Storia del movimento anarchico greco: differenze tra le versioni

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[[Image:Anarchist Poster on a wall in Salonik.jpg|thumb|300px|Manifesto anarchico affisso a Salonicco che richiama una frase di [[Bakunin]].]]
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L'[[anarchismo]] greco affonda le proprie origini in alcune scuole filosofiche dell'[[La Grecia antica, una civiltà misogina|antica Grecia]], soprattutto quelle legate alla [[Scuola cinica|scuola cinica]]. Il primo dei cinici fu [[Antistene di Atene]], che era solito tenere lezione anche ai cosiddetti "semi-cittadini". <ref>Il lettore tenga a mente che la presunta [[democrazia]] ateniese fu discriminatoria nei confronti di donne e stranieri.</ref> [[Diogene di Sinope]] fu invece un suo allievo, divenuto celebre anche per aver pronunciato la frase: «Sono cittadino del mondo intero». Un altro [[i precursori dell'Anarchismo|precursore dell'anarchismo]] fu [[Zenone di Cizio]] che, in una delle sue obiezioni alla difesa dell'[[autorità]] fatta da [[Platone]], argomentò che la ragione avrebbe potuto sostituire l'[[autorità]] e la [[gerarchia]] nella gestione della società umana.
 
In altri momenti della storia greca, tra l'antichità e il Medioevo, si formarono [[filosofia| movimenti filosofici]] e sociali che difendevano i principi [[libertari]], tuttavia mancano dati storici accreditati che possano ricostruirne con certezza la vicissitudini storiche, i loro legami con il passato e le influenze esercitate sul movimento attuale.
 
== Storia dell'anarchismo greco ==
Ricostruire la storia del movimento anarchico greco non è cosa semplice, prima di tutto a causa delle lacune della ricerca storica e poi per colpa di alcune interpretazioni ideologiche che hanno distorto alcuni fatti. Non è cosa semplice quindi stabilire legami e connessioni storiche tra i gruppi attuali e quelli del passato.
 
=== XIX secolo ===
È durante gli anni intorno al [[1860]], soprattutto ad Atene, che si trovano tracce dei primi [[libertari]] e delle prime azioni anarchiche organizzate in “territorio greco”. La maggior parte dei testi scritti e pubblicati da anarchici e [[rivoluzionari]] lo furono sotto l'influenza delle altre organizzazioni europee, con cui i greci erano riusciti a stabilire dei contatti. Uno degli anarchici più celebri dell'epoca fu [[Emanouil Dadaoglou]], un mercante di Smirne che scoprì le idee anarchiche probabilmente grazie ai rifugiati politici italiani giunti a Patrasso nel [[1849]] dopo la Guerra del Regno delle Due Sicilie. Con l'anarchico italiano [[Amilcare Cipriani]], fondatore del "Democratic Club", organizzò un collettivo e prese parte alla [[rivoluzione]] contro il re Otton nel [[1862]]. Ci sono prove che il gruppo attuò un "blocco stradale" nelle vicinanze di Kapnikarea. <ref>Tasos Bournas, ''History of late and modern Greece - Volume A'', Kastaniotis, Atene, 1997, p. 412</ref>[[Image:Cipriani01.jpg|thumb|left|180px|[[Amilcare Cipriani]], [[comunardo]] ed anarchico italiano, risedette per qualche anno in [[Grecia]] collaborando a diverse attività [[rivoluzionarie]].]]
 
Dal [[1864]] al [[1867]] [[Emanouil Dadaoglou|Dadaoglou]] si stabilì in [[Italia]], nella zona di Napoli, e partecipò alle attività dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]] (un'organizzazione che in [[Italia]] era profondamente influenzata dalle idee di [[Bakunin]]). In quel periodo incontrò [[Maria Pantazi]], all'epoca prostituta di professione: i due si innamorarono, lei divenne una militante [[libertaria]] e seguì il suo compagno anche quando alla fine del [[1860]] decise di ritornare in [[Grecia]]. Prima donna militante del [[movimento anarchico]] greco, dopo la morte di [[Emanouil Dadaoglou|Dadaoglou]] nel [[1870]], [[Maria Pantazi|Pantazi]] si trasferì a Parigi, partecipò alle insurrezioni della [[La Comune di Parigi (1871)|Comune]] e poi cadde vittima della [[repressione]] insieme a migliaia di altri [[comunardo|comunardi]].
 
Con lo sviluppo del [[movimento anarchico]], i giornali ellenici cominciarono ad interessarsi all'[[anarchia]] e pubblicarono in tal senso diversi articoli. Il primo di questi di cui si ha notizia fu redatto nel periodico ''Luce'' n. 334 del [[3 settembre]] [[1861]] e s'intitolava ''Anarchia''. Di autore anonimo, l'articolo era suddiviso in due parti, ma dopo la pubblicazione della prima ci fu un raid [[poliziesco]] che portò al sequestro del giornale. Quindi la seconda parte non fu mai pubblicata.
 
Gruppi si costituirono anche nelle isole Eptanisa (Isole Ionie), dove si ricordano i nomi di [[Mikelis Iamvlixos]] e [[Nikolaos Konemenos]]. Il primo studiò a Berna, in [[Svizzera]], incontrò [[Bakunin]] ed in seguito ritornò nell'isola di Cefalonia, dove era nato; pubblicò diversi articoli. [[Nikolaos Konemenos|Konemenos]], che viveva nell'isola di Corfù, fu uno dei primi ad usare la parola "[[comunismo]]" e a difendere i diritti delle donne. Nel [[1893]] pubblicò un libro in italiano intitolato ''Ladri e assassini''.
 
Il pensiero anarchico diffusosi nel decennio precedente portò alla fioritura di molte organizzazioni "[[rivoluzionarie]]" ad Atene, Syros, Messina, Aigio, Filiatra, Cefalonia e Patrasso. Nei primi mesi del [[1876]] proprio gli anarchici di Patrasso fondarono un gruppo denominato "Associazione Democratica", che ben presto, grazie alla favorevole posizione geografica <ref>Patrasso, terza città della Grecia, si trova nel nord-ovest del Peloponneso. Ha un'area metropolitana di oltre 200.000 abitanti ed è un importante centro commerciale interno nonché un porto trafficato, con regolari traghetti per Venezia, Ancona, Bari e Brindisi.</ref>, poté stabilire fruttuose relazioni con altri anarchici d'Europa, specie quelli italiani. Questo gruppo tentò di coordinare tutte le organizzazioni greche, costituendo così la prima sezione nel territorio dell'[[Associazione Internazionale dei Lavoratori]]. Si costituì la "Lega Democratica del Popolo", la cui nascita fu annunciata nel giornale bolognese ''Il Martello'': «[...] più tardi vi invieremo la politica generale della Lega Democratica e la politica specifica della compagnia di Patrasso [...] Presto daremo vita al nostro giornale socialista come strumento propagandistico dell'[[AIT]] [...]».
 
Alla crescita del movimento seguì un giro di vite contro gli [[anarchici]] e i [[socialismo|socialisti]], perfettamente in linea con la [[repressione]] portata avanti da tutti gli [[Stato|Stati]] europei. A tal proposito il Bollettino della [[Federazione anarchica del Giura]] del [[10 giugno]] [[1877]] riporta: «La [[Grecia]] si allinea con il resto delle nazioni civilizzate, che non rifiutano di affidarsi a drastiche misure per mantenere l'ordine sociale. Come prova di questo, riceviamo la seguente lettera: "Sono stati imprigionati a Patrasso, tra il [[15 maggio|15]] e il [[17 maggio]] [[1877]] mentre erano intenti a stampare il periodico: [[Dionisis Ampelopoulos]], [[Mpompotis Konstantinos]], [[Alexandros Evmorfopoulos]], [[Konstantinos Grimani]]. Siamo in carcere per avere pubblicato il primo numero del nostro giornale, ''Democrazia greca'', di cui lei riceve copia. Saluti e solidarietà. [[Konstantinos Grimani]]».
 
Nel [[1896]] due nuove associazioni si costituirono a Patrasso e Pyrgos, i cui militanti più conosciuti furono [[D. Badoun]], [[D. Arnellos]], [[D. Karabilias]] e il poeta [[P. Tsekoura]]. <ref name="history">Yannis Kordatos, ''History of the Greek Workers Movement''</ref> Questi tradussero diversi articoli anarchici e pubblicarono il giornale ''Epi ta proso'' (''Andando Avanti''), di tendenza [[anarco-socialismo|anarco-socalista]], intorno al quale raccolsero le simpatie dei [[anarchismo cristiano|cristiani anarchici]], dei [[Comunismo anarchico|comunisti anarchici]], dei [[socialisti]] e anche degli [[anarco-individualismo|individualisti]]. <ref name="history"></ref> Tra gli anarchici più i più attivi in quel periodo si può citare anche [[Marinos Antypas]], che operò in tutto il "territorio greco".
 
=== XX secolo ===
 
==== Dall'inizio secolo agli anni '60 ====
[[File:Aleksandar Schinas.jpg|220px|thumb|[[Alexandros Schinas]]]]
[[File:Constantinos Speras.jpg|thumb|180px|left|[[Constantinos Speras]]]]
Nei primi anni del Novecento molti dei principali centri urbani del paese ospitavano almeno un nucleo anarchico. I [[libertari]] ellenici salirono agli onori della cronaca grazie ai cosiddetti "Battellieri di Salonicco", un gruppo di anarchici macedoni (i greci allora erano minoranza a Salonicco) dediti all'[[azione diretta]]. A Salonicco, tra il [[28 aprile| 28]] e [[30 aprile]] [[1903]], misero in atto una serie incredibile di attentati: il [[28 aprile|28]] fecero esplodere degli ordigni nel battello a vapore Guadalquivir; il [[29 aprile|29]] e il [[30 aprile|30]] fecero saltare in aria la Banca imperiale ottomana, il Club tedesco, il treno espresso proveniente da Istanbul, il bar Alambra, alcune delle principali linee di gas e acqua, l'ufficio postale, il Grand Hotel, il teatro Eden e il campo militare di Top Hane. Ufficialmente 115 persone morirono negli attacchi. Si presume che i membri di questo gruppo furono arrestati, probabilmente torturati e poi impiccati.
 
All'inizio del secolo l'anarchico [[Marinos Antypas]], leggendario eroe del movimento contadino, compì diverse azioni in svariate zone della [[Grecia]]. Nel [[1913]] un altro anarchico, [[Alexandros Schinas]], sparò e uccise a Salonicco il re Giorgio. [[Alexandros Schinas|Schinas]] fu torturato e ucciso sei settimane dopo il suo arresto.
 
All'epoca molti militanti facevano parte della Federazione Socialista di Salonicco, guidata da [[Avraam Benayora]], e del Partito Socialista dei Lavoratori di Grecia, che nel [[1923]] sarebbe diventato il Partito Comunista di Grecia (KKE) e il polo d'attrazione di molti [[rivoluzionari]] ellenici. Molti altri anarchici furono coinvolti nelle lotte della classe operaia andate avanti tra il [[1920]] e il [[1930]].
 
Esempi straordinari di attività anarchica tra gli anni '20 e '30 furono quelli di [[Constantinos Speras]], [[sindacalista]] e leader dello [[sciopero]] di Serifos, e [[Yannis Tamtakos]], figura di riferimento a Salonicco durante lo [[sciopero generale]] del [[1936]].
 
Durante la dittatura di Metaxas ([[1936]]-[[ 1940]]) e l'occupazione [[nazismo|nazista]] ([[1941]]-[[1944]]), la [[repressione]] contro la classe operaia e le fazioni [[rivoluzionarie]] raggiunsero l'apice. Migliaia di persone morirono durante la guerra, in esilio, nelle [[carcere|carceri]] e nei campi di concentramento. Nel frattempo, il Partito Comunista stava diventando sempre più importante nel paese grazie alla sua politica di resistenza attiva contro l'occupazione tedesca. Nel dicembre del [[1944]], due mesi dopo la fine dell'occupazione, il Partito Comunista guidò una rivolta ad Atene contro il governo filo-britannico; durante le tre settimane di combattimenti, i [[comunismo|comunisti]] attaccarono ed eliminarono molti militanti anarchici (tra cui [[Constastinos Speras]]), [[trotzkisti]] e tutti i dissidenti di sinistra bollati genericamente come "nemici di classe" (fu un'azione vendicativa come quella che nel [[La_Rivoluzione_spagnola_(1936-39)#L'autoritarismo_degli_stalinisti:_repressione_degli_anarchici_e_del_POUM_(maggio_1937)|maggio 1937]] i [[comunisti]] spagnoli del PCE avevano messo in atto contro anarchici e [[POUM|poumisti]] della [[rivoluzione spagnola]]). Il tutto andò avanti sino a quando la British Army riprese il controllo del paese e sconfisse gli stessi [[comunismo|comunisti]].
 
La [[repressione]] successiva, contro quella che il governo chiamò «Insurrezione Comunista» ([[1944]]-[[1949]]), colpì molti anarchici, che furono perseguitati, esiliati e imprigionati poiché considerati una minaccia per il nuovo ordine mondiale imposto dalle potenze vincitrici delle guerra. Fino alla metà degli anni '60 i principi dell'[[anarchismo]] poterono sopravvivere solamente grazie ad un pugno di scrittori e poeti. In questi anni i pochi anarchici sfuggiti alla [[repressione]] si opposero anche alla cosiddetta "sinistra democratica", patrocinata dai [[comunisti]] greci.
 
====Gli anarchici di fronte alla dittatura (1967-1974)====
[[Image:poulane.jpg|thumb|right|180px| Manifesto del [[1982]] che recita «La [[polizia]] vende eroina». Firmato "Anarchici".]]
Il [[movimento anarchico]] in [[Grecia]] crebbe notevolmente durante il tragico periodo della dittatura militare ([[1967]]-[[ 1974]]). Gli anarchici furono tra i più attivi del movimento studentesco che si oppose tenacemente al regime; a tal proposito si possono trovare numerosi riferimenti in vari testi, tra cui quello di [[S. Katsaros]] intitolato ''Io il provocatore, il terrorista''.
 
Influenzato anche dalle esperienze vissute da alcuni studenti greci a Parigi durante il [[Maggio 1968]] e dal movimento dell'autonomia operaia presente in [[Italia]], l'[[anarchismo]] greco abbandonò l'[[anarco-sindacalismo]] e scelse la strada dell'[[azione diretta]] e della [[lotta di classe]], rifacendosi all'[[anarchismo classico]] di [[Bakunin]] e [[Kropotkin]]. Ciò fu possibile anche grazie a diverse pubblicazioni anarchiche, o comunque critiche dello ''status quo'', che comparvero in quel periodo: nel [[1972]] fu pubblicata ''[[La società dello spettacolo]]'' di [[Guy Debord]]; poi fu la volta di ''[[Dio e lo Stato]]'' di [[Bakunin]] e ''Legge e Autorità '' di [[Kropotkin]]. Furono editate anche opere di [[Rosa Luxemburg]], [[Ida Mett]], [[Thoreau|Henry D. Thoreau]], [[Murray Bookchin]], [[Max Nettlau]] e di altri scrittori [[libertari]]. Nel [[1973]] cominciò a circolare ''Sciopero elettorale'', una traduzione di un testo del [[1902]] contro la partecipazione alle elezioni borghesi, diffuso in [[Grecia]] come risposta al processo di democratizzazione ed elettoralistico pensato dalla giunta militare.
 
Il [[14 novembre]] [[1973]] iniziò la rivolta degli studenti del Politecnico di Atene (quartiere di ''[[Exarchia]]'') contro la dittatura dei colonnelli. [[17 novembre|Tre giorni dopo]] questi ordineranno la [[repressione]] dei rivoltosi: Papadopoulos incaricò l'esercito di porre fine alla protesta, un carro armato Amx 30 sfondò i cancelli del Politecnico provocando tra gli occupanti molti feriti, molti dei quali erano militanti nel [[movimento anarchico]].
 
====Dopo la dittatura (1974-1990)====
Sette mesi dopo quel fatidico [[17 novembre]], la dittatura dei colonnelli entrò in crisi e fu sostituita da un governo di transizione guidato da K. Karamanlis, che avrebbe dovuto condurre il paese alle elezioni e alla [[democrazia]]. Nel settembre [[1974]], per la prima volta dopo 25 anni, furono legalizzate tutte le organizzazioni di sinistra e si ricostituirono molti gruppi maoisiti, [[trotzkisti]], [[Che Guevara|guevaristi]] e anarchici.
 
Come nel resto d'Europa, anche in [[Grecia]] la cultura hippie, [[punk]] e rock ebbe notevole influenza sul [[movimento anarchico]]: verso la fine degli anni '70 molti militanti dei partiti d'estrema sinistra abbandonarono le linee guida dei rispettivi partiti e si schierarono con gli [[anarchici]] e gli autonomi. A partire dal [[1976]] fece la sua comparsa il [[stampa libertaria|giornale]] [[anarco-comunismo|comunista anarchico]] ''Eleytheros Typos'' (''Stampa Libera''); in quegli anni, nel quartiere ''[[Exarchia]]'' di Atene, al cui interno c'è il Politecnico Universitario, gli anarchici crearono una sorta di zona libera dalle influenze dello [[Stato]]. Lo stesso movimento studentesco del [[1978]] fu notevolmente influenzato dall'[[anarchismo]] e gli scontri di piazza con la [[polizia]] furono pressoché regolari per tanto tempo.
 
Col tempo, parte degli anarchici che si erano opposti alla dittatura abbandonarono il movimento e la lotta contro il [[capitalismo]], specie dopo l'alleanza di governo tra il Partito Socialista e il Partito Comunista, che portò alla pacificazione del paese. Dalla metà degli anni '80 cominciarono la militanza anarchica nuove e giovani forze, fortemente incollerite con il sistema "democratico" greco. Nel biennio [[1985|85]]-[[1986|86]], manifestazioni e scontri furono quasi all'ordine del giorno: l'assassinio degli anarchici [[Mixalis Kaltezas]] ([[1970]]-[[1985]]) e [[Xristos Tsoutsouvis]] ([[1953]]-[[1985]]), avvenuti durante uno dei tanti violenti scontri con la [[polizia]], scatenò massicce ondate di protesta ad Atene e Salonicco. L'omicidio di un [[poliziotto]] a Salonicco e l'occupazione della facoltà di Chimica dell'Università di Atene non fecero altro che incrementare la [[repressione]] del movimento, senza però riuscire ad impedirgli di resistere e di organizzare ad Atene manifestazioni con oltre 10.000 militanti.
 
Negli anni '80 il [[movimento anarchico]] greco salì ancora agli onori della cronaca per l'attacco ad un albergo dove si stava tenendo una conferenza neofascista (tra cui vi era anche il leader dell'estrema destra Jean-Marie Le Pen).
 
==== L'ultimo decennio del secolo ====
[[Image:Exarchia.jpg|thumb|left|220px|Murales antifa ad [[Exarchia]], Atene.]]
[[File:5222.jpg |180px|thumb|[[Simbolismo anarchico|Bandiera anarchica]] nell'Università di Atene]]
La nascita nel [[1991]] di un nuovo movimento studentesco, uno dei più caldi e radicali dell'intera storia del paese, fornì anche una nuova ondata di giovani anarchici. Durante quell'anno ci furono circa 1.500 [[sciopero|scioperi selvaggi]], occupazioni di scuole e manifestazioni di centinaia di migliaia di persone. In quel contesto sociale di lotta, una banda neofascista greca assassinò il professore e militante di sinistra [[Nikos Temponeras]], provocando un susseguirsi di manifestazioni ed insurrezioni in quasi tutte le principali città della [[Grecia]]. A Patrasso in particolare, città dove era stato ucciso Temporenas, gli anarchici diedero prova di straordinaria forza e compattezza, portando in piazza almeno 25 000 persone (in una popolazione di 100.000 abitanti) che diedero l'assalto all'edifico della [[polizia]] e del municipio. Lo stesso giorno, ad Atene, 4 persone morirono in un incendio scoppiato durante una manifestazione di massa. I disordini ebbero termine solo dopo il ritiro di una riforma scolastica voluta dal ministro della Pubblica Istruzione.
 
Il ruolo degli anarchici nell'organizzazione della lotta studentesca e nella radicalizzazione del movimento fu determinante. Ciò però causò l'inizio di una campagna mediatica orchestrata dai nuovi [[mass media]] privati che dipinsero gli anarchici come violenti e terroristi. Il movimento anarchico greco visse di conseguenza momenti estremamente difficili, aggravatisi dopo l'arresto di 504 anarchici del collettivo studentesco che nel [[1995]] aveva occupato il Politecnico di Atene. I [[media]] nazionali continuarono nelle loro campagne diffamatorie contro gli studenti e gli anarchici in particolare, giustificando la [[repressione]] di « questi hooligans, banditi coscienti della loro ignoranza» (così frequentemente i [[media]] greci definivano i militanti anarchici), ottenendo però l'effetto contrario visto che gli attacchi polizieschi e mediatici suscitarono simpatie in larghi strati della popolazione. Tuttavia per i successivi 5 anni gli effetti della [[repressione]] si manifestarono in tutta la loro drammaticità, in particolare sul [[movimento studentesco]] che nel [[1998]] di fatto cessò di esistere.
 
[[File:Kostas Sakkas.jpg|180px|right|thumb|L'anarchico [[Kostas Sakkas]], anarchico arrestato con l'accusa di appartenenza alla [[Cospirazione delle Cellule di Fuoco|CCF]]. È stato detenuto illegalmente nelle prigioni greche, oltre i termini preventivi, sino a quando un suo sciopero della fame ha sollevato un caso nazionale.]]
 
===XXI secolo===
[[File:Grigoropoulos.webp|left|thumb|180px|[[Alexandros Grigoropoulos]]]]
Con l'avvento del nuovo secolo, e dopo 5 anni di sostanziale inattivismo, il [[17 novembre]] [[2001]], durante la manifestazione di Atene in ricordo dei fatti del [[1973]], un blocco anarchico di circa 800 persone attaccò la polizia greca che difendeva e protteggeva l'ambasciata americana. Una vera e propria svolta per il nuovo movimento è stata l'imponente manifestazione che si tenne ad Atene nel gennaio del [[2002]], perché dopo molto tempo si trovarono fianco a fianco tutte le diverse anime libertarie della città. Nello stesso anno viene costituita anche la "Corrente Anti-Autoritaria" (''[[Antiexousiastiki Kinisi]]''), fondata sui principi generali dell'[[anarchismo]] e dell'[[azione diretta]], particolarmente attiva ad Atene, Salonicco e in molti altri centri urbani. [[2004|Due anni dopo]] gli anarchici si trovano in prima fila nell'opposizione alle Olimpiadi di Atene, utilizzate dal [[governo]] greco per le solite speculazioni affaristiche, per incrementare l'autoritarismo, la [[repressione]] e il controllo sociale. Una novità di questi anni è stata la comparsa di manifesti anarchici in altre lingue (albanese, russo, georgiano e arabo), segnale evidente della volontà dei libertari greci di voler comunicare con i migranti presenti nel paese.
 
Una data molto importante per il movimento greco è quella del [[6 dicembre]] [[2008]], quando un giovane anarchico di 15 anni, [[Alexandros Andreas Grigoropoulos]], viene assassinato dalla polizia nel "quartiere anarchico" ateniense di [[Exarchia]]. Per protestare contro quell'assurdo assassinio per molte settimane si sono susseguite violente manifestazioni, attacchi ai simboli dello [[Stato]] e del [[capitalismo]]. Tutte queste insurrezioni hanno suscitato l'immediato interesse di molti anarchici non greci: ai primi dell'ottobre [[2009]] l'anarchico italiano [[Alfredo Maria Bonanno]] viene arrestato a Trikala insieme all'anarchico greco [[Christos Stratigopoulos]], l'accusa per entrambi è stata quella di rapina a mano armata <ref name="ottobre">[http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/terrorismo-arrestato-in-grecia-lanarchico-alfredo-bonanno-per-rapina-113971/ Ottobre 2009- Arresto Alfredo Maria Bonanno]</ref> <ref>Dopo oltre un anno di detenzione preventiva, a metà del novembre [[2010]] si è svolto a Larissa il processo a carico dei due: Bonanno, dopo essere stato condannato a 4 anni, ridotti poi a due, è stato scarcerato in quanto maggiore di 70 anni. Christos Stratigopoulos è stato invece condannato a 8 anni e 9 mesi di [[carcere]] ([[Alfredo Maria Bonanno]] è libero)</ref>.
 
Anche per gran parte del [[2010]] le manifestazioni e gli [[sciopero|scioperi]] contro la crisi economica e le misure restrittive adottate dal [[governo]] su imposizione del [[Fondo Monetario Internazionale]] sono state quasi quotidiane. Il [[10 marzo]], in uno scontro a fuoco con la polizia greca viene assassinato [[Lambros Fountas]], anarchico militante di [[Lotta Rivoluzionaria]] (EA), un gruppo armato greco responsabile di molte diverse azioni (la più famosa fu l'attacco con RPG all'ambasciata statunitense di Atene nel 2007). Il [[5 maggio]], ad Atene, la folla in [[sciopero]] ha assaltato il Parlamento. Nella stesso giorno ignoti danno fuoco ad una banca ateniese: muoiono tre dipendenti. Il quartiere ''[[Exarchia]]'' (Atene) viene messo a ferro e fuoco dalla polizia greca che darà inizio ad una vera e propria caccia all'anarchico. <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=Ml-xkyhYm78&feature=related Video sulla violenza della polizia ad Exarchia (1)], [http://www.youtube.com/watch?v=p5_ZgbNPaAk&feature=related Violenze della polizia ad Exarchia (2)], [http://www.youtube.com/watch?v=2cGoOB45hNE Video sulle violenze della polizia ad Exarchia (3)]</ref>
 
Dal [[2008]] è attivissimo sul fronte rivoluzionario informale il gruppo [[Cospirazione delle Cellule di Fuoco]], contro i cui membri sono stati effettuati numerosi arresti e processi spesso fondati su prove meramente indiziarie se non su vere e proprie macchinazioni giudiziarie.
 
In controtendenza rispetto ad un predominio degli [[antiorganizzatori]], nel [[2015]] ci sono stati numerosi dibattiti interni al movimento anarchico greco che hanno portato allo sviluppo di due progetti organizzativi, da un lato la [[Federazione Anarchica Greca|Federazione Anarchica]] nata durante il congresso del [[3 ottobre|3]]-[[4 ottobre]], e dall'altro l'[[Organizzazione Anarchica Politica]]. <ref>[http://bellaciao.org/it/spip.php?article35130 Grecia: nasce la Federazione Anarchica]</ref>
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Bob Kolb, ''Fuoco Greco - La rivolta di Atene del 5 maggio 2010'', Edizioni Bepress, 2011
*Michelangelo Cocco, ''Il fuoco di Atene - La Grecia in rivolta contro il piano di austerità'', Manifesto libri, 2012
 
== Anarchici prigionieri e assassinati in Grecia ==
=== Anarchici detenuti===
<div style="-moz-column-count:3; column-count:3;">
* [[Christina Tonidu]]
* [[Georgiadis Dionisis]]
* [[Giannis Dimitrakis]]
* [[Giorgos Voutsis-Vogiatzis]]
* [[Giotopoulos Alekos]]
* [[Karatsolis K.]]
* [[Kondylis Sotiris]]
* [[Kostaris Iraklis]]
* [[Koyfontinas Dimitris]]
* [[Ksiros Chréstodoulos]]
* [[Ksiros Savvas]]
* [[Ksiros Vassilis]]
* [[Nikos Kountardas]]
* [[Papanastasiou Nikos]]
* [[Serifis Pavlos]]
* [[Serifis Thomas]]
* [[Stelios Malindretos]]
* [[Telios Kostas]]
* [[Tselentis Patroklos]]
* [[Tzortzatos Vassilis]]
* [[Vaggelis Botzatzis]]
* [[Vaggelis Pallispanagiotis Georgiadis]]
* [[Ikos Palaiokostas]]
</div>
 
=== Anarchici assassinati===
* [[Alexandros Andreas Grigoropoulos]]
* [[Alexandros Schinas]]
* [[Maomé Atif Kamran]]
* [[Michalis Kaltezas]]
* [[Constantinos Speras]]
* [[Christos Tsoutsouvis]]
* [[Lambros Fountas]]
 
==Organizzazioni anarchiche e rivoluzionarie greche==
*[[Black Star]] (Mavro Asteri)
*[[Federazione Anarchica della Grecia Occidentale]]
*[[Organizzazione Rivoluzionaria 17 Novembre]]
*[[Cospirazione delle Cellule di Fuoco]]
*[[Lotta Rivoluzionaria]]
 
==Collegamenti esterni==
 
*[http://contrainfo.espiv.net/ Blog poliglotta di controinformazione greca]
*''La Rivolta!'', documentario sulla rivolta greca ([http://www.youtube.com/watch?v=Q2kRGunt5JI I parte], [http://www.youtube.com/watch?v=m72D0I4Zi1g&feature=fvw II parte], [http://www.youtube.com/watch?v=4AGXUk4GgKo III parte], [http://www.youtube.com/watch?v=qloEnzCDg28 IV parte], [https://www.youtube.com/watch?v=XEQiGcMSKO8 V parte])
 
[[Categoria:Storia]]
[[Categoria:Anarchismo in Grecia]]
[[Categoria:Anarchismo nei Balcani]]

Versione attuale delle 16:01, 3 nov 2022