Flavio Costantini: differenze tra le versioni
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'''Flavio Costantini''' (Roma, [[21 settembre]] [[1926]] – Genova, [[20 maggio]] [[2013]]) è stato un pittore e illustratore italiano nonché un cultore dell'[[anarchia]], a cui ha dedicato una parte importante della sua opera. | [[File:Costantini.jpg|thumb|Flavio Costantini intorno al [[1964]].]] | ||
'''Flavio Costantini''' (Roma, [[21 settembre]] [[1926]] – Genova, [[20 maggio]] [[2013]]) è stato un pittore e illustratore italiano nonché un cultore dell'[[anarchia]], a cui ha dedicato una parte importante della sua opera, tanto da divenire negli anni '60 e '70 del Novecento una vera e propria bandiera della cultura [[libertaria]]. | |||
== Biografia == | == Biografia == | ||
[[Image:Bresci1.jpg|thumb|[[Bresci]] uccide Umberto I di Savoia in una illustrazione di Flavio Costantini.]] | |||
[[Image:Fucilazione Ferrer.jpg|thumb|La fucilazione di [[Francisco Ferrer]] in una illustrazione di Flavio Costantini.]] | |||
Dopo il diploma di Capitano di Lungo Corso Flavio Costantini presta servizio nella Marina Militare e dal [[1951]] al [[1954]] naviga con la Marina Mercantile. In questo periodo si appassiona a [[Franz Kafka]] e inizia a illustrarne alcuni romanzi (''America'', ''Il Processo''). Sbarcato definitivamente, si stabilisce a Rapallo con la famiglia e inizia a progettare e disegnare stoffe a Santa Margherita Ligure. In seguito comincia a collaborare con lo studio grafico ''Firma'' di Genova e realizza le illustrazioni per le riviste aziendali della ''Shell'', della ''Esso'' e di ''Italsider''. | Dopo il diploma di Capitano di Lungo Corso Flavio Costantini presta servizio nella Marina Militare e dal [[1951]] al [[1954]] naviga con la Marina Mercantile. In questo periodo si appassiona a [[Franz Kafka]] e inizia a illustrarne alcuni romanzi (''America'', ''Il Processo''). Sbarcato definitivamente, si stabilisce a Rapallo con la famiglia e inizia a progettare e disegnare stoffe a Santa Margherita Ligure. In seguito comincia a collaborare con lo studio grafico ''Firma'' di Genova e realizza le illustrazioni per le riviste aziendali della ''Shell'', della ''Esso'' e di ''Italsider''. | ||
Nel [[1959]], dopo un viaggio in [[Spagna]], realizza a una serie di olii su tela dedicati alla tauromachia. Flavio Costantini si forma da autodidatta e nel corso della sua attività artistica rifuggirà da qualsiasi accostamento a correnti e movimenti artistici. | Nel [[1959]], dopo un viaggio in [[Spagna]], realizza a una serie di olii su tela dedicati alla tauromachia. Flavio Costantini si forma da autodidatta e nel corso della sua attività artistica rifuggirà da qualsiasi accostamento a correnti e movimenti artistici. | ||
Dai primi anni '60, dopo un viaggio in [[Unione Sovietica]] e una serie di letture e ricerche sul movimento [[libertario]] internazionale (tra cui il libro di [[Victor Serge]] ''Memorie di un rivoluzionario'', considerato dall'artista fondamentale per la sua formazione), la sua attenzione si rivolge quasi esclusivamente alla storia sociale: tra il 1963 e il 1979 realizza una sessantina di tempere dedicate a alcuni dei principali, e spesso traumatici, eventi della storia dell'[[anarchia]], traendo ispirazione, in particolare, dai maggiori attentati compiuti in [[Italia]], [[Francia]], [[Spagna]] e [[Stati Uniti]] tra la fine degli anni '70 dell'Ottocento e la seconda metà degli anni '20 del Novecento. La caratteristica principale di queste opere è l'attenzione millimetrica ai riferimenti bibliografici e iconografici dell'epoca, ricostruita con una estrema meticolosità di studio e di realizzazione pittorica. Il centro della riflessione dell'artista è però sempre la figura del [[rivoluzionario]] e il suo gesto utopico e distruttivo, uno stato d'animo che proprio [[Victor Serge|Serge]] aveva così riassunto: «Sin dall'infanzia, mi sembra di aver sempre avuto, molto netto, il doppio sentimento che doveva dominarmi durante tutta la prima parte della mia vita: quello cioè di vivere in un mondo senza evasione possibile, dove non restava che battersi per una evasione impossibile». | Dai primi anni '60, dopo un viaggio in [[Unione Sovietica]] e una serie di letture e ricerche sul movimento [[libertario]] internazionale (tra cui il libro di [[Victor Serge]] ''Memorie di un rivoluzionario'', considerato dall'artista fondamentale per la sua formazione), la sua attenzione si rivolge quasi esclusivamente alla storia sociale: tra il [[1963]] e il [[1979]] realizza una sessantina di tempere dedicate a alcuni dei principali, e spesso traumatici, eventi della storia dell'[[anarchia]], traendo ispirazione, in particolare, dai maggiori attentati compiuti in [[Italia]], [[Francia]], [[Spagna]] e [[Stati Uniti]] tra la fine degli anni '70 dell'Ottocento e la seconda metà degli anni '20 del Novecento. <ref>Celebre la pubblicazione di [https://files.libcom.org/files/Constantini,%20Flavio%20-%20The%20Art%20of%20Anarchy-compressed.pdf ''The Art of Anarchy''] per la Cinfuegos Press di [[Stuart Christie]].</ref> La caratteristica principale di queste opere è l'attenzione millimetrica ai riferimenti bibliografici e iconografici dell'epoca, ricostruita con una estrema meticolosità di studio e di realizzazione pittorica. Il centro della riflessione dell'artista è però sempre la figura del [[rivoluzionario]] e il suo gesto utopico e distruttivo, uno stato d'animo che proprio [[Victor Serge|Serge]] aveva così riassunto: «Sin dall'infanzia, mi sembra di aver sempre avuto, molto netto, il doppio sentimento che doveva dominarmi durante tutta la prima parte della mia vita: quello cioè di vivere in un mondo senza evasione possibile, dove non restava che battersi per una evasione impossibile». <ref>[[Victor Serge]], ''Memorie di un rivoluzionario'', Edizioni e/o, Roma [[1999]], p. 5.</ref> | ||
Nel [[1978]] illustra il volume ''Cuore'' di Edmondo De Amicis per le edizioni strenna fuori commercio della ''Olivetti'' (a cura di Giorgio Soavi). Nel [[1980]] inizia a realizzare i primi di una lunga serie di ritratti a tempera e collage di scrittori e filosofi, ritornando alla sua prima fonte di ispirazione: la letteratura. In questo periodo realizza stabilmente illustrazioni per il ''Corriere della Sera'', ''La Repubblica'', ''Panorama'', ''L'Espresso'' e altre testate nazionali. | Nel [[1978]] illustra il volume ''Cuore'' di Edmondo De Amicis per le edizioni strenna fuori commercio della ''Olivetti'' (a cura di Giorgio Soavi). Nel [[1980]] inizia a realizzare i primi di una lunga serie di ritratti a tempera e collage di scrittori e filosofi, ritornando alla sua prima fonte di ispirazione: la letteratura. In questo periodo realizza stabilmente illustrazioni per il ''Corriere della Sera'', ''La Repubblica'', ''Panorama'', ''L'Espresso'' e altre testate nazionali. | ||
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Il [[1° luglio]] [[2011]], a Genova, dove Costantini morirà il [[20 maggio]] [[2013]], viene costituita l'Associazione Archivio Flavio Costantini, che promuove, valorizza, tutela e diffonde la conoscenza dell'opera dell'artista. Nel novembre del [[2019]] l'archivio si trasferisce a Carrara. <ref>Anna Costantini: «Mio padre era un cultore dell'[[anarchia]] ed in questo luogo, idealmente, può “rivivere”» ([https://www.iltirreno.it/massa/cronaca/2019/10/05/news/da-genova-a-carrara-a-novembre-apre-l-archivio-costantini-1.37699795 ''Da Genova a Carrara, a novembre apre l'Archivio Costantini.'']).</ref> | Il [[1° luglio]] [[2011]], a Genova, dove Costantini morirà il [[20 maggio]] [[2013]], viene costituita l'Associazione Archivio Flavio Costantini, che promuove, valorizza, tutela e diffonde la conoscenza dell'opera dell'artista. Nel novembre del [[2019]] l'archivio si trasferisce a Carrara. <ref>Anna Costantini: «Mio padre era un cultore dell'[[anarchia]] ed in questo luogo, idealmente, può “rivivere”» ([https://www.iltirreno.it/massa/cronaca/2019/10/05/news/da-genova-a-carrara-a-novembre-apre-l-archivio-costantini-1.37699795 ''Da Genova a Carrara, a novembre apre l'Archivio Costantini.'']).</ref> | ||
== Stile == | |||
Da un punto di vista stilistico, l'intera opera di Costantini ha un percorso completamente personale e autonomo: autodidatta, l'artista non hai mai nascosto la sua insofferenza per il mondo dell'[[arte]] e l'impossibilità di riconoscersi in un movimento artistico definito. Fin dall'inizio, la stessa adesione alla figurazione è smentita dalle prospettive sempre spiazzanti e dalle proporzioni irregolari. Il tratto nero che delinea persone e architetture - a volte spesso, a volte solo un sottile reticolo che delinea le ombre - accompagna tutta la sua produzione ed è diventato una delle caratteristiche inconfondibili dei suoi dipinti. | |||
==Note== | ==Note== | ||
<references/> | <references/> | ||
== ''The Art of Anarchy'' == | |||
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1cost.jpg|Copertina | |||
2cost.jpg|Napoli, [[17 novembre]] [[1978]]: attentato di [[Giovanni Passannante]]. | |||
3cost.jpg|San Pietroburgo, [[13 marzo]] [[1881]]: attentato di [[Nikolai Rysakoff]]. | |||
4cost.jpg|Parigi, [[28 marzo]] [[1892]]: attentato di [[Ravachol]]. | |||
5cost.jpg|Lione, [[24 marzo]] [[1894]]: attentato di [[Sante Caserio]]. | |||
6cost.jpg|Monza, [[29 luglio]] [[1900]]: attentato di [[Gaetano Bresci]]. | |||
7cost.jpg|Monza, [[29 luglio]] [[1900]]: attentato di [[Gaetano Bresci]]. | |||
8cost.jpg|Parigi, [[1° ottobre]] [[1901]]: furto di [[Alexandre Jacob]]. | |||
9cost.jpg|Nogent-sur-Marne, [[14 maggio|14]] e [[15 maggio]] [[1912]]: morte di [[Octave Garnier]] e [[René Valet]]. | |||
10cost.jpg|Parigi, [[10 aprile]] [[1913]]: ghigliottinamento di [[André Soudy]], [[Raymond Callemin]] ed [[Étienne Monier]]. | |||
11cost.jpg|Barcellona, [[13 ottobre]] [[1909]]: fucilazione di [[Francisco Ferrer]]. | |||
12cost.jpg|Ucraina, [[1919]]-[[1921]]: [[Nestor Makhno]]. | |||
13cost.jpg|Saint-Jean-Bonnefonds, [[14 maggio|14]] e [[15 maggio]] [[1891]]: [[Ravachol]] viola un sepolcro. | |||
14cost.jpg|Chicago, [[3 maggio]] [[1886]]: sparatoria della [[polizia]] contro manifestanti. | |||
15cost.jpg|[[Sacco e Vanzetti]] | |||
16cost.jpg|[[Michail Bakunin]] | |||
17cost.jpg|La Côte (distretto di Saint-Étienne), [[25 marzo]] [[1891]]: saccheggio di [[Ravachol]]. | |||
18cost.jpg|Ginevra, [[10 settembre]] [[1898]]: attentato di [[Luigi Luccheni]]. | |||
19cost.jpg|Parigi, [[17 marzo]] [[1892]]: attentato di [[Ravachol]]. | |||
20cost.jpg|Parigi, [[11 marzo]] [[1892]]: attentato di [[Ravachol]]. | |||
21cost.jpg|Saint-Étienne, [[1890]]: [[Ravachol]] e Madelaine Labret. | |||
22cost.jpg|Parigi, [[18 gennaio]] [[1898]]: attentato di [[Claude-Francois Étiévant]]. | |||
23cost.jpg|Santa-Agueda, [[8 agosto]] [[1897]]: attentato di [[Michele Angiolillo]]. | |||
24cost.jpg|Vergara, [[20 agosto]] [[1897]]: garrottinaggio di [[Michele Angiolillo]]. | |||
25cost.jpg|Parigi, [[12 febbraio]] [[1894]]: attentato di [[Emile Henry]]. | |||
26cost.jpg|Parigi, [[12 febbraio]] [[1894]]: attentato di [[Emile Henry]]. | |||
27cost.jpg|Parigi, [[5 febbraio]] [[1894]]: ghigliottinamento di [[Auguste Vaillant]]. | |||
28cost.jpg|Parigi, [[25 marzo]] [[1912]]: [[André Soudy]], membro della [[Banda Bonnot]]. | |||
29cost.jpg|Parigi, [[9 dicembre]] [[1893]]: attentato di [[Auguste Vaillant]]. | |||
30cost.jpg|Lonra, luglio [[1896]]: [[Errico Malatesta]] e [[Michele Angiolillo]] al congresso della [[Seconda Internazionale]]. | |||
31cost.jpg|[[Albert Libertad]] | |||
32cost.jpg|Parigi, dicembre [[1902]]: [[Alexandre Jacob]]. | |||
33cost.jpg|Tours, [[28 marzo]] [[1903]]: [[Alexandre Jacob]] in azione. | |||
34cost.jpg|Milano, [[15 dicembre]] [[1869]]: morte di [[Aldo Palumbo]]. | |||
35cost.jpg|Tours, [[28 marzo]] [[1903]]: [[Alexandre Jacob]] in azione con [[Léon Pélissard]] e [[Félix Bour]]. | |||
36cost.jpg|Tours, [[28 marzo]] [[1903]]: [[Alexandre Jacob]]. | |||
37cost.jpg|[[1° ottobre]] [[1901]]: [[Alexandre Jacob]] con [[Jules Clarenson]]. | |||
38cost.jpg|Londra, [[3 gennaio]] [[1911]]: Wiston Churchill durante la battaglia di Sidney Street. | |||
39cost.jpg|Parigi, [[11 marzo]] [[1913]]: arresto di [[Léon Lacombe]]. | |||
40cost.jpg|Roma, [[11 settembre]] [[1926]]: attentato di [[Gino Lucetti]]. | |||
41cost.jpg|Parigi, [[7 aprile]] [[1912]]: arresto di [[Raymond Callemin]]. | |||
42cost.jpg|Parigi, [[5 ottobre]] [[1901]]: [[Alexandre Jacob]]. | |||
43cost.jpg|Oranienburg, [[10 luglio]] [[1934]]: morte di [[Erich Mühsam]]. | |||
44cost.jpg|San Pietroburgo, [[14 aprile]] [[1879]]: attentato di [[Alexander Soloviev]]. | |||
45cost.jpg|Lione, [[1894]]: attentato di [[Sante Caserio]]. | |||
46cost.jpg|Surete, [[30 marzo]] [[1892]]: la [[polizia]] misura [[Ravachol]]. | |||
47cost.jpg|Parigi, [[1911]]: [[Jules Bonnot]] con [[Pierre Jourdan]]. | |||
48cost.jpg|Buffalo, [[6 settembre]] [[1901]]: attentato di [[Leon Czolgosz]]. | |||
49cost.jpg|Fresno, California, [[1910]]: [[Frank Little]]. | |||
50cost.jpg|Quarta di copertina | |||
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== Libri sull'anarchia == | |||
* ''Romancero Anarchiste'', Eric Losfeld, Parigi [[1973]] | |||
*''The Art of Anarchy'', Cienfuegos Press, Londra [[1975]] | |||
*''Ravachol & Cia.'', Quadrangono Libri, Conegliano [[1975]] (con Pietro Favari) | |||
*''Ravachol et ses compagnons'', Editions du Chêne, Parigi [[1976]] (con Jacques Baynac) | |||
== Libri su Costantini == | |||
*Roberto Farina, ''Flavio Costantini. L'anarchia, molto cordialmente'', Milieu Edizioni, Milano [[2016]] | |||
==Collegamenti esterni== | |||
[https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/19/flavio-costantini-quel-pittore-dellanarchia/2558392/ ''Flavio Costantini, quel pittore dell'anarchia''] | |||
[[Categoria:Arti figurative|Costantini, Flavio]] | [[Categoria:Arti figurative|Costantini, Flavio]] | ||