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[[File: | [[File:Otto_G.jpeg|miniatura|thumb|300px|Otto Gross nel [[1919]].]] | ||
'''Otto Hans Adolf Gross''' (Gniebing, [[17 marzo]] [[1877]] – Berlino, [[13 febbraio]] [[1919]]) è stato un neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco. | '''Otto Hans Adolf Gross''' (Gniebing, [[17 marzo]] [[1877]] – Berlino, [[13 febbraio]] [[1919]]) è stato un neurologo, psicoanalista e filosofo austriaco. | ||
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=== L'idea di psicoanalisi di Gross === | === L'idea di psicoanalisi di Gross === | ||
[[File:Otto_Jung.jpeg|miniatura|thumb|400px|Otto Gross (a sinistra) con [[Carl Gustav Jung]].]] | |||
Gross considera la psicoanalisi in un senso quasi “messianico”: volta a scardinare dalle fondamenta la cultura [[patriarcale]], combattendone in modo radicale le strutture di potere e autoritarie, la nuova scienza psicologica dovrà preparare il terreno per un prossimo ritorno del '''matriarcato'''. Nella pratica analitica, la sua volontà di andare oltre il tradizionale rapporto [[gerarchico]] tra terapeuta e paziente - retaggio anch'esso, nella sua visione, della cultura [[patriarcale]], al pari del transfert - sfocia in una nuova concezione del rapporto analista/analizzato, aprendo la strada all'autoconsapevolezza - poi compiutamente teorizzata da [[Carl Gustav Jung|Jung]] - della mutua e dialettica interdipendenza dei soggetti coinvolti nella relazione di cura. | Gross considera la psicoanalisi in un senso quasi “messianico”: volta a scardinare dalle fondamenta la cultura [[patriarcale]], combattendone in modo radicale le strutture di potere e autoritarie, la nuova scienza psicologica dovrà preparare il terreno per un prossimo ritorno del '''matriarcato'''. Nella pratica analitica, la sua volontà di andare oltre il tradizionale rapporto [[gerarchico]] tra terapeuta e paziente - retaggio anch'esso, nella sua visione, della cultura [[patriarcale]], al pari del transfert - sfocia in una nuova concezione del rapporto analista/analizzato, aprendo la strada all'autoconsapevolezza - poi compiutamente teorizzata da [[Carl Gustav Jung|Jung]] - della mutua e dialettica interdipendenza dei soggetti coinvolti nella relazione di cura. | ||
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Il rifiuto del padre e l'atteggiamento libertario che lo aveva contraddistinto fin dalla tenera età portarono Gross a diventare uno degli amici più intimi di [[Franz Kafka]]. <ref>Una eco degli eventi di Berlino si ritrova sicuramente nell'inizio de ''Il processo'' di [[Franz Kafka|Kafka]], lì dove i gendarmi prelevano Josef K., che non trova i propri documenti, proprio come era accaduto a Berlino a Gross.</ref> Entrambi sognavano di fondare una rivista contro il [[patriarcato]] (''Fogli di lotta alla volontà di potenza''). Molte delle idee che li unirono si possono ritrovare in ''Lettera al Padre'' di [[Franz Kafka|Kafka]]. | Il rifiuto del padre e l'atteggiamento libertario che lo aveva contraddistinto fin dalla tenera età portarono Gross a diventare uno degli amici più intimi di [[Franz Kafka]]. <ref>Una eco degli eventi di Berlino si ritrova sicuramente nell'inizio de ''Il processo'' di [[Franz Kafka|Kafka]], lì dove i gendarmi prelevano Josef K., che non trova i propri documenti, proprio come era accaduto a Berlino a Gross.</ref> Entrambi sognavano di fondare una rivista contro il [[patriarcato]] (''Fogli di lotta alla volontà di potenza''). Molte delle idee che li unirono si possono ritrovare in ''Lettera al Padre'' di [[Franz Kafka|Kafka]]. | ||
Otto Gross unì [[Nietzsche]] e [[Stirner]] a [[Sigmund Freud]] nello sviluppo della sua forma libertaria di psicologia, partendo dal presupposto che tutti e tre hanno rivelato il potenziale umano frustrato dalla famiglia autoritaria: «Solo ora» - scrive Gross, in una prospettiva [[Anarchismo_esistenzialista#Kafka_e_Buber|anarco-esistenzialista]] che lo accomuna a [[Franz Kafka|Kafka]] - «possiamo renderci conto che la fonte dell'autorità risiede nella famiglia, che la combinazione di sessualità e autorità, mostrata in famiglia dai diritti ancora assegnati al padre, mette tutta l'individualità in catene». <ref>Otto Gross, ''Zur Überwindung der kulturellen Krise'', Die Aktion, 1913, p. 386.</ref> | Otto Gross unì [[Nietzsche]] e [[Stirner]] a [[Sigmund Freud]] nello sviluppo della sua forma libertaria di psicologia, partendo dal presupposto che tutti e tre hanno rivelato il potenziale umano frustrato dalla famiglia autoritaria: «Solo ora» - scrive Gross, in una prospettiva [[Anarchismo_esistenzialista#Kafka_e_Buber|anarco-esistenzialista]] che lo accomuna a [[Franz Kafka|Kafka]] - «possiamo renderci conto che la fonte dell'autorità risiede nella famiglia, che la combinazione di sessualità e autorità, mostrata in famiglia dai diritti ancora assegnati al padre, mette tutta l'individualità in catene». <ref>Otto Gross, ''Zur Überwindung der kulturellen Krise'', Die Aktion, 1913, p. 386.</ref> | ||
=== La comunità di Ascona === | === La comunità di Ascona === | ||
[[File:Ascona.jpg|miniatura|400px|Ascona, alcuni membri della comunità utopista di Monte Verità in girotondo.]] | |||
Negli anni della difficile "triangolazione" con [[Sigmund Freud]] e [[Carl Gustav Jung]] Gross immaginò di ricreare ad Ascona, sulle alpi svizzere, un''''ideale società matriarcale''', contrapposta a quella violenta ed autoritaria tipica del [[patriarcato]], attraverso la liberazione dalla morale in ambito sessuale, l'ebbrezza estatica e l'insegnamento scientifico. Con un audace sincretismo tra il pensiero di [[Sigmund Freud|Freud]], [[Nietzsche]] e [[Johann Jakob Bachofen|Bachofen]], Gross aveva infatti identificato l'origine del peccato e quindi, simbolicamente, la causa dell'espulsione dal paradiso nell'allontanamento dell'umanità da uno stato originario di matriarcato: conseguenza di ciò era stata, sul versante sociale, la comparsa di strutture di potere autoritarie e, sul piano psicologico, della vergogna per il sesso. | Negli anni della difficile "triangolazione" con [[Sigmund Freud]] e [[Carl Gustav Jung]] Gross immaginò di ricreare ad Ascona, sulle alpi svizzere, un''''ideale società matriarcale''', contrapposta a quella violenta ed autoritaria tipica del [[patriarcato]], attraverso la liberazione dalla morale in ambito sessuale, l'ebbrezza estatica e l'insegnamento scientifico. Con un audace sincretismo tra il pensiero di [[Sigmund Freud|Freud]], [[Nietzsche]] e [[Johann Jakob Bachofen|Bachofen]], Gross aveva infatti identificato l'origine del peccato e quindi, simbolicamente, la causa dell'espulsione dal paradiso nell'allontanamento dell'umanità da uno stato originario di matriarcato: conseguenza di ciò era stata, sul versante sociale, la comparsa di strutture di potere autoritarie e, sul piano psicologico, della vergogna per il sesso. | ||
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== Collegamenti esterni == | == Collegamenti esterni == | ||
*''Senza freni'', di Otto Gross: | *''Senza freni'', di Otto Gross: | ||
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