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La costituzione della Pennsylvania (USA) sin dal settembre [[1776]] riconosce il diritto all'obiezione di coscienza <ref>Bernard Cottret, ''La Révolution américaine: La quête du bonheur 1763-1787'', Paris, Perrin, 2003, p.190</ref>. L'anarchico [[Henry David Thoreau]] vi ricorse nel luglio [[1846]], quando si rifiutò di pagare le tasse imposte dal governo dello Stato del Massachusetts come forma di protesta contro la [[schiavitù]] e la guerra in Messico. L'atto di [[disobbedienza civile|disobbedienza]] gli costò qualche giorno di galera. <ref>''[[Disobbedienza_Civile_(testo)|Disobbedienza civile]]''</ref>. | La costituzione della Pennsylvania (USA) sin dal settembre [[1776]] riconosce il diritto all'obiezione di coscienza <ref>Bernard Cottret, ''La Révolution américaine: La quête du bonheur 1763-1787'', Paris, Perrin, 2003, p.190</ref>. L'anarchico [[Henry David Thoreau]] vi ricorse nel luglio [[1846]], quando si rifiutò di pagare le tasse imposte dal governo dello Stato del Massachusetts come forma di protesta contro la [[schiavitù]] e la guerra in Messico. L'atto di [[disobbedienza civile|disobbedienza]] gli costò qualche giorno di galera. <ref>''[[Disobbedienza_Civile_(testo)|Disobbedienza civile]]''</ref>. | ||
Durante la | Durante la Prima guerra mondiale, molti cittadini europei tentarono per svariati motivi di sfuggire alla chiamata militare, in moltissimi si appellarono all'obiezione di coscienza. Nella sola [[Italia]], i tribunali militari portarono avanti ben 60.000 procedimenti a carico di civili e 340.000 contro militari alle armi, tutti con l'accusa di diserzione e rifiuto all'obbedienza. <ref>[http://www.ecn.org/ponte/guerra/crimini.php Crimini di guerra]</ref> In [[Gran Bretagna]] gli obiettori di coscienza furono trattati duramente, il filosofo [[Bertrand Russell]] fu allontanato dall'insegnamento presso il College di Oxford ([[1916]]) e successivamente arrestato ([[1918]]) sempre per propaganda [[pacifismo|pacifista]] e per suo impegno a favore all'obiezione di coscienza antimilitaristica. | ||
In [[Germania]], durante il [[nazismo]] e in piena guerra, gli obiettori di coscienza venivano condannati a morte. Negli [[Stati Uniti]], durante la stessa guerra, circa 43000 soldati si rifiutarono di combattere e circa 6000 furono imprigionati nelle [[carcere|carceri federali]] durante lo stesso periodo <ref>[[Howard Zinn]], ''Une histoire populaire des États-Unis, De 1492 à nos jours'', Marseille, Agone, 2003,</ref>. | In [[Germania]], durante il [[nazismo]] e in piena guerra, gli obiettori di coscienza venivano condannati a morte. Negli [[Stati Uniti]], durante la stessa guerra, circa 43000 soldati si rifiutarono di combattere e circa 6000 furono imprigionati nelle [[carcere|carceri federali]] durante lo stesso periodo <ref>[[Howard Zinn]], ''Une histoire populaire des États-Unis, De 1492 à nos jours'', Marseille, Agone, 2003,</ref>. | ||
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#'''[[Politica]]'''. Il contesto nel quale un conflitto si sviluppa può portare alcune persone a rifiutarsi di partecipare alle attività dell'[[esercito]]. Esempi : | #'''[[Politica]]'''. Il contesto nel quale un conflitto si sviluppa può portare alcune persone a rifiutarsi di partecipare alle attività dell'[[esercito]]. Esempi : | ||
##i [[Refusnik]] isareliani; | ##i [[Refusnik]] isareliani; | ||
##prima e durante la | ##prima e durante la Prima guerra mondiale, una corrente [[internazionalismo|internazionalista]], alimentata soprattutto da socialisti, portò molti uomini a rifiutarsi di parteciparvi (vedere la [[Conferenza di Zimmerwald]]). | ||
===Forme=== | ===Forme=== | ||
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=== In Italia === | === In Italia === | ||
Uno dei primi obiettori di coscienza libertari fu [[Luigi Lué]] (di matrice tolstoiana), processato e condannato a otto anni di [[carcere]] per le sue idee contrarie alla Prima | Uno dei primi obiettori di coscienza libertari fu [[Luigi Lué]] (di matrice tolstoiana), processato e condannato a otto anni di [[carcere]] per le sue idee contrarie alla Prima guerra mondiale. Altri obiettori della Prima Guerra furono [[Bruno Misefari]], [[Ugo Fedeli]], [[Giuseppe Monnanni]] (tutti rifugiatisi in [[Svizzera]]) e [[Giovanni Gagliardi]], che in seguito sarà schedato come anarchico dalla [[polizia]] fascista. Sempre durante la Grande Guerra, la propaganda anarchica in favore dell'obiezione di coscienza e/o della diserzione fu massiccia e nell'Agosto del [[1917]] gli operai di Torino si [[Moti operai antimilitaristici a Torino (agosto 1917)|rivoltarono contro l'assurdità della guerra]]. | ||
All'inizio del [[1950]] l'anarchico | All'inizio del [[1950]] l'anarchico della Spezia [[Pietro Ferrua]] diviene il primo obiettore di coscienza anarchico riconosciuto come tale e condannato a 15 mesi di [[carcere]]. Lo seguirono ben presto diversi anarchici militanti come lui nel gruppo anarchico sanremese ''[[Alba dei Liberi]]'', come [[Angelo Nurra]] e [[Libereso Guglielmi]]. Ferrua, perseguitato e ricercato dalla [[polizia]], si rifugiò a Ginevra nel [[1954]] e da lì portò avanti una campagna internazionale di [[solidarietà]] ed accoglienza nei confronti di tutti i disertori e renitenti alla leva. | ||
Più avanti, durante un dibattito tenutosi il [[9 settembre]] [[1965]] nel circolo culturale milanese “Sacco e Vanzetti”, federato alla [[Federazione Anarchica Italiana]], gli anarchici [[Olivo Della Savia]] e [[Giorgio Viola]] dichiararono pubblicamente che si sarebbero rifiutati di svolgere il [[militarismo|servizio militare]]. I due, che s'erano presentati rispettivamente al carcere di Forte Bocca e al centro reclute di Albenga, furono arrestati con l'accusa di disobbedienza. La federazione anarchica organizzò immediatamente un “comitato provvisorio degli obiettori di coscienza” organizzato da [[Angelo Damonti]] e [[Giuseppe Pinelli]], ma tuttavia non si riuscì ad impedire che il tribunale militare condonasse Della Savia alla pena di cinque mesi di reclusione militare. [[File:Broken rifle.png|thumb|left|Logo dell'IRG: il fucile spezzato]] | Più avanti, durante un dibattito tenutosi il [[9 settembre]] [[1965]] nel circolo culturale milanese “Sacco e Vanzetti”, federato alla [[Federazione Anarchica Italiana]], gli anarchici [[Olivo Della Savia]] e [[Giorgio Viola]] dichiararono pubblicamente che si sarebbero rifiutati di svolgere il [[militarismo|servizio militare]]. I due, che s'erano presentati rispettivamente al carcere di Forte Bocca e al centro reclute di Albenga, furono arrestati con l'accusa di disobbedienza. La federazione anarchica organizzò immediatamente un “comitato provvisorio degli obiettori di coscienza” organizzato da [[Angelo Damonti]] e [[Giuseppe Pinelli]], ma tuttavia non si riuscì ad impedire che il tribunale militare condonasse Della Savia alla pena di cinque mesi di reclusione militare. [[File:Broken rifle.png|thumb|left|Logo dell'IRG: il fucile spezzato]] | ||
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===Nel mondo=== | ===Nel mondo=== | ||
Nella sua [[Encyclopédie anarchiste]], l'anarchico francese [[Sébastien Faure]] definì l'obiezione di coscienza come un concetto espressamente libertario quantunque praticato non solo da anarchici. Egli individua tre tipologie di obiezione: «l'obiezione di coscienza su base giuridica», riconosciuta dalla legge e quindi non comporta nessun atto di ribellione che anzi annulla il significato rivoluzionario | Nella sua [[Encyclopédie anarchiste]], l'anarchico francese [[Sébastien Faure]] definì l'obiezione di coscienza come un concetto espressamente libertario quantunque praticato non solo da anarchici. Egli individua tre tipologie di obiezione: «l'obiezione di coscienza su base giuridica», riconosciuta dalla legge e quindi non comporta nessun atto di ribellione che anzi annulla il significato rivoluzionario | ||
dell'atto; «l'obiezione di coscienza come forma sostitutiva», che è migliore del precedente, ma viene permessa dalla legge solo se l'obiettore accetta di conformarsi alle esigenze della comunità nazionale; «l'obiezione di coscienza senza se e senza ma», che secondo Faure è l'unica forma che comporta una precisa volontà di rivolta individuale, con tutto ciò che ne comporta (accettazione dei rischi penali, responsabilità, [[repressione]] | dell'atto; «l'obiezione di coscienza come forma sostitutiva», che è migliore del precedente, ma viene permessa dalla legge solo se l'obiettore accetta di conformarsi alle esigenze della comunità nazionale; «l'obiezione di coscienza senza se e senza ma», che secondo Faure è l'unica forma che comporta una precisa volontà di rivolta individuale, con tutto ciò che ne comporta (accettazione dei rischi penali, responsabilità, [[repressione]] ecc.). Solo quest'ultima, infine, rientra nell'ideale anarchico, «che ripudia ogni forma [[militarismo]] e respinge qualsiasi collaborazione diretta o indiretta, materiale o morale, militare o civile alla guerra». <ref>[http://www.anarchisme.lautre.net/articles/o/objectiondeconscience.html Encyclopedie Anarchiste]</ref> | ||
[[Image:Chapita3.gif|thumb|right|150px|Logo dell'organizzazione "''Ni Casco Ni Uniforme''"]] | [[Image:Chapita3.gif|thumb|right|150px|Logo dell'organizzazione "''Ni Casco Ni Uniforme''"]] | ||
Ecco perché anarchici come [[Ferdinand Domela Nieuwenhuis]], [[Albert Libertad]], [[Luigi Bertoni]], [[Bartholomeus de Ligt]] e tanti altri, sin dall'inizio del XX° secolo, hanno sostenuto l'ideale [[antimilitarista]], fondando o partecipando all'organizzazione di gruppi come la ''[[Ligue antimilitariste]]'' e l'[[Associazione Internazionale Antimilitarista]] (trascurando i gruppi minori a carattere locale). | Ecco perché anarchici come [[Ferdinand Domela Nieuwenhuis]], [[Albert Libertad]], [[Luigi Bertoni]], [[Bartholomeus de Ligt]] e tanti altri, sin dall'inizio del XX° secolo, hanno sostenuto l'ideale [[antimilitarista]], fondando o partecipando all'organizzazione di gruppi come la ''[[Ligue antimilitariste]]'' e l'[[Associazione Internazionale Antimilitarista]] (trascurando i gruppi minori a carattere locale). | ||
Nel [[1921]] fu fondata dopo un incontro di pacifisti a Bilthovern (Olanda) l''''[[Internationale des résistant(e)s à la guerre]]''' ('''IRG, Internazionale dei resistenti alla guerra'''). In inglese l'organizzazione è conosciuta come « War Resisters' International (WRI) » | Nel [[1921]] fu fondata dopo un incontro di pacifisti a Bilthovern (Olanda) l''''[[Internationale des résistant(e)s à la guerre]]''' ('''IRG, Internazionale dei resistenti alla guerra'''). In inglese l'organizzazione è conosciuta come « War Resisters' International (WRI) ». | ||
L'IRG si fonda sulla seguente dichiarazione: | L'IRG si fonda sulla seguente dichiarazione: | ||
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Pur non essendo un movimento espressamente anarchico, dello stesso fecero parte anche diversi libertari, come per esempio l'olandese [[Bart de Ligt]]. | Pur non essendo un movimento espressamente anarchico, dello stesso fecero parte anche diversi libertari, come per esempio l'olandese [[Bart de Ligt]]. | ||
Oggi ci sono circa settanta gruppi affiliati all'IRG <ref>[http://wri-irg.org/fr/cgi/urlfsrch.cgi Gruppi affiliati all'IRG]</ref>, quelli italiani sono: ''Associazione SignorNò!'', ''Lega degli Obiettori di Coscienza'' e [http://nonviolenti.org/cms/ Movimento Nonviolento]. Soprattuto nei paesi di lingua spagnola aderiscono gruppi di ispirazione anarchica come i cileni di ''[[Ni casco ni uniforme]]'' e ''[[Grupo de Objeción de Conciencia Rompiendo Filas]]'', i colombiani di Red Juvenil e gli spagnoli di di Alternativa Antimilitarista | Oggi ci sono circa settanta gruppi affiliati all'IRG <ref>[http://wri-irg.org/fr/cgi/urlfsrch.cgi Gruppi affiliati all'IRG]</ref>, quelli italiani sono: ''Associazione SignorNò!'', ''Lega degli Obiettori di Coscienza'' e [http://nonviolenti.org/cms/ Movimento Nonviolento]. Soprattuto nei paesi di lingua spagnola aderiscono gruppi di ispirazione anarchica come i cileni di ''[[Ni casco ni uniforme]]'' e ''[[Grupo de Objeción de Conciencia Rompiendo Filas]]'', i colombiani di Red Juvenil e gli spagnoli di di Alternativa Antimilitarista MOC (A.A.MOC) <ref>[http://www.antimilitaristas.org/ Antimilitaristas.org]</ref>, ''Assemblea Antimilitarista de Catalunya'', ''Kontzientzi Eragozpen Mugimendua'' (KEM) e ''Taller de Paz''. | ||
== Note == | == Note == | ||
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*Sergio Albesano, ''Storia dell'obiezione di coscienza in Italia'', Treviso, Santi/Quaranta, 1993 | *Sergio Albesano, ''Storia dell'obiezione di coscienza in Italia'', Treviso, Santi/Quaranta, 1993 | ||
*[[Pietro Ferrua]], ''L'obiezione di coscienza anarchica in Italia: I pionieri.'', Arkiviu Bibrioteka T. Serra, 1997 | *[[Pietro Ferrua]], ''L'obiezione di coscienza anarchica in Italia: I pionieri.'', Arkiviu Bibrioteka T. Serra, 1997 | ||
*''Henry David Thoreau'', [http://www.liberliber. | *''Henry David Thoreau'', [http://www.liberliber.eu/mediateca/libri/t/thoreau/disobbedienza_civile/html/d_civile.htm Disobbedienza civile], Piano B, Prato 2008 | ||
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