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L'adesione di parte degli anarchici al futurismo fu però parallela all'opposizione a [[Filippo Tommaso Marinetti]], il quale invece cercò il contatto con gli anarchici, per esempio mandando la sua [[solidarietà]] (intrisa di nazionalismo a dire il vero...) a [[Giovanni Governato]], dopo quella già espressa ad [[Errico Malatesta]] nel [[1920|'20]]. Il movimento anarchico nei confronti del Marinetti fu lungimirante, ma visto il periodo del processo a ''Cromatico'' ([[Giovanni Governato]]) ormai era chiaro di chi sarebbero diventati servi i "grossi" nomi del [[futurismo]] ("grossi" nomi in quanto molto celebrati, soprattutto dal [[Fascismo|fascismo]]; in realtà [[Renzo Novatore|Novatore]] o ''Cromatico'' - Giovanni Governato - non furono da meno, ma ovviamente il fascismo non poteva celebrarli... ). | L'adesione di parte degli anarchici al futurismo fu però parallela all'opposizione a [[Filippo Tommaso Marinetti]], il quale invece cercò il contatto con gli anarchici, per esempio mandando la sua [[solidarietà]] (intrisa di nazionalismo a dire il vero...) a [[Giovanni Governato]], dopo quella già espressa ad [[Errico Malatesta]] nel [[1920|'20]]. Il movimento anarchico nei confronti del Marinetti fu lungimirante, ma visto il periodo del processo a ''Cromatico'' ([[Giovanni Governato]]) ormai era chiaro di chi sarebbero diventati servi i "grossi" nomi del [[futurismo]] ("grossi" nomi in quanto molto celebrati, soprattutto dal [[Fascismo|fascismo]]; in realtà [[Renzo Novatore|Novatore]] o ''Cromatico'' - Giovanni Governato - non furono da meno, ma ovviamente il fascismo non poteva celebrarli... ). | ||
[[File:Gozzoli.jpg|left|thumb|[[Virgilio Gozzoli]] (New York, 1950)]] | [[File:Gozzoli.jpg|left|thumb|[[Virgilio Gozzoli]] (New York, 1950)]] | ||
La partecipazione di Marinetti ai grandi comizi di Milano svoltisi in occasione dello [[sciopero generale]] del settembre [[1904]], cioé molto prima del periodo del Manifesto futurista e della comparsa del [[Fascismo|fascismo]], influenzarono Marinetti nella stesura di ''[[Roi Bombance]]'' (Re Baldoria) - dramma satirico scritto nel [[1905]] e presentato senza successo nel [[1909]] - | La partecipazione di Marinetti ai grandi comizi di Milano svoltisi in occasione dello [[sciopero generale]] del settembre [[1904]], cioé molto prima del periodo del Manifesto futurista e della comparsa del [[Fascismo|fascismo]], influenzarono Marinetti nella stesura di ''[[Roi Bombance]]'' (Re Baldoria) - dramma satirico scritto nel [[1905]] e presentato senza successo nel [[1909]] - dedicato «Ai grandi cuochi della felicità universale: Filippo Turati, Enrico Ferri e Arturo Labriola», in cui è presente una forte "idea socialisteggiante", con venature anarchiche e rivoluzionarie. | ||
Risalendo al periodo del Manifesto dei futuristi, diversi componenti di spicco del movimento quali Lucini, [[Carlo Carrà]], Buzzi e Ceccardi, cercarono contatti col mondo che gravitava attorno al [[anarchismo|pensiero anarchico]], visto che quel che li univa non era tanto il metodo espressivo, che poteva essere dei più disparati, ma alcune idee "filosofiche" di fondo. | Risalendo al periodo del Manifesto dei futuristi, diversi componenti di spicco del movimento quali Lucini, [[Carlo Carrà]], Buzzi e Ceccardi, cercarono contatti col mondo che gravitava attorno al [[anarchismo|pensiero anarchico]], visto che quel che li univa non era tanto il metodo espressivo, che poteva essere dei più disparati, ma alcune idee "filosofiche" di fondo. | ||
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===Il distacco dal fascismo=== | ===Il distacco dal fascismo=== | ||
Nel primo dopoguerra è logica conseguenza che gli anarchici si allontanino sempre più dal Marinettti, infatti [[Renzo Provinciali]] aveva già previsto che il marinettismo e i marinettisti prima o poi sarebbero finiti asserviti al [[capitalismo|capitale]] e alla reazione, ovvero al [[Fascismo|fascismo]], anche se nel periodo del ''Manifesto'' di [[Fascismo|fascismo]] vero e proprio non ve n'era ancora traccia. Il "Programma Politico" del Martinetti, reso pubblico nel [[1923]], è quindi osteggiato dalla sinistra libertaria, in primis da [[Pietro Illari]] e [[Vinicio Paladini]]. Il gruppo degli spezzini - [[Renzo Novatore]], Tintino Rasi ([[Auro d'Arcola]]), [[Giovanni Governato]] - | Nel primo dopoguerra è logica conseguenza che gli anarchici si allontanino sempre più dal Marinettti, infatti [[Renzo Provinciali]] aveva già previsto che il marinettismo e i marinettisti prima o poi sarebbero finiti asserviti al [[capitalismo|capitale]] e alla reazione, ovvero al [[Fascismo|fascismo]], anche se nel periodo del ''Manifesto'' di [[Fascismo|fascismo]] vero e proprio non ve n'era ancora traccia. Il "Programma Politico" del Martinetti, reso pubblico nel [[1923]], è quindi osteggiato dalla sinistra libertaria, in primis da [[Pietro Illari]] e [[Vinicio Paladini]]. Il gruppo degli spezzini - [[Renzo Novatore]], Tintino Rasi ([[Auro d'Arcola]]), [[Giovanni Governato]] - oltre a [[Renzo Provinciali]] di Parma, seguiranno un iter futurista parallelo a quello marinettiano, senza tuttavia collusioni con Marinetti stesso e men che meno col [[Fascismo|fascismo]], anzi, al contrario, seguiranno un percorso che li porterà all'[[antifascismo]] militare e militante. '''In buona sostanza, quando il futurismo si trasforma in servo del regime di [[Mussolini]] e lo aiuta pure nella sua ascesa, gli anarchici abbandonano il movimento'''. | ||
==Note== | ==Note== | ||
<references/> | <references/> | ||
== Bibliografia == | == Bibliografia == | ||
*Giovanni Lista, ''Arte e politica - Il futurismo di sinistra in Italia'', Multhipla, 1980. | *Giovanni Lista, ''Arte e politica - Il futurismo di sinistra in Italia'', Multhipla, 1980. |