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=== Film d'amore e d'anarchia - Ovvero "Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza...(1973)=== | === Film d'amore e d'anarchia - Ovvero "Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza...(1973)=== | ||
'''''Film di Lina Wertmüller, Italia, con Gianfranco Giannini e Mriangela Melato. | '''''Film di Lina Wertmüller, Italia, con Gianfranco Giannini e Mriangela Melato. | ||
*Film ambientato nell'Italia fascista: un veneto campagnolo, Tunin, dopo | *Film ambientato nell'Italia fascista: un veneto campagnolo, Tunin, dopo l'assassinio di un suo amico anarchico, si reca a Roma per attentare alla vita del Duce. Nella capitale entra in contatto con una prostituta romana, amante di una anarchico, e conosce un'altra prostituta di cui si innamora e a cui rivelerà l'intenzione di uccidere Mussolini. Il giorno seguente viene arrestato dalla [[polizia]] durante una retata nella casa di tolleranza. Arrestato e picchiato dalla polizia politica, Tunin muore in prigione ma la sua morte viene fatta passare per suicidio.<ref>Numerosi sono i riferimenti più o meno espliciti alla vicenda di [[Michele Schirru]] (condannato a morte per aver progettato l'attentato a Mussolini) e di [[Giuseppe Pinelli]] (ucciso in questura e poi fatto passare come suicidio)</ref> | ||
Il film si chiude con una citazione di [[Errico Malatesta]]: «Voglio ripetere il mio orrore per attentati che oltre che essere cattivi in sé sono stupidi perché nuocciono alla causa che dovrebbero servire... Ma quegli assassini sono anche dei santi e degli eroi... e saranno celebrati il giorno in cui si dimenticherà il fatto brutale per ricordare solo l'idea che li illuminò e il martirio che li rese sacri.» | Il film si chiude con una citazione di [[Errico Malatesta]]: «Voglio ripetere il mio orrore per attentati che oltre che essere cattivi in sé sono stupidi perché nuocciono alla causa che dovrebbero servire... Ma quegli assassini sono anche dei santi e degli eroi... e saranno celebrati il giorno in cui si dimenticherà il fatto brutale per ricordare solo l'idea che li illuminò e il martirio che li rese sacri.» |