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===Contro la democrazia parlamentare=== | ===Contro la democrazia parlamentare=== | ||
Poiché l'[[anarchia]] è fondata sull'[[etica]] (e su un'[[etica dell'intenzione]], in termini weberiani), essa non può accettare la [[democrazia]] come male minore. Di qui le considerazioni critiche di coloro, tra cui anche i socialisti, che pensavano di potersi opporre al [[Fascismo|fascismo]] attraverso le elezioni e gli strumenti parlamentari "democratici". <ref>Si legga: [http://www.marxists.org/italiano/reference/malatesta/mussolini.htm Mussolini al potere]</ref> Il sistema democratico ricorre all'[[autorità]] della maggioranza, quello anarchico alla intesa volontaria (benché in certi casi sia inevitabile ricorrere al voto). La volontà della maggioranza non può pretendere il possesso della verità assoluta, poiché tale verità non esiste. Il principio di [[libertà]] impedisce di riconoscere una sola verità: ognuno ha la propria verità, ed anche la propria anarchia. In società, tuttavia, la [[libertà]] non può essere assoluta, ma deve essere limitata dal principio della [[solidarietà]] e dell'amore verso gli altri. | Poiché l'[[anarchia]] è fondata sull'[[etica]] (e su un'[[etica dell'intenzione]], in termini weberiani), essa non può accettare la [[democrazia]] come male minore. Di qui le considerazioni critiche di coloro, tra cui anche i socialisti, che pensavano di potersi opporre al [[Fascismo|fascismo]] attraverso le elezioni e gli strumenti parlamentari "democratici". <ref>Si legga: [http://www.marxists.org/italiano/reference/malatesta/mussolini.htm ''Mussolini al potere'']</ref> Il sistema democratico ricorre all'[[autorità]] della maggioranza, quello anarchico alla intesa volontaria (benché in certi casi sia inevitabile ricorrere al voto). La volontà della maggioranza non può pretendere il possesso della verità assoluta, poiché tale verità non esiste. Il principio di [[libertà]] impedisce di riconoscere una sola verità: ognuno ha la propria verità, ed anche la propria anarchia. In società, tuttavia, la [[libertà]] non può essere assoluta, ma deve essere limitata dal principio della [[solidarietà]] e dell'amore verso gli altri. | ||
===La rivoluzione e il comunismo anarchico=== | ===La rivoluzione e il comunismo anarchico=== | ||
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L'organizzazione sociale preferibile ottenibile attraverso la [[rivoluzione sociale]] è quella [[anarco-comunismo|comunista]], ma deve trattarsi di un [[anarco-comunismo|comunismo]] non imposto, ma liberamente scelto e voluto. Il [[anarco-comunismo|comunismo-anarchico]] di Malatesta non è tanto una concezione economica, quanto un principio di giustizia sociale, una tensione meta-economica. I problemi economici vanno affrontati in modo empirico, scegliendo di volta in volta l'organizzazione economica in grado di adeguare gli ideali politici anarchici. | L'organizzazione sociale preferibile ottenibile attraverso la [[rivoluzione sociale]] è quella [[anarco-comunismo|comunista]], ma deve trattarsi di un [[anarco-comunismo|comunismo]] non imposto, ma liberamente scelto e voluto. Il [[anarco-comunismo|comunismo-anarchico]] di Malatesta non è tanto una concezione economica, quanto un principio di giustizia sociale, una tensione meta-economica. I problemi economici vanno affrontati in modo empirico, scegliendo di volta in volta l'organizzazione economica in grado di adeguare gli ideali politici anarchici. | ||
La sua visione [[anarco-comunismo|anarco-comunista]] si oppone al [[piattaformismo]] di [[Nestor Makhno]], temendo che questo genere di organizzazione possa diventare una sorta di partito, con tanto di [[gerarchia]], [[autorità]] da rispettare e burocrazia. La paura è che il [[piattaformismo]] scada nel dirigismo. <ref>Si legga [http://www.fdca.it/storico/mal_rep2.htm Risposta a Nestor Makhno]</ref> Malatesta però si oppone anche alla visione meccanicistico-scientifica di [[Kropotkin]], secondo cui si giungerebbe all'[[anarco-comunismo]] attraverso un processo scientifico in cui tanto la volontà quanto l'organizzazione risultano essere superflui, se non addirittura dannosi. <ref>[http://www.intratext.com/ixt/ITA2048/_P2.HTM ''Pietro Kropotkin. Ricordi e critiche di un vecchio amico'', in Studi Sociali, Montevideo, 15 aprile 1931.]</ref> | La sua visione [[anarco-comunismo|anarco-comunista]] si oppone al [[piattaformismo]] di [[Nestor Makhno]], temendo che questo genere di organizzazione possa diventare una sorta di partito, con tanto di [[gerarchia]], [[autorità]] da rispettare e burocrazia. La paura è che il [[piattaformismo]] scada nel dirigismo. <ref>Si legga [http://www.fdca.it/storico/mal_rep2.htm ''Risposta a Nestor Makhno'']</ref> Malatesta però si oppone anche alla visione meccanicistico-scientifica di [[Kropotkin]], secondo cui si giungerebbe all'[[anarco-comunismo]] attraverso un processo scientifico in cui tanto la volontà quanto l'organizzazione risultano essere superflui, se non addirittura dannosi. <ref>[http://www.intratext.com/ixt/ITA2048/_P2.HTM ''Pietro Kropotkin. Ricordi e critiche di un vecchio amico'', in Studi Sociali, Montevideo, 15 aprile 1931.]</ref> | ||
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