Traffico di droga: differenze tra le versioni

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[[File:Second Opium War-guangzhou.jpg|thumb|right|300px|Combattimenti a Guangzhou durante la seconda [[Guerra dell'oppio e colonizzazione della Cina (XIX secolo)|guerra dell'oppio]]]]Il '''traffico delle droghe''' (o narcotraffico) è un'industria illegale fondata sulla produzione, acquisto e vendita di sostanze stupefacenti illegali. Queste sono certamente una delle principali fonti di ricchezza e potere delle organizzazioni malavitose, ma sarebbe errato pensare che queste attività vengano osteggiate dalle [[autorità]] nazionali e sovranazionali, così come comunemente invece si pensa. Infatti, ci sono prove storiche incontrovertibili che attestano l'esistenza di rapporti diretti e indiretti, se non proprio costanti quantomeno saltuari, tra istituzioni e [[Mafia e Fascismo|mafie]] di ogni tipo, allo scopo di controllare questo mercato e poterne così non solo lucrarne immense ricchezze ma anche utilizzarlo strumento di controllo sociale.
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[[File:Second Opium War-guangzhou.jpg|thumb|right|300px|Combattimenti a Guangzhou durante la seconda [[Guerra dell'oppio e colonizzazione della Cina (XIX secolo)|guerra dell'oppio]].]]Il '''traffico delle droghe''' (o narcotraffico) è un'industria illegale fondata sulla produzione, acquisto e vendita di sostanze stupefacenti illegali. Queste sono certamente una delle principali fonti di ricchezza e potere delle organizzazioni malavitose, ma sarebbe errato pensare che queste attività vengano osteggiate dalle [[autorità]] nazionali e sovranazionali, così come comunemente invece si pensa. Infatti, ci sono prove storiche incontrovertibili che attestano l'esistenza di rapporti diretti e indiretti, se non proprio costanti quantomeno saltuari, tra istituzioni e [[Mafia e fascismo|mafie]] di ogni tipo, allo scopo di controllare questo mercato e poterne così non solo lucrarne immense ricchezze ma anche utilizzarlo strumento di controllo sociale.


== Breve storia del narcotraffico ==
== Breve storia del narcotraffico ==
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: «Il generale Gianpaolo Ganzer non si è fatto scrupolo di accordarsi con pericolosissimi trafficanti ai quali ha dato la possibilità di vendere in Italia decine di chili di droga garantendo loro l'assoluta impunità. Ganzer ha tradito per interesse lo Stato e tutti i suoi doveri tra cui quello di rispettare e fare rispettare la legge».
: «Il generale Gianpaolo Ganzer non si è fatto scrupolo di accordarsi con pericolosissimi trafficanti ai quali ha dato la possibilità di vendere in Italia decine di chili di droga garantendo loro l'assoluta impunità. Ganzer ha tradito per interesse lo Stato e tutti i suoi doveri tra cui quello di rispettare e fare rispettare la legge».


Risalendo all'indietro nel tempo, è certo che anche il [[fascismo]] ebbe [[Il_secondo_dopo-guerra_in_Italia:_corpi_di_polizia_e_repressione_della_lotta_antifascista#Il_finanziamento_alla_casa_del_fascio_di_Nola|rapporti con organizzazioni dedite allo spaccio]]: il boss Vito Genovese <ref> [http://www.archivio900.it/it/nomi/nom.aspx?id=1393 Foto di Vito Genovese con Salvatore Giuliano]. Genovese è fotografato con la divisa dell'esercito americano,insieme a Salvatore Giuliano, responsabile dei fatti di [[Portella della Ginestra]], ciò dimostra che i due si conoscevano, anzi Giuliano godeva della protezione di Genovese quando passò con i "liberatori".</ref> era in [[Italia]] quando l'anarchico [[Carlo Tresca]] venne assassinato. Vi giunse dagli [[USA]] nel [[1935]] con il beneplacito del [[fascismo|regime fascista]], che lo salvò così da un arresto per omicidio. In seguito l'Oss (ex CIA), investigando su questi avvenimenti prese atto che la Casa del fascio di Nola era stata costruita con un finanziamento proprio di Vito Genovese, che in questo modo intendeva ringraziare il "Duce" per la protezione ricevuta. Il Genovese, durante l'armistizio, "trafficava" droga sempre nel Nolano, insieme al suo "segretario" Mike Miranda e in combutta col suo socio d'affari Lucky Luciano. Già prima di questo periodo i [[Fascismo| fascisti]] non lo ostacolarono per nulla nello sviluppo dei suoi affari. Nel proseguo la moglie di Genovese descriverà i propri viaggi negli [[USA]] (commissione Kefauver, 1952), necessari per prelevare e rifornire di denaro il consorte, di cui qualche "briciola" fu anche utilizzata per la costruzione della casa del fascio di Nola.
Risalendo all'indietro nel tempo, è certo che anche il [[fascismo]] ebbe [[Il_secondo_dopoguerra_in_Italia:_corpi_di_polizia_e_repressione_della_lotta_antifascista#Il_finanziamento_alla_casa_del_fascio_di_Nola|rapporti con organizzazioni dedite allo spaccio]]: il boss Vito Genovese <ref> [http://www.archivio900.it/it/nomi/nom.aspx?id=1393 Foto di Vito Genovese con Salvatore Giuliano]. Genovese è fotografato con la divisa dell'esercito americano,insieme a Salvatore Giuliano, responsabile dei fatti di [[Portella della Ginestra]], ciò dimostra che i due si conoscevano, anzi Giuliano godeva della protezione di Genovese quando passò con i "liberatori".</ref> era in [[Italia]] quando l'anarchico [[Carlo Tresca]] venne assassinato. Vi giunse dagli [[USA]] nel [[1935]] con il beneplacito del [[fascismo|regime fascista]], che lo salvò così da un arresto per omicidio. In seguito l'Oss (ex CIA), investigando su questi avvenimenti prese atto che la Casa del Fascio di Nola era stata costruita con un finanziamento proprio di Vito Genovese, che in questo modo intendeva ringraziare il "Duce" per la protezione ricevuta. Il Genovese, durante l'armistizio, "trafficava" droga sempre nel Nolano, insieme al suo "segretario" Mike Miranda e in combutta col suo socio d'affari Lucky Luciano. Già prima di questo periodo i [[Fascismo| fascisti]] non lo ostacolarono per nulla nello sviluppo dei suoi affari. Nel proseguo la moglie di Genovese descriverà i propri viaggi negli [[USA]] (commissione Kefauver, 1952), necessari per prelevare e rifornire di denaro il consorte, di cui qualche "briciola" fu anche utilizzata per la costruzione della casa del fascio di Nola.


Il problema ovviamente non è solo italiano, infatti, secondo ''The Politics of Heroin in Southeast Asia'', uno studio del [[1972]] firmato da Alfred W. McCoy, i servizi segreti [[Francia|francesi]] finanziarono i guerriglieri [[Hmong]] nella [[Prima guerra d'Indocina]] prendendo il controllo del cosiddetto "Triangolo d'oro" e dando protezione economica ai pirati del fiume [[Mekong]], che possedevano le piantagioni di [[oppio]]. Negli anni sessanta, sempre secondo la stessa fonte, la [[Central Intelligence Agency|CIA]] sostenne economicamente il [[Kuomintang]], cioè le forze fedeli al generale [[Chiang Kai-Shek]] che combattevano i [[comunismo|comunisti]] cinesi, aiutando gli [[anticomunismo|anticomunisti]] e alcuni criminali cinesi a contrabbandare l'[[oppio]] dalla [[Birmania]] e dalla [[Thailandia]]. Fu la stesa CIA a fornire aerei della [[Air America]], la famosa compagnia aerea usata per operazioni segrete durante la [[guerra del Vietnam]].
Il problema ovviamente non è solo italiano, infatti, secondo ''The Politics of Heroin in Southeast Asia'', uno studio del [[1972]] firmato da Alfred W. McCoy, i servizi segreti [[Francia|francesi]] finanziarono i guerriglieri [[Hmong]] nella [[Prima guerra d'Indocina]] prendendo il controllo del cosiddetto "Triangolo d'oro" e dando protezione economica ai pirati del fiume [[Mekong]], che possedevano le piantagioni di [[oppio]]. Negli anni sessanta, sempre secondo la stessa fonte, la [[Central Intelligence Agency|CIA]] sostenne economicamente il [[Kuomintang]], cioè le forze fedeli al generale [[Chiang Kai-Shek]] che combattevano i [[comunismo|comunisti]] cinesi, aiutando gli [[anticomunismo|anticomunisti]] e alcuni criminali cinesi a contrabbandare l'[[oppio]] dalla [[Birmania]] e dalla [[Thailandia]]. Fu la stesa CIA a fornire aerei della [[Air America]], la famosa compagnia aerea usata per operazioni segrete durante la [[guerra del Vietnam]].
[[Image:Noam chomsky.jpg |thumb|[[Guerra dell'oppio e colonizzazione della Cina (XIX secolo)|Noam Chomsky]]]]
[[Image:Noam chomsky.jpg |thumb|[[Guerra dell'oppio e colonizzazione della Cina (XIX secolo)|Noam Chomsky]]]]
Secondo [[Noam Chomsky]] il governo americano ha da sempre avuto un ruolo importante nel traffico degli stupefacenti fin dalla [[II Guerra Mondiale|II guerra mondiale]]. In quell'epoca la preoccupazione principale della [[CIA]] era quella di impedire che la [[gli anarchici e la resistenza antifascista|resistenza antifascista]] europea evolvesse verso la [[rivoluzione sociale]]:  
Secondo [[Noam Chomsky]] il governo americano ha da sempre avuto un ruolo importante nel traffico degli stupefacenti fin dalla [[II Guerra Mondiale|Seconda guerra mondiale]]. In quell'epoca la preoccupazione principale della [[CIA]] era quella di impedire che la [[gli anarchici e la resistenza antifascista|resistenza antifascista]] europea evolvesse verso la [[rivoluzione sociale]]:  
: «La Cia pertanto iniziò a indebolire ed a dividere il movimento operaio francese - con l'aiuto dei principali leader laburisti americani, i quali furono piuttosto orgogliosi del loro ruolo. Il compito della Cia richiedeva l'utilizzo di crumiri e di agenti provocatori. E chi li poteva procurare più facilmente se non la Mafia? Questa ovviamente non si accollò questa fatica solo per il gusto di farlo, ma volle un compenso per l'impegno profuso. E lo ottenne: fu autorizzata a ricostruire il racket dell'eroina, che era stato soppresso dai governi fascisti - ed ecco come nacque la famosa "French connection" che dominò il mercato della droga fino agli anni 60. Successivamente il centro del mercato della droga si spostò in Indocina, soprattutto in Laos e in Thailandia. Anche questo cambiamento fu un "effetto collaterale" di un'operazione della Cia: la "guerra segreta" combattuta in quei paesi durante la guerra del Vietnam da un esercito mercenario al soldo dell'intelligence americana. Anche costoro avevano preteso un compenso per il contributo prestato. Più tardi, quando la Cia spostò il proprio campo di attività in Pakistan e in Afghanistan, il racket della droga esplose anche lì. Allo stesso modo, la guerra clandestina contro il Nicaragua rappresentò l'asso nella manica per i narcotrafficanti della regione, quando i voli illegali allestiti dalla Cia per le forze mercenarie pagate dagli Usa offrirono una via facile e comoda, nel viaggio di ritorno, per spedire la droga in America: qualche volta addirittura, riferiscono i narcotrafficanti, istradata attraverso le basi dell'aviazione degli Stati Uniti. La stretta correlazione tra il racket della droga e il terrorismo internazionale (chiamato talora "contro-guerriglia", "conflitto a bassa intensità " o con qualche altro eufemismo) non sorprende. Le operazioni clandestine richiedono un'enorme quantità di denaro, alle cui origini è meglio che non si possa risalire. E richiedono anche manodopera criminale. Il resto viene da sé» <ref name="Chomsky"> [http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ziosam_19.html La lotta contro certe droghe] di [[Noam Chomsky]]</ref>.
: «La Cia pertanto iniziò a indebolire ed a dividere il movimento operaio francese - con l'aiuto dei principali leader laburisti americani, i quali furono piuttosto orgogliosi del loro ruolo. Il compito della Cia richiedeva l'utilizzo di crumiri e di agenti provocatori. E chi li poteva procurare più facilmente se non la Mafia? Questa ovviamente non si accollò questa fatica solo per il gusto di farlo, ma volle un compenso per l'impegno profuso. E lo ottenne: fu autorizzata a ricostruire il racket dell'eroina, che era stato soppresso dai governi fascisti - ed ecco come nacque la famosa "French connection" che dominò il mercato della droga fino agli anni 60. Successivamente il centro del mercato della droga si spostò in Indocina, soprattutto in Laos e in Thailandia. Anche questo cambiamento fu un "effetto collaterale" di un'operazione della Cia: la "guerra segreta" combattuta in quei paesi durante la guerra del Vietnam da un esercito mercenario al soldo dell'intelligence americana. Anche costoro avevano preteso un compenso per il contributo prestato. Più tardi, quando la Cia spostò il proprio campo di attività in Pakistan e in Afghanistan, il racket della droga esplose anche lì. Allo stesso modo, la guerra clandestina contro il Nicaragua rappresentò l'asso nella manica per i narcotrafficanti della regione, quando i voli illegali allestiti dalla Cia per le forze mercenarie pagate dagli Usa offrirono una via facile e comoda, nel viaggio di ritorno, per spedire la droga in America: qualche volta addirittura, riferiscono i narcotrafficanti, istradata attraverso le basi dell'aviazione degli Stati Uniti. La stretta correlazione tra il racket della droga e il terrorismo internazionale (chiamato talora "contro-guerriglia", "conflitto a bassa intensità " o con qualche altro eufemismo) non sorprende. Le operazioni clandestine richiedono un'enorme quantità di denaro, alle cui origini è meglio che non si possa risalire. E richiedono anche manodopera criminale. Il resto viene da sé» <ref name="Chomsky"> [http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ziosam_19.html La lotta contro certe droghe] di [[Noam Chomsky]]</ref>.


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La [[Guerra dell'oppio e colonizzazione della Cina (XIX secolo)|guerra dell'oppio (XIX secolo)]] tra [[Cina]] e [[Gran Bretagna|Inghilterra]] sono state l'esemplificazione di come dietro la guerra militare possa nascondersi il bieco obiettivo della diffusione e commercializzazione delle sostanze stupefacenti. Molto spesso, al contrario, gli interventi militari e le guerre vengono invece lo smercio illegale di droghe serve proprio per il finanziamento di queste operazioni.  
La [[Guerra dell'oppio e colonizzazione della Cina (XIX secolo)|guerra dell'oppio (XIX secolo)]] tra [[Cina]] e [[Gran Bretagna|Inghilterra]] sono state l'esemplificazione di come dietro la guerra militare possa nascondersi il bieco obiettivo della diffusione e commercializzazione delle sostanze stupefacenti. Molto spesso, al contrario, gli interventi militari e le guerre vengono invece lo smercio illegale di droghe serve proprio per il finanziamento di queste operazioni.  


Per esempio, durante l'amministrazione Reagan (20 gennaio 1981 - 20 gennaio 1989) e quella Bush (20 gennaio 1989 - 20 gennaio 1993), gli [[USA]] hanno appoggiato direttamente e indirettamente governi reazionari o gruppi paramilatari criminali del centro e sud-america, i quali spesso erano legati ad attività criminali che implicavano il traffico di droga, esseri umani, sfruttamento della prostituzione, ecc. Un caso emblematico fu quello di Panama, che dal [[1983]] era sostanzialmente sotto il controllo di Manuel Noriega, un criminale spacciatore di droga al servizio della CIA e dello spionaggio americano. Nel suo ''[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ziosam_12.html I cortili dello zio Tom (cap. L'invasione di Panama)]'', [[Noam Chomsky]] riporta che «nel 1983, una commissione del Senato americano concluse che Panama era uno dei principali centri per il riciclaggio dei proventi della droga, oltre che un crocevia per il suo smistamento ma i governi americani continuarono a giovarsi dei servizi di Noriega. Nel maggio del 1986 il direttore della Drug Enforcement Agency (l'agenzia federale antidroga degli Usa, NdT) elogiò Noriega per la sua "efficace politica anti-trafficanti". Un anno dopo, lo stesso direttore di compiaceva "della stretta collaborazione con Noriega", mentre il procuratore generale Edwin Meese bloccava un'indagine del Dipartimento di Giustizia Usa sulle attività criminali dell'uomo forte di Panama.»  
Per esempio, durante l'amministrazione Reagan (20 gennaio 1981 - 20 gennaio 1989) e quella Bush (20 gennaio 1989 - 20 gennaio 1993), gli [[USA]] hanno appoggiato direttamente e indirettamente governi reazionari o gruppi paramilatari criminali del centro e sud-america, i quali spesso erano legati ad attività criminali che implicavano il traffico di droga, esseri umani, sfruttamento della prostituzione ecc. Un caso emblematico fu quello di Panama, che dal [[1983]] era sostanzialmente sotto il controllo di Manuel Noriega, un criminale spacciatore di droga al servizio della CIA e dello spionaggio americano. Nel suo ''[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ziosam_12.html I cortili dello zio Tom (cap. L'invasione di Panama)]'', [[Noam Chomsky]] riporta che «nel 1983, una commissione del Senato americano concluse che Panama era uno dei principali centri per il riciclaggio dei proventi della droga, oltre che un crocevia per il suo smistamento ma i governi americani continuarono a giovarsi dei servizi di Noriega. Nel maggio del 1986 il direttore della Drug Enforcement Agency (l'agenzia federale antidroga degli Usa, NdT) elogiò Noriega per la sua "efficace politica anti-trafficanti". Un anno dopo, lo stesso direttore di compiaceva "della stretta collaborazione con Noriega", mentre il procuratore generale Edwin Meese bloccava un'indagine del Dipartimento di Giustizia Usa sulle attività criminali dell'uomo forte di Panama.»  


Solo nel [[1988]] Noriega venne incriminato dalle [[autorità]] americane, ma la questione della droga e dei diritti umani fu solo un pretesto per coprire il loro reale interesse: invadere il paese e controllare il canale di Panama. Così, dopo un fallito golpe, gli yankee invasero il paese nel [[1990]]. Subito dopo la destituzione di Noriega, il potere passò alla minoranza bianca panamense, gran parte dei quali erano dei banchieri. «Il narcotraffico da quelle parti è sempre stato svolto soprattutto dalle banche - il sistema bancario in pratica sfugge ad ogni regolamentazione e rappresenta quindi un o sbocco naturale per il denaro sporco.» <ref>Chomsky, "Year 501: World Orders, Old and New, part. 1", in Z; marzo 1992, pp. 24-36.</ref>
Solo nel [[1988]] Noriega venne incriminato dalle [[autorità]] americane, ma la questione della droga e dei diritti umani fu solo un pretesto per coprire il loro reale interesse: invadere il paese e controllare il canale di Panama. Così, dopo un fallito golpe, gli yankee invasero il paese nel [[1990]]. Subito dopo la destituzione di Noriega, il potere passò alla minoranza bianca panamense, gran parte dei quali erano dei banchieri. «Il narcotraffico da quelle parti è sempre stato svolto soprattutto dalle banche - il sistema bancario in pratica sfugge ad ogni regolamentazione e rappresenta quindi un o sbocco naturale per il denaro sporco.» <ref>Chomsky, "Year 501: World Orders, Old and New, part. 1", in Z; marzo 1992, pp. 24-36.</ref>


Anche l'attenzionamento da parte dei militari USA verso El Salvador, Grenada, Panama, Honduras, Guatemala e Nicaragua <ref>Il Salvador, dal 1980 al 1992, con vari gradi intensità, fu sconvolto da una drammatica una guerra civile tra diversi movimenti sociali e forze reazionarie sostenute dagli USA; Grenada fu invasa nel 1983, Panama nel 1989; negli anni '80 gli USA appoggiarono governi illiberali locali che non si facevano scrupolo ad arrestare ed ammazzare i membri della sinistra hondurena. Durante il governo di Suazo Córdova gli Stati Uniti, attraverso la loro base di Palmerola, usarono il territorio honduregno come base dei controrivoluzionari nicaraguensi con il fine di deporre il governo comunista di Daniel Ortega in Nicaragua; dagli anni cinquanta agli anni novanta (con un periodo di pausa tra il 1977 e il 1982), il governo USA supportò direttamente l'[[esercito]] del Guatemala che non si fece scrupolo ad assassinare brutalmente migliaia di civili (Nel [[1992]] il premio Nobel per la pace venne assegnato a Rigoberta Menchú, un'attivista indigena per i diritti umani, grazie ai suoi sforzi per portare l'attenzione internazionale sul genocidio perpetrato dal [[governo]] nei confronti della popolazione indigena.); in Nicaragua gli USA appoggiarono lungamente la dittatura della famiglia Somoza, responsabile peraltro di innumerevoli massacri tra i ciivli, contro i rivoluzionari sandinisti. Fra il 1980 e il 1989 furono attivi i gruppi militari dei [[Contras]], in [[Honduras]] ed [[El Salvador]], in gran parte vecchi membri della Guardia Nacional fedele a Somoza. Questi furono finanziati illegalmente dagli Stati Uniti, cosa che innescò lo scandalo [[Iran-Contras]] (detto anche "Irangate"). La loro principale attività consisteva nel creare uno stato di agitazione nei confini, spesso uccidendo figure importanti del governo sandinista dando l'impressione alla stampa internazionale di una resistenza interna al governo.</ref>comportò il sostegno di gruppi paramilatari locali che presero ad attaccare i movimenti sociali che in quei luoghi, soprattutto tra gli anni '80 e i primi anni '90, presero a chiedere più [[democrazia]] e maggiori diritti per le classi più povere. Non solo questi paramilitari finanziavano le proprie atrocità attraverso lo spaccio, ma la "guerra alle droghe" fu presa a pretesto dal governo americano per giustificare l'invasione militare di questi paesi.
Anche l'attenzionamento da parte dei militari USA verso El Salvador, Grenada, Panama, Honduras, Guatemala e Nicaragua <ref>Il Salvador, dal 1980 al 1992, con vari gradi intensità, fu sconvolto da una drammatica una guerra civile tra diversi movimenti sociali e forze reazionarie sostenute dagli USA; Grenada fu invasa nel 1983, Panama nel 1989; negli anni '80 gli USA appoggiarono governi illiberali locali che non si facevano scrupolo ad arrestare ed ammazzare i membri della sinistra hondurena. Durante il governo di Suazo Córdova gli Stati Uniti, attraverso la loro base di Palmerola, usarono il territorio honduregno come base dei controrivoluzionari nicaraguensi con il fine di deporre il governo comunista di Daniel Ortega in Nicaragua; dagli anni cinquanta agli anni novanta (con un periodo di pausa tra il 1977 e il 1982), il governo USA supportò direttamente l'[[esercito]] del Guatemala che non si fece scrupolo ad assassinare brutalmente migliaia di civili (Nel [[1992]] il premio Nobel per la pace venne assegnato a Rigoberta Menchú, un'attivista indigena per i diritti umani, grazie ai suoi sforzi per portare l'attenzione internazionale sul genocidio perpetrato dal [[governo]] nei confronti della popolazione indigena.); in Nicaragua gli USA appoggiarono lungamente la dittatura della famiglia Somoza, responsabile peraltro di innumerevoli massacri tra i ciivli, contro i rivoluzionari sandinisti. Fra il 1980 e il 1989 furono attivi i gruppi militari dei [[Contras]], in [[Honduras]] ed [[El Salvador]], in gran parte vecchi membri della Guardia Nacional fedele a Somoza. Questi furono finanziati illegalmente dagli Stati Uniti, cosa che innescò lo scandalo [[Iran-Contras]] (detto anche "Irangate"). La loro principale attività consisteva nel creare uno stato di agitazione nei confini, spesso uccidendo figure importanti del governo sandinista dando l'impressione alla stampa internazionale di una resistenza interna al governo.</ref> comportò il sostegno di gruppi paramilatari locali che presero ad attaccare i movimenti sociali che in quei luoghi, soprattutto tra gli anni '80 e i primi anni '90, presero a chiedere più [[democrazia]] e maggiori diritti per le classi più povere. Non solo questi paramilitari finanziavano le proprie atrocità attraverso lo spaccio, ma la "guerra alle droghe" fu presa a pretesto dal governo americano per giustificare l'invasione militare di questi paesi.
: «Dal punto di vista internazionale, la "guerra alla droga" costituisce una copertura per l'ingerenza negli affari di altri paesi. All'interno, non ha molto a che vedere con il problema della droga, ma serve a distrarre la popolazione, ad aumentare la repressione nelle città, a costruire il consenso per l'attacco da sferrare contro le libertà civili [...] Allo stesso modo, la guerra clandestina contro il Nicaragua rappresentò l'asso nella manica per i narcotrafficanti della regione, quando i voli illegali allestiti dalla Cia per le forze mercenarie pagate dagli Usa offrirono una via facile e comoda, nel viaggio di ritorno, per spedire la droga in America: qualche volta addirittura, riferiscono i narcotrafficanti, istradata attraverso le basi dell'aviazione degli Stati Uniti. La stretta correlazione tra il racket della droga e il terrorismo internazionale (chiamato talora "contro-guerriglia", "conflitto a bassa intensità " o con qualche altro eufemismo) non sorprende. Le operazioni clandestine richiedono un'enorme quantità di denaro, alle cui origini è meglio che non si possa risalire. E richiedono anche manodopera criminale. Il resto viene da sé.» (Noam Chomsky, ''[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ziosam_12.html I cortili dello zio Tom (cap. La lotta contro (certe) droghe)]'')
: «Dal punto di vista internazionale, la "guerra alla droga" costituisce una copertura per l'ingerenza negli affari di altri paesi. All'interno, non ha molto a che vedere con il problema della droga, ma serve a distrarre la popolazione, ad aumentare la repressione nelle città, a costruire il consenso per l'attacco da sferrare contro le libertà civili [...] Allo stesso modo, la guerra clandestina contro il Nicaragua rappresentò l'asso nella manica per i narcotrafficanti della regione, quando i voli illegali allestiti dalla Cia per le forze mercenarie pagate dagli Usa offrirono una via facile e comoda, nel viaggio di ritorno, per spedire la droga in America: qualche volta addirittura, riferiscono i narcotrafficanti, istradata attraverso le basi dell'aviazione degli Stati Uniti. La stretta correlazione tra il racket della droga e il terrorismo internazionale (chiamato talora "contro-guerriglia", "conflitto a bassa intensità " o con qualche altro eufemismo) non sorprende. Le operazioni clandestine richiedono un'enorme quantità di denaro, alle cui origini è meglio che non si possa risalire. E richiedono anche manodopera criminale. Il resto viene da sé.» (Noam Chomsky, ''[http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/ziosam_12.html I cortili dello zio Tom (cap. La lotta contro (certe) droghe)]'')


Chiarisce ancora Laura Carlsen in un articolo pubblicato su ''CounterPunch'':
Chiarisce ancora Laura Carlsen in un articolo pubblicato su ''CounterPunch'':


:«La guerra alla droga è diventata il principale veicolo di militarizzazione dell'America Latina. Un veicolo finanziato e promosso dal governo degli Stati Uniti e alimentato da una combinazione di falsa morale, ipocrisia e molto timore profondo. La cosiddetta "guerra alla droga" è in realtà una guerra contro le persone, soprattutto contro i giovani, le donne, i popoli indigeni e i dissidenti. La guerra alla droga è diventata la strada principale del Pentagono per occupare e controllare i paesi a spese di intere società e molte, molte vite» (
:«La guerra alla droga è diventata il principale veicolo di militarizzazione dell'America Latina. Un veicolo finanziato e promosso dal governo degli Stati Uniti e alimentato da una combinazione di falsa morale, ipocrisia e molto timore profondo. La cosiddetta "guerra alla droga" è in realtà una guerra contro le persone, soprattutto contro i giovani, le donne, i popoli indigeni e i dissidenti. La guerra alla droga è diventata la strada principale del Pentagono per occupare e controllare i paesi a spese di intere società e molte, molte vite».
Inutile sottolineare che dopo la guerra molti di questi paesi furono socialmente distrutti, Grenada, per esempio, divenne uno dei principali centri di riciclaggio dei narcodollari. «Anche il Nicaragua, dopo la vittoria di Washington nelle elezioni del 1990, è diventato un crocevia per la droga diretta verso il mercato americano». Stesso schema è stato utilizzato anche in Somalia, che ha subito diverse e violente ingerenze militari occidentali (guidate dagli USA), tra cui la fallimentare missione militare pseudo-umanitaria denominata ''Operazione Restore Hope'' ([[3 dicembre]] [[1992]]-[[4 maggio]] [[1993]]), «dove le milizie filo-statunitensi, in questi giorni, hanno sostenuto una battaglia contro le milizie "islamiche" per disputarsi il controllo dell'aeroporto di Dainile a Mogadiscio, e quindi del traffico di droga che passa per quell'aeroporto». <ref>[http://www.comidad.org/commentario2006/031commentario.html Articolo del Comidad]</ref>
Inutile sottolineare che dopo la guerra molti di questi paesi furono socialmente distrutti, Grenada, per esempio, divenne uno dei principali centri di riciclaggio dei narcodollari. «Anche il Nicaragua, dopo la vittoria di Washington nelle elezioni del 1990, è diventato un crocevia per la droga diretta verso il mercato americano». Stesso schema è stato utilizzato anche in Somalia, che ha subito diverse e violente ingerenze militari occidentali (guidate dagli USA), tra cui la fallimentare missione militare pseudo-umanitaria denominata ''Operazione Restore Hope'' ([[3 dicembre]] [[1992]]-[[4 maggio]] [[1993]]), «dove le milizie filo-statunitensi, in questi giorni, hanno sostenuto una battaglia contro le milizie "islamiche" per disputarsi il controllo dell'aeroporto di Dainile a Mogadiscio, e quindi del traffico di droga che passa per quell'aeroporto». <ref>[http://www.comidad.org/commentario2006/031commentario.html Articolo del Comidad]</ref>


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==== La CIA, Al Qaeda e l'Afghanistan ====
==== La CIA, Al Qaeda e l'Afghanistan ====
: ''Secondo diverse ipotesi <ref>[http://infoshocktorino.noblogs.org/gallery/5536/Afghanistan.pdf Afghanistan ed oppio]</ref> <ref>[http://www.comidad.org/dblog/storico.asp?s=&m=&pagina=131&ordinamento=asc Per Obama sarà l'oppio afghano a salvare l'economia]</ref>, anche la stessa guerra in Afghanistan sarebbe stata messa in atto, tra le altre cose, per controllare la produzione di oppio. Secondo il sito web [http://theunjustmedia.com/Afghanistan/pictures/sep11/Poppy%20Cultivation%20flourishes%20under%20the%20watchful%20eyes%20of%20the%20Crusaders%20and%20their%20lackeys%20in%20Afghanistan.htm TheUnjustmedia], vicino alle posizioni talebani, riporta che «gli invasori terroristi <ref>Con il terimne "terroristi" ci si riferisce alla NATO</ref>pattugliano i campi di oppio nella provincia dell'Helmand". "Si noti che mentre sotto l'Emirato Islamico le coltivazioni di oppio ebbero uno stop, sotto gli invasori americani, l'Afganistan è diventato il primo produttore mondiale, col 90% del totale".». Al di là delle posizioni di parte espresse da questo sito web, i dati parlano chiaro e dicono che con l'invasione della NATO la produzione di oppio è aumentata, così pure gli affari giganteschi che vi girano attorno.''
: ''Secondo diverse ipotesi <ref>[http://infoshocktorino.noblogs.org/gallery/5536/Afghanistan.pdf Afghanistan ed oppio]</ref> <ref>[http://www.comidad.org/dblog/storico.asp?s=&m=&pagina=131&ordinamento=asc Per Obama sarà l'oppio afghano a salvare l'economia]</ref>, anche la stessa guerra in Afghanistan sarebbe stata messa in atto, tra le altre cose, per controllare la produzione di oppio. Secondo il sito web [https://web.archive.org/web/20111008014603/http://theunjustmedia.com/Afghanistan/pictures/sep11/Poppy%20Cultivation%20flourishes%20under%20the%20watchful%20eyes%20of%20the%20Crusaders%20and%20their%20lackeys%20in%20Afghanistan.htm TheUnjustmedia], vicino alle posizioni talebani, riporta che «gli invasori terroristi <ref>Con il terimne "terroristi" ci si riferisce alla NATO</ref> pattugliano i campi di oppio nella provincia dell'Helmand". "Si noti che mentre sotto l'Emirato Islamico le coltivazioni di oppio ebbero uno stop, sotto gli invasori americani, l'Afganistan è diventato il primo produttore mondiale, col 90% del totale".». Al di là delle posizioni di parte espresse da questo sito web, i dati parlano chiaro e dicono che con l'invasione della NATO la produzione di oppio è aumentata, così pure gli affari giganteschi che vi girano attorno.''


:'''...Tratto ed ispirato da ''Il Libro Nero della Polvere Bianca. Droga: trafficanti, Cia e stampa'''''
:'''...Tratto ed ispirato da ''Il Libro Nero della Polvere Bianca. Droga: trafficanti, Cia e stampa'''''
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Il Kosovo è un territorio serbo amministrato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite che il [[17 febbraio]] [[2008]] ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza dalla [[Serbia]]. Lo stesso giorno la [[Costarica]] ne ha riconosciuto l'indipendenza, il giorno dopo è stata la volta di [[USA]] e [[Albania]].  
Il Kosovo è un territorio serbo amministrato dall'Organizzazione delle Nazioni Unite che il [[17 febbraio]] [[2008]] ha dichiarato unilateralmente la propria indipendenza dalla [[Serbia]]. Lo stesso giorno la [[Costarica]] ne ha riconosciuto l'indipendenza, il giorno dopo è stata la volta di [[USA]] e [[Albania]].  


91 dei 193 paesi dell'ONU (tra cui 22 dell'Unione europea, [[Stati Uniti]], [[Francia]] e [[Regno Unito]], tutti membri permanenti del consiglio di sicurezza con diritto di veto) ne riconoscono l'indipendenza; al contrario, atri 51 stati membri (tra cui [[Russia]] e [[Cina]], entrambi membri permanenti del consiglio di sicurezza con diritto di veto) si rifiutano accettarne la separazione dalla [[Serbia]].  
91 dei 193 paesi dell'ONU (tra cui 22 dell'Unione Europea, [[Stati Uniti]], [[Francia]] e [[Regno Unito]], tutti membri permanenti del consiglio di sicurezza con diritto di veto) ne riconoscono l'indipendenza; al contrario, atri 51 stati membri (tra cui [[Russia]] e [[Cina]], entrambi membri permanenti del consiglio di sicurezza con diritto di veto) si rifiutano accettarne la separazione dalla [[Serbia]].  


La storia recente del Kosovo è legata al conflitto del [[1999]], quando diverse forze internazionali (tra cui l'[[Italia]]) intervennero in armi per proteggere la componente albanese del Kosovo, che sarebbe stata presa di mira dal [[governo]] di Belgrado, e sostenere i guerriglieri dell'[[UCK]] (Esercito di liberazione del Kosovo). Ufficialmente la guerra fu un intervento umanitario, ma in realtà oggi è risaputo che «i leader di etnia albanese dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) erano responsabili dei traffici di organi umani alla fine degli anni novanta» <ref>[http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/380073 "Traffico di organi umani". Bufera sul governo del Kosovo]</ref>. Inoltre i boss della droga kosovari parteciparono attivamente alle trattative prima della guerra ed ai negoziati francesi di Rambouillet (febbraio 1999) fu delegato <ref>Nel suo ''La televisione va alla guerra'' (ed. RAI-ERI), Ennio Ramondino racconta che fu trovata una notevole quantità di "polvere bianca" nel bagaglio di uno dei delegati kosovari dell'UCK a Rambouillet. </ref>, in qualità di leader dei kosovari albanesi, colui che veniva definito dagli occidentali la «voce della ragione» all'interno del UÇK: [[Hashim Thaci]]. In realtà Thaci, diventato primo ministro del paese con le elezioni di fine [[2007]], è un personaggio ambiguo, accusato più volte di essere coinvolto in traffici di armi e droga:
La storia recente del Kosovo è legata al conflitto del [[1999]], quando diverse forze internazionali (tra cui l'[[Italia]]) intervennero in armi per proteggere la componente albanese del Kosovo, che sarebbe stata presa di mira dal [[governo]] di Belgrado, e sostenere i guerriglieri dell'[[UCK]] (Esercito di liberazione del Kosovo). Ufficialmente la guerra fu un intervento umanitario, ma in realtà oggi è risaputo che «i leader di etnia albanese dell'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) erano responsabili dei traffici di organi umani alla fine degli anni novanta» <ref>[http://archive.is/Jtlhn "Traffico di organi umani". Bufera sul governo del Kosovo]</ref>. Inoltre i boss della droga kosovari parteciparono attivamente alle trattative prima della guerra ed ai negoziati francesi di Rambouillet (febbraio 1999) fu delegato <ref>Nel suo ''La televisione va alla guerra'' (ed. RAI-ERI), Ennio Ramondino racconta che fu trovata una notevole quantità di "polvere bianca" nel bagaglio di uno dei delegati kosovari dell'UCK a Rambouillet. </ref>, in qualità di leader dei kosovari albanesi, colui che veniva definito dagli occidentali la «voce della ragione» all'interno del UÇK: [[Hashim Thaci]]. In realtà Thaci, diventato primo ministro del paese con le elezioni di fine [[2007]], è un personaggio ambiguo, accusato più volte di essere coinvolto in traffici di armi e droga:
:«Il capo del governo del Kosovo - anticipano il Guardian e la Bbc - viene indicato come il boss di un racket che ha iniziato le sue attività criminali nel corso della guerra del Kosovo proseguendole nel decennio successivo. Il rapporto, che conclude due anni di indagini e cita fra le sue fonti l'Fbi e altri servizi di intelligence, scrive che Thaci ha esercitato un "controllo violento" nell'ultimo decennio sul commercio di eroina» <ref>[http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo498267.shtml Kosovo, "premier Thaci boss mafioso"]</ref>.
:«Il capo del governo del Kosovo - anticipano il Guardian e la Bbc - viene indicato come il boss di un racket che ha iniziato le sue attività criminali nel corso della guerra del Kosovo proseguendole nel decennio successivo. Il rapporto, che conclude due anni di indagini e cita fra le sue fonti l'Fbi e altri servizi di intelligence, scrive che Thaci ha esercitato un "controllo violento" nell'ultimo decennio sul commercio di eroina» <ref>[http://archive.is/HtdIX Kosovo, "premier Thaci boss mafioso"]</ref>.
Durante il periodo nel quale fu a capo dell'[[UÇK]], egli è ritenuto responsabile - secondo quanto riporta il ''Washington Times'' - d'aver finanziato l'organizzazione attraverso il controllo di del traffico di eroina e cocaina verso l'Europa occidentale. <ref>"KLA finances fight with heroin sales Terror group is linked to crime network"; Jerry Seper. Washington Times. Washington, D.C.: May 3, 1999. pg. A.1</ref> Un'inchiesta coordinata da Dick Marty per il Consiglio d'Europa e svoltasi tra il [[2008]] e il [[2010]], ha identificato nel primo ministro kosovaro un criminale implicato nel contrabbando di armi, auto rubate, petrolio ed esseri umani (prostituzione e traffico d'organi), accusandolo inoltre di essere in connessione con altre organizzazioni malavitose internazionali. <ref>[http://www.axisglobe.com/article.asp?article=561 Articolo]</ref>
Durante il periodo nel quale fu a capo dell'[[UÇK]], egli è ritenuto responsabile - secondo quanto riporta il ''Washington Times'' - d'aver finanziato l'organizzazione attraverso il controllo di del traffico di eroina e cocaina verso l'Europa occidentale. <ref>"KLA finances fight with heroin sales Terror group is linked to crime network"; Jerry Seper. Washington Times. Washington, D.C.: May 3, 1999. pg. A.1</ref> Un'inchiesta coordinata da Dick Marty per il Consiglio d'Europa e svoltasi tra il [[2008]] e il [[2010]], ha identificato nel primo ministro kosovaro un criminale implicato nel contrabbando di armi, auto rubate, petrolio ed esseri umani (prostituzione e traffico d'organi), accusandolo inoltre di essere in connessione con altre organizzazioni malavitose internazionali. <ref>[http://archive.is/nXOkw Articolo]</ref>


Prima, durante e dopo la guerra (marzo-giugno 1999), il Kosovo ha goduto del totale sostegno, militare e politico della [[NATO]], presentatasi come unica forza in grado di tutelare le varie etnie presenti nel paese e garantirne il rispetto dei diritti umani. Nonostante (o forse proprio per questo?) la sponsorizzazione della NATO e la presenza di varie missioni militari e civili ([http://www.eulex-kosovo.eu/en/front/ EULEX], [http://www.unmikonline.org/pages/default.aspx UNMK] e KFOR: queste dovrebbero garantire l'ordine e la stabilità del paese), il Kosovo è divenuto l'epicentro del traffico degli stupefacenti in Europa. Il reddito di questo traffico raggiunge i 3 miliardi di euro, cioè il doppio rispetto al bilancio del Kosovo. Non è un caso che nel piccolo paese dei Balcani ci siano una moltitudine di [[banche]], le cui due più importanti, ProCredit Bank e Raffeisen Bank, hanno sostanzialmente il monopolio sul credito ed hanno colonizzato ogni cosa.  
Prima, durante e dopo la guerra (marzo-giugno 1999), il Kosovo ha goduto del totale sostegno, militare e politico della [[NATO]], presentatasi come unica forza in grado di tutelare le varie etnie presenti nel paese e garantirne il rispetto dei diritti umani. Nonostante (o forse proprio per questo?) la sponsorizzazione della NATO e la presenza di varie missioni militari e civili ([https://www.eulex-kosovo.eu/ EULEX], [http://archive.is/MNNY UNMK] e KFOR: queste dovrebbero garantire l'ordine e la stabilità del paese), il Kosovo è divenuto l'epicentro del traffico degli stupefacenti in Europa. Il reddito di questo traffico raggiunge i 3 miliardi di euro, cioè il doppio rispetto al bilancio del Kosovo. Non è un caso che nel piccolo paese dei Balcani ci siano una moltitudine di [[banche]], le cui due più importanti, ProCredit Bank e Raffeisen Bank, hanno sostanzialmente il monopolio sul credito ed hanno colonizzato ogni cosa.  
: «Il neonato Stato balcanico, creatura della NATO, risulta noto ormai come Mafialand, un Paese in cui ci sono più banche che abitanti. Il proliferare di banche e di sportelli ha ovviamente una sola motivazione: riciclaggio. » <ref>[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=494 La NATO sponsor del crimine organizzato]</ref>
: «Il neonato Stato balcanico, creatura della NATO, risulta noto ormai come Mafialand, un Paese in cui ci sono più banche che abitanti. Il proliferare di banche e di sportelli ha ovviamente una sola motivazione: riciclaggio.» <ref>[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=494 La NATO sponsor del crimine organizzato]</ref>


== Gli anarchici e l'antiproibizionismo ==
== Gli anarchici e l'antiproibizionismo ==
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La posizione degli anarchici rispetto al proibizionismo è conosciuta a tutti ed è ben distante dall'[[antiproibizionismo]] del Partito Radicale, che auspica una "legalizzazione" delle droghe e non la "liberalizzazione", come invece voluto dagli anarchici. Liberalizzare la droga quindi perché si riconosce ad ogni [[individuo]] la facoltà di gestire la propria vita come gli aggrada, ma soprattutto perché ciò impedirebbe anche di sviluppare quel cancro formato dalle strettissime relazioni esistenti tra mafia, istituzioni politiche, [[capitalismo]] e [[Colonialismo|neocolonialismo]].
La posizione degli anarchici rispetto al proibizionismo è conosciuta a tutti ed è ben distante dall'[[antiproibizionismo]] del Partito Radicale, che auspica una "legalizzazione" delle droghe e non la "liberalizzazione", come invece voluto dagli anarchici. Liberalizzare la droga quindi perché si riconosce ad ogni [[individuo]] la facoltà di gestire la propria vita come gli aggrada, ma soprattutto perché ciò impedirebbe anche di sviluppare quel cancro formato dalle strettissime relazioni esistenti tra mafia, istituzioni politiche, [[capitalismo]] e [[Colonialismo|neocolonialismo]].


Esempio recente di questi rapporti è l'aggressione militare all'Afghanistan portata avanti dagli Stati Uniti a partire dal 2001. Secondo le dichiarazioni istituzionali statunitensi la guerra avrebbe dovuto combattere i narcotrafficanti talebani, i dati dimostrano però che da quando è iniziata l'occupazione militare del paese asiatico si è assistito ad un incremento della produzione e del commercio dell'oppio <ref>[http://www.radicalparty.org/it/content/alcuni-dati-sulla-produzione-di-oppio-afghanistan Alcuni dati sulla produzione di oppio in Afghanistan]</ref>: dal [[2000]] al [[2008]] si è passati dalle 3278 alle 7700 tonnellate di oppio, registrando un lieve calo rispetto al [[2007]] (8200) ma avendo un più che raddoppiamento della produzione da quando gli americani si sono insediati nel paese <ref>[http://nuovo.camera.it/temiap/Afghanistan_oppio.pdf L'oppio in Afghanistan]</ref>.  
Esempio recente di questi rapporti è l'aggressione militare all'Afghanistan portata avanti dagli Stati Uniti a partire dal 2001. Secondo le dichiarazioni istituzionali statunitensi la guerra avrebbe dovuto combattere i narcotrafficanti talebani, i dati dimostrano però che da quando è iniziata l'occupazione militare del paese asiatico si è assistito ad un incremento della produzione e del commercio dell'oppio <ref>[http://www.radicalparty.org/it/content/alcuni-dati-sulla-produzione-di-oppio-afghanistan Alcuni dati sulla produzione di oppio in Afghanistan]</ref>: dal [[2000]] al [[2008]] si è passati dalle 3278 alle 7700 tonnellate di oppio, registrando un lieve calo rispetto al [[2007]] (8200) ma avendo un più che raddoppiamento della produzione da quando gli americani si sono insediati nel paese <ref>[https://leg16.camera.it/temiap/temi16/P0009.pdf La produzione di oppio in Afghanistan]</ref>.  


Ancor più inquietante è la strana coincidenza esistente tra il traficco degli stupefacenti e la presenza militare statunitense:
Ancor più inquietante è la strana coincidenza esistente tra il traficco degli stupefacenti e la presenza militare statunitense:
: «Secondo le agenzie specializzate dell'ONU, la cocaina parte dalla Colombia (guarda caso, occupata dagli USA) ed arriva al porto di Napoli (casualmente controllato dagli USA). Allo stesso modo, l'oppio parte dall'Afghanistan, occupato dagli USA, e transita per il Kosovo, occupato dagli USA con una delle più grandi basi militari del mondo, Bondsteel. Da Bondsteel l'oppio raffinato approda poi a Napoli, che è la colonia militare statunitense per eccellenza dal 1943. Ovviamente sono soltanto coincidenze del tutto "casuali", tanto è vero che i rapporti ONU si guardano bene dal rilevare questa strana onnipresenza statunitense sui luoghi del delitto di narcotraffico.» <ref>[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=347 Articolo del comidad.org]</ref>.
: «Secondo le agenzie specializzate dell'ONU, la cocaina parte dalla Colombia (guarda caso, occupata dagli USA) ed arriva al porto di Napoli (casualmente controllato dagli USA). Allo stesso modo, l'oppio parte dall'Afghanistan, occupato dagli USA, e transita per il Kosovo, occupato dagli USA con una delle più grandi basi militari del mondo, Bondsteel. Da Bondsteel l'oppio raffinato approda poi a Napoli, che è la colonia militare statunitense per eccellenza dal 1943. Ovviamente sono soltanto coincidenze del tutto "casuali", tanto è vero che i rapporti ONU si guardano bene dal rilevare questa strana onnipresenza statunitense sui luoghi del delitto di narcotraffico» <ref>[http://www.comidad.org/dblog/articolo.asp?articolo=347 Articolo del comidad.org]</ref>.
   
   
Tutti questi dati dimostrano anche l'ipocrisia che si nasconde dietro certe affermazioni della classe politica che a parole vorrebbe combattere la droga, ma nei fatti la avalla e la promuove in quanto "affare" economico e strumento di controllo delle masse.
Tutti questi dati dimostrano anche l'ipocrisia che si nasconde dietro certe affermazioni della classe politica che a parole vorrebbe combattere la droga, ma nei fatti la avalla e la promuove in quanto "affare" economico e strumento di controllo delle masse.