | Il concetto di democrazia si è via via evoluto, per esempio, [[democrazia#Il_Medioevo| durante il Medioevo]], troppo spesso denigrato e usato come sinonimo di arretratezza culturale e politica, esistevano forme di democrazie diretta che presero forma all'interno del Comune medioevale. Nel [[democrazia#Il_Rinascimento| periodo rinascimentale]] si realizza, al contrario, il passaggio alla forma di democrazia [[democrazia#Dalla_democrazia_diretta_a_quella_rappresentativa| denominata “rappresentativa”]], la quale spesso nascondeva forme di governo autoritarie e repressive. La democrazia diretta viene a questo punto dipinta dagli stati moderni come utopistica, non efficiente, caotica ecc. | ||
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: «[la politica nelle democrazie dirette] ...aveva un senso differente da quello odierno. Significava la gestione degli affari pubblici da parte della popolazione a livello comunitario... in una condivisione emotiva di gioia e dolore che davano ad ogni località (villaggio, paese, quartiere, città che fosse) un senso di specificità e comunanza che favoriva la singolarità dell'individuo più che la sua subordinazione alla dimensione collettiva». | : «[la politica nelle democrazie dirette] ...aveva un senso differente da quello odierno. Significava la gestione degli affari pubblici da parte della popolazione a livello comunitario... in una condivisione emotiva di gioia e dolore che davano ad ogni località (villaggio, paese, quartiere, città che fosse) un senso di specificità e comunanza che favoriva la singolarità dell'individuo più che la sua subordinazione alla dimensione collettiva». | ||
[[Image:Bookchin.jpg|right|thumb|Murray Bookchin]] | [[Image:Bookchin.jpg|right|thumb|Murray Bookchin]] | ||
Il modello assembleare della ''polis'' ateniese è il caposaldo del suo pensiero democratico e libertario: egli contrappone la Confederazione tra i liberi municipi ([[municipalismo libertario]]) all'[[autorità ]] centralizzata dello [[Stato]]. | Il modello assembleare della ''polis'' ateniese è il caposaldo del suo pensiero democratico e libertario: egli contrappone la Confederazione tra i liberi municipi ([[municipalismo libertario]]) all'[[autorità]] centralizzata dello [[Stato]]. | ||
Il [[municipalismo libertario]], attraverso la democrazia diretta, mira all'allargamento della partecipazione alla vita pubblica, auspicando la nascita di città e tecnologie a misura d'uomo che permettano l'estensione e il funzionamento, su base orizzontale, di una rete di assemblee cittadine, le quali sarebbero preposte alla ratifica di decisioni che riguardino la collettività. | Il [[municipalismo libertario]], attraverso la democrazia diretta, mira all'allargamento della partecipazione alla vita pubblica, auspicando la nascita di città e tecnologie a misura d'uomo che permettano l'estensione e il funzionamento, su base orizzontale, di una rete di assemblee cittadine, le quali sarebbero preposte alla ratifica di decisioni che riguardino la collettività. | ||
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: «Non c'è nulla di nostalgico o innovativo nel tentativo dell'umanità di armonizzare il collettivo con l'individuale. L'impulso a realizzare questi scopi complementari (soprattutto in tempi come i nostri, in cui entrambi rischiano una rapida dissoluzione) è una costante ricerca umana che si è espressa tanto nel campo religioso quanto nel radicalismo secolare, negli esperimenti utopici come nella vita cittadina di quartiere, nei gruppi etnici chiusi come nei conglomerati urbani cosmopoliti. È la coscienza, e non altro, che in ultima istanza determinerà se l'umanità sarà in grado di raggiungere un senso pieno nella dimensione collettiva senza nulla sacrificare a un senso pieno della propria individualità ». | : «Non c'è nulla di nostalgico o innovativo nel tentativo dell'umanità di armonizzare il collettivo con l'individuale. L'impulso a realizzare questi scopi complementari (soprattutto in tempi come i nostri, in cui entrambi rischiano una rapida dissoluzione) è una costante ricerca umana che si è espressa tanto nel campo religioso quanto nel radicalismo secolare, negli esperimenti utopici come nella vita cittadina di quartiere, nei gruppi etnici chiusi come nei conglomerati urbani cosmopoliti. È la coscienza, e non altro, che in ultima istanza determinerà se l'umanità sarà in grado di raggiungere un senso pieno nella dimensione collettiva senza nulla sacrificare a un senso pieno della propria individualità ». | ||
La democrazia diretta è maggiormente apprezzata dagli esponenti della corrente [[anarco-comunismo |anarco-comunista]], tuttavia anche [[anarco-individualismo| l'anarco-individualista]] [[Max Stirner]], mettendo l''''io''' al centro di tutto, ribadisce che l'individuo deve accettare solo ciò che proviene da se stesso: quello che è esterno all'individuo è al contrario l'emblema dell'[[autorità ]]. | La democrazia diretta è maggiormente apprezzata dagli esponenti della corrente [[anarco-comunismo |anarco-comunista]], tuttavia anche [[anarco-individualismo| l'anarco-individualista]] [[Max Stirner]], mettendo l''''io''' al centro di tutto, ribadisce che l'individuo deve accettare solo ciò che proviene da se stesso: quello che è esterno all'individuo è al contrario l'emblema dell'[[autorità]]. | ||
La democrazia diretta, se veramente partecipativa, non coercitiva e non burocratica, non è quindi molto distante dai principi anarco-individualisti. | La democrazia diretta, se veramente partecipativa, non coercitiva e non burocratica, non è quindi molto distante dai principi anarco-individualisti. | ||
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I principi della democrazia diretta per essere pienamente compresi, devono essere inseriti in un ambito antistatale, [[autorità |antiautoritario]] e [[gerarchia|antigerarchico]]. | I principi della democrazia diretta per essere pienamente compresi, devono essere inseriti in un ambito antistatale, [[autorità |antiautoritario]] e [[gerarchia|antigerarchico]]. | ||
Tutti quei movimenti che si rifanno, a parole, alla democrazia diretta, senza però criticare l'[[autorità ]] dello [[Stato]], sono estranei al pensiero libertario, visto che non colgono appieno le potenzialità di questa forma di autogoverno ([[autogestione]]). Citando [[Murray Bookchin]], la democrazia diretta, non cerca altro che conciliare l''''unità nella diversità ''', l'''io nel noi''. | Tutti quei movimenti che si rifanno, a parole, alla democrazia diretta, senza però criticare l'[[autorità]] dello [[Stato]], sono estranei al pensiero libertario, visto che non colgono appieno le potenzialità di questa forma di autogoverno ([[autogestione]]). Citando [[Murray Bookchin]], la democrazia diretta, non cerca altro che conciliare l''''unità nella diversità ''', l'''io nel noi''. | ||
La maggior parte delle critiche sono quindi per lo più infondate in quanto essi, non percependo gli aspetti libertari della stessa, continuano a ragionare secondo una logica [[gerarchia |gerarchica]] e [[capitalismo| capitalistica]]. | La maggior parte delle critiche sono quindi per lo più infondate in quanto essi, non percependo gli aspetti libertari della stessa, continuano a ragionare secondo una logica [[gerarchia |gerarchica]] e [[capitalismo| capitalistica]]. | ||
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== Voci correlate == | == Voci correlate == | ||
*[[Autogestione]] | *[[Autogestione]] | ||
*[[Libertà ]] | *[[Libertà]] | ||
*[[Democrazia]] | *[[Democrazia]] | ||
*[[Municipalismo libertario]] | *[[Municipalismo libertario]] |