Pedagogia libertaria: differenze tra le versioni

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'''I libertari, al contrario, attribuiscono alla pedagogia una valenza positiva''', soprattutto perché i bambini, con le loro domande, tendono a mettere tutto in discussione. (...Cosa c'è di più libertario che respingere verità  preconfezionate e porsi in continuazione domande, proprio come fanno i bambini?).
'''I libertari, al contrario, attribuiscono alla pedagogia una valenza positiva''', soprattutto perché i bambini, con le loro domande, tendono a mettere tutto in discussione. (...Cosa c'è di più libertario che respingere verità  preconfezionate e porsi in continuazione domande, proprio come fanno i bambini?).


I fini della [[pedagogia]] libertaria sono quelli di conseguire un metodo d'apprendimento e una [[scuola]] che consenta alle persone di sviluppare liberamente le proprie attitudini, senza l'intervento di alcuna [[autorità ]].
I fini della [[pedagogia]] libertaria sono quelli di conseguire un metodo d'apprendimento e una [[scuola]] che consenta alle persone di sviluppare liberamente le proprie attitudini, senza l'intervento di alcuna [[autorità]].
La pedagogia libertaria, facendo proprie le considerazioni di [[Lev Tolstoj]], tende a separare il concetto di "educazione" da quello di "cultura", ossia, in pratica, a distinguere gli «uomini educati», ma sottomessi, dagli «uomini liberi».
La pedagogia libertaria, facendo proprie le considerazioni di [[Lev Tolstoj]], tende a separare il concetto di "educazione" da quello di "cultura", ossia, in pratica, a distinguere gli «uomini educati», ma sottomessi, dagli «uomini liberi».


== Cos'è la pedagogia libertaria ==
== Cos'è la pedagogia libertaria ==
[[File:Art2013.jpg|right|thumb| 250 px|Gli studenti del liceo artistico "Gentileschi" di Carrara [[Collettivo Anarcopedia#Presentazione di Anarcopedia ai ragazzi|parlano di anarchia ed anarcopedia]] durante la settimana di autogestione del 2013.]]
[[File:Art2013.jpg|right|thumb| 250 px|Gli studenti del liceo artistico "Gentileschi" di Carrara [[Collettivo Anarcopedia#Presentazione di Anarcopedia ai ragazzi|parlano di anarchia ed anarcopedia]] durante la settimana di autogestione del 2013.]]
L'educazione libertaria è senza dubbio educazione alla [[libertà ]], tuttavia questo non basta per definirla pienamente. Essa si orienta verso l'educazione integrale (ogni individuo deve avere la possibilità  di sviluppare le proprie capacità  fisiche ed intellettive), la motivazione che porti naturalmente all'apprendimento senza coercizione, l'autonomia del fanciullo e la critica all'educazione eterodiretta. Ma ancora evidentemente non basta: quali obiettivi si pone?
L'educazione libertaria è senza dubbio educazione alla [[libertà]], tuttavia questo non basta per definirla pienamente. Essa si orienta verso l'educazione integrale (ogni individuo deve avere la possibilità  di sviluppare le proprie capacità  fisiche ed intellettive), la motivazione che porti naturalmente all'apprendimento senza coercizione, l'autonomia del fanciullo e la critica all'educazione eterodiretta. Ma ancora evidentemente non basta: quali obiettivi si pone?
#maggiore libertà  di scelta del lavoratore nel mercato del lavoro
#maggiore libertà  di scelta del lavoratore nel mercato del lavoro
#indipendenza dell'[[individuo]] come lavoratore e come cittadino, ovvero capacità  di ognuno di scegliersi i propri valori
#indipendenza dell'[[individuo]] come lavoratore e come cittadino, ovvero capacità  di ognuno di scegliersi i propri valori


La pedagogia libertaria non deve essere confusa con quella progressista, ciò che distingue l'una dall'altra è la coerenza con cui i libertari mettono in pratica coerentemente tutti i diversi aspetti del processo educativo al principio della [[libertà ]]. Il progressista concede maggiori libertà  al fanciullo, ma collocandolo comunque all'interno delle strutture dominanti attuali. L'insegnante libertario è consapevole che l'istruzione di massa, elaborata dalla Germania del Cancelliere Otto Von Bismarck, è funzionale alla trasmissione dei valori propri di una [[gerarchia|società  gerarchica]] divisa in classi. Non a caso Bismarck si vantò di aver creato, grazie alla scuola, un sistema capace di produrre «una razza di sottoufficiali».  
La pedagogia libertaria non deve essere confusa con quella progressista, ciò che distingue l'una dall'altra è la coerenza con cui i libertari mettono in pratica coerentemente tutti i diversi aspetti del processo educativo al principio della [[libertà]]. Il progressista concede maggiori libertà  al fanciullo, ma collocandolo comunque all'interno delle strutture dominanti attuali. L'insegnante libertario è consapevole che l'istruzione di massa, elaborata dalla Germania del Cancelliere Otto Von Bismarck, è funzionale alla trasmissione dei valori propri di una [[gerarchia|società  gerarchica]] divisa in classi. Non a caso Bismarck si vantò di aver creato, grazie alla scuola, un sistema capace di produrre «una razza di sottoufficiali».  


Il libertario, di conseguenza, conformemente alle proprie idee, vuol disarticolare il sistema di dominio, costruendo un individuo nuovo, capace cioè di criticare, con la teoria e con la pratica, l'ordine costituito.  
Il libertario, di conseguenza, conformemente alle proprie idee, vuol disarticolare il sistema di dominio, costruendo un individuo nuovo, capace cioè di criticare, con la teoria e con la pratica, l'ordine costituito.  
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Mentre in passato era stata l'Europa al centro della nuova idea pedagogica libertaria, nel dopo guerra furono soprattutto gli [[USA]] e <ref>Negli [[USA]] esisteva comnque una buona tradizione pedagogica libertaria, infatti aveva ben attecchito non solo l'idea di [[Francisco Ferrer]], da cui erano sorte numerose scuole omonime, ma ma anche quelle di altri studiosi da cui erano nate importanti esperienze come quella del [[1920]] a Stelton di [[Alexis Ferm|Alexis]] e [[Elizabeth Ferm]].</ref> il mondo aglossassone al centro dell'evoluzione del movimento pedagogico libertario, grazie anche a intellettuali come [[Paul Goodman]], da sempre in prima linea contro il sistema educativo coercitivo dove l'[[Individuo|individuo]] viene «vistato, classificato, abilitato e poi restituito alla società » ed in particolare strenuo oppositore del'obbligatorietà  scolastica. Per ovviare a queste problematiche egli suggerisce che alle aule, talvolta, si sostituiscano i luoghi autentici della vita quotidiana (strade, negozi, musei, fabbriche ecc.) e che si possa fare a meno anche degli insegnanti, poichè una persona che svolge un determinato lavoro è sicuramente più preparata del maestro scolastico.  
Mentre in passato era stata l'Europa al centro della nuova idea pedagogica libertaria, nel dopo guerra furono soprattutto gli [[USA]] e <ref>Negli [[USA]] esisteva comnque una buona tradizione pedagogica libertaria, infatti aveva ben attecchito non solo l'idea di [[Francisco Ferrer]], da cui erano sorte numerose scuole omonime, ma ma anche quelle di altri studiosi da cui erano nate importanti esperienze come quella del [[1920]] a Stelton di [[Alexis Ferm|Alexis]] e [[Elizabeth Ferm]].</ref> il mondo aglossassone al centro dell'evoluzione del movimento pedagogico libertario, grazie anche a intellettuali come [[Paul Goodman]], da sempre in prima linea contro il sistema educativo coercitivo dove l'[[Individuo|individuo]] viene «vistato, classificato, abilitato e poi restituito alla società » ed in particolare strenuo oppositore del'obbligatorietà  scolastica. Per ovviare a queste problematiche egli suggerisce che alle aule, talvolta, si sostituiscano i luoghi autentici della vita quotidiana (strade, negozi, musei, fabbriche ecc.) e che si possa fare a meno anche degli insegnanti, poichè una persona che svolge un determinato lavoro è sicuramente più preparata del maestro scolastico.  


Quantunque il termine descolarizzazione era stato usato per la prima volta dall'austriaco-messicano [[Ivan Illich]] in ''Descolarizzare la società ''<ref>[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Libri/Descolarizzare/descolarizzare.htm Descolarizzare la società ]</ref> - proponendo un'idea radicale contro ogni forma di scolarizzazione obbligatoria ed auspicando l'apprendimento diretto perché «la scuola ha alienato l'uomo da ciò che apprende... Ad ogni latitudine, sotto ogni regime e comunque venga propinata, l'istruzione inculca nell'allievo l'idea che l'istruzione stessa non ha valore se non si acquista a scuola e che ciò che conta è avere "titoli" per riuscire nella vita e che è più importante apprendere cose sul mondo che non trarre il proprio sapere dal mondo» - secondo Ian Lister il primo vero descolarizzatore fu proprio [[Paul Goodman]] con la sua volontà  di de-istituzionalizzare la [[scuola]] e la proposta di un apprendimento fondato sulla decentralizzazione del sistema scolastico (piccole scuole dalle ridottissime dimensioni). Uno studioso interessante del sistema pedagogico libertario fu l'inglese [[Herbert Read]], la cui critica dell'educazione è strettamente legata alla criitca della società. Egli attribuisce un ruolo centrale all'[[arte]] (secondo Read la percezione artistica è prerogativa umana universale e non strettamente legata a pochi individui, i cosiddetti artisti), attraverso la quale sostituire all'educazione della mente l'educazione dei sensi.
Quantunque il termine descolarizzazione era stato usato per la prima volta dall'austriaco-messicano [[Ivan Illich]] in ''Descolarizzare la società ''<ref>[http://www.altraofficina.it/ivanillich/Libri/Descolarizzare/descolarizzare.htm Descolarizzare la società]</ref> - proponendo un'idea radicale contro ogni forma di scolarizzazione obbligatoria ed auspicando l'apprendimento diretto perché «la scuola ha alienato l'uomo da ciò che apprende... Ad ogni latitudine, sotto ogni regime e comunque venga propinata, l'istruzione inculca nell'allievo l'idea che l'istruzione stessa non ha valore se non si acquista a scuola e che ciò che conta è avere "titoli" per riuscire nella vita e che è più importante apprendere cose sul mondo che non trarre il proprio sapere dal mondo» - secondo Ian Lister il primo vero descolarizzatore fu proprio [[Paul Goodman]] con la sua volontà  di de-istituzionalizzare la [[scuola]] e la proposta di un apprendimento fondato sulla decentralizzazione del sistema scolastico (piccole scuole dalle ridottissime dimensioni). Uno studioso interessante del sistema pedagogico libertario fu l'inglese [[Herbert Read]], la cui critica dell'educazione è strettamente legata alla criitca della società. Egli attribuisce un ruolo centrale all'[[arte]] (secondo Read la percezione artistica è prerogativa umana universale e non strettamente legata a pochi individui, i cosiddetti artisti), attraverso la quale sostituire all'educazione della mente l'educazione dei sensi.


Un esponente moderno della pedagogia libertaria è stato il brasiliano [[Paulo Freire]], vicino alla [[teologia della liberazione]], secondo il quale l'educazione o è al servizio dell'oppressione oppure deve essere un processo di liberazione. Il suo saggio più famoso è ''La pedagogia degli oppressi''. Un altro descolarizzatore fu lo statunitense [[John Holt]], inizialmente propositore dell'istruzione domiciliare ed in seguito assai più vicino al movimento degli descolarizzatori. Ancor più radicale appare [[Raoul Vaneigem]] con il testo ''[[Avviso agli studenti]]'' ([[1995]]).
Un esponente moderno della pedagogia libertaria è stato il brasiliano [[Paulo Freire]], vicino alla [[teologia della liberazione]], secondo il quale l'educazione o è al servizio dell'oppressione oppure deve essere un processo di liberazione. Il suo saggio più famoso è ''La pedagogia degli oppressi''. Un altro descolarizzatore fu lo statunitense [[John Holt]], inizialmente propositore dell'istruzione domiciliare ed in seguito assai più vicino al movimento degli descolarizzatori. Ancor più radicale appare [[Raoul Vaneigem]] con il testo ''[[Avviso agli studenti]]'' ([[1995]]).
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Il primo anno, in cui si insegnò secondo i principi pedagogici di [[Kant]] e [[Jean Jacques Rousseau]], fu quasi di prova, per questo dall'anno successivo Tolstoj intraprese un viaggio per l'Europa (soprattutto visitò con attenzione la [[Francia]]) alla ricerca di metodi pedagogici più appropriati alla sua idee. Dal [[1861]] la sua [[scuola]] riprese pienamente l'attività, dando istruzione ed educazione soprattutto ai figli e alle figlie dei contadini che lavoravano nelle sue terre, attraverso metodi alternativi rispetto a quelli [[autorità |autoritari]] e [[gerarchia|gerarchici]] solitamente utilizzati.  
Il primo anno, in cui si insegnò secondo i principi pedagogici di [[Kant]] e [[Jean Jacques Rousseau]], fu quasi di prova, per questo dall'anno successivo Tolstoj intraprese un viaggio per l'Europa (soprattutto visitò con attenzione la [[Francia]]) alla ricerca di metodi pedagogici più appropriati alla sua idee. Dal [[1861]] la sua [[scuola]] riprese pienamente l'attività, dando istruzione ed educazione soprattutto ai figli e alle figlie dei contadini che lavoravano nelle sue terre, attraverso metodi alternativi rispetto a quelli [[autorità |autoritari]] e [[gerarchia|gerarchici]] solitamente utilizzati.  
[[File:Escuela Moderna.jpg|thumb|Bolletino della ''[[Escuela Moderna]]'' (1905) di [[Francisco Ferrer y Guardia]]]]
[[File:Escuela Moderna.jpg|thumb|Bolletino della ''[[Escuela Moderna]]'' (1905) di [[Francisco Ferrer y Guardia]]]]
Per Tolstoj, che assunse in prima persona il compito di insegnare, «l'unico metodo di istruzione è nell'esperimento e l'unico criterio pedagogico è la [[libertà ]]», per questo lo studente era libero di scegliere o non scegliere di seguire la lezione, poiché l'apprendimento non poteva essere imposto coercitivamente.
Per Tolstoj, che assunse in prima persona il compito di insegnare, «l'unico metodo di istruzione è nell'esperimento e l'unico criterio pedagogico è la [[libertà]]», per questo lo studente era libero di scegliere o non scegliere di seguire la lezione, poiché l'apprendimento non poteva essere imposto coercitivamente.


===L'Escuela Paideia di Merida (Spagna) ===
===L'Escuela Paideia di Merida (Spagna) ===
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Situata a Merida ([[Spagna]]), qui convivono, durante tutto il giorno, bambini tra i 18 mesi e i 16 anni d'età, educatori, collaboratori, e osservatori. Gli alunni organizzano il tempo e la convivenza in collaborazione con gli educatori, [[autogestione | autogestendosi]] in forma assembleare e mediante commissioni composte da ragazzi\e di diversà  età.  
Situata a Merida ([[Spagna]]), qui convivono, durante tutto il giorno, bambini tra i 18 mesi e i 16 anni d'età, educatori, collaboratori, e osservatori. Gli alunni organizzano il tempo e la convivenza in collaborazione con gli educatori, [[autogestione | autogestendosi]] in forma assembleare e mediante commissioni composte da ragazzi\e di diversà  età.  


La [[scuola]] cerca inoltre di incentivare la cooperazione e la critica alla società  in una prospettiva anarchica, attraverso il rispetto di alcuni principi: negazione dell'[[autorità ]], lotta contro la violenza, la competitività  e il consumismo.  
La [[scuola]] cerca inoltre di incentivare la cooperazione e la critica alla società  in una prospettiva anarchica, attraverso il rispetto di alcuni principi: negazione dell'[[autorità]], lotta contro la violenza, la competitività  e il consumismo.  


Le finalità  della Escuela Paideia sono ben spiegate dalle parole di [[Josefa Martin Luego]]:
Le finalità  della Escuela Paideia sono ben spiegate dalle parole di [[Josefa Martin Luego]]:
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*[[Psicologia]]
*[[Psicologia]]
*[[Sociologia]]
*[[Sociologia]]
*[[Libertà ]]
*[[Libertà]]
*[[autorità |Autorità ]]
*[[autorità |Autorità]]
*[[Summerhill School]]
*[[Summerhill School]]
*[[Escuela Moderna]]
*[[Escuela Moderna]]
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