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Dopo una serie di aggressioni verbali e fisiche, Berneri nel [[1926]] decide di rifuggiarsi in [[Francia]], dove nonostante le gravi difficoltà economiche inizia la frequentazione dei compagni antiautoritari per riorganizzare le fila del movimento anarchico e [[antifascista]], proseguendo nella sua collaborazione con la [[stampa libertaria]] e dedicandosi sempre con passione ai suoi studi. Le sue attività evidentemente non aggradano nemmeno la [[polizia]] francese, tant'è che Berneri viene più volte fermato e poi espulso dal paese nel [[1928]]. | Dopo una serie di aggressioni verbali e fisiche, Berneri nel [[1926]] decide di rifuggiarsi in [[Francia]], dove nonostante le gravi difficoltà economiche inizia la frequentazione dei compagni antiautoritari per riorganizzare le fila del movimento anarchico e [[antifascista]], proseguendo nella sua collaborazione con la [[stampa libertaria]] e dedicandosi sempre con passione ai suoi studi. Le sue attività evidentemente non aggradano nemmeno la [[polizia]] francese, tant'è che Berneri viene più volte fermato e poi espulso dal paese nel [[1928]]. | ||
Fa rientro in [[Francia]] poco dopo, prima di essere arrestato in [[Belgio]] nel dicembre del [[1928]] in seguito all'operazione antifascista che in [[Francia]] aveva portato all'arresto di diversi fuoriusciti italiani tra cui [[Carlo Rosselli]]. Perennemente controllato dalle [[autorità]] fasciste, Berneri girovaga in vari paesi ([[Svizzera]], [[Germania]], [[Belgio]], [[Lussemburgo]] e [[Olanda]]), subendo anche diversi fermi e arresti. La vita da esiliato è difficile, sia per lui che per la moglie e le figlie [[Maria Luisa Berneri| Maria Luisa]] e [[Giliana Berneri|Giliana]]. | Fa rientro in [[Francia]] poco dopo, prima di essere arrestato in [[Belgio]] nel dicembre del [[1928]] in seguito all'operazione [[antifascista]] che in [[Francia]] aveva portato all'arresto di diversi fuoriusciti italiani tra cui [[Carlo Rosselli]]. Perennemente controllato dalle [[autorità]] [[fasciste]], Berneri girovaga in vari paesi ([[Svizzera]], [[Germania]], [[Belgio]], [[Lussemburgo]] e [[Olanda]]), subendo anche diversi fermi e arresti. La vita da esiliato è difficile, sia per lui che per la moglie e le figlie [[Maria Luisa Berneri| Maria Luisa]] e [[Giliana Berneri|Giliana]]. | ||
Il regime continua a perseguitarlo attraverso agenti provocatori - tra cui Ermanno Menapace, ritenuto un amico ma in realtà rivelatosi una spia dell'[[OVRA]] [[fascismo|fascista]] - e trame di ogni tipo, che lo costringono a nuovi trasferimenti, ma ciò non gli impedisce di denunciare l'attività [[fascismo|fascista]], per esempio attraverso le opere ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/b/berneri_camillo/mussolini_alla_conquista_delle_baleari/pdf/mussol_p.pdf Mussolini alla conquista delle Baleari]'' e ''[http://www.comidad.org/public/001testi.pdf Lo spionaggio fascista all'estero]''. | Il regime continua a perseguitarlo attraverso agenti provocatori - tra cui Ermanno Menapace, ritenuto un amico ma in realtà rivelatosi una spia dell'[[OVRA]] [[fascismo|fascista]] - e trame di ogni tipo, che lo costringono a nuovi trasferimenti, ma ciò non gli impedisce di denunciare l'attività [[fascismo|fascista]], per esempio attraverso le opere ''[https://www.liberliber.eu/mediateca/libri/b/berneri_camillo/mussolini_alla_conquista_delle_baleari/pdf/mussol_p.pdf Mussolini alla conquista delle Baleari]'' e ''[http://www.comidad.org/public/001testi.pdf Lo spionaggio fascista all'estero]''. |