Kronstadt: differenze tra le versioni

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Il [[7 marzo]] [[1921]] l'[[Armata Rossa]], fondata da [[Lev Trotskij|Trotskij]], sotto il comando di Michail Nikolaevič Tuchačevskij iniziò i primi attacchi contro Kronstadt, proprio nel momento in cui il X Congresso del Partito Comunista aboliva le requisizioni forzate delle derrate alimentari (accettando quindi alcune proposte del soviet di Kronstadt) e proclamava la [[NEP]] (nuova politica economica). I bolscevichi però, preoccupati di possibili insubordinazioni dei militari, decisero di chiudere definitivamente la “questione Kronstadt”,.  
Il [[7 marzo]] [[1921]] l'[[Armata Rossa]], fondata da [[Lev Trotskij|Trotskij]], sotto il comando di Michail Nikolaevič Tuchačevskij iniziò i primi attacchi contro Kronstadt, proprio nel momento in cui il X Congresso del Partito Comunista aboliva le requisizioni forzate delle derrate alimentari (accettando quindi alcune proposte del soviet di Kronstadt) e proclamava la [[NEP]] (nuova politica economica). I bolscevichi però, preoccupati di possibili insubordinazioni dei militari, decisero di chiudere definitivamente la “questione Kronstadt”,.  


I reparti delle trupe bolsceviche "[[Ceka]]" e "Kursanti" (in tutto circa 60000 uomini),, sfruttando il manto di ghiaccio che ancora copriva le acque di fronte a Pietrogrado, attaccarono l'isola, che però resistette eroicamente. Oltre alla difesa militare, gli insorti organizzarono, con la collaborazione di tutti, infermerie, sale operatorie, comitati per i munizionamenti e per l'approvvigionamento.  
I reparti delle trupe bolsceviche "[[Ceka]]" e "Kursanti" (in tutto circa 60.000 uomini),, sfruttando il manto di ghiaccio che ancora copriva le acque di fronte a Pietrogrado, attaccarono l'isola, che però resistette eroicamente. Oltre alla difesa militare, gli insorti organizzarono, con la collaborazione di tutti, infermerie, sale operatorie, comitati per i munizionamenti e per l'approvvigionamento.  
Nell'articolo ''Le tappe della rivoluzione'', pubblicato il [[12 marzo]] i rivoltosi scrissero:  
Nell'articolo ''Le tappe della rivoluzione'', pubblicato il [[12 marzo]] i rivoltosi scrissero:  
:«Il partito comunista detiene il potere pubblico, lasciando da parte gli operai ed i con­tadini nel cui nome opera. Si è stabilito un nuovo feudalesimo in nome del comunismo Del contadino si è tatto un semplice schiavo e degli opera i, schiavi sa/aria/i nelle fabbriche sta/ali. Gli operai intellettuali sono stati degnatati al completo [...] È giunta l'ora di farla finita con la commissariocrazia Kronstadt non dorme. Nel marzo e nell'ottobre del 1917 si è trovata al fronte ed oggi è an­cora lei che spiega la bandiera della terza rivoluzione: la rivoluzione proletaria [...] È finita la burocrazia. L'assemblea costituente appartie­ne al passato. Ora deve cadere la commissariocrazia. È giunta l'ora per il vero potere del proletariato, per il po­tere dei soviet!». <ref name="isv">[http://www.socialismolibertario.it/rocher.htm Bolscevismo ed anarchismo, cap. 6]</ref>
:«Il partito comunista detiene il potere pubblico, lasciando da parte gli operai ed i con­tadini nel cui nome opera. Si è stabilito un nuovo feudalesimo in nome del comunismo Del contadino si è tatto un semplice schiavo e degli opera i, schiavi sa/aria/i nelle fabbriche sta/ali. Gli operai intellettuali sono stati degnatati al completo [...] È giunta l'ora di farla finita con la commissariocrazia Kronstadt non dorme. Nel marzo e nell'ottobre del 1917 si è trovata al fronte ed oggi è an­cora lei che spiega la bandiera della terza rivoluzione: la rivoluzione proletaria [...] È finita la burocrazia. L'assemblea costituente appartie­ne al passato. Ora deve cadere la commissariocrazia. È giunta l'ora per il vero potere del proletariato, per il po­tere dei soviet!». <ref name="isv">[http://www.socialismolibertario.it/rocher.htm Bolscevismo ed anarchismo, cap. 6]</ref>
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