La Retirada: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - ".<ref>" con ". <ref>"
m (Sostituzione testo - "perchè" con "perché")
m (Sostituzione testo - ".<ref>" con ". <ref>")
Riga 6: Riga 6:
=== La retirada (gennaio-febbraio 1939) ===
=== La retirada (gennaio-febbraio 1939) ===
[[File:Lo storico italiano Pietro Ramella.jpg|thumb|Lo storico Pietro Ramella con due Miliziani Antifascisti spagnoli sopravvissuti al campo di concentramento]]
[[File:Lo storico italiano Pietro Ramella.jpg|thumb|Lo storico Pietro Ramella con due Miliziani Antifascisti spagnoli sopravvissuti al campo di concentramento]]
L'esodo verso la [[Francia]] cominciò a concretizzarsi durante il corso della Battaglia dell'Ebro (luglio-novembre 1938)<ref>[http://old.memoriedispagna.org/page.asp%3FID=3189&Class_ID=10020.html Battaglia dell'Ebro]</ref>, per proseguire via via più intensamente nelle settimane seguenti. L'esodo però assunse carattere massiccio immediatamente dopo la caduta di Barcellona avvenuta il [[26 gennaio]] [[1939]]. Il governo francese di [[Édouard Daladier|Daladier]] decise di aprire la frontiera franco-spagnola il [[27 gennaio|giorno dopo]], consentendo ai rifugiati di attraversare i Pirenei. Nel marzo del [[1939]] il numero degli esuli spagnoli in [[Francia]] fu stimato in 450-500.000 persone, tra cui 150-200 000 civili.<ref> Denis Peschanski, ''[https://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00362523/fr/ Les camps français d'internement (1938-1946) - Doctorat d'Etat]''</ref>
L'esodo verso la [[Francia]] cominciò a concretizzarsi durante il corso della Battaglia dell'Ebro (luglio-novembre 1938)<ref>[http://old.memoriedispagna.org/page.asp%3FID=3189&Class_ID=10020.html Battaglia dell'Ebro]</ref>, per proseguire via via più intensamente nelle settimane seguenti. L'esodo però assunse carattere massiccio immediatamente dopo la caduta di Barcellona avvenuta il [[26 gennaio]] [[1939]]. Il governo francese di [[Édouard Daladier|Daladier]] decise di aprire la frontiera franco-spagnola il [[27 gennaio|giorno dopo]], consentendo ai rifugiati di attraversare i Pirenei. Nel marzo del [[1939]] il numero degli esuli spagnoli in [[Francia]] fu stimato in 450-500.000 persone, tra cui 150-200 000 civili. <ref> Denis Peschanski, ''[https://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00362523/fr/ Les camps français d'internement (1938-1946) - Doctorat d'Etat]''</ref>


Durante la '''''Retirada''''' gli ultimi ad abbandonare la Catalogna furono i miliziani della [[Colonna Durruti]] che coprirono la ritirata degli antifascisti, spesso con donne e bambini al seguito, rischiando pesantemente la propria incolumità  poiché dovettero agire in zone ormai pienamente controllate dai [[franchismo|franchisti]]. La conquista della regione catalana da parte dei nazionalisti fu completata il [[12 febbraio]], obbligando quindi i miliziani a poter raggiungere i compagni solo attraverso i sentieri di montagna e peraltro correndo gravi rischi. Infatti, non pochi caddero vittima del fuoco franchista nel disperato tentativo di raggiungere la [[Francia]].
Durante la '''''Retirada''''' gli ultimi ad abbandonare la Catalogna furono i miliziani della [[Colonna Durruti]] che coprirono la ritirata degli antifascisti, spesso con donne e bambini al seguito, rischiando pesantemente la propria incolumità  poiché dovettero agire in zone ormai pienamente controllate dai [[franchismo|franchisti]]. La conquista della regione catalana da parte dei nazionalisti fu completata il [[12 febbraio]], obbligando quindi i miliziani a poter raggiungere i compagni solo attraverso i sentieri di montagna e peraltro correndo gravi rischi. Infatti, non pochi caddero vittima del fuoco franchista nel disperato tentativo di raggiungere la [[Francia]].
Riga 53: Riga 53:
=== Compromesso tra l'esercito francese e la resistenza ===
=== Compromesso tra l'esercito francese e la resistenza ===


Tra il [[1939]] e il [[1940]], molti repubblicani presero ad arruolarsi nei battaglioni starnieri dell'esercito francese, nonostante i pregiudizi degli ufficiali nei confronti dei rossi. Alla fine del [[1942]] in tanti si unirono alla [[Anarchici e Resistenza in Francia|resistenza]], ai ''maquis'' (partigiani) e alle ''Forces françaises libres'' (FFL, Forze Francese Libere) create da De Gaulle. I rifugiati repubblicani speravano che la caduta del [[nazismo]] e la conseguente liberazione della Francia sarebbe stata propedeutica alla liberazione della [[Spagna]].<ref>Pierre Milza (sld), Denis Peschanski (1994)]] « Les Espagnols dans la Résistance» p.619. Además ''Reconquista de España'' es el nombre de el organismo de prensa clandestino del Partido Comunista de España.</ref> Durante la liberazione di Parigi il primo distaccamento dell'[[esercito]] di Leclerc che entrò nella città  fu una sezione spagnola.<ref>Archivio di [[Le Monde diplomatique|Monde diplomatique]], ''[http://www.monde-diplomatique.fr/2004/08/FERNANDEZ_RECATALA/11465 « Ces Espagnols qui ont libéré Paris»]'', agosto [[2004]].</ref>
Tra il [[1939]] e il [[1940]], molti repubblicani presero ad arruolarsi nei battaglioni starnieri dell'esercito francese, nonostante i pregiudizi degli ufficiali nei confronti dei rossi. Alla fine del [[1942]] in tanti si unirono alla [[Anarchici e Resistenza in Francia|resistenza]], ai ''maquis'' (partigiani) e alle ''Forces françaises libres'' (FFL, Forze Francese Libere) create da De Gaulle. I rifugiati repubblicani speravano che la caduta del [[nazismo]] e la conseguente liberazione della Francia sarebbe stata propedeutica alla liberazione della [[Spagna]]. <ref>Pierre Milza (sld), Denis Peschanski (1994)]] « Les Espagnols dans la Résistance» p.619. Además ''Reconquista de España'' es el nombre de el organismo de prensa clandestino del Partido Comunista de España.</ref> Durante la liberazione di Parigi il primo distaccamento dell'[[esercito]] di Leclerc che entrò nella città  fu una sezione spagnola. <ref>Archivio di [[Le Monde diplomatique|Monde diplomatique]], ''[http://www.monde-diplomatique.fr/2004/08/FERNANDEZ_RECATALA/11465 « Ces Espagnols qui ont libéré Paris»]'', agosto [[2004]].</ref>


=== Deportazione ===
=== Deportazione ===
Riga 64: Riga 64:
=== In America Latina e gli USA ===
=== In America Latina e gli USA ===


Più di 20 000 antifascisti si rifuggirono in [[Messico]], un paese governato da Lázaro Cárdenas, che si dimostrò immediatamente disponile ad accettare i reduci della [[rivoluzione spagnola]] o comunque antifranchisti (tra questi [[Luis Bunuel]]). Altre 2 000 persone trovarono invece accoglienza in molti paesi del sudamerica: Argentina, Venezuela, Colombia e Cuba.<ref>Geneviève Dreyfus-Armand, ''L'exil des républicains espagnols en France. De la Guerre civile à  la mort de Franco'', Albin Michel, 1999,</ref>
Più di 20 000 antifascisti si rifuggirono in [[Messico]], un paese governato da Lázaro Cárdenas, che si dimostrò immediatamente disponile ad accettare i reduci della [[rivoluzione spagnola]] o comunque antifranchisti (tra questi [[Luis Bunuel]]). Altre 2 000 persone trovarono invece accoglienza in molti paesi del sudamerica: Argentina, Venezuela, Colombia e Cuba. <ref>Geneviève Dreyfus-Armand, ''L'exil des républicains espagnols en France. De la Guerre civile à  la mort de Franco'', Albin Michel, 1999,</ref>


Parte dell'esilio repubblicano in America latina era costituito principalmente da scienziati, artisti e intellettuali. Queste personalità  contribuirono a migliorare la vita qualitativa di questi paesi, mentre dall'altro verso contribuì non poco ad impoverire il livello culturale della [[Spagna]] di [[Francisco Franco|Franco]].  
Parte dell'esilio repubblicano in America latina era costituito principalmente da scienziati, artisti e intellettuali. Queste personalità  contribuirono a migliorare la vita qualitativa di questi paesi, mentre dall'altro verso contribuì non poco ad impoverire il livello culturale della [[Spagna]] di [[Francisco Franco|Franco]].  
Riga 70: Riga 70:
Un cospicuo numero di repubblicani trovò accoglienza anche negli [[Stati Uniti]].
Un cospicuo numero di repubblicani trovò accoglienza anche negli [[Stati Uniti]].
===In URSS===
===In URSS===
Le cifre dell'emigrazione repubblicana fino in URSS sono ancora oggi oggetto di discussione. La maggior parte degli storici calcola questo numero in diverse migliaia di persone, esclusivamente militanti del «Partito Comunista di Spagna» con rispettivi famigliari. Si calcola che tra 2900 e 3200 bambini furono inviati in URSS tra marzo del [[1937]] e ototbre del 1938.<ref>Bartolomé Bennassar, ''La guerre d'Espagne et ses lendemains'', pp.396-399</ref> Molti orfani,dopo la sconfitta della Reppublica, conobbero destini diversi, alcuni addirittura combatterono e morrirono per la loro nuova patria (caso del figlio di [[Dolores Ibárruri]]) durante la Seconda Guerra Mondiale. .<ref>Rubén González Gallego, ''Blanc sur noir'', Actes Sud, [[2003]], </ref>
Le cifre dell'emigrazione repubblicana fino in URSS sono ancora oggi oggetto di discussione. La maggior parte degli storici calcola questo numero in diverse migliaia di persone, esclusivamente militanti del «Partito Comunista di Spagna» con rispettivi famigliari. Si calcola che tra 2900 e 3200 bambini furono inviati in URSS tra marzo del [[1937]] e ototbre del 1938. <ref>Bartolomé Bennassar, ''La guerre d'Espagne et ses lendemains'', pp.396-399</ref> Molti orfani,dopo la sconfitta della Reppublica, conobbero destini diversi, alcuni addirittura combatterono e morrirono per la loro nuova patria (caso del figlio di [[Dolores Ibárruri]]) durante la Seconda Guerra Mondiale. . <ref>Rubén González Gallego, ''Blanc sur noir'', Actes Sud, [[2003]], </ref>
Evoluzione dell'esilio
Evoluzione dell'esilio


64 364

contributi