Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa: differenze tra le versioni

 
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I suoi primi mesi di vita vedono il circolo inserito nelle lotte operaie e studentesche, in particolare i primi Comitati Unitari di Base (CUB) dell'Azienda Trasporti Municipali, organismi di lavoratori che non si riconoscevano nei sindacati, perché troppo moderati, si ritrovano nella sede del Ponte.
I suoi primi mesi di vita vedono il circolo inserito nelle lotte operaie e studentesche, in particolare i primi Comitati Unitari di Base (CUB) dell'Azienda Trasporti Municipali, organismi di lavoratori che non si riconoscevano nei sindacati, perché troppo moderati, si ritrovano nella sede del Ponte.


Inizialmente tra i frequentatori del circolo c'è [[Pietro Valpreda]], con il quale i rapporti però non sono ottimali, al punto che gli viene intimato l'allontanamento dal "Ponte". Dopo la [[strage di piazza Fontana]], l'arresto di [[Pietro Valpreda]] e la defenestrazione di [[Giuseppe Pinelli]] dalla questura di Milano, il circolo si impegna nella campagna per la liberazione del primo (gli antichi dissapori erano ormai stati superati) e per dimostrare l'assassinio del secondo. Nel contesto della campagna di controinformazione sulla strage di piazza Fontana, e sempre nell'ambito dei militanti del "Ponte", nella primavera del '70 si costituisce una redazione composta da: [[Amedeo Bertolo]], [[Luciano Lanza]], [[Rossella Di Leo]], [[Fausta Bizzozzero]] e [[Paolo Finzi]], che darà vita alla [[stampa anarchica|rivista anarchica]] «[[A-rivista]]».
Inizialmente tra i frequentatori del circolo c'è [[Pietro Valpreda]], con il quale i rapporti però non sono ottimali, al punto che gli viene intimato l'allontanamento dal "Ponte". Dopo la strage di piazza Fontana, l'arresto di [[Pietro Valpreda]] e la defenestrazione di [[Giuseppe Pinelli]] dalla questura di Milano, il circolo si impegna nella campagna per la liberazione del primo (gli antichi dissapori erano ormai stati superati) e per dimostrare l'assassinio del secondo. Nel contesto della campagna di controinformazione sulla strage di piazza Fontana, e sempre nell'ambito dei militanti del "Ponte", nella primavera del '70 si costituisce una redazione composta da: [[Amedeo Bertolo]], [[Luciano Lanza]], [[Rossella Di Leo]], [[Fausta Bizzozzero]] e [[Paolo Finzi]], che darà vita alla [[stampa anarchica|rivista anarchica]] «[[A-rivista]]».


Dopo essere stati sfrattati da piazzale Lugano, dal '76/'77 la sede del circolo si è trasferita in viale Monza n. 255, dove si trova anche attualmente.
Dopo essere stati sfrattati da piazzale Lugano, dal '76/'77 la sede del circolo si è trasferita in viale Monza n. 255, dove si trova anche attualmente.
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== Attualità ==
== Attualità ==
[[Image:Pinelli3.jpg|right|thumb|300px|Le [[Giuseppe_Pinelli#La_questione_della_targa|due targhe]] in memoria di [[Giuseppe Pinelli]].]]
[[Image:Pinelli3.jpg|right|thumb|300px|Le [[Giuseppe_Pinelli#La_questione_della_targa|due targhe]] in memoria di [[Giuseppe Pinelli]].]]
Recentemente il Comune di Milano ha sostituito la targa dedicata a [[Giuseppe Pinelli]], posta in Piazza Fontana, dal Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa. Questa si riferiva a Pinelli come «ucciso innocente», quella apposta dal comune recita invece «innocente morto tragicamente». La targa era stata già sostituita nel [[2004]] dagli anarchici milanesi a causa dello stato di disfacimento dell'originale esposto per oltre trent'anni al clima meneghino. Il [[23 marzo]] [[2006]], gli anarchici del Ponte della Ghisolfa hanno ricollocato in piazza Fontana la loro targa, completa della dicitura originale. Per tanto, ora in quel luogo vi sono [[Giuseppe_Pinelli#La_questione_della_targa|due targhe]] che commemorano [[Giuseppe Pinelli]].
Dopo la morte di [[Pietro Valpreda|Valpreda]] ([[6 luglio]] [[2002]]), il "Ponte della Ghisolfa" ha organizzato il suo funerale, che ha visto la partecipazione di più di 3.000 persone.  


Dopo la morte di [[Pietro Valpreda|Valpreda]] ([[6 luglio]] [[2002]]), il "Ponte della Ghisolfa" ha organizzato il suo funerale, che ha visto la partecipazione di più di 3.000 persone.  
Tra il [[18 marzo|17]] e il [[18 marzo]] [[2006]] il Comune di Milano ha sostituito in piazza Fontana la targa dedicata a [[Giuseppe Pinelli]] (questa si riferisce a Pinelli come «ucciso innocente», quella apposta dal comune recita invece «innocente morto tragicamente»). La targa era stata già sostituita nel [[2004]] dagli anarchici milanesi a causa dello stato di disfacimento dell'originale esposto per oltre trent'anni al clima meneghino. Il [[23 marzo]] [[2006]] gli anarchici del Ponte della Ghisolfa hanno ricollocato in piazza Fontana la targa originaria. Pertanto, ora in quel luogo vi sono [[Giuseppe_Pinelli#La_questione_della_targa|due targhe]] che commemorano [[Giuseppe Pinelli]].


Il Ponte della Ghisolfa mantiene una notevole attività nel campo [[antimilitarismo|antimilitarista]], antiautoritario e in quello la diffusione di una cultura libertaria.
Il Ponte della Ghisolfa mantiene una notevole attività nel campo [[antimilitarismo|antimilitarista]], antiautoritario e in quello la diffusione di una cultura libertaria.
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