Pedagogia libertaria: differenze tra le versioni

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Dopo un periodo di stasi, legato alle due guerre mondiali, a partire dagli "anni 50 e 60" (XX secolo) l'idea pedagogica libertaria si evolse grazie al proficuo lavoro di molti studiosi che svilupparono l'idea della [[descolarizzazione]] e delle ''free schools'' (scuole libere). Tra queste ultime la capostipite fu la britannica [[Summerhill School]] di [[Alexander Sutherland Neill]], peraltro ancora attiva, che diede vita ad un vasto movimento, diffusosi soprattutto negli Stati Uniti, di cui ancora oggi permangono concrete esperienze. Il pensiero fondamentale del movimento delle scuole libere è l'esigenza di un impegno politico e voler fare [[scuola]] da sé per sottrarne il monopolio allo [[Stato]], dal momento che ciò significa esercitare un potere funzionale allo ''status quo''.
Dopo un periodo di stasi, legato alle due guerre mondiali, a partire dagli "anni 50 e 60" (XX secolo) l'idea pedagogica libertaria si evolse grazie al proficuo lavoro di molti studiosi che svilupparono l'idea della [[descolarizzazione]] e delle ''free schools'' (scuole libere). Tra queste ultime la capostipite fu la britannica [[Summerhill School]] di [[Alexander Sutherland Neill]], peraltro ancora attiva, che diede vita ad un vasto movimento, diffusosi soprattutto negli Stati Uniti, di cui ancora oggi permangono concrete esperienze. Il pensiero fondamentale del movimento delle scuole libere è l'esigenza di un impegno politico e voler fare [[scuola]] da sé per sottrarne il monopolio allo [[Stato]], dal momento che ciò significa esercitare un potere funzionale allo ''status quo''.


Mentre in passato era stata l'Europa al centro della nuova idea pedagogica libertaria, nel dopo guerra furono soprattutto gli [[USA]] e <ref>Negli [[USA]] esisteva comnque una buona tradizione pedagogica libertaria, infatti aveva ben attecchito non solo l'idea di [[Francisco Ferrer]], da cui erano sorte numerose scuole omonime, ma ma anche quelle di altri studiosi da cui erano nate importanti esperienze come quella del [[1920]] a Stelton di [[Alexis Ferm|Alexis]] e [[Elizabeth Ferm]].</ref> il mondo aglossassone al centro dell'evoluzione del movimento pedagogico libertario, grazie anche a intellettuali come [[Paul Goodman]], da sempre in prima linea contro il sistema educativo coercitivo dove l'[[Individuo|individuo]] viene «vistato, classificato, abilitato e poi restituito alla società» ed in particolare strenuo oppositore del'obbligatorietà scolastica. Per ovviare a queste problematiche egli suggerisce che alle aule, talvolta, si sostituiscano i luoghi autentici della vita quotidiana (strade, negozi, musei, fabbriche ecc.) e che si possa fare a meno anche degli insegnanti, poichè una persona che svolge un determinato lavoro è sicuramente più preparata del maestro scolastico.  
Mentre in passato era stata l'Europa al centro della nuova idea pedagogica libertaria, nel dopo guerra furono soprattutto gli [[USA]] e <ref>Negli [[USA]] esisteva comnque una buona tradizione pedagogica libertaria, infatti aveva ben attecchito non solo l'idea di [[Francisco Ferrer]], da cui erano sorte numerose scuole omonime, ma ma anche quelle di altri studiosi da cui erano nate importanti esperienze come quella del [[1920]] a Stelton di [[Alexis Ferm|Alexis]] e [[Elizabeth Ferm]].</ref> il mondo aglossassone al centro dell'evoluzione del movimento pedagogico libertario, grazie anche a intellettuali come [[Paul Goodman]], da sempre in prima linea contro il sistema educativo coercitivo dove l'[[Individuo|individuo]] viene «vistato, classificato, abilitato e poi restituito alla società» ed in particolare strenuo oppositore del'obbligatorietà scolastica. Per ovviare a queste problematiche egli suggerisce che alle aule, talvolta, si sostituiscano i luoghi autentici della vita quotidiana (strade, negozi, musei, fabbriche ecc.) e che si possa fare a meno anche degli insegnanti, poiché una persona che svolge un determinato lavoro è sicuramente più preparata del maestro scolastico.  


Quantunque il termine descolarizzazione era stato usato per la prima volta dall'austriaco-messicano [[Ivan Illich]] in ''Descolarizzare la società ''<ref>[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Libri/Descolarizzare/descolarizzare.htm Descolarizzare la società]</ref> - proponendo un'idea radicale contro ogni forma di scolarizzazione obbligatoria ed auspicando l'apprendimento diretto perché «la scuola ha alienato l'uomo da ciò che apprende... Ad ogni latitudine, sotto ogni regime e comunque venga propinata, l'istruzione inculca nell'allievo l'idea che l'istruzione stessa non ha valore se non si acquista a scuola e che ciò che conta è avere "titoli" per riuscire nella vita e che è più importante apprendere cose sul mondo che non trarre il proprio sapere dal mondo» - secondo Ian Lister il primo vero descolarizzatore fu proprio [[Paul Goodman]] con la sua volontà di de-istituzionalizzare la [[scuola]] e la proposta di un apprendimento fondato sulla decentralizzazione del sistema scolastico (piccole scuole dalle ridottissime dimensioni). Uno studioso interessante del sistema pedagogico libertario fu l'inglese [[Herbert Read]], la cui critica dell'educazione è strettamente legata alla criitca della società. Egli attribuisce un ruolo centrale all'[[arte]] (secondo Read la percezione artistica è prerogativa umana universale e non strettamente legata a pochi individui, i cosiddetti artisti), attraverso la quale sostituire all'educazione della mente l'educazione dei sensi.
Quantunque il termine descolarizzazione era stato usato per la prima volta dall'austriaco-messicano [[Ivan Illich]] in ''Descolarizzare la società ''<ref>[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Libri/Descolarizzare/descolarizzare.htm Descolarizzare la società]</ref> - proponendo un'idea radicale contro ogni forma di scolarizzazione obbligatoria ed auspicando l'apprendimento diretto perché «la scuola ha alienato l'uomo da ciò che apprende... Ad ogni latitudine, sotto ogni regime e comunque venga propinata, l'istruzione inculca nell'allievo l'idea che l'istruzione stessa non ha valore se non si acquista a scuola e che ciò che conta è avere "titoli" per riuscire nella vita e che è più importante apprendere cose sul mondo che non trarre il proprio sapere dal mondo» - secondo Ian Lister il primo vero descolarizzatore fu proprio [[Paul Goodman]] con la sua volontà di de-istituzionalizzare la [[scuola]] e la proposta di un apprendimento fondato sulla decentralizzazione del sistema scolastico (piccole scuole dalle ridottissime dimensioni). Uno studioso interessante del sistema pedagogico libertario fu l'inglese [[Herbert Read]], la cui critica dell'educazione è strettamente legata alla criitca della società. Egli attribuisce un ruolo centrale all'[[arte]] (secondo Read la percezione artistica è prerogativa umana universale e non strettamente legata a pochi individui, i cosiddetti artisti), attraverso la quale sostituire all'educazione della mente l'educazione dei sensi.
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