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*[[3 aprile]] | *[[3 aprile]] | ||
A Molfetta (Bari) | A Molfetta (Bari) manifestanti attaccano il municipio, saccheggiano magazzini e alcuni pastifici. La [[polizia]] interviene facendo uso delle armi da fuoco ed uccidendo tre dimostranti. | ||
*[[4 aprile]] | *[[4 aprile]] | ||
A Cerignola (Foggia) | A Cerignola (Foggia) la [[polizia]] reprime una manifestazione di contadini, facendo uso delle armi da fuoco e provocando la morte di due dimostranti. | ||
[[20 aprile|20]]-[[25 aprile]] | [[20 aprile|20]]-[[25 aprile]] | ||
A Milano | A Milano esplode la [[rivolta]] dei detenuti di San Vittore, nel quale sono rinchiusi sia [[Fascismo|fascisti]] che partigiani: la [[rivolta]] viene domata solo con l'intervento dell'[[esercito]] e di reparti alleati, con un bilancio di 5 morti e circa 200 feriti. | ||
* | *aprile | ||
A Scrutto di San Leonardo | A Scrutto di San Leonardo (Udine) un soldato americano uccide con un raffica di mitra l'ex partigiano Ivo Primosig mentre issa su un palo una bandiera jugoslava. | ||
*[[6 giugno]] | *[[6 giugno]] | ||
A Napoli | A Napoli una folla di monarchici tenta di assaltare la caserma dei carabinieri di Capodimonte per impadronirsi delle armi. Nel corso degli scontri gli agenti uccidono con una raffica di mitra Carlo Russo: ha solo 14 anni. Per effetto dell'esplosione di una bomba, muore Ciro Martino e altre 6 persone rimangono ferite. | ||
*[[8 giugno]] | *[[8 giugno]] | ||
A Napoli, nel corso di ulteriori scontri, la polizia uccide Gaetano D'Alessandro di 16 anni | A Napoli, nel corso di ulteriori scontri, la [[polizia]] uccide Gaetano D'Alessandro (di 16 anni) mentre manifesta a favore della monarchia. | ||
*[[12 giugno]] | *[[12 giugno]] | ||
A Napoli | A Napoli Mario Fioretti tenta di togliere la bandiera rossa antistante la sede della federazione del PCI in via Medina: dall'interno gli sparano e lo uccidono. Una folla di monarchici si accalca dinanzi alla sede e la [[polizia]] spara a sua volta contro i dimostranti, uccidendo Michele Pappalardo, Felice Chirico, Guido Beninanto, Vincenzo di Guida, Francesco d'Azzo e Ida Cavalieri. Giorgio Amendola, presente all'interno della federazione, viene arrestato dagli alleati e poi rilasciato a seguito dell'intervento della questura. | ||
*[[5 agosto|5]]-[[6 agosto]] | *[[5 agosto|5]]-[[6 agosto]] | ||
A Caccamo (Palermo), a causa della requisizione del grano esplode il risentimento dei contadini affrontati, armi alla mano, dalle forze di polizia. Il bilancio degli scontri che ne seguono è di 18 morti e un centinaio di feriti fra i contadini | A Caccamo (Palermo), a causa della requisizione del grano, esplode il risentimento dei contadini, affrontati, armi alla mano, dalle forze di [[polizia]]. Il bilancio degli scontri che ne seguono è di 18 morti e un centinaio di feriti fra i contadini e di 4 morti e 15 feriti fra le forze di [[polizia]]. | ||
*[[17 settembre]] | *[[17 settembre]] | ||
In Puglia e in Calabria i contadini occupano 75.000 ettari di terre (in 72 comuni). Alcide De Gasperi ordina di «procedere energicamente a carico dei responsabili di occupazioni arbitrarie». E così sarà: le forze di [[polizia]] spareranno implacabilmente provocando morti e feriti. | |||
*[[30 settembre]] | *[[30 settembre]] | ||
A Crotone | A Crotone una manifestazione di protesta degli operai Montecatini è stroncata dall'intervento della [[polizia]], che apre il fuoco ferendo gravemente tre giovani, uno dei quali morirà poco dopo in ospedale. | ||
*[[9 ottobre]] | *[[9 ottobre]] |