Lotta di classe (concetto): differenze tra le versioni

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[[File:Karl_Marx_001.jpg|thumb|[[Karl Marx]]]]
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Secondo [[Marx]] la storia scritta di tutte le società esistenti ed esistite non è altro che lotta di classe:
Secondo [[Marx]] la storia scritta di tutte le società esistenti ed esistite non è altro che lotta di classe:
:«Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba, membri delle corporazioni e garzoni, in breve, oppressori e oppressi, furono continuamente in reciproco contrasto, e condussero una lotta ininterrotta, ora latente ora aperta; lotta che ogni volta è finita o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la comune rovina delle classi in lotta.» <ref>[https://web.archive.org/web/20050213042601/http://www.polesine.com/pagine/cultura/letteratura/a005.htm Il Manifesto del Partito Comunista]</ref>
:«Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba, membri delle corporazioni e garzoni, in breve, oppressori e oppressi, furono continuamente in reciproco contrasto, e condussero una lotta ininterrotta, ora latente ora aperta; lotta che ogni volta è finita o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società o con la comune rovina delle classi in lotta». <ref name="MPC">[https://web.archive.org/web/20050213042601/http://www.polesine.com/pagine/cultura/letteratura/a005.htm Il Manifesto del Partito Comunista]</ref>


La moderna società, che ha sostituito quella feudale, non ha posto fine agli antagonismi fra le [[classismo|classi sociali]], ma ha semplicemente sostituito quelle antiche con delle nuove. Nuove classi che hanno portato a nuove condizioni di oppressione e nuove forme di lotta.
La moderna società, che ha sostituito quella feudale, non ha posto fine agli antagonismi fra le [[classismo|classi sociali]], ma ha semplicemente sostituito quelle antiche con delle nuove. Nuove classi che hanno portato a nuove condizioni di oppressione e nuove forme di lotta.
: «La nostra epoca, l'epoca della borghesia, si distingue però dalle altre per aver semplificato gli antagonismi di classe. L'intera società si va scindendo sempre più in due grandi campi nemici, in due grandi classi direttamente contrapposte l'una all'altra: borghesia e proletariato.» <ref>[https://web.archive.org/web/20050213042601/http://www.polesine.com/pagine/cultura/letteratura/a005.htm Il Manifesto del Partito Comunista]</ref>
: «La nostra epoca, l'epoca della borghesia, si distingue però dalle altre per aver semplificato gli antagonismi di classe. L'intera società si va scindendo sempre più in due grandi campi nemici, in due grandi classi direttamente contrapposte l'una all'altra: borghesia e proletariato». <ref name="MPC"></ref>


Egli ritiene che se si vorrà impedire la distruzione reciproca delle classi sociali in lotta, il [[proletariato]] dovrà cambiare l'esistente e superare il modo [[capitalismo|capitalista]] di produzione. La [[rivoluzione sociale]] condurrà il [[proletariato]] alla presa del potere politico, ci sarà una fase di transizione in cui ci si approprierà degli strumenti dello [[Stato]] per trasformare la società: da uno [[Stato]] borghese allo [[Stato]] proletario attraverso la [[dittatura del proletariato]].
Egli ritiene che se si vorrà impedire la distruzione reciproca delle classi sociali in lotta, il [[proletariato]] dovrà cambiare l'esistente e superare il modo [[capitalismo|capitalista]] di produzione. La [[rivoluzione sociale]] condurrà il [[proletariato]] alla presa del potere politico, ci sarà una fase di transizione in cui ci si approprierà degli strumenti dello [[Stato]] per trasformare la società: da uno [[Stato]] borghese allo [[Stato]] proletario attraverso la [[dittatura del proletariato]].


Una volta terminata la fase di transizione, si arriverà al [[comunismo]], cioè ad una società senza classi sociali. Una volta che queste verranno a mancare, e con esse anche la lotta di classe, sparirà anche l'istituzione che sorregge la società classista: lo [[Stato]].  
Una volta terminata la fase di transizione, si arriverà al [[comunismo]], cioè ad una società senza classi sociali. Una volta che queste verranno a mancare, e con esse anche la lotta di classe, sparirà anche l'istituzione che sorregge la società classista: lo [[Stato]].
 
=== Interpretazione fascismo ===
=== Interpretazione fascismo ===
Il [[fascismo]] ripudia la lotta di classe e auspica invece la conciliazione delle stesse in nome degli interessi "superiori" dello [[Stato]]. Per questo l'essenza del fascismo è stato ed è il [[corporativismo]], ovvero il tentativo di pacificare l'eterno conflitto capitale-lavoro. Una pacificazione che però comporta il mantenimento dello ''status quo'', ovvero la salvaguardia della rigida divisione in [[classismo|classi della società]]. Per questo motivo il [[fascismo]] non può essere definita una ideologia rivoluzionaria ma reazionaria, perché impedisce alle classi sfruttate di emergere e abolire lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
Il [[fascismo]] ripudia la lotta di classe e auspica invece la conciliazione delle stesse in nome degli interessi "superiori" dello [[Stato]]. Per questo l'essenza del fascismo è stato ed è il [[corporativismo]], ovvero il tentativo di pacificare l'eterno conflitto capitale-lavoro. Una pacificazione che però comporta il mantenimento dello ''status quo'', ovvero la salvaguardia della rigida divisione in [[classismo|classi della società]]. Per questo motivo il [[fascismo]] non può essere definita una ideologia rivoluzionaria ma reazionaria, perché impedisce alle classi sfruttate di emergere e abolire lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
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