Centri sociali autogestiti dell'Emilia-Romagna: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "[à][\s][.]" con "à."
m (Sostituzione testo - "[à][\s][,]" con "à,")
m (Sostituzione testo - "[à][\s][.]" con "à.")
Riga 25: Riga 25:
25 marzo 2009. Ore 10. Nell'anno del movimento dell'Onda e delle contestazioni contro la riforma Gelmini, un gruppo di precarie, musicisti, studentesse, artisti e ricercatori danno vita all'occupazione di uno spazio di proprietà dell'università, in via Capo di Lucca 30. Nasce Bartleby.
25 marzo 2009. Ore 10. Nell'anno del movimento dell'Onda e delle contestazioni contro la riforma Gelmini, un gruppo di precarie, musicisti, studentesse, artisti e ricercatori danno vita all'occupazione di uno spazio di proprietà dell'università, in via Capo di Lucca 30. Nasce Bartleby.


“Bartleby è il tentativo di chiudere definitivamente con l'era Cofferati, di far uscire l'università dal suo miope autismo, di ripensare Bologna a partire da chi la abita, la vive, la rende ricca ogni giorno. Da una piega dell'Onda, nasce questa sperimentazione, una forma nuova di occupazione: un atelier in cui aprire un cantiere di ricerca, di riflessione e di connessione sulla produzione artistica in questa città con tutti quei soggetti che hanno attraversato il movimento di questi mesi. Dai musicisti del teatro comunale, ai ragazzi dell'Accademia di Belle arti e del conservatorio, agli scrittori che con noi costruiscono i seminari di autoformazione e gli eventi in università .”
“Bartleby è il tentativo di chiudere definitivamente con l'era Cofferati, di far uscire l'università dal suo miope autismo, di ripensare Bologna a partire da chi la abita, la vive, la rende ricca ogni giorno. Da una piega dell'Onda, nasce questa sperimentazione, una forma nuova di occupazione: un atelier in cui aprire un cantiere di ricerca, di riflessione e di connessione sulla produzione artistica in questa città con tutti quei soggetti che hanno attraversato il movimento di questi mesi. Dai musicisti del teatro comunale, ai ragazzi dell'Accademia di Belle arti e del conservatorio, agli scrittori che con noi costruiscono i seminari di autoformazione e gli eventi in università.”
6 aprile 2009. Alle 6,30 della mattina lo spazio Bartleby di via capo di lucca 30 viene sgomberato dopo 12 giorni di occupazione da parte degli studenti e ricercatori precari dell'università di Bologna. Dopo lo sgombero i ragazzi organizzano un corteo di protesta davanti alla sede del rettorato, in via Zamboni 33. Qui la polizia li respinge più volte con gli scudi, una ragazza viene ferita alla testa. Gli studenti chiedono un incontro con la prof.ssa Monari, prorettrice agli studenti, per chiedere le spiegazioni dello sgombero e della presenza dei poliziotti davanti al rettorato.
6 aprile 2009. Alle 6,30 della mattina lo spazio Bartleby di via capo di lucca 30 viene sgomberato dopo 12 giorni di occupazione da parte degli studenti e ricercatori precari dell'università di Bologna. Dopo lo sgombero i ragazzi organizzano un corteo di protesta davanti alla sede del rettorato, in via Zamboni 33. Qui la polizia li respinge più volte con gli scudi, una ragazza viene ferita alla testa. Gli studenti chiedono un incontro con la prof.ssa Monari, prorettrice agli studenti, per chiedere le spiegazioni dello sgombero e della presenza dei poliziotti davanti al rettorato.
12 maggio 2009. Bartleby torna a casa dopo lo sgombero avvenuto il 6 Aprile.
12 maggio 2009. Bartleby torna a casa dopo lo sgombero avvenuto il 6 Aprile.
Riga 32: Riga 32:
25 novembre 2009. Terza occupazione di Bartleby.
25 novembre 2009. Terza occupazione di Bartleby.
13 dicembre 2009. Bartleby lascia di nuovo lo stabile di Via Capo di Lucca, dopo aver aperto un tavolo con l'Università, che si dichiara disponibile a trovare una soluzione per la continuazione del progetto Bartleby.
13 dicembre 2009. Bartleby lascia di nuovo lo stabile di Via Capo di Lucca, dopo aver aperto un tavolo con l'Università, che si dichiara disponibile a trovare una soluzione per la continuazione del progetto Bartleby.
3 marzo 2010. Bartleby cambia casa e si sposta in via San Petronio Vecchio, in uno spazio assegnato dall'università .
3 marzo 2010. Bartleby cambia casa e si sposta in via San Petronio Vecchio, in uno spazio assegnato dall'università.
Violentemente sgomberato il 23 Gennaio del 2013 rioccupa il 26 gennaio, a seguito di un partecipato corteo, trovando ospitalità presso l'ex convento di Santa Marta in Strada Maggiore abbandonato da anni. A distanza di pochi giorni la polizia entra nella struttura sgomberando anche questa, al momento l'esperienza di Bartleby continua in via Zamboni 38 presso l'aula Roversi occupata.
Violentemente sgomberato il 23 Gennaio del 2013 rioccupa il 26 gennaio, a seguito di un partecipato corteo, trovando ospitalità presso l'ex convento di Santa Marta in Strada Maggiore abbandonato da anni. A distanza di pochi giorni la polizia entra nella struttura sgomberando anche questa, al momento l'esperienza di Bartleby continua in via Zamboni 38 presso l'aula Roversi occupata.
Nel Marzo del 2013 la Digos su impulso della Procura sgombera l'aula e mette i sigilli. A seguito di una trattativa con l'università il collettivo occupa ora una piccola aula del 38 di via Zamboni.
Nel Marzo del 2013 la Digos su impulso della Procura sgombera l'aula e mette i sigilli. A seguito di una trattativa con l'università il collettivo occupa ora una piccola aula del 38 di via Zamboni.
Riga 116: Riga 116:
Abbiamo deciso di iscrivere questa azione nel cammino della Carovana Europea che partirà da un gran numero di Stati europei e si dirigerà a Bruxelles (Belgio), sede delle istituzioni europee. Questa carovana ricorderà all'Europa che siamo anzitutto delle persone e che rifiutiamo di guardare in silenzio il dispiegamento di dispositivi di potere messo in campo dall'Unione Europea e gli Stati membri per privarci illegittimamente della nostra dignità, e persino della nostra vita. Un esempio fra mille è rappresentato dal dramma delle centinaia di donne, bambini e uomini che perdono la vita ogni anno nel mar Mediterraneo, come a Lampedusa. Questo dramma rappresenta la punta dell'iceberg del fallimento delle politiche repressive e restrittive dell'Europa e dei suoi Stati membri.
Abbiamo deciso di iscrivere questa azione nel cammino della Carovana Europea che partirà da un gran numero di Stati europei e si dirigerà a Bruxelles (Belgio), sede delle istituzioni europee. Questa carovana ricorderà all'Europa che siamo anzitutto delle persone e che rifiutiamo di guardare in silenzio il dispiegamento di dispositivi di potere messo in campo dall'Unione Europea e gli Stati membri per privarci illegittimamente della nostra dignità, e persino della nostra vita. Un esempio fra mille è rappresentato dal dramma delle centinaia di donne, bambini e uomini che perdono la vita ogni anno nel mar Mediterraneo, come a Lampedusa. Questo dramma rappresenta la punta dell'iceberg del fallimento delle politiche repressive e restrittive dell'Europa e dei suoi Stati membri.


Oggi, inoltre, parteciperemo con queste parole d'ordine alla Giornata del Migrante e al corteo che aspetteremo dalle “Case occupate Nelson Mandela” di via irnerio 13/15. Chiediamo, per l'ennesima volta che le istituzioni si seggano al tavolo con noi e risolvano una questione, che anche nella nostra città, si sta incancrenendo, la questione del diritto all'abitare e ad un futuro in dignità .
Oggi, inoltre, parteciperemo con queste parole d'ordine alla Giornata del Migrante e al corteo che aspetteremo dalle “Case occupate Nelson Mandela” di via irnerio 13/15. Chiediamo, per l'ennesima volta che le istituzioni si seggano al tavolo con noi e risolvano una questione, che anche nella nostra città, si sta incancrenendo, la questione del diritto all'abitare e ad un futuro in dignità.


Le continue alienazioni, la privatizzazione dei servizi e dei beni pubblici, il loro continuo aumentare nei costi non hanno altro risultato che quello di far aumentare precarietà e sensazione di insicurezza, ormai succubi di condizioni salariali insopportabili, e di creare un permanente senso di guerra e degrado cittadino. Una vera e propria pratica di terrorismo sociale.
Le continue alienazioni, la privatizzazione dei servizi e dei beni pubblici, il loro continuo aumentare nei costi non hanno altro risultato che quello di far aumentare precarietà e sensazione di insicurezza, ormai succubi di condizioni salariali insopportabili, e di creare un permanente senso di guerra e degrado cittadino. Una vera e propria pratica di terrorismo sociale.
Riga 124: Riga 124:
=== Occupazione abitativa Via Irnerio ===
=== Occupazione abitativa Via Irnerio ===
Dal volantino di rivendicazione dell'occupazione: "stamattina come Sindacato Asia/USB di Bologna insieme a decine di famiglie sfrattate dalla crisi e abbandonate dalle istituzioni e appoggiati dall'intera Federazione dell'Unione Sindacale di Base abbiamo occupato lo stabile abbandonato di via Irnerio. Stabile destinato ,come al solito, all'incuria o alla speculazione immobiliare dei solito noti.
Dal volantino di rivendicazione dell'occupazione: "stamattina come Sindacato Asia/USB di Bologna insieme a decine di famiglie sfrattate dalla crisi e abbandonate dalle istituzioni e appoggiati dall'intera Federazione dell'Unione Sindacale di Base abbiamo occupato lo stabile abbandonato di via Irnerio. Stabile destinato ,come al solito, all'incuria o alla speculazione immobiliare dei solito noti.
Dopo incontri inconcludenti con le istituzioni ormai nude ed avvilentemente immobili e totalmente incapaci di proporre soluzioni abitative, che non sia il solito dormitorio ormai esplodente o la strada con qualche soldo in tasca elargito come elemosina dai vari assistenti sociali,ci siamo riappropriati di proprietà pubblica sfitta per dare soluzione abitativa a donne, bambini e uomini sfrattati oggi e non nei tempi che la burocrazia vorrebbe imporre per ribadire ,una volta di più, di come è necessariamente urgente che le istituzioni si facciano politicamente carico di una Moratoria per il blocco immediato degli sfratti per morosità .
Dopo incontri inconcludenti con le istituzioni ormai nude ed avvilentemente immobili e totalmente incapaci di proporre soluzioni abitative, che non sia il solito dormitorio ormai esplodente o la strada con qualche soldo in tasca elargito come elemosina dai vari assistenti sociali,ci siamo riappropriati di proprietà pubblica sfitta per dare soluzione abitativa a donne, bambini e uomini sfrattati oggi e non nei tempi che la burocrazia vorrebbe imporre per ribadire ,una volta di più, di come è necessariamente urgente che le istituzioni si facciano politicamente carico di una Moratoria per il blocco immediato degli sfratti per morosità.
Crediamo ancora nella forza del dialogo, crediamo nella politica- sindacale vera, ed è per questo che chiediamo l'ennesimo incontro tra la nostra Associazione Sindacale e le Istituzioni che dovrebbero occuparsi del diritto alla casa di, come hanno potuto osservare nella manifestazione del 18 e 19 a Roma, migliaia di “Cittadini Abitanti”.
Crediamo ancora nella forza del dialogo, crediamo nella politica- sindacale vera, ed è per questo che chiediamo l'ennesimo incontro tra la nostra Associazione Sindacale e le Istituzioni che dovrebbero occuparsi del diritto alla casa di, come hanno potuto osservare nella manifestazione del 18 e 19 a Roma, migliaia di “Cittadini Abitanti”.
AS.I.A /USB Bologna
AS.I.A /USB Bologna
Riga 192: Riga 192:
===N.O.A. - Nation of arts===
===N.O.A. - Nation of arts===
Spazio occupato per circa 3 giorni nel Luglio del [[2012]] da vari collettivi artistici all'interno dei Giardini Margherita. Dal loro comunicato: «NOA è un'assemblea aperta di lavoratori e lavoratrici, cittadini, operatori e operatrici nell'[[arte]], nella conoscenza, nella cultura, nella comunicazione, nella formazione, nell'informazione e nello spettacolo.Siamo singoli con uno sguardo attento ai movimenti nati negli ultimi tempi in [[Italia]] come Teatro Valle Occupato, Cinema Palazzo e Volturno Occupato a Roma, Macao a Milano, Teatro Coppola a Catania, La Balena-Asilo della Conoscenza e della Creatività a Napoli, Teatro Garibaldi a Palermo.Comunità e spazi dove si stanno sperimentando forme di autogoverno dal basso e di democrazia partecipata e partecipativa. Esperimenti che partono dalle proprie peculiarità genetiche, storiche ed evolutive, ma che in vari modi tentano di aprirsi anche ai non addetti al settore, facendosi emblema di problematiche trasversali dentro il contesto della crisi attuale come il riconoscimento del proprio lavoro, la tutela dei diritti e la continuità di reddito. Esperimenti la cui legittimità si fonda sull'esercizio concreto e sulla portata storica, giuridica, politica e sociale dei beni comuni, quali beni fondamentali per la piena affermazione e l'effettivo esercizio dei nostri diritti.
Spazio occupato per circa 3 giorni nel Luglio del [[2012]] da vari collettivi artistici all'interno dei Giardini Margherita. Dal loro comunicato: «NOA è un'assemblea aperta di lavoratori e lavoratrici, cittadini, operatori e operatrici nell'[[arte]], nella conoscenza, nella cultura, nella comunicazione, nella formazione, nell'informazione e nello spettacolo.Siamo singoli con uno sguardo attento ai movimenti nati negli ultimi tempi in [[Italia]] come Teatro Valle Occupato, Cinema Palazzo e Volturno Occupato a Roma, Macao a Milano, Teatro Coppola a Catania, La Balena-Asilo della Conoscenza e della Creatività a Napoli, Teatro Garibaldi a Palermo.Comunità e spazi dove si stanno sperimentando forme di autogoverno dal basso e di democrazia partecipata e partecipativa. Esperimenti che partono dalle proprie peculiarità genetiche, storiche ed evolutive, ma che in vari modi tentano di aprirsi anche ai non addetti al settore, facendosi emblema di problematiche trasversali dentro il contesto della crisi attuale come il riconoscimento del proprio lavoro, la tutela dei diritti e la continuità di reddito. Esperimenti la cui legittimità si fonda sull'esercizio concreto e sulla portata storica, giuridica, politica e sociale dei beni comuni, quali beni fondamentali per la piena affermazione e l'effettivo esercizio dei nostri diritti.
Siamo convinti che gli stessi concetti di comunità e di cultura possano e debbano essere ripensati, ricostruiti, ricreati, rivalorizzati solo a partire da un processo attivo e auto-organizzato di partecipazione dal basso.Una riflessione che parte dalle singole persone può diventare un sogno collettivo da realizzare insieme: insieme possiamo e dobbiamo riconquistare la nostra sovranità, con le armi dell'immaginazione e della creatività .»
Siamo convinti che gli stessi concetti di comunità e di cultura possano e debbano essere ripensati, ricostruiti, ricreati, rivalorizzati solo a partire da un processo attivo e auto-organizzato di partecipazione dal basso.Una riflessione che parte dalle singole persone può diventare un sogno collettivo da realizzare insieme: insieme possiamo e dobbiamo riconquistare la nostra sovranità, con le armi dell'immaginazione e della creatività.»


===Occupazioni del Pratello===
===Occupazioni del Pratello===
Riga 227: Riga 227:


===Spazio Z-32===
===Spazio Z-32===
Aula occupata di via Zamboni 32, per anni utilizzata dall'Università come magazzino, nasce un nuovo progetto nel cuore della zona universitaria: Spazio Z 32! Progetto legato al Cua ed al Crash che punta a riprenderci spazi e tempi, dentro e al di fuori dell'Università – azienda, proiettati nel quartiere che attraversiamo ogni giorno. Un luogo di inchiesta e di trasformazione per costruire passaggi di lotta contro l'austerità .
Aula occupata di via Zamboni 32, per anni utilizzata dall'Università come magazzino, nasce un nuovo progetto nel cuore della zona universitaria: Spazio Z 32! Progetto legato al Cua ed al Crash che punta a riprenderci spazi e tempi, dentro e al di fuori dell'Università – azienda, proiettati nel quartiere che attraversiamo ogni giorno. Un luogo di inchiesta e di trasformazione per costruire passaggi di lotta contro l'austerità.


===Saliceto 47 occupato===
===Saliceto 47 occupato===
64 407

contributi