Mercedes Comaposada Guillén: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
Figlia di Josep Comaposada, un calzolaio [[socialista]], crebbe in un ambiente militante. <ref>''[https://web.archive.org/web/20170117143040/http://www.ciudaddemujeres.com/mujeres/Republica/ComaposadaGuillen.htm Mercedes Comaposada Guillén]''</ref> Della madre non si hanno dati. Abbandonò gli studi da giovane per iniziare a lavorare come montatrice in un'azienda di produzione cinematografica. Più tardi si iscrisse al Sindicato de Espectáculos Públicos di Barcellona, federato con la [[Confederación Nacional del Trabajo]].
Figlia di Josep Comaposada, un calzolaio [[socialista]], crebbe in un ambiente militante. <ref name="CG">''[https://web.archive.org/web/20170117143040/http://www.ciudaddemujeres.com/mujeres/Republica/ComaposadaGuillen.htm Mercedes Comaposada Guillén]''</ref> Della madre non si hanno dati. Abbandonò gli studi da giovane per iniziare a lavorare come montatrice in un'azienda di produzione cinematografica. Più tardi si iscrisse al Sindicato de Espectáculos Públicos di Barcellona, federato con la [[Confederación Nacional del Trabajo]].


=== L'inizio dell'attività politica ===
=== L'inizio dell'attività politica ===
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=== La guerra civile spagnola e gli ultimi anni ===
=== La guerra civile spagnola e gli ultimi anni ===
Nonostante la salute debole, non abbandonò mai il suo lavoro di educatrice e la sua collaborazione con la [[stampa libertaria]]. Durante i primi anni della Seconda Repubblica spagnola, collaborò con numerosi periodici della [[stampa libertaria]]. Scrisse soprattutto per ''[[Tierra y Libertad (periodico)|Tierra y Libertad]]'' (pubblicato dalla [[Federación Anarquista Ibérica]]), ''[[Mujeres Libres (rivista)|Mujeres Libres]]'' (della quale assumerà il ruolo di caporedattrice durante la [[Guerra civile spagnola|rivoluzione sociale del 1936]]) e ''Tiempos Nuevos'', dove tenne una colonna nella quale trattava argomenti di medicina e sessualità.
Nonostante la salute debole, non abbandonò mai il suo lavoro di educatrice e la sua collaborazione con la [[stampa libertaria]]. Durante i primi anni della Seconda Repubblica spagnola, collaborò con numerosi periodici della [[stampa libertaria]]. Scrisse soprattutto per ''[[Tierra y Libertad (periodico)|Tierra y Libertad]]'' (pubblicato dalla [[Federación Anarquista Ibérica]]), ''[[Mujeres Libres (rivista)|Mujeres Libres]]'' (della quale assumerà il ruolo di caporedattrice durante la [[Guerra civile spagnola|rivoluzione sociale del 1936]]) e ''Tiempos Nuevos'', dove tenne una colonna nella quale trattava argomenti di medicina e sessualità. <ref name="CG"></ref>


Con la sconfitta della guerra civile, fu costretta ad esiliarsi a Parigi assieme al suo compagno, Baltasar Lobo, sotto la protezione di Pablo Picasso, per il quale lavorava come segretaria. Durante gli anni '60 e gli anni '70 da Parigi continuò la collaborazione con le pubblicazioni ''[[Mujeres Libres (rivista)|Mujeres Libres]]'', ''[[Tierra y Libertad (periodico)|Tierra y Libertad]]'' e ''Tiempos Nuevos''. Inoltre iniziò a partecipare ad altre riviste come ''Ruta'' e ''Umbral''.
Con la sconfitta della guerra civile, fu costretta ad esiliarsi a Parigi assieme al suo compagno, Baltasar Lobo, sotto la protezione di Pablo Picasso, per il quale lavorava come segretaria. Durante gli anni '60 e gli anni '70 da Parigi continuò la collaborazione con le pubblicazioni ''[[Mujeres Libres (rivista)|Mujeres Libres]]'', ''[[Tierra y Libertad (periodico)|Tierra y Libertad]]'' e ''Tiempos Nuevos''. Inoltre iniziò a partecipare ad altre riviste come ''Ruta'' e ''Umbral''.
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