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[[File:Forbicini1.jpg|thumb|180 px|Giovanni Forbicini]]'''Giovanni Forbicini''' (Castel Bolognese, Ravenna, [[25 marzo]] [[1874]] – Roma, [[28 marzo]] [[1955]]) è stato anarchico, [[sindacalista]] e [[antifascista]] italiano.
[[File:Forbicini1.jpg|thumb|180 px|Giovanni Forbicini]]'''Giovanni Forbicini''' (Castel Bolognese, Ravenna, [[25 marzo]] [[1874]] – Roma, [[28 marzo]] [[1955]]) è stato [[anarchico]], [[sindacalista]] e [[antifascista]] italiano.
 
== Biografia ==
== Biografia ==
Nato il [[25 marzo]] [[1874]] a Castelbolognese <ref>Castel Bolognese è stato anche il paese natale di [[Armando Borghi]], altro celebre anarchico italiano</ref>, '''Giovanni Forbicini''' è figlio dell'imbianchino Francesco Forbicini e di Maria Barbieri. A causa delle difficoltà economiche, quando Giovanni è ancora bambino, la famiglia si trasferisce a Roma in cerca di maggiori fortune. È proprio nella capitale che si svilupperà tutta la sua intensa attività politica.
Nato il [[25 marzo]] [[1874]] a Castelbolognese <ref>Castel Bolognese è stato anche il paese natale di [[Armando Borghi]], altro celebre anarchico italiano</ref>, '''Giovanni Forbicini''' è figlio dell'imbianchino Francesco Forbicini e di Maria Barbieri. A causa delle difficoltà economiche, quando Giovanni è ancora bambino, la famiglia si trasferisce a Roma in cerca di maggiori fortune. È proprio nella capitale che si svilupperà tutta la sua intensa attività politica.
=== La vocazione anarchica ===
=== La vocazione anarchica ===
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Congedato quasi immediatamente dopo la chiamata alle armi (dicembre [[1894]]), Forbicini riprende con vigore l'attività anarchica insieme ai compagni a lui ideologicamente più affini: [[Ciro Corradini]], [[Armando Acciarino]], [[Giuseppe Del Bravo]], [[Enrico Bartolini]] e [[Dante Lucchesi]]. Le persecuzioni politiche però non sono certo terminate, subito dopo l'attentato del [[1898]] alla Principessa d'Austria compiuto dall'anarchico [[Luigi Lucheni]], viene tratto in arresto assieme ad un gruppo di [[anarchici]] con l'accusa di concorso morale con l'omicidio. Si tratta di chiare accuse prive di fondamento e per questo tutti gli imputati saranno in breve assolti. Arrestato ancora una volta il [[7 agosto]] [[1900]] con la solita imputazione di associazione a delinquere, viene nuovamente rilasciato e posto in [[libertà]] il [[24 ottobre]].
Congedato quasi immediatamente dopo la chiamata alle armi (dicembre [[1894]]), Forbicini riprende con vigore l'attività anarchica insieme ai compagni a lui ideologicamente più affini: [[Ciro Corradini]], [[Armando Acciarino]], [[Giuseppe Del Bravo]], [[Enrico Bartolini]] e [[Dante Lucchesi]]. Le persecuzioni politiche però non sono certo terminate, subito dopo l'attentato del [[1898]] alla Principessa d'Austria compiuto dall'anarchico [[Luigi Lucheni]], viene tratto in arresto assieme ad un gruppo di [[anarchici]] con l'accusa di concorso morale con l'omicidio. Si tratta di chiare accuse prive di fondamento e per questo tutti gli imputati saranno in breve assolti. Arrestato ancora una volta il [[7 agosto]] [[1900]] con la solita imputazione di associazione a delinquere, viene nuovamente rilasciato e posto in [[libertà]] il [[24 ottobre]].
=== L'elezione alla Camera del Lavoro===
=== L'elezione alla Camera del Lavoro===
Il "lavoro" di Forbicini va inquadrato in una fase storica in cui il [[movimento anarchico]] italiano è in piena espansione in tutto il paese grazie all'influenza esercitata in vari ambiti, da quello artistico a quello politico-sociale e soprattutto sindacale. Nell'agosto del [[1901]] l'anarchico romano sceglie di candidarsi alla Commissione Esecutiva della Camera del Lavoro di Roma, risultando eletto con 1519 voti insieme ad [[Aristide Ceccarelli]] e Varagnoli.
Il "lavoro" di Forbicini va inquadrato in una fase storica in cui il [[movimento anarchico]] italiano è in piena espansione in tutto il paese grazie all'influenza esercitata in vari ambiti, da quello artistico a quello politico-sociale e soprattutto sindacale. Nell'agosto del [[1901]] l'anarchico romano sceglie di candidarsi alla Commissione Esecutiva della Camera del Lavoro di Roma, risultando eletto con 1519 voti insieme ad [[Aristide Ceccarelli]] e Varagnoli.


=== L'attività sindacale ===
=== L'attività sindacale ===
L'idea organizzativa anarchica sta prendendo sempre più piede ed alcuni anarchici propongono un nuovo programma politico nazionale: il ''Programma socialista anarchico'', elaborato dalla FSAL e da libertari come [[Luigi Fabbri]] e [[Aristide Ceccarelli]]. Forbicini, nell'ambito dell'evoluzione del [[movimento anarchico]] da una visione individualistica ad una maggiormente organizzativa ed organica, intende strutturare una sorta di partito socialista anarchico fondato sul pensiero di [[Errico Malatesta]]. Proprio in quest'ottica che va inquadrato il suo ruolo alla Camera del Lavoro di Roma: impegno sindacale, soprattutto nel settore degli edili, mediante propaganda e agitazione politica vera e propria. Bisogna sottolineare che il settore edile romano era strategicamente importantissimo dal punto di vista sindacale, perché formato da lavoratori non specializzati e immigrati dal meridione che vivevano in gravi ristrettezze economiche e sotto i continui attacchi padronali.  
L'idea organizzativa anarchica sta prendendo sempre più piede ed alcuni anarchici propongono un nuovo programma politico nazionale: il ''Programma [[socialista]] anarchico'', elaborato dalla FSAL e da libertari come [[Luigi Fabbri]] e [[Aristide Ceccarelli]]. Forbicini, nell'ambito dell'evoluzione del [[movimento anarchico]] da una visione individualistica ad una maggiormente organizzativa ed organica, intende strutturare una sorta di partito socialista anarchico fondato sul pensiero di [[Errico Malatesta]]. Proprio in quest'ottica che va inquadrato il suo ruolo alla Camera del Lavoro di Roma: impegno sindacale, soprattutto nel settore degli edili, mediante propaganda e agitazione politica vera e propria. Bisogna sottolineare che il settore edile romano era strategicamente importantissimo dal punto di vista sindacale, perché formato da lavoratori non specializzati e immigrati dal meridione che vivevano in gravi ristrettezze economiche e sotto i continui attacchi padronali.  


In questo contesto Forbicini si trova ad essere un importante riferimento per i lavoratori, molto spesso già di loro vicini al pensiero [[anarco-socialismo|anarco-socialista]] e in ogni caso assai affini al [[movimento operaio]] legato al maggio [[1881]], quello passato alla storia per lo sviluppo di violenti scontri di piazza dopo un comizio di [[Amilcare Cipriani]]. A Roma, il [[15 febbraio]] [[1902]], durante un comizio sindacale a cui assistono più di 10000 operai, Forbicini illustra la linea d'azione intransigente ipotizzata dalla frangia libertaria, peraltro in antitesi a quella repubblicana e socialista, finalizzata allo [[sciopero generale]] ed al blocco di tutti i lavori pubblici in agenda nella capitale. La sua radicalità di pensiero è naturalmente osteggiata, principalmente attraverso l'uso di strumenti burocratici, formali e cavillosi, dalla parte più moderata del sindacato che non vede di buon occhio la sua attività tendente a relegare ai margini i [[sindacalista|sindacalisti]] burocrati e riformisti. Non a caso le agitazioni proposte dai libertari non sono dirette dalla CdL, ma da una commissione eletta dagli stessi disoccupati e formata principalmente da socialisti e [[anarchici]] (tra i quali Camerlengo e Diotallevi).
In questo contesto Forbicini si trova ad essere un importante riferimento per i lavoratori, molto spesso già di loro vicini al pensiero [[anarco-socialismo|anarco-socialista]] e in ogni caso assai affini al [[movimento operaio]] legato al maggio [[1881]], quello passato alla storia per lo sviluppo di violenti scontri di piazza dopo un comizio di [[Amilcare Cipriani]]. A Roma, il [[15 febbraio]] [[1902]], durante un comizio sindacale a cui assistono più di 10.000 operai, Forbicini illustra la linea d'azione intransigente ipotizzata dalla frangia libertaria, peraltro in antitesi a quella repubblicana e socialista, finalizzata allo [[sciopero generale]] ed al blocco di tutti i lavori pubblici in agenda nella capitale. La sua radicalità di pensiero è naturalmente osteggiata, principalmente attraverso l'uso di strumenti burocratici, formali e cavillosi, dalla parte più moderata del sindacato che non vede di buon occhio la sua attività tendente a relegare ai margini i [[sindacalista|sindacalisti]] burocrati e riformisti. Non a caso le agitazioni proposte dai libertari non sono dirette dalla CdL, ma da una commissione eletta dagli stessi disoccupati e formata principalmente da socialisti e [[anarchici]] (tra i quali Camerlengo e Diotallevi).


Il suo lavoro propagandistico, assai impetuoso e con continui richiami alla [[rivoluzione sociale]], assume un tale peso dal portare le [[autorità]] atte alla repressione a segnalarlo ancora una volta come "sovversivo". Forbicini non è però persona che si intimorisce facilmente e nel [[1903]] partecipa a vari incontri e manifestazioni, come le conferenze di Forlì e Ravenna e la manifestazione del [[Il_Primo_Maggio|1º maggio]] in cui veniva commemorato il compagno [[Pietro Calcagno]]. Circa tre anni dopo, nel [[1906]], scrive e pubblicizza ''Le Quattro Forche di Chicago'', che gli costa una denuncia e una multa. Nel proseguo partecipa alle riuscite manifestazioni per festeggiare il ritorno dagli [[USA]] di [[Aristide Ceccarelli]].   
Il suo lavoro propagandistico, assai impetuoso e con continui richiami alla [[rivoluzione sociale]], assume un tale peso dal portare le [[autorità]] atte alla repressione a segnalarlo ancora una volta come "sovversivo". Forbicini non è però persona che si intimorisce facilmente e nel [[1903]] partecipa a vari incontri e manifestazioni, come le conferenze di Forlì e Ravenna e la manifestazione del [[Il_Primo_Maggio|1º maggio]] in cui veniva commemorato il compagno [[Pietro Calcagno]]. Circa tre anni dopo, nel [[1906]], scrive e pubblicizza ''Le Quattro Forche di Chicago'', che gli costa una denuncia e una multa. Nel proseguo partecipa alle riuscite manifestazioni per festeggiare il ritorno dagli [[USA]] di [[Aristide Ceccarelli]].   
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Forbicini contribuisce intensamente all'attività politica e propagandistica dell'epoca, la sua è un'azione volta alla denuncia della condizione di sfruttamento dei lavoratori, impoveriti dal "carovita", alla diffusione del pensiero [[antimilitarismo|antimilitarista]] e alla propaganda contro la [[colonialismo|guerra coloniale]] del [[1911]] in Libia. Queste sue posizioni lo avvicinano a quelle della [[FSAL]], anche se non è chiaro se egli sia stato tra i fondatori.  
Forbicini contribuisce intensamente all'attività politica e propagandistica dell'epoca, la sua è un'azione volta alla denuncia della condizione di sfruttamento dei lavoratori, impoveriti dal "carovita", alla diffusione del pensiero [[antimilitarismo|antimilitarista]] e alla propaganda contro la [[colonialismo|guerra coloniale]] del [[1911]] in Libia. Queste sue posizioni lo avvicinano a quelle della [[FSAL]], anche se non è chiaro se egli sia stato tra i fondatori.  


Dopo aver partecipato nel [[1913]] a due manifestazioni di commemorazione a [[Pietro Gori]] (Roma: [[8 gennaio]]; Piombino: [[1° maggio]]), l'anarchico romano viene segnalato quale appartenente al gruppo dei massimi dirigenti del [[Fascio Comunista Anarchico]] <ref>[http://www.fdca.it/fdcaen/press/pamphlets/sla-3/1.htm Class War, reaction & the italian anarchists - Part 2]</ref> di Roma.
Dopo aver partecipato nel [[1913]] a due manifestazioni di commemorazione a [[Pietro Gori]] (Roma: [[8 gennaio]]; Piombino: [[1° maggio]]), l'anarchico romano viene segnalato quale appartenente al gruppo dei massimi dirigenti del [[Fascio Comunista Anarchico]] <ref>[http://www.fdca.it/fdcaen/press/pamphlets/sla-3/1.htm Class War, reaction & the italian anarchists]</ref> di Roma.


=== Prima guerra mondiale===
=== Prima guerra mondiale ===
Durante i burrascosi anni della prima guerra mondiale, Forbicini non cessa la propria attività politico-sindacale. Nel luglio [[1914]], durante una conferenza, invita i compagni presenti a tenersi pronti per una possibile insurrezione rivoluzionaria, accostandosi in qualche modo ai discorsi di [[Lenin]] sulla trasformazione della guerra imperialista in guerra di classe rivoluzionaria.
Durante i burrascosi anni della Prima guerra mondiale, Forbicini non cessa la propria attività politico-sindacale. Nel luglio [[1914]], durante una conferenza, invita i compagni presenti a tenersi pronti per una possibile insurrezione rivoluzionaria, accostandosi in qualche modo ai discorsi di [[Lenin]] sulla trasformazione della guerra imperialista in guerra di classe rivoluzionaria.


A 44 anni, nel [[1917]], viene dichiarato abile allo svolgimento del servizio militare. Rimasto sotto le armi fino al gennaio del [[1919]], è sottoposto a stretta sorveglianza perché si ostina a manifestare pubblicamente le sue idee [[antimilitarismo|antimilitariste]]. Nel [[1918]] era infatti riuscito a partecipare ad un dibattito pubblico in cui aveva teorizzato l'intervento diretto delle classi subalterne per far cessare la guerra ed innescare il processo rivoluzionario tale da «sconvolgere l'attuale società».
A 44 anni, nel [[1917]], viene dichiarato abile allo svolgimento del servizio militare. Rimasto sotto le armi fino al gennaio del [[1919]], è sottoposto a stretta sorveglianza perché si ostina a manifestare pubblicamente le sue idee [[antimilitarismo|antimilitariste]]. Nel [[1918]] era infatti riuscito a partecipare ad un dibattito pubblico in cui aveva teorizzato l'intervento diretto delle classi subalterne per far cessare la guerra ed innescare il processo rivoluzionario tale da «sconvolgere l'attuale società».


=== Forbicini, l'antifascismo e gli Arditi del Popolo ===
=== Forbicini, l'antifascismo e gli Arditi del Popolo ===
Nel dopoguerra riprende il suo attivismo in favore della rinascita del [[movimento anarchico]] romano e per la ricostituzione della "Federazione anarchica laziale". Forbicini è anche tra i promotori del gruppo romano "Il Pensiero", che vorrebbe fungere da punto di riferimento organizzativo non appena sarebbero esplosi moti insurrezionali allora ritenuti inevitabili. Rappresentante degli anarchici romani (insieme a [[Temistocle Monticelli]]) al convegno nazionale fiorentino che porta alla nascita dell'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]] (UCAI), si fa promotore di principi organizzativi ben saldi: l'UCAI, infatti, all'[[autonomia]] dei gruppi e delle unioni preferisce la creazione di un Comitato di Coordinamento affidato al gruppo di Ancona, cui partecipano vari rappresentanti locali. Forbicini e [[Temistocle Monticelli]] rappresenteranno gli anarchici romani.
Nel dopoguerra riprende il suo attivismo in favore della rinascita del [[movimento anarchico]] romano e per la ricostituzione della "Federazione anarchica laziale". Forbicini è anche tra i promotori del gruppo romano "Il Pensiero", che vorrebbe fungere da punto di riferimento organizzativo non appena sarebbero esplosi moti insurrezionali allora ritenuti inevitabili. Rappresentante degli anarchici romani (insieme a [[Temistocle Monticelli]]) al convegno nazionale fiorentino che porta alla nascita dell'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]] ([[UCAI]]), si fa promotore di principi organizzativi ben saldi: l'UCAI, infatti, all'[[autonomia]] dei gruppi e delle unioni preferisce la creazione di un Comitato di Coordinamento affidato al gruppo di Ancona, cui partecipano vari rappresentanti locali. Forbicini e [[Temistocle Monticelli]] rappresenteranno gli anarchici romani.


Abbracciato definitivamente il pensiero comunista-anarchico, nel novembre [[1920]] è membro del Consiglio Generale dell'[[Unione Anarchica Italiana]] (UAI), che aveva sostituito l'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]], e della segreteria della Federazione Comunista Anarchica del Lazio. Quando gli squadristi fascisti iniziano a reprimere i movimenti di sinistra, Forbicini si impegna in un'intensa attività antifascista: insieme con [[Spartaco Stagnetti]], [[Temistocle Monticelli]] e [[Ettore Sottovia]] partecipa alla sottoscrizione «mezzo milione a Umanità Nova» per sostenere la ripresa delle attività del giornale anarchico «[[Umanità Nova]]» (riprenderanno il [[14 maggio]] [[1921]]).  
Abbracciato definitivamente il pensiero [[comunista-anarchico]], nel novembre [[1920]] è membro del Consiglio Generale dell'[[Unione Anarchica Italiana]] (UAI), che aveva sostituito l'[[Unione Comunista Anarchica Italiana]], e della segreteria della Federazione Comunista Anarchica del Lazio. Quando gli squadristi fascisti iniziano a reprimere i movimenti di sinistra, Forbicini si impegna in un'intensa attività antifascista: insieme con [[Spartaco Stagnetti]], [[Temistocle Monticelli]] e [[Ettore Sottovia]] partecipa alla sottoscrizione «mezzo milione a Umanità Nova» per sostenere la ripresa delle attività del [[giornale anarchico]] «[[Umanità Nova]]» (riprenderanno il [[14 maggio]] [[1921]]).  
Nel dicembre [[1922]] viene denunciato dalle [[autorità]] per il suo impegno [[antifascismo|antifascista]]. Con lui altri celebri anarchici come [[Errico Malatesta]], [[Spartaco Stagnetti]], [[Ettore Sottovia]], [[Gigi Damiani]], [[Ernesto Diotallevi]], [[Luigi Fabbri]] e [[Cesare Ciciarelli]].  
Nel dicembre [[1922]] viene denunciato dalle [[autorità]] per il suo impegno [[antifascismo|antifascista]]. Con lui altri celebri anarchici come [[Errico Malatesta]], [[Spartaco Stagnetti]], [[Ettore Sottovia]], [[Gigi Damiani]], [[Ernesto Diotallevi]], [[Luigi Fabbri]] e [[Cesare Ciciarelli]].  


Delegato degli [[anarco-comunismo|anarco-comunisti]] laziali, Forbicini è presente al [[Comitato di Difesa Proletaria]] di Roma, un «organismo unitario costituito ad hoc con l'intento di fronteggiare – principalmente sul terreno politico – l'avanzata squadristica» e alla manifestazione antifascista che sostanzialmente sancisce la formazione degli [[Arditi del Popolo]], in cui gli [[antifascismo|antifascisti]] sfilano con inquadramento militare ed organizzati in centurie. (È bene ricordare che gli [[Arditi del Popolo]] nascono da una scissione interna agli [[Arditi]]. Al loro interno vi militavano molti ex-combattenti della prima guerra mondiale, tra cui tanti anarchica. Il fine degli [[Arditi del Popolo]], la cui formalizzazione della nascita era stata messa in atto dall'anarchico [[Argo Secondari]] dopo la riunione all'orto botanico di Roma, era senza mezzi termini il contrasto sul piano militare dello [[Fascismo|squadrismo fascista]].)
Delegato degli [[anarco-comunismo|anarco-comunisti]] laziali, Forbicini è presente al [[Comitato di Difesa Proletaria]] di Roma, un «organismo unitario costituito ad hoc con l'intento di fronteggiare – principalmente sul terreno politico – l'avanzata squadristica» e alla manifestazione antifascista che sostanzialmente sancisce la formazione degli [[Arditi del Popolo]], in cui gli [[antifascismo|antifascisti]] sfilano con inquadramento militare ed organizzati in centurie. (È bene ricordare che gli [[Arditi del Popolo]] nascono da una scissione interna agli [[Arditi]]. Al loro interno vi militavano molti ex-combattenti della Prima guerra mondiale, tra cui tanti anarchica. Il fine degli [[Arditi del Popolo]], la cui formalizzazione della nascita era stata messa in atto dall'anarchico [[Argo Secondari]] dopo la riunione all'orto botanico di Roma, era senza mezzi termini il contrasto sul piano militare dello [[Fascismo|squadrismo fascista]].)


=== Sotto sorveglianza fascista ===
=== Sotto sorveglianza fascista ===
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=== Nel secondo dopoguerra: la ricostituzione del movimento anarchico ===
=== Nel secondo dopoguerra: la ricostituzione del movimento anarchico ===
Nel periodo seguente la Liberazione dal [[Nazionalsocialismo|nazifascismo]], Forbicini inaugura il circolo "[[Pietro Gori|P. Gori]]" di Piombino. Inoltre viene segnalato dalle [[autorità]] come "sovversivo" vista anche la collaborazione alla fondazione della [[Federazione Comunista Libertaria]] (FCL), costituitasi nella capitale già a partire del [[1944]], a conferma che la sorveglianza non gli aveva impedito di rimanere politicamente attivo insieme a tanti altri militanti romani <ref>Una [http://www.castelbolognese.org/giovanniforbicini.htm Biografia di Forbicini] rivela che «è delegato per il Lazio (con R. Sacconi) al congresso di Carrara che vede la nascita della FAI», tuttavia il [http://www.federazioneanarchica.org/archivio/1945.html documento storico] della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]] non inserisce il suo nome tra i delegati laziali presenti allo storico convegno:<br />
Nel periodo seguente la Liberazione dal [[Nazionalsocialismo|nazifascismo]], Forbicini inaugura il circolo "[[Pietro Gori|P. Gori]]" di Piombino. Inoltre viene segnalato dalle [[autorità]] come "sovversivo" vista anche la collaborazione alla fondazione della [[Federazione Comunista Libertaria]] (FCL), costituitasi nella capitale già a partire del [[1944]], a conferma che la sorveglianza non gli aveva impedito di rimanere politicamente attivo insieme a tanti altri militanti romani <ref>Una [http://www.castelbolognese.org/giovanniforbicini.htm Biografia di Forbicini] rivela che «è delegato per il Lazio (con R. Sacconi) al congresso di Carrara che vede la nascita della FAI», tuttavia il [http://www.federazioneanarchica.org/archivio/1945.html documento storico] della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]] non inserisce il suo nome tra i delegati laziali presenti allo storico convegno:<br />
«''Lazio: Federazione Comunista Libertaria Laziale (Renato Gentilezza, Pietro Rossi); Federazione Comunista Libertaria Romana (Adolfo Pesce); Gruppo "Spartaco" di Roma (Carlo Andreoni, Bruno Valeri, Edoardo Ballarini); Gruppo Anarchico "Pietro Gori" di Civitavecchia (Ivan Aiati)''».<br />
«''Lazio: Federazione Comunista Libertaria Laziale (Renato Gentilezza, Pietro Rossi); Federazione Comunista Libertaria Romana (Adolfo Pesce); Gruppo "Spartaco" di Roma (Carlo Andreoni, Bruno Valeri, Edoardo Ballarini); Gruppo Anarchico "Pietro Gori" di Civitavecchia (Ivan Aiati)''».</ref>
[[Anarcopedia]] ritiene ovviamente più attendibile lo storico documento della [[Federazione Anarchica Italiana]].</ref>.


A Civitavecchia, assieme ad [[Armando Borghi]], partecipa in qualità di oratore alla commemorazione di [[Pietro Gori]], durante la quale viene collocato un busto a ricordo del grande militante anarchico.
A Civitavecchia, assieme ad [[Armando Borghi]], partecipa in qualità di oratore alla commemorazione di [[Pietro Gori]], durante la quale viene collocato un busto a ricordo del grande militante anarchico.
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*''Abolite le carceri'', Roma 1905;  
*''Abolite le carceri'', Roma 1905;  
*''Le 4 forche di Chicago'', Roma 1906;  
*''Le 4 forche di Chicago'', Roma 1906;  
*''Memorie di uno sciagurato'', Roma 1910. Prefazione di [[Pietro Gori]].
*''Memorie di uno sciagurato'', Roma 1910 (prefazione di [[Pietro Gori]]).


===Opere su Forbicini e relativo periodo storico===
=== Opere su Forbicini ===
*[[FAI]], ''Congressi e convegni 1944-1962'', a cura di U. Fedeli, Genova 1963;
*[[FAI]], ''Congressi e convegni 1944-1962'', a cura di U. Fedeli, Genova 1963;
*Bettini, ''Bibliografia dell'anarchismo, vol. 1, t. 1'', ''Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati in Italia (1872-1971)'', Firenze 1972;
*Bettini, ''Bibliografia dell'anarchismo, vol. 1, t. 1'', ''Periodici e numeri unici anarchici in lingua italiana pubblicati in Italia (1872-1971)'', Firenze 1972;
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*[[Luce Fabbri]], ''Luigi Fabbri. Storia di un uomo libero'', Pisa, 1996;  
*[[Luce Fabbri]], ''Luigi Fabbri. Storia di un uomo libero'', Pisa, 1996;  
*Maurizio Antonioli - [[Pier Carlo Masini]], ''Il sol dell'avvenire. L'anarchismo in Italia dalle origini alla Prima guerra mondiale'', Pisa 1999;  
*Maurizio Antonioli - [[Pier Carlo Masini]], ''Il sol dell'avvenire. L'anarchismo in Italia dalle origini alla Prima guerra mondiale'', Pisa 1999;  
*[[Eros Francescangeli]], ''[[Arditi del Popolo]]. [[Argo Secondari]] e la prima organizzazione antifascista (1917-1922)'', Roma, Odradek Edizioni, [[2000]];
*[[Eros Francescangeli]], ''[[Arditi del Popolo]]. [[Argo Secondari]] e la prima organizzazione antifascista (1917-1922)'', Roma, Odradek Edizioni, 2000;
*[[Luigi Di Lembo]], ''Guerra di classe e lotta umana. L'anarchismo in Italia dal Biennio rosso alla Guerra di Spagna, 1919-1939'', Pisa 2001;  
*[[Luigi Di Lembo]], ''Guerra di classe e lotta umana. L'anarchismo in Italia dal Biennio rosso alla Guerra di Spagna, 1919-1939'', Pisa 2001;  
*[[Maurizio Antonioli]], ''Alla ricerca dello pseudonimo perduto'', «Rivista storica dell'anarchismo», gen.-giu. 2002;  
*[[Maurizio Antonioli]], ''Alla ricerca dello pseudonimo perduto'', «Rivista storica dell'anarchismo», gen.-giu. 2002;  
*[[Giorgio Sacchetti]], ''Sovversivi agli atti. Gli anarchici nelle carte del Ministero dell'Interno. Schedatura e controllo poliziesco nell'Italia del Novecento'', Ragusa, 2002;
*[[Giorgio Sacchetti]], ''Sovversivi agli atti. Gli anarchici nelle carte del Ministero dell'Interno. Schedatura e controllo poliziesco nell'Italia del Novecento'', Ragusa, 2002;
*Maurizio Antonioli, G. Berti, S. Fedele, P. Iuso, ''Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani'' Pisa, 2004;
*P. Iuso, [https://www.bfscollezionidigitali.org/entita/13452 ''Giovanni Forbicini''], in ''Dizionario biografico degli anarchici italiani'', Tomo I, Pisa, BFS, 2003, pp. 620-622;
*Roberto Carocci, ''Roma sovversiva. Anarchismo e conflittualità sociale dall'età giolittiana al fascismo (1900-1926)'', Odradek, Roma 2012.
*Roberto Carocci, ''Roma sovversiva. Anarchismo e conflittualità sociale dall'età giolittiana al fascismo (1900-1926)'', Odradek, Roma 2012.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[Storia del movimento libertario in Italia]]
*[[Storia del movimento libertario in Italia]]
[[Categoria:Anarchici|Forbicini, Giovanni]]
[[Categoria:Anarchici|Forbicini, Giovanni]]
[[Categoria:Anarchici italiani|Forbicini, Giovanni]]
[[Categoria:Anarchici italiani|Forbicini, Giovanni]]
[[Categoria:Comunisti anarchici|Forbicini, Giovanni]]
[[Categoria:Scrittori|Forbicini, Giovanni]]
[[Categoria:Scrittori|Forbicini, Giovanni]]
[[Categoria:Scrittori italiani|Forbicini, Giovanni]]
[[Categoria:Sindacalisti|Forbicini, Giovanni]]
[[Categoria:Sindacalisti|Forbicini, Giovanni]]
[[Categoria:Antifascisti|Forbicini, Giovanni]]
[[Categoria:Antifascisti|Forbicini, Giovanni]]
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