Volontarismo: differenze tra le versioni

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===Il volontarismo malatestiano===
===Il volontarismo malatestiano===
I valori fondamentali dell'[[anarchia]] - [[libertà]], [[uguaglianza]], [[solidarietà]] - sono espressioni arazionali di una aspirazione universale e come tali non si legano a nessuna dottrina. [[Malatesta]] rifiuta tanto il [[giusnaturalismo]] quanto il [[positivismo]]: il primo perché considera l'idea di una [[società]] naturale come il risultato della pigrizia di chi sogna che le aspirazioni umane si realizzino spontaneamente, senza lotta; il secondo perché l'esaltazione della scienza porta ad un nuovo [[dogmatismo]], come accade in [[Pëtr Kropotkin]].  
I valori fondamentali dell'[[anarchia]] - [[libertà]], [[uguaglianza]], [[solidarietà]] - sono espressioni arazionali di una aspirazione universale e come tali non si legano a nessuna dottrina. [[Malatesta]] rifiuta tanto il [[giusnaturalismo]] quanto il [[positivismo]]: il primo perché considera l'idea di una [[società]] naturale come il risultato della pigrizia di chi sogna che le aspirazioni umane si realizzino spontaneamente, senza lotta; il secondo perché l'esaltazione della scienza porta ad un nuovo [[dogmatismo]], come accade in [[Pëtr Kropotkin]].  
[[File:Nietzsche.jpg|thumb|150px|[[Nietzsche]] ([[1861]])]]
La [[volontarismo|volontà]] è l'elemento decisivo per la trasformazione sociale. La [[società]] [[libertaria]] dipende unicamente dalla volontà degli uomini. La storia sfugge ad ogni [[filosofia]] e ad ogni tentativo di previsione, per cui non è possibile sapere quando i tempi sono maturi per la [[rivoluzione]] ed occorre approfittare di tutte le occasioni. La [[rivoluzione]] non è un fatto economico e sociale, ma un atto di volontà. La [[rivoluzione]] deve coinvolgere le masse, ma le masse non diventeranno anarchiche prima che la [[rivoluzione]] sia iniziata; gli anarchici devono allora accostarsi alle masse e prenderle come sono, senza progetti pedagogici inevitabilmente [[autoritari]], adattando piuttosto l'ideale al loro sentire. L'azione [[rivoluzionaria]] ha due momenti: la distruzione degli ostacoli alla [[libertà]] e la diffusione graduale della pratica della [[libertà]].
La [[volontarismo|volontà]] è l'elemento decisivo per la trasformazione sociale. La [[società]] [[libertaria]] dipende unicamente dalla volontà degli uomini. La storia sfugge ad ogni [[filosofia]] e ad ogni tentativo di previsione, per cui non è possibile sapere quando i tempi sono maturi per la [[rivoluzione]] ed occorre approfittare di tutte le occasioni. La [[rivoluzione]] non è un fatto economico e sociale, ma un atto di volontà. La [[rivoluzione]] deve coinvolgere le masse, ma le masse non diventeranno anarchiche prima che la [[rivoluzione]] sia iniziata; gli anarchici devono allora accostarsi alle masse e prenderle come sono, senza progetti pedagogici inevitabilmente [[autoritari]], adattando piuttosto l'ideale al loro sentire. L'azione [[rivoluzionaria]] ha due momenti: la distruzione degli ostacoli alla [[libertà]] e la diffusione graduale della pratica della [[libertà]].


== Volontarismo nietzschiano ==
== Volontarismo nietzschiano ==
[[File:Nietzsche.jpg|thumb|150px|[[Nietzsche]] ([[1861]])]]
Per [[Nietzsche]] l'elemento predominante dell'universo è l'irrazionalismo e la casualità degli eventi. Egli ritiene quindi che il mondo non abbia né ordine né fine. In tutto questo contesto il «superuomo» è colui che al caso e al caos oppone la propria «volontà di potenza», ovvero la volontà infinita di divenire ciò che si é. Questo concetto è profondamente legato al «superuomo» e all'«eterno ritorno»: il «superuomo» assume su di sé tutto il peso della volontà creatrice, accettando e affermando allo stesso tempo l'ineluttabile ripetizione dell'attimo creativo (l'«eterno ritorno» ovvero la tesi secondo cui la vita non si prefigge nulla e nulla insegue nella sua corsa, se non se stessa: tutto questo si ripete e ritorna eternamente), che porta il «superuomo» a non vivere più in termini di passato e/o futuro, bensì a vivere «qui e ora» nell'attimo presente. Il volontarismo nietzschiano è detto «volontarismo metafisico», in quanto attribuisce un ruolo preminente alla volontà rispetto agli estremismi del razionalismo e dell'intellettualismo.
Per [[Nietzsche]] l'elemento predominante dell'universo è l'irrazionalismo e la casualità degli eventi. Egli ritiene quindi che il mondo non abbia né ordine né fine. In tutto questo contesto il «superuomo» è colui che al caso e al caos oppone la propria «volontà di potenza», ovvero la volontà infinita di divenire ciò che si é. Questo concetto è profondamente legato al «superuomo» e all'«eterno ritorno»: il «superuomo» assume su di sé tutto il peso della volontà creatrice, accettando e affermando allo stesso tempo l'ineluttabile ripetizione dell'attimo creativo (l'«eterno ritorno» ovvero la tesi secondo cui la vita non si prefigge nulla e nulla insegue nella sua corsa, se non se stessa: tutto questo si ripete e ritorna eternamente), che porta il «superuomo» a non vivere più in termini di passato e/o futuro, bensì a vivere «qui e ora» nell'attimo presente. Il volontarismo nietzschiano è detto «volontarismo metafisico», in quanto attribuisce un ruolo preminente alla volontà rispetto agli estremismi del razionalismo e dell'intellettualismo.


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