66 514
contributi
K2 (discussione | contributi) Nessun oggetto della modifica |
K2 (discussione | contributi) Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 12: | Riga 12: | ||
Nel [[1926]] fonda con altri il '''''Teatro Alfred Jarry''''', che ha però breve vita. Nel luglio [[1931]] assiste, durante ''L'Exposition Coloniale Internationale de Paris'', a uno spettacolo di danzatori dell'isola di Bali, che segna una tappa decisiva nella successiva elaborazione della sua poetica teatrale. Nel [[1934]] pubblica '''''Eliogabalo o l'anarchico incoronato''''' (''Héliogabale ou l'anarchiste couronné''). Nel [[1935]] inaugura il nuovo movimento del '''''Teatro della Crudeltà''''' <ref>Per crudeltà Artaud non intendeva il sadismo o il dolore, ma la volontà di liberarsi di ogni inutile elemento della rappresentazione per andare oltre essa: «Il teatro è prima di tutto rituale e magico, non è una rappresentazione». Artaud riteneva che il testo avesse finito con l'esercitare una tirannia sullo spettacolo e in sua vece spingeva per un teatro integrale, che comprendesse e mettesse sullo stesso piano tutte le forme di linguaggio, fondendo gesto, movimento, luce e parola e suscitando nel pubblico una catarsi.</ref> (''Théâtre de la Cruauté'') nella sala parigina del ''Théâtre des Folies-Wagram,'' mettendo in scena un suo testo, ''I Cenci'', che però non ha successo. | Nel [[1926]] fonda con altri il '''''Teatro Alfred Jarry''''', che ha però breve vita. Nel luglio [[1931]] assiste, durante ''L'Exposition Coloniale Internationale de Paris'', a uno spettacolo di danzatori dell'isola di Bali, che segna una tappa decisiva nella successiva elaborazione della sua poetica teatrale. Nel [[1934]] pubblica '''''Eliogabalo o l'anarchico incoronato''''' (''Héliogabale ou l'anarchiste couronné''). Nel [[1935]] inaugura il nuovo movimento del '''''Teatro della Crudeltà''''' <ref>Per crudeltà Artaud non intendeva il sadismo o il dolore, ma la volontà di liberarsi di ogni inutile elemento della rappresentazione per andare oltre essa: «Il teatro è prima di tutto rituale e magico, non è una rappresentazione». Artaud riteneva che il testo avesse finito con l'esercitare una tirannia sullo spettacolo e in sua vece spingeva per un teatro integrale, che comprendesse e mettesse sullo stesso piano tutte le forme di linguaggio, fondendo gesto, movimento, luce e parola e suscitando nel pubblico una catarsi.</ref> (''Théâtre de la Cruauté'') nella sala parigina del ''Théâtre des Folies-Wagram,'' mettendo in scena un suo testo, ''I Cenci'', che però non ha successo. | ||
Nel [[1936]], anno di inizio della [[Rivoluzione spagnola]], Artaud si reca in [[Messico]], quasi senza denaro. Nei villaggi indios della Sierra Madre Occidentale (chiamata anche Sierra Tarahumara) matura un totale distacco dal mondo occidentale: lo affascinano il peyote (un fungo allucinogeno), le danze solari e la simbiosi che gli indios manifestano con la terra e il suo doppio notturno (la luna). In in terra messicana Artaud dà vita ad una serie di scritti che verranno pubblicati in buona parte nel [[1970]] nella raccolta '''''Messaggi Rivoluzionari''' | Nel [[1936]], anno di inizio della [[Rivoluzione spagnola]], Artaud si reca in [[Messico]], quasi senza denaro. Nei villaggi indios della Sierra Madre Occidentale (chiamata anche Sierra Tarahumara) matura un totale distacco dal mondo occidentale: lo affascinano il peyote (un fungo allucinogeno), le danze solari e la simbiosi che gli indios manifestano con la terra e il suo doppio notturno (la luna). In in terra messicana Artaud dà vita ad una serie di scritti che verranno pubblicati in buona parte nel [[1970]] nella raccolta '''''Messaggi Rivoluzionari'''''. | ||
Tornato in Europa, nel [[1937]] è arrestato in Irlanda e recluso per vagabondaggio. Viene rimpatriato e internato in diverse cliniche, dove nei successivi nove anni sperimenterà angoscia e fame, nonché cinquantuno cadute in coma da elettroshock. Scrive lettere e compila quaderni che documentano il lento sprofondare nella follia. | Tornato in Europa, nel [[1937]] è arrestato in Irlanda e recluso per vagabondaggio. Viene rimpatriato e internato in diverse cliniche, dove nei successivi nove anni sperimenterà angoscia e fame, nonché cinquantuno cadute in coma da elettroshock. Scrive lettere e compila quaderni che documentano il lento sprofondare nella follia. | ||
Riga 42: | Riga 38: | ||
:''«L'anarchico dice: Né Dio, né padrone, me soltanto. Eiogabalo, una volta sul trono, non accetta alcuna legge; ed è il padrone. La sua legge personale sarà dunque la legge di tutti. Impone la prorpia tirannia. Ogni tiranno non è in fondo che un anarchico che la perso la corona e che mette il mondo al proprio passo. Ma vi è tuttavia un'altra idea nell'anarchia di Eliogabalo. '''Credendosi dio, identificandosi con il proprio dio, non commette mai l'errore di inventare una legge umana, un'assurda e insensata legge umana <ref>«L'anarchia, senza ordine né legge, le leggi e i comandamenti non esistono senza il disordine della realtà, il tempo è la sola legge. Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io» (da '''''Per gli analfabeti''''').</ref>, per mezzo della quale lui, dio, dovrebbe parlare'''. [...] '''Eliogabalo, giunto a Roma, caccia dal Senato gli uomini e pone le donne al loro posto'''. '''Per i Romani questa è anarchia, ma per la religione dei mestrui, che ha fondata la propria tria, e per Eliogabalo che l'applica, non vi è in questo che un ristabilire l'equilibrio''', un ritorno ragionato alla legge, poiché è alla donna, la nata prima, la prima giunta nell'ordine cosmico che tocca fare le leggi»''. | :''«L'anarchico dice: Né Dio, né padrone, me soltanto. Eiogabalo, una volta sul trono, non accetta alcuna legge; ed è il padrone. La sua legge personale sarà dunque la legge di tutti. Impone la prorpia tirannia. Ogni tiranno non è in fondo che un anarchico che la perso la corona e che mette il mondo al proprio passo. Ma vi è tuttavia un'altra idea nell'anarchia di Eliogabalo. '''Credendosi dio, identificandosi con il proprio dio, non commette mai l'errore di inventare una legge umana, un'assurda e insensata legge umana <ref>«L'anarchia, senza ordine né legge, le leggi e i comandamenti non esistono senza il disordine della realtà, il tempo è la sola legge. Continuerò a disarticolare ogni cosa, nella vita degli universi, perché il tempo sono io» (da '''''Per gli analfabeti''''').</ref>, per mezzo della quale lui, dio, dovrebbe parlare'''. [...] '''Eliogabalo, giunto a Roma, caccia dal Senato gli uomini e pone le donne al loro posto'''. '''Per i Romani questa è anarchia, ma per la religione dei mestrui, che ha fondata la propria tria, e per Eliogabalo che l'applica, non vi è in questo che un ristabilire l'equilibrio''', un ritorno ragionato alla legge, poiché è alla donna, la nata prima, la prima giunta nell'ordine cosmico che tocca fare le leggi»''. | ||
=== ''Messaggi Rivoluzionari'' === | |||
In una delle conferenze messicane Artaud dichirò di fronte all'uditorio di essere arrivato in [[Messico]] in cerca di uomini politici: nel teatro egli vedeva una possibilità di rinascita culturale che aveva una dimensione eminentemente politica e terapeutica: attraverso una «metafisica sperimentale» si trattava di trovare una cura per la malata civiltà europea. Nel teatro Artaud vedeva il luogo della formazione dell'umano e il luogo fondativo di ogni cultura. | |||
Si riportano due estratti dall'articolo intitolato '''''Anarchia sociale nell'arte''''': | |||
:''«L'[[arte]] ha il dovere sociale di dare sfogo alle angosce della propria epoca. Un'artista che non ha accolto nel fondo del suo cuore il cuore della propria epoca, l'artista che ignora d'essere un capro espiatorio, e che il suo dovere è di calamitare, di attirare, di far ricadere su di sé le collere erranti dell'epoca per scaricarla dei suo malessere psicologico, non è un artista»''. | |||
:''«Lo sprezzo dei valori intellettuali è alla radice dei mondo moderno. In realtà, questo disprezzo dissimula una profonda ignoranza della natura di questi valori. Ma non possiamo perdere le forze nel tentativo di farlo capire ad un'epoca che, tra gli intellettuali e gli artisti, ha prodotto traditori in gran numero, e, nel popolo, ha generato una collettività, una massa che non vuole capire che lo spirito, cioè l'intelligenza, deve guidare il corso dei tempo. Il [[liberalismo]] [[capitalista]] dei tempi moderni ha relegato all'ultimo posto i valori dell'intelligenza, e l'uomo moderno, di fronte a queste poche verità elementari che ho elencato, si muove come una bestia o come l'uomo spaventato dei tempi primitivi. Per preoccuparsene, aspetta che queste verità diventino atti, e che si manifestino attraverso terremoti, epidemie, carestie, guerre, ossia col tuono dei cannone»''. | |||
==Note== | ==Note== |