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[[File:Dionigi.gif|right|thumb|Pseudo-Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discendente di san Paolo]] | [[File:Dionigi.gif|right|thumb|Pseudo-Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discendente di san Paolo]] | ||
[[File:I 9 Cori Angelici.jpg|right|thumb|I 9 Cori Angelici. Miniatura dal breviario di Hildegard von Bingen (1098-1179)]] | [[File:I 9 Cori Angelici.jpg|right|thumb|I 9 Cori Angelici. Miniatura dal breviario di Hildegard von Bingen (1098-1179)]] | ||
Pseudo-Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discendente di san Paolo - nei due celebri trattati '''''De caelesti hierarchia''''' | Pseudo-Dionigi Areopagita, primo vescovo di Atene e discendente di san Paolo - nei due celebri trattati '''''De caelesti hierarchia''''' e '''''De ecclesiastica hierarchia''''', renderà corrente il termine in Occidente sottolineandone il carattere spiccatamente cosmologico e mistico e associandolo al concetto di ''tà xis'' (ordine, ordinamento), cosicché le gerarchie sono pensate quale fattore di stabilizzazione della ''eutaxìa'', ovvero dell'ordine complessivo del cosmo armonicamente costituito dai suoi aspetti terreno e celeste "simbolicamente" e misticamente stretti in una superiore unità; una manifestazione "graduale" del divino, a sua volta generatrice di conoscenza e santità. | ||
La creazione divina è così racchiusa dentro i limiti di gerarchie fantasticamente architettate, ma dentro cui è però visibile il distendersi dell'unico principio divino, che contiene in sé tutti gli esseri, giacché il fine delle gerarchie propriamente consiste nell'assimilazione e nella congiunzione, per quanto è possibile, con [[Dio]]. A tal proposito [[Torquato Tasso]] ebbe a dire: "''la ierarchia è ordine sacro, e il suo fine è l'imitazione d'Iddio''". | La creazione divina è così racchiusa dentro i limiti di gerarchie fantasticamente architettate, ma dentro cui è però visibile il distendersi dell'unico principio divino, che contiene in sé tutti gli esseri, giacché il fine delle gerarchie propriamente consiste nell'assimilazione e nella congiunzione, per quanto è possibile, con [[Dio]]. A tal proposito [[Torquato Tasso]] ebbe a dire: "''la ierarchia è ordine sacro, e il suo fine è l'imitazione d'Iddio''". | ||
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Lo studioso Bellini, a proposito dell'ordine gerarchico di Dionigi, definì la gerarchia come un ordine, cioè una disposizione [[ontologia|ontologica]] voluta da Dio, laddove anche i corpi dei morti vengono sepolti in ''luoghi diversi'' in base alla disposizione gerarchica di cui fanno parte. | Lo studioso Bellini, a proposito dell'ordine gerarchico di Dionigi, definì la gerarchia come un ordine, cioè una disposizione [[ontologia|ontologica]] voluta da Dio, laddove anche i corpi dei morti vengono sepolti in ''luoghi diversi'' in base alla disposizione gerarchica di cui fanno parte. | ||
La gerarchia secondo la concezione dionisiana è intesa ''cosmologicamente'' e riguarda, a partire dall'alto verso il basso, gli angeli, uomini, animali, piante ed esseri inanimati in un ordinamento sacro, immagine della bellezza del Principio divino, che ha la sacra funzione di portare a compimento... i misteri della sua propria illuminazione e che tende ad assimilarsi, per quanto gli è consentito, al proprio ''Principio'', divenendo ''collaboratore di Dio'' e mostrando "''come in | La gerarchia secondo la concezione dionisiana è intesa ''cosmologicamente'' e riguarda, a partire dall'alto verso il basso, gli angeli, uomini, animali, piante ed esseri inanimati in un ordinamento sacro, immagine della bellezza del Principio divino, che ha la sacra funzione di portare a compimento... i misteri della sua propria illuminazione e che tende ad assimilarsi, per quanto gli è consentito, al proprio ''Principio'', divenendo ''collaboratore di Dio'' e mostrando "''come in sé stesso, per quel che è possibile, si compie l'attività divina. (...). Così sono le beatissime gerarchie angeliche nelle quali il Padre ha generosamente manifestato la Sua luce e attraverso le quali noi possiamo elevarci fino al Suo assoluto splendore.''" | ||
== Il duplice aspetto della ''"gerarchia ecclesiastica"'' == | == Il duplice aspetto della ''"gerarchia ecclesiastica"'' == | ||
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In Germania il termine gerarchia neanche esisteva e dal periodo di [[Lutero]] lo si cominciò ad usare negativamente per indicare il dispotismo del governo del [[Papa]] di Roma e quanto connesso con il cattolicesimo. | In Germania il termine gerarchia neanche esisteva e dal periodo di [[Lutero]] lo si cominciò ad usare negativamente per indicare il dispotismo del governo del [[Papa]] di Roma e quanto connesso con il cattolicesimo. | ||
Altrettanto fece [[Fichte]] nel 1793 parlando dello ''spaventoso potere della gerarchia'', mentre in [[Immanuel Kant|Kant]] | Altrettanto fece [[Fichte]] nel 1793 parlando dello ''spaventoso potere della gerarchia'', mentre in [[Immanuel Kant|Kant]] il termine si incontra solo due volte e diventa sinonimo della costituzione della Chiesa la quale "''può essere [[monarchica]], o [[aristocratica]] o [[Democrazia|democratica]]: ma ciò concerne soltanto la forma organizzativa; la costituzione di essa è e rimane in costanza di tutte queste possibili forme sempre [[dispotica]]''". | ||
== La gerarchia nell'età moderna == | == La gerarchia nell'età moderna == | ||
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In altre parole, il [[lavoro]] è ben altro dalla merce alla quale il [[capitalismo]] vuole ridurlo. Il [[Autoproduzioni|lavoro creativo]], autonomo è fonte di orgoglio e di gioia, e parte di ciò che significa essere pienamente umano. Strappare dalle mani del lavoratore il controllo del lavoro ferisce profondamente il suo o la sua salute mentale e fisica. Infatti, [[Proudhon]] arrivò a dire che le compagnie capitaliste “''rapinano i corpi e le anime dei lavoratori salariati''” e sono un “''oltraggio alla dignità ed alla persona umana''”. | In altre parole, il [[lavoro]] è ben altro dalla merce alla quale il [[capitalismo]] vuole ridurlo. Il [[Autoproduzioni|lavoro creativo]], autonomo è fonte di orgoglio e di gioia, e parte di ciò che significa essere pienamente umano. Strappare dalle mani del lavoratore il controllo del lavoro ferisce profondamente il suo o la sua salute mentale e fisica. Infatti, [[Proudhon]] arrivò a dire che le compagnie capitaliste “''rapinano i corpi e le anime dei lavoratori salariati''” e sono un “''oltraggio alla dignità ed alla persona umana''”. | ||
Proudhon, riferendosi ai luoghi di lavoro, rende chiara la differenza: “o il lavoratore... sarà solo l'impiegato del padrone-capitalista-imprenditore; oppure parteciperà ... [e] avrà una voce in assemblea, in poche parole diverrà un associato. Nel primo caso il lavoratore è subordinato, sfruttato: la sua condizione permanente è di obbedienza... Nel secondo caso recupera la sua dignità di uomo e cittadino... è parte di una organizzazione di produzione, della quale prima era schiavo; (...)” <ref>Pierre-Joseph Proudhon, General Idea of the Revolution, pp. 215-216</ref> | Proudhon, riferendosi ai luoghi di lavoro, rende chiara la differenza: “o il lavoratore... sarà solo l'impiegato del padrone-capitalista-imprenditore; oppure parteciperà... [e] avrà una voce in assemblea, in poche parole diverrà un associato. Nel primo caso il lavoratore è subordinato, sfruttato: la sua condizione permanente è di obbedienza... Nel secondo caso recupera la sua dignità di uomo e cittadino... è parte di una organizzazione di produzione, della quale prima era schiavo; (...)” <ref>Pierre-Joseph Proudhon, General Idea of the Revolution, pp. 215-216</ref> | ||
== La gerarchia nel sistema democratico == | == La gerarchia nel sistema democratico == | ||
Gli anarchici sono convinti del fatto che le gerarchie tendono solo a creare privilegi e quindi a | Gli anarchici sono convinti del fatto che le gerarchie tendono solo a creare privilegi e quindi a perpetuarsi; cosicché, proprio quegli apparati amministrativi dello [[Stato]] democratico, ma anche in quelli non statali, nati per risolvere opportunamente, tramite il proprio lavoro, le varie problematiche di una società, come la povertà, l'abuso delle droghe, l'eliminazione del crimine, finiscono poi col far sì che tali problematiche si “'''''cronicizzino'''''” per continuare a garantirsi il proprio [[lavoro]] e la propria egemonia. | ||
== Citazioni == | == Citazioni == | ||
*«Vuoi rendere impossibile per chiunque opprimere un suo simile? Allora, assicurati che nessuno possa possedere il potere.» (Michail Bakunin) | *«Vuoi rendere impossibile per chiunque opprimere un suo simile? Allora, assicurati che nessuno possa possedere il potere.» (Michail Bakunin) | ||
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== Note == | == Note == | ||
<references/> | <references/> | ||
==Voci correlate== | ==Voci correlate== | ||
*[[Stato]] | *[[Stato]] | ||
*[[discriminazione]] | *[[discriminazione]] | ||
*[[autorità]] | *[[autorità]] | ||
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* [http://www.angelologia.it/gerarchie.htm Le gerarchie angeliche] | * [http://www.angelologia.it/gerarchie.htm Le gerarchie angeliche] | ||
* [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-marxismo-libertario-cornelius-catoriadis-autogestione-e-gerarchia-1974-32840194.html Autogestione e gerarchia] | * [http://latradizionelibertaria.over-blog.it/article-marxismo-libertario-cornelius-catoriadis-autogestione-e-gerarchia-1974-32840194.html Autogestione e gerarchia] | ||
[[Categoria:Quello che l'anarchismo non è|Gerarchia]] | [[Categoria:Quello che l'anarchismo non è|Gerarchia]] | ||
[[Categoria:Concetti|Gerarchia]] | [[Categoria:Concetti|Gerarchia]] |