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Nel [[1913]], una delle prime prove di [[Antonio Gramsci]] giornalista, dietro lo pseudonimo Alfa Gamma, sul «Corriere universitario», fu una vera e propria apologia del [[futurismo]]. [[1914|L'anno seguente]], ad Alessandria, il [[socialista]] [[Duilio Remondino]] diede alle stampe l'opuscolo dal titolo emblematico ''Il futurismo non può essere nazionalista'' (un altro illustre alessandrino, [[Carlo Carrà]], artista futurista, non nasconderà le sue simpatie anarchiche durate parecchi anni). | Nel [[1913]], una delle prime prove di [[Antonio Gramsci]] giornalista, dietro lo pseudonimo Alfa Gamma, sul «Corriere universitario», fu una vera e propria apologia del [[futurismo]]. [[1914|L'anno seguente]], ad Alessandria, il [[socialista]] [[Duilio Remondino]] diede alle stampe l'opuscolo dal titolo emblematico ''Il futurismo non può essere nazionalista'' (un altro illustre alessandrino, [[Carlo Carrà]], artista futurista, non nasconderà le sue simpatie anarchiche durate parecchi anni). | ||
[[Image: | [[Image:Funerali Galli.webp|thumb|right|''I funerali dell'anarchico Galli'', quadro futurista di [[Carlo Carrà]], all'epoca attivista anarchico, che racconta i funerali dell'anarchico [[Angelo Galli]].]] | ||
Un buon inquadramento del fenomeno futurista lo fornì lo stesso [[Antonio Gramsci|Gramsci]], da attento studioso dell'interazione fra gli svariati movimenti culturali e la politica quale egli era: | Un buon inquadramento del fenomeno futurista lo fornì lo stesso [[Antonio Gramsci|Gramsci]], da attento studioso dell'interazione fra gli svariati movimenti culturali e la politica quale egli era: | ||