Nichilismo: differenze tra le versioni

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== I padri fondatori e i teorici del Nichilismo ==
== I padri fondatori e i teorici del Nichilismo ==


Il nichilismo, nell’arco del suo percorso storico, nega continuamente l’ordine esistente, e di conseguenza qualsiasi entità  superiore, sia essa lo [[Stato]] o Dio, ed ha quindi numerosi punti di contatto con la dottrina politico-filosofica dell'[[anarchismo]].
Il nichilismo, nell'arco del suo percorso storico, nega continuamente l'ordine esistente, e di conseguenza qualsiasi entità  superiore, sia essa lo [[Stato]] o Dio, ed ha quindi numerosi punti di contatto con la dottrina politico-filosofica dell'[[anarchismo]].


L'[[anarco-individualismo |individualista]] anarchico [[Max Stirner]] realizzò, anche se in assenza del concetto, la prima autentica teorizzazione di una posizione filosofica che può essere definita '''nichilismo'''.
L'[[anarco-individualismo |individualista]] anarchico [[Max Stirner]] realizzò, anche se in assenza del concetto, la prima autentica teorizzazione di una posizione filosofica che può essere definita '''nichilismo'''.
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Max Stirner
Max Stirner
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Mentre il maggior rappresentante del movimento anarchico internazionale [[Michail Bakunin]], si proclamava fondatore del nichilismo ed apostolo dell’anarchia, radicalizzando il fenomeno nichilista in un connubio esplosivo d'idee anarchiche, socialiste e utopico-libertarie.  
Mentre il maggior rappresentante del movimento anarchico internazionale [[Michail Bakunin]], si proclamava fondatore del nichilismo ed apostolo dell'anarchia, radicalizzando il fenomeno nichilista in un connubio esplosivo d'idee anarchiche, socialiste e utopico-libertarie.  


La paternità  del termine, che secondo alcuni già  nel Medioevo veniva utilizzato per indicare gli [[Eresia | eretici]] cristiani, se l’attribuì con un certo vigore lo scrittore russo [[Ivan Sergeevic Turgenev]] ([[1818]]-[[1883]]).  
La paternità  del termine, che secondo alcuni già  nel Medioevo veniva utilizzato per indicare gli [[Eresia | eretici]] cristiani, se l'attribuì con un certo vigore lo scrittore russo [[Ivan Sergeevic Turgenev]] ([[1818]]-[[1883]]).  


Egli definisce nel suo romanzo ''[[Padri e figli]]'' del [[1862]], nichilista il modo di pensare del protagonista, il quale è in conflitto con la generazione dei padri, e ne nega i valori e i princìpi impegnandosi a rimpiazzarli con altri nuovi.
Egli definisce nel suo romanzo ''[[Padri e figli]]'' del [[1862]], nichilista il modo di pensare del protagonista, il quale è in conflitto con la generazione dei padri, e ne nega i valori e i princìpi impegnandosi a rimpiazzarli con altri nuovi.


Il primo uso [[filosofia|filosofico]] vero e proprio del concetto, invece, viene individuato verso la fine del XVIII secolo nel contesto delle controversie che caratterizzavano la nascita dell’idealismo.
Il primo uso [[filosofia|filosofico]] vero e proprio del concetto, invece, viene individuato verso la fine del XVIII secolo nel contesto delle controversie che caratterizzavano la nascita dell'idealismo.


Nella contrapposizione dell’idealismo al dogmatismo, il termine viene impiegato per caratterizzare l’operazione filosofica mediante la quale l’idealismo intende “annullare” nella riflessione l’oggetto del senso comune, al fine di mostrare come esso, non sia in verità , altro che il prodotto di un’invisibile ed inconsapevole attività  del soggetto.  
Nella contrapposizione dell'idealismo al dogmatismo, il termine viene impiegato per caratterizzare l'operazione filosofica mediante la quale l'idealismo intende “annullare” nella riflessione l'oggetto del senso comune, al fine di mostrare come esso, non sia in verità , altro che il prodotto di un'invisibile ed inconsapevole attività  del soggetto.  


A seconda del punto di vista favorevole o meno a tale operazione, il termine acquista un senso positivo o negativo.
A seconda del punto di vista favorevole o meno a tale operazione, il termine acquista un senso positivo o negativo.


'''''Nichilismo significa allora, nell’accezione positiva la distruzione filosofica di ogni presupposto, in quella negativa invece, la distruzione delle evidenze e delle certezze del senso comune da parte della speculazione idealistica'''''.   
'''''Nichilismo significa allora, nell'accezione positiva la distruzione filosofica di ogni presupposto, in quella negativa invece, la distruzione delle evidenze e delle certezze del senso comune da parte della speculazione idealistica'''''.   


Al di là  della paternità  e dell’uso del termine, comunque i padri fondatori e grandi teorici di questa dottrina sono stati per il filone letterario [[Fëdor Michajlovič Dostoevskij]] ([[1821]]-[[1881]]), mentre per quello più propriamente filosofico [[Friedrich Nietzsche]] ([[1844]]-[[1900]]).
Al di là  della paternità  e dell'uso del termine, comunque i padri fondatori e grandi teorici di questa dottrina sono stati per il filone letterario [[Fëdor Michajlovič Dostoevskij]] ([[1821]]-[[1881]]), mentre per quello più propriamente filosofico [[Friedrich Nietzsche]] ([[1844]]-[[1900]]).


Per quanto riguarda Dostoevskij, lo scenario del Nichilismo si sviluppa in tutta la sua ampiezza e profondità  nelle opere ''[[Delitto e castigo]]'' del [[1863]], in ''[[Demoni]]'' del [[1873]] e ne ''[[I fratelli Karamazov]]'' del [[1879]]-[[1780|80]].  
Per quanto riguarda Dostoevskij, lo scenario del Nichilismo si sviluppa in tutta la sua ampiezza e profondità  nelle opere ''[[Delitto e castigo]]'' del [[1863]], in ''[[Demoni]]'' del [[1873]] e ne ''[[I fratelli Karamazov]]'' del [[1879]]-[[1780|80]].  


Il fenomeno nichilista trova posto con la dissoluzione dei valori, ed esso viene rappresentato nei vari personaggi dei romanzi in tutte le varietà . Il romanziere russo vede la dissoluzione dei valori come una crisi che consuma l’anima russa, e nonostante egli voglia in un certo modo, avvertire di questa nefasta presenza, le sue opere contribuiscono a diffondere il morbo nichilista, favorendo inoltre, la caduta di certezza stabilite e minando ordinamenti consolidati.
Il fenomeno nichilista trova posto con la dissoluzione dei valori, ed esso viene rappresentato nei vari personaggi dei romanzi in tutte le varietà . Il romanziere russo vede la dissoluzione dei valori come una crisi che consuma l'anima russa, e nonostante egli voglia in un certo modo, avvertire di questa nefasta presenza, le sue opere contribuiscono a diffondere il morbo nichilista, favorendo inoltre, la caduta di certezza stabilite e minando ordinamenti consolidati.


Nietzsche invece, fu primo grande profeta e teorico, facendo il nichilismo oggetto di un’esplicita riflessione filosofica nell’opera postuma ''[[La volontà  di potenza]]'' nel [[1906]].  
Nietzsche invece, fu primo grande profeta e teorico, facendo il nichilismo oggetto di un'esplicita riflessione filosofica nell'opera postuma ''[[La volontà  di potenza]]'' nel [[1906]].  
Con lui l’analisi del fenomeno raggiunge il suo culmine, maturando una consapevolezza storica circa le sue radici, che Nietzsche individua nel platonismo e nel cristianesimo.
Con lui l'analisi del fenomeno raggiunge il suo culmine, maturando una consapevolezza storica circa le sue radici, che Nietzsche individua nel platonismo e nel cristianesimo.
   
   
Nietzsche non ha solo la consapevolezza della svalutazione nel mondo moderno dei grandi valori e dei grandi ideali, ma vuole sollecitare a portare alle estreme sue conseguenze queste crisi, evocando il futuro dilagare del fenomeno nichilista.  
Nietzsche non ha solo la consapevolezza della svalutazione nel mondo moderno dei grandi valori e dei grandi ideali, ma vuole sollecitare a portare alle estreme sue conseguenze queste crisi, evocando il futuro dilagare del fenomeno nichilista.  
Perché se esso si diffonde nel mondo moderno è per l’assenza di una ''“specie superiore”'' che solo con la sua fecondità  e potenza possa rinsaldare la fede nell’uomo.
Perché se esso si diffonde nel mondo moderno è per l'assenza di una ''“specie superiore”'' che solo con la sua fecondità  e potenza possa rinsaldare la fede nell'uomo.


Come già  sottolineato nel precedente capitolo, '''[[Nietzsche]] rappresenta il nichilismo in due accezioni principali''', la prima, negativa, indica il fenomeno della decadenza dell’uomo occidentale, educato del cristianesimo all’ascetismo e alla rinuncia nei confronti della vita.  
Come già  sottolineato nel precedente capitolo, '''[[Nietzsche]] rappresenta il nichilismo in due accezioni principali''', la prima, negativa, indica il fenomeno della decadenza dell'uomo occidentale, educato del cristianesimo all'ascetismo e alla rinuncia nei confronti della vita.  
La seconda accezione, questa positiva, indica la negazione della morale consolidata e dei valori tradizionali e la sua sostituzione con un nuovo sistema di valori.  
La seconda accezione, questa positiva, indica la negazione della morale consolidata e dei valori tradizionali e la sua sostituzione con un nuovo sistema di valori.  


Il primo grande teorico del Nichilismo, come già  sostenuto, è stato l’anarchico tedesco del filone individualista [[Max Stirner]] ([[1806]]-[[1846]]).  
Il primo grande teorico del Nichilismo, come già  sostenuto, è stato l'anarchico tedesco del filone individualista [[Max Stirner]] ([[1806]]-[[1846]]).  


La sua opera principale ''[[L'unico e la sua proprietà ]]'' <ref>[http://www.anarchaos.org/wp-content/uploads/2010/04/Stirner_LUNICO-E-LA-SUA-PROPRIETA.pdf L'unico e la sua proprietà ]</ref>, del [[1844]], è l’espressione più rabbiosa e corrosiva del radicalismo di sinistra nato come reazione allo [[Hegel|hegelismo]]. Attraverso la negazione di Dio e della religione, secondo l’anarchico, si attua il processo di liberare l’uomo.  
La sua opera principale ''[[L'unico e la sua proprietà ]]'' <ref>[http://www.anarchaos.org/wp-content/uploads/2010/04/Stirner_LUNICO-E-LA-SUA-PROPRIETA.pdf L'unico e la sua proprietà ]</ref>, del [[1844]], è l'espressione più rabbiosa e corrosiva del radicalismo di sinistra nato come reazione allo [[Hegel|hegelismo]]. Attraverso la negazione di Dio e della religione, secondo l'anarchico, si attua il processo di liberare l'uomo.  


Stirner sostiene che Dio e l’umanità  hanno fondato la loro causa sul nulla, su null’altro che se stessi. Allo stesso modo quindi, continua i filosofo, «io fondo allora la mia causa su me stesso, io che, al pari di Dio, sono il nulla di ogni altro». <ref>Questo capitolo è stato estratto da [http://www.giuseppescaliati.it/A.htm La Fiaccola dell'anarchia]</ref>
Stirner sostiene che Dio e l'umanità  hanno fondato la loro causa sul nulla, su null'altro che se stessi. Allo stesso modo quindi, continua i filosofo, «io fondo allora la mia causa su me stesso, io che, al pari di Dio, sono il nulla di ogni altro». <ref>Questo capitolo è stato estratto da [http://www.giuseppescaliati.it/A.htm La Fiaccola dell'anarchia]</ref>


== Nichilismo filosofico ==
== Nichilismo filosofico ==
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: «Il nichilismo come negazione radicale o metafisica, è dunque negazione del senso dell'essere e degli enti in quanto significato e realtà  sostanziali e valorativi, che possono essere tali solo in quanto fondati nell'assolutezza dell'essere. Nichilismo è dunque, essenzialmente, l'assoluta negazione di ogni assolutezza, che percorre le strade o dell'indeterminazione dell'essere e degli enti o dell'univocità  radicale essere nulla».
: «Il nichilismo come negazione radicale o metafisica, è dunque negazione del senso dell'essere e degli enti in quanto significato e realtà  sostanziali e valorativi, che possono essere tali solo in quanto fondati nell'assolutezza dell'essere. Nichilismo è dunque, essenzialmente, l'assoluta negazione di ogni assolutezza, che percorre le strade o dell'indeterminazione dell'essere e degli enti o dell'univocità  radicale essere nulla».
[[File:Nietzsche.jpg|thumb|200px|left|[[Nietzsche]] nel 1861]]
[[File:Nietzsche.jpg|thumb|200px|left|[[Nietzsche]] nel 1861]]
In un significato più comune, il nichilismo è una concezione delle cose, resa mentalità  dominante da una cultura oggi sempre più pervasiva ([[media]]), per la quale la realtà  finirebbe nel [[nulla]]. Siccome l’uomo è limitato e sperimenta ogni giorno questo limite nella morte e nelle sue dolorose anticipazioni, allora tanto vale - al di là  di quanto se ne sia coscienti - accettare che il niente sia il vero senso dell’essere. L’affermazione nichilista nega «vera consistenza alla realtà ». Ma se il reale non è reale, se, pertanto, non è possibile stabilire un rapporto solido di conoscenza e di amore tra l’io (intelligenza e [[libertà ]]) e la realtà , allora non esiste verità . Se l’uomo non può fare “esperienza” della realtà  per attingere la verità , anche la [[libertà ]] rimane assolutamente smarrita, resta una sorta di capacità  che non ha oggetto e, quindi, alla fine neppure senso.  
In un significato più comune, il nichilismo è una concezione delle cose, resa mentalità  dominante da una cultura oggi sempre più pervasiva ([[media]]), per la quale la realtà  finirebbe nel [[nulla]]. Siccome l'uomo è limitato e sperimenta ogni giorno questo limite nella morte e nelle sue dolorose anticipazioni, allora tanto vale - al di là  di quanto se ne sia coscienti - accettare che il niente sia il vero senso dell'essere. L'affermazione nichilista nega «vera consistenza alla realtà ». Ma se il reale non è reale, se, pertanto, non è possibile stabilire un rapporto solido di conoscenza e di amore tra l'io (intelligenza e [[libertà ]]) e la realtà , allora non esiste verità . Se l'uomo non può fare “esperienza” della realtà  per attingere la verità , anche la [[libertà ]] rimane assolutamente smarrita, resta una sorta di capacità  che non ha oggetto e, quindi, alla fine neppure senso.  


In [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] la parola designa l'essenza della crisi che ha investito (e che sta tutt'ora investendo) la civiltà  europea moderna: per Nietzsche il nichilismo è un evento che porta con sé decadenza e spaesamento, tanto da costituire una sorta di malattia da cui il mondo moderno è affetto; tale malattia condurrebbe alla disgregazione del soggetto morale, alla debilitazione della volontà  e alla perdita del fine ultimo dell'esistenza (''nichilismo passivo'').  
In [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] la parola designa l'essenza della crisi che ha investito (e che sta tutt'ora investendo) la civiltà  europea moderna: per Nietzsche il nichilismo è un evento che porta con sé decadenza e spaesamento, tanto da costituire una sorta di malattia da cui il mondo moderno è affetto; tale malattia condurrebbe alla disgregazione del soggetto morale, alla debilitazione della volontà  e alla perdita del fine ultimo dell'esistenza (''nichilismo passivo'').  
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Il filosofo [[Augusto Del Noce]] ([[1910]]-[[1989]]) ha dato una definizione originale del nichilismo dei nostri giorni:
Il filosofo [[Augusto Del Noce]] ([[1910]]-[[1989]]) ha dato una definizione originale del nichilismo dei nostri giorni:


: «Il nichilismo oggi corrente è il ''nichilismo gaio'', nei due sensi, che è senza inquietudine (cioè cerca una sequenza di godimenti superficiali nell’intento di eliminare il dramma dal cuore dell’uomo) - forse per la soppressione dell’''inquietum'' ''cor meum'' agostiniano - e che ha il suo simbolo nell’''omosessualità '' (per il fatto che intende sempre l’amore "omosessualmente", anche quando mantiene il rapporto uomo-donna)» [il giudizio che qui ci interessa è ''antropologico'', non anzitutto etico: il nichilismo gaio "non vedendo" la differenza, anche sessuale, come segno dell’altro, rischia di concepire l’amore come puro prolungamento dell’io (appunto "omosessualmente")] (cf. A. Del Noce, ''Lettera a Rodolfo Quadrelli'', [[1984]]).
: «Il nichilismo oggi corrente è il ''nichilismo gaio'', nei due sensi, che è senza inquietudine (cioè cerca una sequenza di godimenti superficiali nell'intento di eliminare il dramma dal cuore dell'uomo) - forse per la soppressione dell'''inquietum'' ''cor meum'' agostiniano - e che ha il suo simbolo nell'''omosessualità '' (per il fatto che intende sempre l'amore "omosessualmente", anche quando mantiene il rapporto uomo-donna)» [il giudizio che qui ci interessa è ''antropologico'', non anzitutto etico: il nichilismo gaio "non vedendo" la differenza, anche sessuale, come segno dell'altro, rischia di concepire l'amore come puro prolungamento dell'io (appunto "omosessualmente")] (cf. A. Del Noce, ''Lettera a Rodolfo Quadrelli'', [[1984]]).


Il nichilismo oltre che una [[filosofia]] è una "cultura", che ha profondamente segnato i saperi e le istituzioni, la politica dei gruppi dirigenti, il disciplinamento sociale di massa, il declino delle professioni umanistiche (cf. Karl Löwith, ''Il nichilismo europeo'', Laterza, Roma-Bari [[1999]])
Il nichilismo oltre che una [[filosofia]] è una "cultura", che ha profondamente segnato i saperi e le istituzioni, la politica dei gruppi dirigenti, il disciplinamento sociale di massa, il declino delle professioni umanistiche (cf. Karl Löwith, ''Il nichilismo europeo'', Laterza, Roma-Bari [[1999]])
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Secondo [[Karl Löwith]] ([[1897]]-[[1973]]) mentre [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] con la dottrina dell'"eterno ritorno" aveva pensato il nichilismo come principio filosofico, [[Heidegger]], invece, pensa il principio filosofico come nichilismo.
Secondo [[Karl Löwith]] ([[1897]]-[[1973]]) mentre [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] con la dottrina dell'"eterno ritorno" aveva pensato il nichilismo come principio filosofico, [[Heidegger]], invece, pensa il principio filosofico come nichilismo.


Per [[Sergio Givone]] (n. 1944) se da una parte il "nichilismo metafisico" afferma che il mondo non ha senso (perché la morte è l'orrore che tutto annienta) e termina così in un assurdo e, da un punto di vista cristiano, in una bestemmia, dall'altra il nichilismo dei nostri giorni è più tranquillizzante e consolatorio: predica l’accettazione da parte dell’uomo della propria condizione e l’inutilità  delle speranze che sono fuori dalla sua portata.
Per [[Sergio Givone]] (n. 1944) se da una parte il "nichilismo metafisico" afferma che il mondo non ha senso (perché la morte è l'orrore che tutto annienta) e termina così in un assurdo e, da un punto di vista cristiano, in una bestemmia, dall'altra il nichilismo dei nostri giorni è più tranquillizzante e consolatorio: predica l'accettazione da parte dell'uomo della propria condizione e l'inutilità  delle speranze che sono fuori dalla sua portata.


Scrive [[Emanuele Severino]] (n. 1929) che tutti da millenni credono che le cose e gli uomini nascono dal nulla e nel nulla ritornano:
Scrive [[Emanuele Severino]] (n. 1929) che tutti da millenni credono che le cose e gli uomini nascono dal nulla e nel nulla ritornano:
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Tuttavia, scrive Diego Fusaro, «per [[Severino]] tutto è eterno. Non basta: solo in superficie si crede che le cose vengano dal nulla e che nel nulla alla fine precipitino, perché nel profondo siamo convinti che quel breve segmento di luce che è la vita è esso stesso nulla. È il nichilismo. È l'omicidio primario, l'uccisione dell'essere. Ma è una contraddizione: ciò che è non può non essere, né può essere stato o potrà  mai essere nulla. Una contraddizione che è la follia dell'Occidente, e ormai di tutta la terra. Una ferita che necessita di numerosi conforti, dalla religione all'arte, tutti affreschi sul buio, tentativi di nascondere, medicare il nulla che ci fa orrore. Per fortuna ci attende la Non Follia, l'apparire dell'eternità  di tutte le cose. Noi siamo eterni e mortali perché l'eterno entra ed esce dall'apparire. La morte è l'assentarsi dell'eterno. Abbiamo tutti nel sangue il nichilismo. (...) Tutto è eterno significa che ogni momento della realtà  è, ossia non esce e non ritorna nel nulla, significa che anche alle cose e alle vicende più umili e impalpabili compete il trionfo che si è soliti riservare a Dio».
Tuttavia, scrive Diego Fusaro, «per [[Severino]] tutto è eterno. Non basta: solo in superficie si crede che le cose vengano dal nulla e che nel nulla alla fine precipitino, perché nel profondo siamo convinti che quel breve segmento di luce che è la vita è esso stesso nulla. È il nichilismo. È l'omicidio primario, l'uccisione dell'essere. Ma è una contraddizione: ciò che è non può non essere, né può essere stato o potrà  mai essere nulla. Una contraddizione che è la follia dell'Occidente, e ormai di tutta la terra. Una ferita che necessita di numerosi conforti, dalla religione all'arte, tutti affreschi sul buio, tentativi di nascondere, medicare il nulla che ci fa orrore. Per fortuna ci attende la Non Follia, l'apparire dell'eternità  di tutte le cose. Noi siamo eterni e mortali perché l'eterno entra ed esce dall'apparire. La morte è l'assentarsi dell'eterno. Abbiamo tutti nel sangue il nichilismo. (...) Tutto è eterno significa che ogni momento della realtà  è, ossia non esce e non ritorna nel nulla, significa che anche alle cose e alle vicende più umili e impalpabili compete il trionfo che si è soliti riservare a Dio».


Contro nuovi e possibili irrigidimenti metafisici (non sono più concepibili princìpi immutabili) si esprime il filosofo italiano [[Gianni Vattimo]] (n. 1936) che critica il “nichilismo negativo”, che si ostina a propugnare l’idea di un fondamento (una verità , un valore, un’idea) naturale:  
Contro nuovi e possibili irrigidimenti metafisici (non sono più concepibili princìpi immutabili) si esprime il filosofo italiano [[Gianni Vattimo]] (n. 1936) che critica il “nichilismo negativo”, che si ostina a propugnare l'idea di un fondamento (una verità , un valore, un'idea) naturale:  


: «[…] già  tentare di modellare leggi, costituzioni, provvedimenti politici ordinari, sull’idea di una progressiva liberazione di norme e regole da ogni preteso limite “naturale” (e cioè ovvio solo per chi detiene il potere) può diventare un progetto politico positivo».(in ''Nichilismo ed emancipazione. Etica, politica, diritto'', 2003, p. 8).  
: «[…] già  tentare di modellare leggi, costituzioni, provvedimenti politici ordinari, sull'idea di una progressiva liberazione di norme e regole da ogni preteso limite “naturale” (e cioè ovvio solo per chi detiene il potere) può diventare un progetto politico positivo».(in ''Nichilismo ed emancipazione. Etica, politica, diritto'', 2003, p. 8).  


Egli affida un compito politico alla tradizione della Sinistra:
Egli affida un compito politico alla tradizione della Sinistra:


: «Una sinistra nichilistica non-metafisica, non potrà  più fondare le proprie rivendicazioni sull’uguaglianza, ma dovrà  invece porre alla base la dissoluzione della violenza. È chiaro perché: l’uguaglianza è sempre ancora una tesi metafisica che si espone a essere confutata come tale, in quanto pretesa di cogliere una essenza umana data una volta per tutte». (p.104).  
: «Una sinistra nichilistica non-metafisica, non potrà  più fondare le proprie rivendicazioni sull'uguaglianza, ma dovrà  invece porre alla base la dissoluzione della violenza. È chiaro perché: l'uguaglianza è sempre ancora una tesi metafisica che si espone a essere confutata come tale, in quanto pretesa di cogliere una essenza umana data una volta per tutte». (p.104).  


Nella società  attuale si possono ricondurre al nichilismo vari fenomeni sociali; fra essi, quasi come un estremo,  l'odierno fenomeno [[Punk|anarcho-punk]], che associa al  nichilismo una visione politica impropria e riadattata del concetto di [[anarchia]] per sottolineare caos e confusione.
Nella società  attuale si possono ricondurre al nichilismo vari fenomeni sociali; fra essi, quasi come un estremo,  l'odierno fenomeno [[Punk|anarcho-punk]], che associa al  nichilismo una visione politica impropria e riadattata del concetto di [[anarchia]] per sottolineare caos e confusione.
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[[File:Bakunin.jpg|right|thumb|150 px|[[Michail Bakunin]]]]
[[File:Bakunin.jpg|right|thumb|150 px|[[Michail Bakunin]]]]
[[File:Nikolay_Chernyshevsky.jpg|thumb|150 px|left|[[Nikolaj Gavrilovic Cernysevskij]]]]
[[File:Nikolay_Chernyshevsky.jpg|thumb|150 px|left|[[Nikolaj Gavrilovic Cernysevskij]]]]
La diffusione del nichilismo nella [[Russia]] ottocentesca, grazie all'attività  del critico letterario Pinsarev (intorno al [[1860]]) e di due dei padri dell’[[anarchismo russo]] e internazionale: [[Michail Bakunin]] e soprattutto [[Kropotkin|Petr Kropotkin]], rappresenta invece, lo spostamento del significato del termine nichilismo dall’ambito strettamente filosofico a quello più propriamente sociale e politico. Il movimento nichilista russo si sviluppa attraendo soprattutto i giovani della classe media e superiore, mentre in Occidente tale movimento veniva bollato superficialmente come movimento terroristico.  
La diffusione del nichilismo nella [[Russia]] ottocentesca, grazie all'attività  del critico letterario Pinsarev (intorno al [[1860]]) e di due dei padri dell'[[anarchismo russo]] e internazionale: [[Michail Bakunin]] e soprattutto [[Kropotkin|Petr Kropotkin]], rappresenta invece, lo spostamento del significato del termine nichilismo dall'ambito strettamente filosofico a quello più propriamente sociale e politico. Il movimento nichilista russo si sviluppa attraendo soprattutto i giovani della classe media e superiore, mentre in Occidente tale movimento veniva bollato superficialmente come movimento terroristico.  


Praticamente si verifica l’assunzione di un soggetto privilegiato di un atteggiamento radicale che annichilisce tutto ciò che ne delinea l’agire. Infatti, fa la comparsa la figura del nichilista quale libero pensatore che demolisce ogni presupposto, ogni pregiudizio e ogni condizione già  data o valore tradizionale.
Praticamente si verifica l'assunzione di un soggetto privilegiato di un atteggiamento radicale che annichilisce tutto ciò che ne delinea l'agire. Infatti, fa la comparsa la figura del nichilista quale libero pensatore che demolisce ogni presupposto, ogni pregiudizio e ogni condizione già  data o valore tradizionale.


Delineandosi così i tratti del nichilista anarchico-libertario che vivrà  la sua stagione più intensa negli ultimi decenni del XIX secolo. Fino a diventare la dottrina del nichilismo, nel pensiero russo verso la fine dell’ottocento, un fenomeno di portata generale.  
Delineandosi così i tratti del nichilista anarchico-libertario che vivrà  la sua stagione più intensa negli ultimi decenni del XIX secolo. Fino a diventare la dottrina del nichilismo, nel pensiero russo verso la fine dell'ottocento, un fenomeno di portata generale.  


I teorici del Nichilismo russo nell’esaltare il senso dell’[[Individualità |individualità ]] contestavano l’[[autorità ]] e l’ordine esistente, attaccando specialmente i valori della religione, della metafisica e dell’[[estetica]] tradizionali, considerati come “nullità ”, come illusioni destinate a dissolversi. La più attendibile descrizione del nichilismo è quella fatta da [[Kropotkin]], secondo cui il nichilista di solito era un giovane ribelle e insoddisfatto della società  russa, uno che aveva rotto «con le superstizioni dei loro genitori, essendo un positivista filosofico, un ateo, un spenceriano del materialismo evoluzionista scientifico»<ref>[http://www.antorcha.net/biblioteca_virtual/historia/memorias/4c.html Kropotkin, ''Memorias de un revolucionario'']</ref>:
I teorici del Nichilismo russo nell'esaltare il senso dell'[[Individualità |individualità ]] contestavano l'[[autorità ]] e l'ordine esistente, attaccando specialmente i valori della religione, della metafisica e dell'[[estetica]] tradizionali, considerati come “nullità ”, come illusioni destinate a dissolversi. La più attendibile descrizione del nichilismo è quella fatta da [[Kropotkin]], secondo cui il nichilista di solito era un giovane ribelle e insoddisfatto della società  russa, uno che aveva rotto «con le superstizioni dei loro genitori, essendo un positivista filosofico, un ateo, un spenceriano del materialismo evoluzionista scientifico»<ref>[http://www.antorcha.net/biblioteca_virtual/historia/memorias/4c.html Kropotkin, ''Memorias de un revolucionario'']</ref>:
[[File:Perovskaya-sophia.jpg|thumb|130 px|[[Sofia Perovskaya]]]]
[[File:Perovskaya-sophia.jpg|thumb|130 px|[[Sofia Perovskaya]]]]
[[File:Nechayev.png|thumb|130px|left|[[Sergei Nechaev]].]]
[[File:Nechayev.png|thumb|130px|left|[[Sergei Nechaev]].]]
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